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Autore: Azaia    05/09/2014    1 recensioni
Alloooora, inizio con il dirvi che non è una Bennoda, ma una storia tra Mike e Anna. Detto questo non uccidetemi perchè la odiate D: spero che me la cagerete ewe
fatemi sapere se devo postare il secondo capitolo.
La storia migliorerà, prometto D:
Buona lettura
Genere: Comico, Demenziale, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Mike Shinoda
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Siamo già a febbraio, dovrei trovarmi un ragazzo. –rido-.
Meglio se esco a farmi una passeggiata. Se resto seduta in casa ancora un attimo,potrei diventare un Koala. Detto questo,prendo la mia giacca ed esco di casa,il sole è caldo,non sembra febbraio. In strada non c’è anima viva,eppure è mezzogiorno,l’ora di punta. Mi dirigo verso il bar ed entro guardandomi attorno, vedo che gente che, come me,oggi a saltato la scuola –mi scappa una risata-. 
“Un caffè,grazie” dico al barista 
“arriva subito.”
 Dice prontamente,sorridendo.
Non so perché ma mi sento osservata …..Mi sento afferrare la spalla 
“Scusa …” , faccio uno scatto felino dalla paura, 
“ma cosa cazzo …..Chi sei?”domando con una faccia da premio Nobel. 
“piacere mi chiamo Chester Bennington” mi sorride, 
“ci conosciamo?” ,domanda poco ovvia visto che si è appena presentato,sono un’idiota, 
“No …. Sai, ti ho vista ed ho pensato che fossi la ragazza per il mio migliore amico.”
 mi scappa una risata,o forse più di una …. Ops ….
”sai,forse hai ragione a ridere …. In fondo ..” 
Abbassa la testa, forse si è offeso … 
“no, è che non capita tutti i giorni che uno sconosciut-“ , non mi lascia finire la frase che mi posa un dito davanti la bocca per zittirmi, 
“Allora, lo vuoi conoscere, si o no?” mi domanda mezzo scazzato. Ehi, amico quella scazzata dovrei essere io,e non tu. Annuisco poco convinta , mentre mi scrive il suo (di Chester) numero su un foglietto e me lo porge. Esce dal bar ed io finalmente riesco a bere il mio beneamato caffè,avrò fatto bene ad accettare?chi li conosce  questi? Bha , troppe domande, in fondo, amo il pericolo. Esco dal bar,vedo il ragazzo di prima …. Come ha detto di chiamarsi? Ah,Chester, poggiato sulla sua auto che indossa una canotta bianca che mette in risalto i tatuaggi –Oddio,che fighi- e dei pantaloni di tuta neri. Mi fa cenno di avvicinarmi,
 “Sali,ti porto a casa sua, così lo vedi.”
 Mi guardo attorno imbarazzata, lo faccio sempre quando non so cosa rispondere o mi vergogno. 
“scusa ma devo tornare a casa, mio fratello mi uccide se non mi vede …. Chiamami domani.” Non ricevo alcuna risposta. Passati cinque minuti,faccio per  allontanarmi ma mi afferra per un braccio e mi butta sul sedile, 
“Ma sei rincoglionito?ti ho detto che devo tornare a casa.” Il mio tono cambia, ma non ricevo alcuna risposta. Sento soltanto la macchina che si accende 
“senti, Chester, io devo andare. Davvero.”, lo sento mugugnare qualcosa.
“come ti chiami ragazza?” Allora le cose sono due: o è deficiente o a qualche malfunzionamento del cervello. “Anna.” Rispondo,seccata. Ormai mi sta già portando a casa della persona che dovrei conoscere. 
“Ah.” Bha, se non fosse che è più forte di me ,già gli avrei preso la testa e gli avrei fatto fare tutt’uno con il volante.
“Hh ..”, ma sta godendo o cosa?! Prendo il telefono per vedere che ore sono 
“cazzo, è l’una e trenta, dovrei già essere uscita da scuola ed essere a casa.”  metto le mani in faccia preoccupata “sta’ tranquilla,su. Dammi il numero di telefono di tuo fratello ci parlo io e mi invento qualcosa.” Lo guardo con una faccia da malata mentale.
 “mi prendi per il culo? Quando manca per arrivare a casa del tuo amico?” mi guarda male per qualche secondo
 “azz … ragazza,quanti anni hai? Comunque manca poco,tranquilla.” No ,va be’,ora saprà più cose lui che mia madre.
 “Ne ho 17. Te?”
 “Mh ….  Io 18."
oh,bene, è anche maggiorenne e io no.
[…]
“Siamo arrivati,scendi.”  Ma  dai, e io che mi volevo accampare nella tua macchina. Scendo,e, siccome ho la maestria e l’equilibrio di un ippopotamo, cado. 
“hey, sei caduta? Tutto bene?” No, guarda, volevo abbracciare l’asfalto. Sai è morbido … “Seh …. Tutto ok.” “ Oh,allora entriamo” Non aspetto altro,si.
Entrati in casa, mi porta in camera dell’amico, “Mike, è permesso?” una voce dalla stanza risponde “Certo,non devi mica chiedere il permesso, eh.” Lo sento ridere, bha, forse è simpatico … mi sento spingere verso il ragazzo. 
“ Ma cos…AHI!” mi tocco la spalla, spero di non averlo colpito. “oh,scusa …” dico a bassa voce. Lui mi guarda sconvolto. Oh , va be’ che non mi conosci, ma mica sono un’aliena.
“E tu chi saresti?” ridacchia divertito. O mio dio, che risata. Dovrei porgerti la stessa domanda, sai? “tranquillo, Mike. Te l’ho portata io, si chiama Anna.” 
Oh , già che ci sei, presentati al posto mio,caro.
