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Autore: Lydia_Allison    04/09/2014    1 recensioni
"Mamma, mamma! Guarda quei due!" urla un bambino, indicandoci. Frank gli rivolge uno sguardo gelido.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Ray Toro | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Hey! Buona festa della donna,  amore! " dirò domani matina,  appena sveglio. 
Ciao,  sono Gerard Way e domani è la festa della persona che amo di più al mondo… 
Sì,  una persona speciale,  che conosco da tanto tempo...
…  Ma che non sa dei miei sentimenti. 
Abitiamo insieme da alcuni anni, ma non sono ancora riuscito a dirgli niente. 
Sarà perché ho paura di perdere quella persona. 
Oh,  non ho ancora detto come si chiama. Si chiama Frank,  Frank Iero. 
Sì,  è un ragazzo anche lui,  ma io lo amo davvero. 
"Buongiorno,  Gee! ". Eccolo,  Frank. 
Com'è bello in pigiama,  sembra un pupazzetto.  E anche fin troppo etero.  
Facciamo colazione ed usciamo per andare dal barbiere.  
Non è niente male con quella barbetta incolta,  ma rasato e fresco è irresistibile. 
Dopo un'ora ritorniamo a casa. 
Come mai ci abbiamo messo così tanto? Si è tinto i capelli, ecco perché.
Li ha rasati e li ha tinti di rosso. Rosso sangue. 
Rosso come il sangue che abbiamo versato io e Mikey fino a pochi mesi fa. 
Il solo ricordo, mi riempie d'angoscia. 
La morte di nonna Elena è stata la cosa peggiore che potesse capitarci,. Vedere mio fratello soffrire in quel modo,  non mi aiutava per nulla.  
Per mia fortuna,  Frank c'è sempre stato. È stato lui ad aiutarmi.  Ha provato a fermare la mia autodistruzione,  ma era più forte di me. 
Ogni tanto, provo ancora molto dolore,  ma non provo più a farmi del male fisicamente. 
Comunque devo trovare il modo per distrarlo, così gli organizzo una sorpresa. 
So che forse lo perderò e che mi manderà via, ma devo farlo. Il mio amore per lui è troppo grande,  e non riesco a tenerlo dentro. 
"Allora?" mi chiede all'improvviso. 
"Allora che?" rispondo come se fossi appena sceso dalla luna. 
"Dove mi porti domani? Sai,  è la festa della donna…". Lo guardo con aria sorpresa,  non capisco. Credo mi stia prendendo in giro. 
"Prego?"
"Dai, Gee, sto scherzando… Ah! Credo che domani sera dovresti trovarti un passatempo, sai? Non voglio che tu rimanga solo."
"Che vuoi dire?" 
"Non sarò a casa,  una persona mi ha chiesto di uscire."
"Oh, wow... Fantastico. Chi è?" chiedo,  ma non sono sicuro di volerlo sapere. 
"Tuo fratello."
"Che cosa? E… dove andrete?". Cerco di non dare a vedere il mio nervosismo. 
"Non lo so. Perché ti interessa tanto?" risponde facendo spallucce e sorridendo. 
Che cazzo sorride? Io mi sento inutile perché non riesco a dirgli che lo amo e lui sorride? Quel suo sorriso mi uccide. 
"Così, per curiosità… volevo solo saperlo, ecco.", mi trema la voce. 
"Hey, tesoro,  calmati,  stavo solo scherzando. Mikey non mi chiederebbe di uscire.", continua a sorridere. 
"Ma… vaffanculo!", urlo,  uscendo dalla porta sul retro. 
A qualche metro di distanza sento la voce di Frank che mi chiama. 
"Gerard! E dai! No prendertela così."
Mi fermo e torno indietro a passo spedito. 
"Non puoi prendertela così tanto per un semplice scherzo. Dopotutto non sei neanche il mio ragazzo."
Gli afferro la maglietta e lo tiro a me. 
"E cosa ti dice che io non voglia esserlo?"
Mi guarda incredulo, alzandosi sulle punte dei piedi per baciarmi. 
Dopo un periodo di tempo che mi sembra infinito, si stacca, per riprendere aria. E mi fissa. 
Poi inizia a ridere soddisfatto. 
"Beh, che hai da ridere?" gli chiedo, ma lui mi ignora e continua a sorridere, rendendomi più nervoso di quanto non lo sia già. 
"Finalmente,  Gerard,  ce l'hai fatta!"
Credo di arrossire. 
"Ti amo" sussurra sulle mie labbra. 
