Due settembre duemilaquattordici,

Verona, Italy.

Cara Giulietta,

ho pensato per giorni a questa lettera, senza nemmeno sapere esattamente di cosa volevo parlarti. Dovrei presentarmi com’è giusto fare, credo, ma al momento la cosa mi sembra irrilevante. Il mio nome, la mia età, e quant’altro non c’entrano nulla con ciò di cui ti voglio parlare. Suona strano dirlo, ma in realtà, in questo momento è tutto il mio essere “me” che è di per sé irrilevante. Oh, mia cara Giulietta, sono innamorata di un uomo meraviglioso, e magari starai pensando che purtroppo, nessuno al mondo è davvero meraviglioso come appare agli occhi delle persone che lo amano, ma Damon lo è, ammesso che un uomo possa essere definito “meraviglioso” nonostante tutti i suoi possibili difetti. Ho sempre pensato a Damon come un uomo passionale, seppur non ragionevole, e ho sempre pensato a lui come un uomo piuttosto altruista, se ciò per cui si batte lo ispira veramente. In un universo parallelo, l’amore che nutriamo l’uno per l’altra non avrebbe fatto altro che avvicinarci per unirci, magari arrivando anche a logorarci, e quindi a distruggerci. Sfortunatamente per noi, non è mai stato così. L’amore che ci unisce, è purtroppo un amore che andrà perduto, un amore che non giungerà al suo lieto fine, dato che a breve, Damon coronerà una specie di sogno d’amore che una volta condivideva con la sua fidanzata Melissa. E’ così brutto passeggiare per Verona, che è ormai considerata la Parigi italiana, senza Damon a cingermi le mani, promettendomi eterno amore come faceva una volta. Il punto è che, alle volte le cose cambiano, e di punto in bianco ci troviamo a dover far i conti con un problema che non è stato creato da noi, o, come nel tuo caso, alle volte la vita ci mette in spiacevoli situazioni alle quali noi non vogliamo prendere parte. Sfortunatamente per te, sei stata la protagonista di un amore che ha logorato te e Romeo, fino a portarvi, in definitiva, ad una morte decisamente prematura. E non posso fare a meno di pensare, a quanto alle volte la vita si dimostri stupida, e a quanto spesso noi, (e con noi, intendo tutti noi), stupidamente, sottovalutiamo le situazioni, i problemi, o più semplicemente le cose a cui stiamo per andare incontro. Sarebbe così bello poter amare Damon alla luce del sole come ho sempre voluto fare. Sarebbe così bello irrompere al suo matrimonio, che tra l’altro è ormai indesiderato da lui, protestare contro la loro unione, e prendermi finalmente l’uomo che amo. Forse sembra un atto egoistico, e per niente altruista come è invece il semplice fatto che lo sto lasciando andare incontro a quello che è in realtà il suo destino, ma è quello che sogno di fare, e ciò che probabilmente riuscirei a fare. So che se corressi adesso da Damon, ovunque lui si trovi, lui non farebbe altro che corrermi in contro, per cingermi poi tra le braccia. So che quello che dovrei fare, se davvero voglio un futuro per noi, non è altro che andarmelo a prendere. Correre, sfidare le leggi del destino, del tempo, e dell’amore, - ammesso che l’amore abbia delle leggi-, è questo che forse dovrei fare, Giulietta? Dovrei forse andarmi a prendere l’uomo che considero l’amore della mia vita, pur sapendo che la nostra vita sarà molto più disastrosa, rispetto a quella che Melissa gli sta offrendo? Dimmi tu, cosa dovrei fare, mia cara Giulietta. Dammi un qualcosa da seguire, una linea guida. Dimmi cosa fare, aiutami a trovare il coraggio di inseguire questo piccolo sogno, aiutami a capire come posso ottenere ciò che voglio davvero.

P.s. Attenderò con impazienza una tua risposta, ti scrivo qui l’indirizzo al quale puoi spedire la tua lettera, non mi intratterrò a Verona ancora per molto, partirò il 10 Settembre. In ogni caso, se non dovessi riuscire a rispondermi, ti scrivo l’indirizzo della mia casa a Los Angeles.
 