“Già ….” Rispondo,sto morendo dentro.
“Ah, capito. Piacere Michael Kenji Shinoda, ma chiamami pure Mike.” Cazzo, amico, il tuo nome è un rebus.
”piacere …” mi stringe la mano e io ricambio la stretta.
“Mike, l’ho vista al bar ed ho pensato fosse perfetta per te.” Chester sorride e Mike non è da meno. “Ma ….. Almeno la conoscevi?” si mette a ridere.
 “ Cazzo, Mike certo che no!” continua a ridere.
Non so cosa mi abbia trattenuto dal tirargli uno schiaffo in pieno viso. Non  lo so.
“Ma cosa …. Chester! Non puoi prendere a caso una persona e portarmela qui! Povera …”Ahw, qualcuno che mi capisce. “che palle. Non solo ti faccio conoscere una ragazza, ti lamenti pure?” e ci credo.
Non riesco a parlare. Questi due stanno parlando di me, ma non mi fanno parlare.
“Scusalo Anna …. È pazzo!”
Ah, questo già lo sapevo, ma grazie lo stesso. 
“Nah, tranquilli.” Volevo mandarli felicemente a fanculo e tornarmene a casa, ma ho lasciato perdere.
“Allora …. Quanti anni hai?”
“17, tu?”
“anche io.” Sorride. Chester ci guarda sorridendo mentre io volevo solo sprofondare.
“ Senti io ora devo fare, domani ho un interrogazione e devo studiare …. Questo è il mio numero, se vuoi chiamami.” Guardo Chester come se fosse la risposta a tutto, che gli dico ora? Accetto il numero? Dovrei dargli il mio? STO IMPAZZENDO.
“Ehm …” sento Chester spezzare il silenzio, 
“ Scusa,mi ero distratta.” Faccio un sorriso isterico. 
“ok, dopo ti scrivo e ti salvi il mio di numero?” 
“Certo!” lo sento ridere. No,ma …. Cazzo ridi? Sorrido a mia volta ed esco dalla stanza insieme a Chester. Arriviamo finalmente in macchina. “allora?” allora cosa?!
 “eh, che vuoi?” 
Silenzio.
“Dove cazzo abiti? Mica la mia macchina legge nel pensiero,sai?”
Bhe ,In effetti ….”Lasciami al bar di prima, torno   a piedi a casa..” 
Non mi fido a lasciargli la mia via di casa, per ora.
“Babè.”  Che ha detto!? Okay….
[…] 
“Anna!”
Merda, è mio fratello, è in casa.
“Cosa vuoi?” 
“Sono le tre,dove eri finita, signorina?” 
Silenzio. Ed ora che gli dico? Me ne invento una come al solito.
“Oggi avevamo un progetto a scuola, quindi ho ritardato, volevo chiamarti, ma mi è morto il cell ….” 
Bevitela, ti prego.
“Ah, ok…”
SIIII, ci ha creduto. 
“vado in camera" fischietto felice 
“ seh, seh”
Entro in camera,accendo il telefono e salvo i numeri di Chester e Mike, forse dovrei chiamare Mike....ma sta studiando....va bene, io lo chiamo, poi se non risponde aspetto.
"Pronto"
"Ciao, sono Anna, ti ho chiamato così salvi il mio numero" sorrido.
"Ah,bene" 
"Bhè, ora ti lascio studiare, non vorrei essere la causa della tua insufficenza" rido.
"Okok" ride a sua volta.
Chiudo la chiamata. Dovrei studiare anche io....."dovrei" , ma ho troppo sonno, preferisco dormire.
Mi risveglio sentendo il telefono squillare.

"Si? che succede?" rispondo alla chiamata.
"Anna! ti deve parlare Mike, ti ha chiamato con questo, ha il telefono scarico..." 
guardo l'ora, sono le otto di sera, cosa vorrà?
"Ok..."
"Ehi!" mi dice felice.
"Ciaaaaao" sono assonnata,uff.
"Ma dormivi?!" 
no,bello,contavo le caprette.
"Si e no.." metto il vivavoce e mi butto sul letto insieme al telefono.
"ti volevo dire...." cosa? perchè ti sei fermato?.
"cosa?" ecco, ora sono curiosa. Fanculo.
"Se ti va...." potrei morire.
"mi va? di?...." e dillo. così posso tornare a dormire.
"Uscire..." ohw,tenero.
"Certo!"  aspettavo solo questo! anche se l'ho visto oggi,mi piace come ragazzo.
"Serio!? Oh, allora, alle nove sono lì"
"Ma...domani?"
"No,oggi." ma mi devo lavare,vestire,truccare,inprofumare, troppe cose in una sola oraaaaa.
"Ma,io, dovrei prepararmi, e poi non sai dove abito!"
"Hai un'ora, su! abiti di fronte al bar, o sbaglio?"
come cazz.....Oh.
"Eh. si" bene.
"Allora preparati tra un'ora sono lì"
"va bene" 
Chiudo il telefono e mi precipito in bagno, mi do solo una sciacquata, e vado a vestirmi.
è mezza. ho mezz'ora per vestirmi e truccarmi. Posso farcela.
Apro l'armadio, prendo le prime cose che ho a tiro: Maglietta rossa, un pochino scollata e jeans strappati sul ginocchio. Li amo, e delle converse.
Mi sto dimenticando qualcosa.....Merda! Devo dirlo a mio fratello.
Scendo le scale e lo trovo sul divano
"Andrew.." faccio con voce tenera.
"Mm."
"Esco con delle amiche. torno tardi,credo, a dopo"
"seh, ciao"
Perfetto, non mi a cagata.
Esco di casa, meglio se lo aspetto qui, sono le nove, dovrà pur arrivare.
  
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