Serie TV > I Cesaroni
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Autore: drem_of_love    05/09/2014    4 recensioni
Li avevamo lasciati così. Lei in attesa al molo con il cuore in mano, lui distrutto che piange sul letto. Entrambi non hanno più lacrime e non immaginano il loro stato d'animo. Sono entrambi in attesa di una mossa. Sfortunatamente i nostri giovani amici non sono mai sulla stessa lunghezza d'onda. Un anno prima lei si era segretamente innamorata di lui. Lui sciocco e immaturo era troppo preso dalla solita svampita bionda per accorgersi di quello che aveva sempre avuto sotto gli occhi. Lo scontro e l'allontanamento e finalmente anche lui aveva capito ciò che anche Miriam sapeva. Il cuore di Rudi era sempre appartenuto ad Alice. Ci aveva messo quasi un anno a capirlo e quando finalmente si era deciso ad aprirle il suo cuore nella vita della bella Cudicini era apparso Francesco. Il mondo gli era crollato addosso, era arrivato tardi un'altra volta.
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cudicini, Eva Cudicini, Giulio Cesaroni, Marco Cesaroni, Rodolfo Cesaroni
Note: Lime, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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Salve a tutti/e. Vi ringrazio, la mia storia è arrivata a  11 persone che la seguono, 7 l’hanno inserita tra le preferite e 2 tra le ricordate. Grazie a tutti. Mercoledì c’è stata la così tanto attesa prima puntata. Vi è piaciuta? Spero che nonostante l’andamento della serie questa MIA SESTA SERIE continui a piacervi. Un bacio Rachel. VI PIACE LA COPERTINA DELLA STORIA?
 
Capitolo 10
Notizie





 
Giulio abbracciò Sofia dopo oltre ventanni.

- Ah Sofì da quanto tempo. Cos’è successo?

La donna sciolse l’abbraccio e guardandolo dritto negli occhi.

- A Giù non so come la prenderai ma devo dirtelo. Ti ricordi quella notte quando sono venuta in bottiglieria piangendo?

- Si ce siamo ubriacati e abbiamo fatto una cazzata, ma sono passati anni tranquilla

- Ecco per me non è stata una cazzata. Io ti amavo per questo Paolo mi ha lasciato. L’aveva capito. Da quella notte Giù io ho avuto un figlio. Quel figlio era tuo

Giulio sembrò boccheggiare. Gli mancava il fiato. Aveva tanto amato sua moglie eppure l’aveva tradita. Aveva cercato di cancellare quella notte dalla sua mente. Quella sera era da solo in bottiglieria quando arrivò lei. Era in lacrime Paolo l’aveva lasciata dopo due anni. Avevano iniziato a chiacchierare e a bere, così d’alleviare le pene di lei ed erano finiti a fare sesso sul tavolo in ufficio. Il mattino seguente appena ripresosi dalla sbronza l’oste si sentì distrutto. Aveva tradito sua moglie e approfittato di un’amica. Alzò gli occhi lucidi e gli chiese:

- Perché non me l’hai detto allora? Perché sei scappata? Ora dov’è questo figlio? – sparò l’oste a raffica.

- Avevo paura della tua reazione. Poi eri sposato con Marta. Avevate già un figlio di qualche anno e un altro in arrivo. Non me la sono sentita e Mantova è arrivata come il cacio sui maccheroni

- Cosa ne stato di quel bambino? – ripete l’oste disperato.

- Bambina. L’ho cresciuta con mio marito. Solo dopo la morte di mio marito le ho rivelato che non era davvero suo padre. A Giù, Nina è tua figlia. Lei merita di conoscerti

L’uomo s’accasciò sul marciapiede e si prese la testa tra le mani. Aveva un bel problema da risolvere. Come avrebbe spiegato ai suoi figli che aveva tradito sua moglie? Come si sarebbe comportato con Nina?

- Lo farò ma ho bisogno di tempo

 
Rispose l’uomo sorridendo. Sì il tempo avrebbe aggiustato tutto.
 

Nel frattempo al centro di Roma, i nostri piccioncini attendevano il loro turno.

- Rudi stai calmo. Devo farlo io il controllo non tu – sorrise Alice nel vedere il suo uomo nervoso.

- Lo so ma sarà la prima ecografia del nostro piccolo – sorrise ebete lui.

- Ripeti sempre bambino … e se fosse una femminuccia?

- Sarebbe bellissima come la mamma e io l’amerei ugualmente con tutto me stesso

Si stavano baciando quando l’infermiera chiamò Alice.

- Signorina Cudicini?

- Si eccomi

Entrarono nello studio e il dottore li accolse.

- Vedo che stavolta è in compagnia, bene. Lei è? – Chiese l’uomo in camice al giovane.

- Il padre nonché compagno di questa splendida donna – sorrise sornione il Cesaroni.

- Accomodatevi. Oggi per la prima volta, assisterete a uno spettacolo emozionante

Alice si distese sul lettino. Alzò la maglia e il dottore le cosparse la pancia con del liquido trasparente e freddo. La Cudicini rabbrividì al contatto con quella sostanza. Rudi le strinse la mano. Lui era lì e non l’avrebbe lasciata per nulla al mondo. Il dottore appoggiò la sonda sull’addome della ragazza e iniziò a eseguire una serie di movimenti. Girò il monitor verso i ragazzi e iniziò a spiegare.

