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Autore: ShannaInLuv    04/09/2014    4 recensioni
I settantaquattresimi stanno per iniziare; solo uno di loro vincerà, il prezzo? La vita.
Sono sorteggiati due adolescenti, uno maschio e uno femmina, per ogni distretto. Ventiquattro ragazzi all'impresa della vita.
Ogni attimo avrà conseguenze future. Non esiste una vera tregua, nell'arena.
[SasuSaku] [NejiTen] ma anche... [NaruHina] [ShikaIno] [KonoMoegi] e accennti [HanaKiba]
Genere: Azione, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Neji Hyuuga, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Tenten | Coppie: Hinata/Naruto, Neji/TenTen, Sasuke/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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HUNGER KONOHA GAMES
Chapter 6: Giorno due; I terribili nemici

Si erano accampati a ridosso di un albero.  Si erano ripromessi di restare vicini, qualunque cosa accada. Non gli importava di vincere perchè tanto lo sapevano che sarebbero morti. Non ci credeva Konohamaru, non ci credeva Moegi e non ci credeva il loro Mentore Ebisu. Probabilmente neanche il pubblico di Capitol City, gli Sponsor e quelli del Distretto 12 ci credevano.
Erano così rimasti soli, probabilmente inquadrati dalle telecamere. Luride telecamre che mostravano il loro stato pietoso, quanto avessero freddo,fame,paura.

Moegi fremette. Non ce la fece a trattenersi dal piangere. Iniziò a singhiozzare, dopotutto era ancora una bambina. Konohamaru la cinse alla vita. Era molto legato a lei, si conoscevano perchè abitavano vicini. Erano rimasti molte volte senza mangiare,assieme.
E ora affrontavano tutto questo, di nuovo assieme.
-Shh- la zittì. Dei passi provenivano dietro di loro. Erano protetti dall'albero e potevano non essere visti, tuttavia se si scrutava più da vicino, ci si sarebbe accorti facilmente di loro.
Moegi si riscosse.

-C'è qualcuno?-
-Credo. Sta zitta- le mormorò. S'affacciò appena fugacemente, si ritrasse quasi subito quando l'unica cosa che riuscì a vedere furono un paio di scarpe nere e due gambe snelle.

"Non è molto rassicurante",pensò.

Sentirono i passi che s'avvicinavano. Il ridacchiare acuto. Era una ragazza,quindi.
-Mi raccomando - bisbigliò Konohamaru -Resta in silenzio-
-Uscite fuori- cantilenò la nemica. -Vi ho visti prima nascondervi qua intorno...-
Entrambi i dodicenni trasalirono. Si lanciarono un'occhiata d'intesa. Aspettarono qualche secondo, tenendosi la bocca tappata con la mano. Poi Konohamaru s'affacciò, e non vide nessuno.
Sgattaiolò via e fece un cenno alla ragazza di seguirlo.

Dov'era finita?

-Eccovi qui -esclamò una voce soddisfatta. I ragazzini si voltarono velocemente, di fronte a loro stava una ragazza con i capelli biondi e ricci legati in quattro code, portava una specie di kimono retato e teneva tra le mani una specie di ventaglio in lame di ferro molto grosso e, sembrava, molto letale.
Era la ragazza del Distretto nove: Temari Sabaku No.
Moegi piagnucolò, Temari fece un verso di scherno alla bambina, poi ghignò.

-Vi sono piaciuti i giochi?- ironizzò.
Konohamaru strinse i denti -Va' al diavolo!- sbottò. Si voltò verso Moegi e le intimò di scappare.
-Scappare- ripetè Temari storcendo le labbra carnose, poi sorrise -Non credo proprio-
-Va'!- urlò il Sarutobi all'amica che, non riusciva a muoversi terrorizzata. Temari ghignò e, con un movimento del polso lanciò quell che aveva in mano. Konohamaru si gettò di lato per evitarlo e, ben presto, dal sorriso maligno di Temari, si rese conto che il ventaglio non era indirizzato a lui.
Si alzò e si voltò verso Moegi,urlò intimandola di muoversi.
Ma lei rimase immobile.
Il ventaglio sfrecciò alla velocità della luce.
Si conficcò.
Dritto nella pancia di Moegi.
La vide accasciarsi al suolo, il sangue che si dilatava sul terreno e sui vestiti. Moegi rivolse un'ultimo sguardo a Konohamru, chiuse gli occhi.

Il cannone sparò.

Konohamaru si sentì il sangue raggelare nelle vene. Il cannone... Moegi....
No, doveva essere per forza il cannone di qualcun'altro. e Moegi era ancora viva.
Le si avvicinò terrorizzato.

-E' morta. Non lo hai sentito il cannone?- ghignò Temari.
Konohamaru guardò terrorizzato il tributo; poteva afferrare il vetaglio e scagliarglielo addosso, forse uccidendola; poteva fuggire subito dopo con il corpo di Moegi....
Ma non lo fece. Si voltò e scappò via, in lacrime.
Sentì Temari urlare e imprecare ma lui era già nascosto arrampicato tra gli alberi. La vide sfrecciare sotto di lui e non lo vide.
S'accasciò lungo il tronco dell'albero e pianse.
Era morta per colpa sua.
Vide l'Overcraft passare davanti a lui e fermarsi un poco più in là, per recuperare il corpo esanime di Moegi.
Si era dato un obbiettivo prima di morire: uccidere Temari Sabaku No.
***
Una mano si schiaffò sul suo braccio, Hanabi si svegliò di soprassalto. Kiba era chino su di lei,cupo. Le fece segno di tacere e indicò un punto lontano tra gli alberi.
Hanabi cercò di scrutare nell'oscurità che stava lasciando spazio alla luce. Non vide nulla. Kiba le si avvicinò e le sibilò all'orecchio: -Tributo.
Hanabi rabbrividì, e non solo per la gravità della situazione. Anche perchè, il tono di Kiba era caldo e profondo sul suo collo e...
Ma cosa andava a pensare, in un momento come quello?!
Si alzò, lentamente, anche perchè le doleva ancora la gamba. Andò piano da Sai e Omoi e li svegliò nella stessa maniera che Kiba aveva fatto con lei.
Raccolsero in silenzio tutta la roba. Finito di preparare tutto, decisero di andare nella strada dietro di loro.