Non mi da neanche il tempo di pensare ad una risposta sensata, che le sue labbra iniziano a muoversi sulle mie, e la sua lingua si fa strada bella mia bocca fin quando non incrocia la mia. 
"Mamma, mamma! Guarda quei due!" urla un bambino, indicandoci. 
Frank gli rivolge uno sguardo gelido. 
"F-Frank… non credo che… dovremo… andare da un'altra parte?… qui ho paura…  "
Mi zittisce con un altro bacio,  prendendomi la mano. 
"Qui è perfetto amore, se qualcuno ha qualche problema, se ne può anche andare. "Dice determinato. Quanto è bello quando fa così. 
"Ma…ci sono bambini qui.. e poi sai che io mi vergogno. "
Mi bacia di nuovo poi mi afferra e mi trascina dall'altro lato della strada. 
"Hey,  hey aspetta,  cos'hai intenzione di fare? "Gli chiedo, non capendo il perché di tutta quella fretta. 
"Fidati. "Mi risponde salendo su una panchina e attirando l'attenzione di tutti i passanti.
"Salve gente! "Urla. 
"Frank per favore, scendi, vuoi fare?" gli chiedo. 
"Shh" mi sussurra. 
"Vedete questo bel ragazzo moro qui sotto? Lo vedete?"
"Frank smettila! Scendi,  ti prego…" gli supplico. 
"Bene, il suo nome è Gerard Way, e io lo amo. È l'uomo della tua vita, la mia unica ragione di vita, il mio migliore amico. Il mio fidanzato. Capito?"
Mi sento in totale imbarazzo, ma Frank non ha intenzione di scendere. 
"Io lo amo… E anche lui ama me. Noi ci amiamo. E se qualcuno ha qualcosa da dire, per noi va bene."
"Frank, ti supplico… per favore, scendi."
"Si, un attimo, non ho ancora finito, amore… " mi risponde con quel tono così dolce da farmi salire il diabete. 
Dovrei esserci io su quella panchina, ad urlare a tutto il mondo quanto lo amo. E invece? No, non ho il coraggio.
D'istinto, però, salgo su quella panchina anch'io, e lo bacio. 
Frank rimane sbalordito, non se lo aspettava… beh, in effetti nemmeno io. 
"Wow" esclama. 
"Bene signori, sappiate che questo ragazzo non è pazzo, cioè un po' sì ma... Io lo amo,  lo amo davvero." cerco di creare un piccolo discorso per finire quello che ha iniziato Frank. 
"Lui è la mia vita, la mia dolce metà, il mio-"
"Okay, okay, basta adesso. Signori, lo spettacolo è finito. Potete andare, su, forza!" mi interrompe una voce alquanto familiare. 
È Ray. 
Riconoscerei la sua voce tra mille altre.
"Emh, ciao Raymond." saluta Frank, mentre scendiamo da quella panchina. 
"Ti ho detto mille volte che-" inizia ad urlare Ray. 
"-non devi chiamarmi Raymond, solo mia nonna mi chiamerebbe in quel modo. " continuiamo io e Frank all'unisono. 
"Oh, bene…" ci risponde Ray. 
"Comunque...  Siete impazziti? Cosa vi è saltato in mente? Salire su una panchina e-"
"Ray? Sai che a noi non sai mentire, vero?"
"Si vede così tanto che sono fiero di voi?" continua. 
"Sì!" rispondiamo insieme io e Frank. 
"Comunque auguri ragazzi… " ci dice, abbracciandoci. 
"Allora, Gerard? Dove mi porti domani?" mi chiede Frank. 
Questa volta so bene cosa rispondergli, ma è meglio tenerlo un po' sulle spine. "Perché non provi ad indovinare?"
"Okay… umh.. È un bel posto almeno?"
"Si, beh, dipende."
"E da cosa?"
"Da chi ti ci porta."
"Forse ho capito allora... È morbido?"
"Mh-mh" annuisco. 
"Un… letto?" mi fissa. 
Inizio a sorridergli, annuendo. 
"Ah, se vuoi potremmo andarci anche adesso… " continua, saltellando sui piedi. 
"Ehm,  ragazzi, io sono ancora qui… non so se rendo l'idea. " ci interrompe Ray. 
"Oh, ma certo Raymond. Beh, mi dispiace ma non possiamo invitarti stavolta. " esclamo. 
"GERAAAARD!  Io ti ammazzo!" urla. 
"Scappa Frank!" gli dico,  prendendolo per mano e iniziando a correre. 
"Ti vogliamo bene,  Raymond!" gli urliamo io e Frank,  continuando a correre. 
"Guai a voi se vi prendo!" urla,  iniziando a rincorrerci. 
   
 
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