- Siamo quasi alla nona settimana. Il feto sta bene. È di 15 millimetri e pesa 1,2 grammi. È tutto nella norma. Possiamo già scorgere il profilo e credo di non sbagliarmi ma credo sia un maschietto

Rudi entusiasta abbracciò la sua donna.

- Hai visto? Avevo ragione

- Si tesoro. Dopo Marta è in arrivo il piccolo Giulio Cesaroni

Il medico si congratulò con i ragazzi e prima di lasciarli andare.

- C’è un ultima cosa da controllare

Accese un microfono e ripassando la sonda i due giovani sentirono il rumore più bello del mondo.
Tum tum tum … Il cuore del loro bambino.

Alice scoppiò a piangere, Rudi la baciò e ripulendogli la pancia le sussurrò.
- Andrà tutto bene e tu sarai una mamma meravigliosa
Tutto sembrava essere perfetto ma i nostri amici non immaginavano, che i problemi fossero proprio dietro l’angolo.

 

Dopo due ore, Marco e Stefania atterravano all’aeroporto di  Rossy Charles De Gaulle. Appena arrivarono all’interno Lucia saltò letteralmente al collo dell’amica.

- Stefà finalmente te vedo, come stai? – Chiese la donna stritolandola.

- Bene a Lucì ma se me stringi un altro po schiatto

I quattro scoppiarono a ridere stemperando così l’ansia di Marco e Eva. Non si vedevano da quel maledetto giorno in soffitta. Marco non ci pensò due volte e strinse a se sua figlia e anche la donna che aveva amato tanto. Eh ammettiamolo … amava ancora.

- Quanto mi siete mancate

Marta iniziò a battere le mani entusiasta e sua madre sorrise. Forse per loro c’era ancora una speranza.
Stefania e Lucia sorrisero a quella scena, fin quando la prima non estrasse una busta dalla valigia.

- Tieni Lucia, questa è per te. Sai ci sono delle novità?

Marco s’intromise.
- Avevamo promesso a papà e ai ragazzi di non dirvelo voleva farlo Alice

- Cosa vuol fare, non le basta di dover andare a convivere con Francesco?

- Eh Lucia è qui che ti sbagli – ridacchiò l’amica.

- Cosa ci siamo perse? – Chiesero in coro le due Cudicini.

- Tu stai per diventare zia, te nonna per la seconda volta

- Non le bastava la convivenza – ripetè la donna.

Eva sembrò capire. Iniziò a saltellare e abbracciando Marco.
- Allora era vero?

- Cosa? Vorrei capire anch’io.

- Tieniti amica mia. Per la seconda volta il padre di tuo nipote sarà un cesaroni

La donna rimase a bocca aperta per la sopresa.
- Un Cesaroni? Ma non c'è … - Non terminò la frase che uno scintillio le illuminò gli occhi.

- Non mi dite che è Rudi?

I tre annuirono e la donna sorrise. Quei Cesaroni erano davvero una forza della natura. In fondo quel bambino dispettoso era tanto maturato. Aveva aiutato molto Giulio quando lei era andata via con la scusa di aiutare Eva. In quel momento ricordò la busta. La donna l’afferrò con mani tremanti. Aprì la busta e iniziò a leggere.

Cara Lucì,
Non sono mai stato bravo con le parole. Credo che sti due te l’hanno già spifferato. Saremo di nuovo nonni. Eh sì  il mio Rudi è innamorato della tua Alice. Stavolta non li ostacolerò, li ho osservati e devo dire che sono davvero innamorati. Sono dalla loro parte come del resto anche gli altri. Spero lo sia anche tu. Per il resto fa finta di niente quando ti chiameranno per darti la notizia.
Avrei voluto scriverti tante cose. Avrei voluto saperti esprimere cosa sento ma non ci riesco. So solo che ogni angolo di questa casa e del mio cuore sono vuoti senza ti te.
Per sempre tuo
Giulio
 
Lucia iniziò a piangere, come aveva potuto fare una cosa del genere a quell’uomo? Lui che l’aveva amata e l’amava ancora con tutto se stesso. Ci fiùu un abbracciò di gruppo il quel momento tutti i cellulari vibrarono un messaggio.

è maschio. Meno di sette mesi e nascerà Giulio Cesaroni. Rudi e Alice.
Solo quello di Lucia ed Eva era leggermente diverso.
Appena torniamo a casa ti chiamo. Ti devo delle spiegazioni

Le tre donne, Marco e Marta s’incamminarono verso casa. Parigi stava per assistere a una nuova rinascita.
 
N.d.A: spero che il capitolo vi sia piaciuto. La storia di Sofia me la sono inventata mi scocciavo di attendere di sapere cosa fosse realmente successo. Spero che il mio Rudi non sia troppo melenso. Aspetto i vostri giudizi. Un bacio Rachel.
 
   
 
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