-Credo che ci sia qualcuno qua intorno- disse una voce fredda alle loro spalle. I ragazzi trasalirono, Hanabi cercò la mano di Kiba, lui gliela strinse.
-Davvero?- era un tono sorpreso.
-Si,stupido-

Kiba incitò tutti a nasconderi tra dei folti cespugli. Tutti, tranne Sai, lo fecero. Kiba guardò male il loro attuale capo, gli fece un gesto con la mano come a dire "Muoviti!"

Sai scosse la testa. S'avvicinò a Kiba e lo spinse dietro i cespugli.

-Di qua, ho sentito un rumore- disse la voce fredda.

Sai aspettò. Omoi spalancò gli occhi. Kiba trattenne in fiato. Hanabi afferrò la mano del castano.
E due figure spuntarono davanti a Sai. La prima aveva i capelli mori, gli occhi color pece e la pelle diafrana. il secondo era abbronzato, e aveva i capelli color del fieno e gli occhi azzurri.
Erano i tributi maschi dell'uno e del quattro.
Sai si preparò al'attacco, Naruto ghignò. -Vuoi combattere,stupido?
Impugnò la sua lancia. Sasuke rimase impassibile, con la mano sulla spada.
Sai digrignò i denti. -Non vincerete mai,Favoriti!
Sasuke clinò il capo di lato, ancora impassibile. -Dici?- sfilò la spada dalla fodera. Naruto ghignò.
Il labbro inferitore di Sai fremette, sudò afferando il suo coltello-spada corto. Si protese verso i due e scagliò all'attacco contro il Favorito dell'uno. Ma Naruto, velocissimo, lo afferrò da dietro, con l'avambraccio muscoloso intorno al suo collo. Afferrò la mano di Sai in cui teneva la mano salda sull'arma, glielò piegò , ci fu un sonoro 'crack' e il coltello-spada cadde a terra. Sai urlò
Naruto guardò Sasuke. -Onore tuo.
Sasuke sbuffò,disgustato. -Che schiocchezza- affondò la lama nel petto di Sai e la estrasse rapidamente, Naruto lo lasciò andare,protestando. -Avresti potuto colpire me-
-Sai che onore.
Naruto digrignò i denti -Aspetta e vedrai... quando non ci sarà più l'alleanza..- minacciò.
Sai s'accasciò a terra, con gli occhi spalancati. Il cannone sparò.
***
Ghignò, pesando a quella ragazza punk del Distretto sei. Ghignò a come le aveva tolto la vita. Mentre supplicava e chiedeva pietà. Che schifo, persone così deboli neanche  sarebbero dovute esistere.
Gettò un pezzo di legno nel fuoco, poco importava che attirasse l'attenzione. Lui voleva attenzione. Voleva vederli da lui e perire,uno dopo l'altro.
Come bestie.
Mise le mani nella sua ultima trappola: davvero ingeniosa e ben architettata. Un pensiero gli venne in mente.
La sua debole e stupida compagna di distretto morta. Sorrise. Gli aveva chiesto alleanza,ma per favore. Lavorava solo,lui e, in ogni caso lei, debole e piccola, non avrebbe potuto essere nulla contro di lui.
I suoi pensieri carichi di odio si rivolsero ai Favoriti, arricciò le labbra pensieroso.
Dunque, c'erano quella ragazza dai capelli rosa.... Patetica.
Quella castana.... ridicola.
La bionda... attraente e debole.
Sarebbero morte con facilità. Rimanevano solo i maschi.
Quello dell'uno era glaciale, ammirevole dovette ammettere, ma sarebbe stato più difficile da uccidere. Freddo e calcolatore... anche il due lo era. Avversari tenaci. Magari avrebbe faticato un po' con loro due.
E l'altro, quello biondo e abbronzato era un pivello. Si credeva invincibile.
Sorrise.

"Presto saprà come si sbaglia",pensò.

E, naturalmente c'erano da annientare i suoi cari fratellini.

"Il distretto nove sarà il prossimo dopo i Favoriti".
Sorrise di nuovo.

AngolinoAutrice(?)
Ciao :3
Avete capito chi è la persona finale? Se si, scrivetelo nella recensione.... in ogni caso lo scoprirete...
Volevo accennare una cosa su Naruto: lo so che è un po' cattivo qua, ma io l'ho dipinto così, un po OC, diciamo, perchè 1. Se a Naruto viene imposto sin da piccolo il ragionamento vincere agli HG, lui lo rispetta e ci mette quindi grinta. 2. Perchè mi serviva per la storia.
Avete visto? E' morta Moegi... ùuù vi spiace? Chi sarà il prossimo a perire? *occhi diabolici*
Vadus :3 (scusate ho fatto Latino, sono esausta).
Shanna.
Ps, grazie alle 5 persone che hanno recensito... risponderò presto :)






 
   
 
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