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Autore: Aliceinwonderland1995    04/09/2014    1 recensioni
"Se è scritto che due pesci nel mare debbano incontrarsi, non servirà al mare essere cento volte più grande"
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mancavano solo pochi giorni e finalmente sarebbe nata la piccola Sophie, avevamo deciso il nome qualche mese prima distesi sul divano mentre guardavamo la tv, era stata un'idea casuale, venuta così, a caso, Niall mi aveva detto da un momento all'altro che a lui piaceva il nome Sophie, io allora avevo riso un sacco perché era da giorni che pensava a un bel nome per la bambina. Quel nome piaceva anche a me, e non era il solito nome senza senso che a Niall veniva in mente, nomi tipo Apple, ma dico, perché mai chiamare una bambina "mela"? Lui diceva che era un nome che tutti avrebbero ricordato e io lo spintonavo dicendo che mia figlia non si sarebbe chiamata "mela"! 
Ma alla fine ne aveva trovato uno che piaceva anche a me, Sophie!
Era strano chiamarla per nome, la rendeva ancora più reale e rendeva l'attesa ancora più insopportabile. 
Sentivo di volere quella bambina in modo incredibile, volevo prenderla e stringerla tra le mie braccia per sempre. Niall dal canto suo era super eccitato, aveva comprato tipo un miliardo di giochi, vestitini, scarpette, e non c'era secondo in cui non mi accarezzasse la pancia enorme. 
Quella sera eravamo a casa di Harry, ci aveva invitati per cena, principalmente perché voleva presentarci la sua nuova ragazza, Lucy. Era una modella, ma questo era prevedibile, Harry in quanto a gusti è sempre stato molto prevedibile, io lo rimproveravo spesso in realtà, gli dicevo che a lui piaceva farsi prendere in giro, perché in fondo quelle ragazze era questo che facevano, prenderlo in giro. Mi ero affezionata tanto a lui, e non volevo vederlo rivivere sempre la stessa scomoda situazione, ma lui era fatto così. 
"Char" disse Niall raggiungendomi in cucina, stavo aiutando Perrie con la cena, facevo ciò che potevo, ultimamente la bambina non mi dava pace e fremeva per uscire. 
"Che c'è?" Dissi sorridendo 
"Vieni un attimo di la?" 
"Certo" 
Mi portò nella stanza degli ospiti e chiuse la porta 
"Che succede?" Dissi io
"Char , questa sera cerca di dare una possibilità a Lucy, ok? Harry ci tiene tanto a te e per lui il tuo parere è importate, so che odi già questa Lucy, ma cerca di..."
"Di?"
"Non essere capricciosa" concluse lui
"Capricciosa?" Dissi infastidita 
"Si! Non puoi giudicarla senza averla conosciuta Char! Non puoi fare così con ogni ragazza che porta a casa! Sembri come una madre che "analizza" la fidanzata del figlio"
"Senti biondo! Se lo faccio è solo perché voglio bene ad Harry"
"Se vuoi bene ad Harry lascia che faccia le sue scelte"
"Scelte? Scelte? Niall svegliati! Harry è troppo buono, tutti potrebbero approfittarsi della sua bontà e lo sai che è quello che fanno anche queste ragazze"
"Quando abbiamo iniziato ad uscire insieme allora dovevo pensare anche di te questa cosa no? Che mi volessi solo per la mia fama"
"Come scusa?"
"Dico che all'inizio non conoscevo le tue intenzioni! Potevi essere una di quelle che prendono in giro, ma non potevo saperlo prima di conoscerti!"
"Oh certo! Certo! Scusami Niall, hai ragione" dissi nervosa 
"Lex dico solo che non possiamo giudicarla senza conoscerla!" Urlò lui
"Non urlare con me" Urlai io
"Urlo perché tu sembri non voler capire"
"Ho capito tutto invece! Stasera sarò un angioletto" dissi uscendo e sbattendo la porta.
Uscii fuori, in terrazza e respirai un po di aria fresca, era Novembre e a Londra faceva già un freddo insopportabile, così entrai subito in casa e scesi in cucina. Nel frattempo Lucy era arrivata, era alta, con dei lungi capelli biondi, che era una bella ragazza era palese 
"Char, ti presento Lucy" disse Harry felice, lo osservai con attenzione, era davvero felice e sorrisi anch'io 
"Piacere" disse lei allungandomi la mano, mentre un sorriso tenero spuntava sul suo volto 
"Piacere mio Lucy" dissi sorridendole.
Niall era seduto sul divano e mi guardava nervoso, lo fulminai con lo sguardo e tornai in cucina.
Cenammo tranquillamente, Lucy non era male, anche se odiavo doverlo ammettere, si era dimostrata sincera e gentile, speravo lo fosse davvero.
Al ritorno a casa Niall non parlava, e io iniziavo a sentirmi in colpa
"Niall"
"Che c'è Char?" Disse freddo
"Scusa per prima"
"Non fa niente"
"Senti, avevi ragione, non posso giudicare le persone senza conoscerle, hai ragione.. Solo che, sai quanto tengo ad Harry"
"Lo so"
"Ok"
Restò zitto per un po, mentre guidava concentrato 
"Ti amo char"
"Ti amo anch'io" dissi prendendogli la mano e sorridendogli, era già tutto risolto.

