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Autore: vittoria bacigalupi    04/09/2014    0 recensioni
dalla storia:
> la ragazza annuì > > >
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non riusciva a scordare i suoi occhi color nocciola, i capelli castani e la pelle leggermente abbronzata.
Non riusciva a dimenticarsi di lei no, perché l’aveva amata più di qualsiasi altra cosa e di colpo lei non c’era più.

‘I wish i was back home next to you’

<< Ash? Ash sei ancora a letto sul serio? >> gli urlò Calum vedendolo immobile fissare la galleria delle foto sul telefono. << Continuare a guardarle non ti farà certo stare meglio lo sai vero? >> gli domandò il moro incrociando le braccia al petto << Cal, non è semplice. Lei tornerà me lo sento. >> il ragazzo rispose accennando un lieve sorriso, << Ash, sai benissimo che Madyson non tornerà devi fartene una ragione. Avete avuto il vostro tempo ora però lei se n’è andata. >> replicò Calum che ormai di questa storia ne aveva abbastanza. << I-io non voglio arrendermi, anche se fa male la ritroverò, anzi ci ritroveremo. >> l’altro sbuffò per uscire in seguito dalla porta, Ashton si alzò velocemente dal letto che da mesi era diventato il suo rifugio la sua tana, l’unico posto in qui non si sentiva solo anche avendo i suoi tre migliori amici accanto. Si avvicinò all’armadio e dopo aver afferrato la maglia degli AC/DC e dei jeans neri si precipitò in bagno per vestirsi,diede una veloce pettinata ai capelli, e dopo essersi anche lavato i denti uscendo infilò le vans rosse e uscì dall’appartamento dicendo << Io esco ci si vede stasera >> sbattendo poi la porta.
Camminava rapidamente per le strade percorrendo ogni luogo con lo sguardo cercando il suo viso, quel viso di cui non riusciva più a fare a meno, ogni volta che sentiva una risata simile alla sua si girava e iniziava a correre scoprendo poi di aver sbagliato persona.
Cercava fra tutti i visi presenti al parco senza risultato, giorno dopo girono, ma lui continuava a farlo.

‘Telling you I, haven’t seen your face in ages’

<< E poi sono andata a trovare Madyson.. >> e dopo mesi sentì quel nome di nuovo, quel suono così dolce che non si era dimenticato e che amava tanto pronunciare. –MADYSON- solo quello rimbombava ora nella sua mente, si avvicinò alla ragazza da cui era uscito; << Scusami? Percaso tu sai dov’è Madyson Evans? Non riesco a contattarla. >> la ragazza dai capelli blu si girò rivolgendoli un sorriso
<< Ehm si ma tu chi sei? >> di sicuro non poteva dire – il suo ex- quindi si limitò ad un << sono un suo amico ma ha il telefono staccato e quindi non riesco a sentirla >> lei accennò il capo per poi dirgli << Allora si è trasferita a Bankstown e lavora alla caffetteria ‘ Da charlotte’ >> lui la ringraziò per poi correre verso casa.

<< Ragazzi! Ragazzi lo trovata! >> Luke dal salotto si precipitò verso il ragazzo che sorrideva << Ash, so che ora sei felice ma che intenzioni hai? Fra voi è finita. >> gli rispose confuso il biondo, in effetti non poteva presentarsi li pretendendo di tornare insieme. << Ma noi ci siamo solo “persi” non lasciati. >>
Luke abbassò la testa lasciando la parola a mikey << Amico devi fare ciò che ti sembra giusto. >> e beh la testa di ashton la risposta c’è l’aveva già. << Ok io vado a Bankstown. Vado a chiarire le cose. Cazzo non vedo l’ora >> Michael gli diede una pacca sulla spalla prima che andasse a prepararsi.
<< Sai che questo non gli farà bene Mikey, cazzo gli dici di fare quello che vuole! >> esclamò il biondo facendo una faccia contrariata. Michael si limitò a scuotere la testa e dire << Capirà da solo >>

But tomorrow I’ll be coming back to you’

Aveva preparato tutto ne era c’erto, la valigia era colma anche se li sarebbe servita per un solo weekend,
non riusciva a credere che fra meno di un’ ora avrebbe rivisto Madyson dopo sei mesi durati una vita.

Salutò con un abbraccio i suoi amici << sei sicuro Ash? >> gli domandò un’ennesima volta Calum << Si ti ho detto di si. Ciao ci vediamo domani sera >> e poi se ne andò.
Erano le 13.50 e la stazione dei treni era colma di studenti che chiacchieravano su come fosse andata la giornata, e mentre il treno faceva il suo ingresso nella galleria Ashton poteva dire di essersi visto già fra le braccia della ragazza che come suo solito li avrebbe urlato << Ash amore! >> si non stava più nella pelle, e dopo essersi accomodato sulla sua poltrona si infilò le cuffiette e fece partire la playlist dei blink-182.
Osservava la coppia che li stava di fianco e si immaginava lui e Mad, si era il suo soprannome, accoccolati mentre leggevano un libro o condividevano le cuffie.