Con amore,

Elena.

 

Indirizzi postali: Via Cappello 23, 37121 Verona, Italia

                       355 N Canon Dr, Beverly Hills, California

Dodici settembre duemilaquattordici,

Verona, Italy.

Cara Elena,

non appena ho visto la tua lettera, mi sono quasi illuminata per il modo in cui hai descritto l’uomo che ami, elencando un suo solo difetto, e alcuni suoi pregi. Non so molto su di voi, poiché non conosco il modo in cui vi siete incontrati, non so nulla della prima volta in cui siete usciti insieme, o della prima volta in cui avete parlato. Non so come lui si sia innamorato di te, né tanto meno come tu l’abbia fatto, e non so nemmeno come entrambi l’abbiate capito. Sembra così superfluo da dire, non avendo vissuto la vostra storia, ed essendo io completamente esterna a quest’ultima, ma credo che anche io avrei pensato di irrompere al loro matrimonio, e di sfidare tutte le leggi che impediscono il vostro amore, così da riprendermi l’uomo che amo. Probabilmente, non sono la persona più adatta a parlare di come sfidare le leggi della natura per amore, poiché per aver fatto un gesto senza pensarci poi tanto, e solo per poter passare il resto della mia vita con il mio Romeo, ho perso sia Paride, che in fondo non mi aveva fatto nulla, che Romeo. Credo che la gente mi consideri la difenditrice dell’amore, in un certo senso, altrimenti dubito che la gente verrebbe fino a Verona per raccontarmi le sue pene d’amore in attesa di una mia risposta, e quindi, mia cara Elena, come tale, mi trovo qui a dirti, o meglio, a chiederti: “Hai mai pensato alla possibilità che distruggeresti il cuore di Melissa? Come prenderà lei, nel fatidico momento in cui le soffierai l’uomo?”.

Mi sorge quindi spontanea un ulteriore domanda: “Sei davvero disposta a distruggere il cuore di un’altra donna che come te è innamorata di questo tuo grande amore? Sei davvero disposta a far soffrire un’altra proprio come adesso stai soffrendo tu?”. Se la risposta è sì, mia cara Elena, allora ti invito a correre dal tuo uomo, e ad andartelo a prendere. Se diversamente da ciò che penso che risponderai, la tua risposta è un no, allora, mia cara, penso che forse è giunto il momento di rinunciare a questo amore perché evidentemente, per te, non vale abbastanza.

Confido in una tua saggia scelta in nome dell’amore, poiché credo che tu, se davvero lo ami come dici di amarlo, meriti indubbiamente una vita serena e felice con l’uomo che ami, e che ti ama. Non vedo come una ragazza debba interporsi tra il vostro amore, come Paride, l’uomo a cui i miei mi promisero in sposa, fece inconsapevolmente.

Confido inoltre, nella vincita del vero amore, e ti auguro in ogni caso, il meglio dalla vita. Spero in una tua risposta, o meglio, in una tua nuova lettera per capire cosa hai realmente deciso di fare, e in che modo hai deciso di agire, cosicché io possa aiutarti in un modo decisamente più preciso, e accurato.

Ti auguro tanta fortuna, mia cara Elena.

Con amore,

Giulietta.







 

Spazio autrice.

Buonasera, o meglio, buonanotte mie cari futuri lettori. Ho deciso di scrivere questa storia subito dopo aver visto il film "Letters to Juliet" per la miliardesima volta, e ho quindi concordato con me stessa per scrivere questa storia che credo sia più che unica, almeno per il momento.
Non c'è molto da dire, spero soltanto che vi piaccia, e che possa appassionarvi davvero. Recensite, scrivetemi per posta, insomma, fatemi sapere che ne pensate di questa mia nuova storia.
Nella speranza che anche solo l'inizio vi catturi proprio come ha catturato me, vi lascio i miei contatti principali:
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