Tre giorni dopo
Ero distesa sul divano, i dolori erano sempre più forti, la bambina voleva uscire.
"Niall" urlai improvvisamente 
Il biondo corse di sotto affannato
"Char, che succede?" Disse avvicinandosi
"Niall, credo che mi si siano rotte le acque" dissi respirando 
"Oh mio dio" disse confuso
"Ok, andiamo in ospedale, si in ospedale, ospedale" ripeté muovendosi avanti e indietro per il salone 
"Niall! Dio santo rilassati! Portami in quel fottuto ospedale" dissi urlando in preda al dolore
"Si, ok amore, rilassati" disse aiutandomi e avviandoci velocemente in macchina.
"Rilassati" lui lo diceva a me? Sembrava lui quello che doveva partorire! 
Quando arrivammo il dottore mi visitò subito 
"Signorina, sta per avere sua figlia" disse sorridendo 
"Niall, lei vuole assistere al parto?" Chiese il dottore. 
Il biondo strinse forte  la mia mano 
"Ovviamente" disse sorridendomi
Per me fu un tempo interminabile, sembrava non volere uscire più, era un continuo "spingi" e "respira", ero stanca e avevo dolori, non ce la facevo più... Finché non sentì piangere! 
Sophie era nata.
Niall la osservò felice, rideva come un bimbo davanti a un negozio di caramelle. 
"È bellissima" disse quando me la misero in braccio.
Non c'era sensazione più bella che averla tra le braccia, così piccola e indifesa, l'avrei amata e protetta finché avrei avuto vita.
"Ti somiglia amore" dissi io al biondo 
"Effettivamente" disse con fare snob.
Sorrisi al biondo, che mi baciò teneramente. Quella era la mia famiglia.

Otto mesi dopo 
"Sophie, forza cammina" disse Niall appoggiando la bambina al divano e mettendosi di fronte a lei 
"Un piccolo, piccolo passo! Fallo per papà" 
Io risi sedendomi sul divano 
"Non puoi costringerla a camminare" 
"Lei vuole farlo! Ha bisogno di essere spronata"
"Questo non ha senso" dissi ridendo 
"Ok, proveremo domani" disse lui lasciando che Sophie si posasse a terra e gattonasse nel grande tappeto pieno di giochi.
Il biondo si sedette accanto a me e mi abbracciò. Io osservavo Sophie, era la cosa più bella che mi potesse capitare. La Bimba più bella che avessi mai visto, con bellissimi occhi azzurri, come il papà e meravigliosi capelli castani. Era diventata la mia ragione di vita, non potevo più fare a meno di lei. 
"Com'è che diventi sempre più bella?"disse il biondo baciandomi 
"Mmm.. Capita" dissi continuando a baciarlo con più passione 
"Ah si?"
"Si"
"E se salissimo in camera da letto?"
Disse mettendo la sua mano sotto la mia maglia, sul seno.
"Mi piacereb.." Stavo finendo la frase quando notai Sophie in piedi 
"Niall guarda!" Dissi facendolo voltare 
"Non ci credo!" Disse avvicinandosi a lei
"Sophie, vieni verso me" disse felice 
La bambina mosse piccoli passi e si avvicinò a lui, che felice la prese in braccio e la fece volteggiare, mentre lei rideva in modo buffo.
"Dai amore, ancora" disse mettendola di nuovo terra, mentre io faceva un video. 
Passammo la giornata così, nostra figlia aveva mosso i primi passi.
  
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