-SIAMO ARRIVATI A BANKSTOWN-

Ashton si affrettò a recuperare il suo bagaglio  e ad uscire dal veicolo. Lo accolse un sole accecante e un cielo limpido come il mare. La stazione non era molto grande, era semplicemente fornita di panchine come sala d’attesa e alcuni distributori d’acqua e cibo. Lui uscì dall’ingresso principale aspettando di fermare un taxi, alzò il braccio facendo fermare l’auto nera il signore al suo internò aprì il bagagliaio facendogli segno di depositarci la valigia e poi salire.
<< Dove la porto? >> domandò l’uomo con voce scocciata,
<< Ad una fioreria vicina alla caffetteria ‘da charlotte’ grazie >> esclamò ash.
<< mhmmh >> rispose l’uomo mettendo poi in moto l’auto, percorrendo circa 10 minuti di strada
<< Allora prendi i fiori qui e fra 450 metri trovi la caffetteria, sono 5 dollari grazie. >> Ashton si sfilò il portafoglio dalla tasca dei jeans e dopo aver pagato l’uomo prese il bagaglio e si diresse alla fioreria
<< Salve vorrei un mazzo di 16 –il numero preferito di Mad- girasoli >> domandò sorridendo
<< Oh chi è la fortunata ragazza giovanotto? >>
domandò preparando la carta e i fiori l’anziana signora dietro il bancone
Ashton arrossì rapidamente, << Una ragazza che non vedo da un po’ non sa che sono qui >> spiegò
La signora rise consegnando il mazzo di fiori << Allora buona fortuna e questo lo offro io >> rispose indicando i fiori, il ragazzo la ringraziò con uno dei migliori sorrisi per poi dirigersi alla caffetteria.

‘Every day it gets harder to stay away from you’

‘DA CHARLOTTE’

Eccola li la cafeteria, Ashton prese un profondo respire e poi spinse la vetrata davanti a lui. La riconobbe subito, capelli legati in una stretta treccia, matita dietro l’orecchio e sguardo fisso sulla cassa.
Ashton tossì avvicinandosi e porgendo i fiori davanti al viso della ragazza disse, << Madyson…ciao >>

Quest’ultima quasi sgranò gli occhi alla vista del ragazzo e dopo aver appoggiato i fiori su bancone disse,
 << Ashton? Che ci fai qui? >> la sua voce non era cambiata anzi era diventata più calma, Ashton deglutì << Io sono venuto qui per te. Mi manchi Mad… cos’è successo? >> la ragazza abbassò lo sguardo, << Ci siamo semplicemente persi ed è finita. >> è finita. Odiava quelle parole pronunciate da chiunque << No in realtà noi ci siamo come hai detto tu solamente persi, allora possiamo riprovarci non credi? >> la ragazza sorrise per un secondo tornando poi seria. << Ashton, non voglio farti stare male ma a me è passata, sei mesi sono tanti, io non voglio riprovarci scusami. >> e un coltello trafisse il cuore del ragazzo con estrema violenza
<< Quindi.. sto solo perdendo tempo parlando su questa ‘linea’ ormai spezzata vero? >> la ragazza annuì << Ashton non so cosa ti abbia portato qui. >> << Tu cazzo. Madyson io non ti ho dimenticato ma a quanto pare tu l’hai fatto con me vero? >> << Si. Io ti ho dimenticato ash. >> quella fu la goccia finale. << Ok è stato un piacere rivederti Mad, stammi bene ok? >> e detto ciò riafferrando i fiori e la valigia uscì fuori dal locale e si sedette sul primo muretto che trovò, scoppiò a piangere con i fiori in mano e quando li noto non li butto ma li strinse a se. Madyson non lo amava più, lo aveva dimenticato

‘Now it feels like we’re as close as strangers’

 
Non indugiò neanche un secondo a tornare alla stazione, con le lacrime agli occhi il cuore distrutto e la sua mente andata a puttane.
**

<< Ash che ci fai già a casa domandò Luke mentre guardava “Mean Girls” con michael che disteso sulle sue gambe giocava al telefono e calum che dalla cucina si affrettò a raggiungerli.
<< E’ f-finita… lei non mi ama e mi ha dimenticato. Quindi questi teneteli voi >> disse buttando i girasoli per terra e lasciando la valigia sul bordo del divano, proseguendo << E vi prego non ditemi che me l’avevate detto’ perché non voglio sentirmi ancora più stupido, notte >>
<< Ash! Sono le 15.10, dove cazzo vai? >> gli urlò Calum.
<< A dormire sono stanco >> rispose serio e triste raggiungendo camera sua e chiudendo la porta a chiave.
Si buttò sopra il materasso scoppiando nuovamente a piangere, pensando che la sua vita ora non avrebbe più avuto senso. E per l’ennesima volta si addormentò pensando a lei, a loro, al passato e all’ orami impossibile futuro.
 
Living dreams and fluorescent lights
While you and I run out of time
But you know I’ll always wait for you’
 
E lui nonostante tutto avrebbe continuato ad aspettarla sapendo che questo l’avrebbe ucciso sempre di più perchè lui non voleva arrendersi anche sapendo che avrebbe fatto molto male.
  
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