Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: La Fe_10    05/09/2014    4 recensioni
Anche se il tempo passa e tutto cambia e muta, esattamente come in un cerchio, si riparte dall'inizio: i Konoha 11, come sono stati spesso definiti, sono famosi in tutti gli angoli del mondo ninja e si troveranno a rimettere in piedi la loro vita dopo la fine della guerra, soprattutto Naruto e Sasuke, che si troveranno del tutto privi di appigli dopo le scelte dell'altro; nel frattempo, quattordici anni dopo vengono formati altri quattro team di genin, ognuno con i rispettivi maestri.
***
So che sembra senza senso detta così, ma si spiegherà meglio con il procedere della storia. Dal momento che la progettazione/scrittura della trama è iniziata molti capitoli fa, non escludo di dovermi ritrovare a modificare alcuni fatti, anche se tendenzialmente cercherò di continuare dal capito 690. Quindi ci sono delle possibilità di spoiler! Inoltre i personaggi potrebbero essere OOC, anche se cercherò di mantenerli IC e non escludo che il rating possa salire in futuro
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: OOC | Avvertimenti: Mpreg, Spoiler! | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 2
SEGUIRE IL CUORE: NUOVI TEAM E VECCHIE CONOSCENZE
 
È molto, molto difficile mettere d'accordo cuore e cervello. Pensa che, nel mio caso, non si rivolgono nemmeno la parola

Woody Allen


Konoha, oggi


Tsunade si sedette sulla sua poltrona in ufficio, stropicciandosi gli occhi stanchi con le dita, che poi andarono a chiudersi con forza alla radice del naso, nel tentativo di arginare il suo mal di testa. 

Aveva fatto la scelta giusta? Non ne era sicura: nascondere una cosa del genere al consiglio, fare tutto di nascosto... per cosa poi? Rischiare di inimicarsi tutti gli altri kage, Raikage in primis? In fondo era abbastanza sicura che avrebbe avuto il supporto del Kazegake, magari dopo che le avrebbe tenuto il broncio per un tempo che avrebbe ritenuto sufficiente, e alla fine anche della Mizukage, che non avrebbe voluto accollarsi un peso del genere, ma quanti grattacapi le avrebbe dato quella scelta?
In effetti, essendo Hokage, forse avrebbe dovuto scegliere più con la testa, ma decisione aveva potuto fare a meno di seguire il cuore. In fondo sapeva che era la scelta giusta, forse anche nei confronti degli errori che aveva compiuto in passato, sia quelli commessi in giovane età sia quelli commessi quattordici anni prima. 
Qualche volta avrebbe preferito che ci fosse Kakashi al suo posto, che fosse toccato a lui fronteggiare i problemi che la attanagliavano. L'uomo sarebbe stato un buon leader, lo sapeva, ma dopo quello che era successo non aveva voluto saperne. 

«Non ho saputo gestire una squadra di genin» le aveva detto il giorno in cui glielo aveva proposto, stanca di tutto ciò che aveva passato, nella speranza che lui le avrebbe concesso di passare altri anni da sola per dimenticare, come dopo la morte di Dan.«Come potrei gestire uno intero paese?». 
Non lo biasimava, per niente: anche lei sentiva il peso del suo stesso fallimento, anche se, doveva ammetterlo, per lui doveva essere molto più doloroso. Non era neanche voluto rimanere alla fine: si era fatto affidare un incarico da ambasciatore a Kumogakure, così da essere il più lontano possibile da Konoha. E lei era rimasta lì, seduta su quella sedia scomoda, facendosi forza, pensando che lui non avrebbe voluto così. Anzi, loro.

«Tsunade sama, sono arrivate le nuove insegnanti» le annunciò Shizune attraverso la porta chiusa. 
«Si, grazie Shizune, falle entrare».

La porta si aprì facendo intravedere la figura di due donne che l'Hokage conosceva bene. La prima, dalla inconfondibile capigliatura rosa, era caratterizzata da una postura sicura, a testa alta, con il coprifronte della foglia legato come un nastro così che i capelli non oscurassero la vista del sigillo che sovrastava fiero la sua fronte.  La seconda un poco più bassa e molto dalle forme molto più accentuante, anche se nascoste da un giubbotto chiaro grande una o due taglie in più che ben si adattava alla sua carnagione candida e agli occhi quasi bianchi, mentre faceva risaltare i lunghi capelli neri. 
«Buongiorno Tsunade sama» dissero quasi in coro le nuove arrivate, anche se con toni decisamente diversi: uno rumoroso e gioioso, l'altro mite e pacato, ma non meno deciso.
«Sakura chan, Hinata chan» le salutò la donna, invitandole a prendere un posto a sedere con un cenno della testa.
«Contente della vostra nuova occupazione?»
Le due ragazze infatti, per dedicarsi meglio alle loro rispettive famiglie, si erano ritirate dalle loro missioni tempo fa e ora, trascinate dall'entusiasmo dei loro figli, appena usciti dall'accademia, avevano preso in considerazione l'idea di guidare dei nuovi team di genin. 
«Certo, non vedo l'ora» rispose Sakura gioiosa, quasi saltellando sulla sedia eccitata.
«Si, sarà sicuramente un'esperienza fantastica"» affermò invece Hinata con la sua tipica pacatezza. «Ho solo una perplessità Tsunade sama. Questo non doveva essere un meeting per tutti i jonin assegnati ad un team?»
Anche l'altra kunoichi iniziò a capire. «In effetti, se non mi sbaglio, dovrebbero esserci almeno altri due team: gli altri maestri?»

Tsunade guardò l'orologio, chiedendosi nuovamente se aveva fatto la scelta giusta nell'affidare loro un incarico di questo tipo. Certo, nemmeno volendo avrebbe potuto impiegare le loro capacità in un modo migliore e discreto, ma ora che la cosa stava diventando ufficiale mille dubbi la assaliva. In ogni caso era troppo tardi per fare un passo indietro.
«In effetti avete ragione. Avrete altri due nuovi colleghi, e, come voi, sono dei novellini nel campo. Come avrete potuto notare però, i vostri compagni di avventura sono in…»

«Siamo sempre in ritardo, tutto per colpa tua!» Urlò una voce decisamente inalberata interrompendo l'Hokage. 
«Mia? Quando ho controllato l'ultima volta eri tu quello che doveva essere sempre perfetto, manco andassimo ad una sfilata di moda» rispose piccata un'altra voce maschile mentre faceva letteralmente irruzione nell'ufficio di Tsunade a passo di carica, seguito a ruota da un uomo sulla trentina, evidentemente  il proprietario del primo urlo arrabbiato. 
«Si, si, tanto è inutile discutere con te, non capisci mai niente» continuò il secondo arrivato.
«Cosa vorresti insinu....»
«Chiudete immediatamente quella bocca!» Scattò Tsunade in piedi, facendo calare improvvisamente il silenzio nella sala. «E ora, seduti» comandò l'Hokage, già stufa di tutto quel caos di prima mattina. 
«Sakura chan, Hinata chan, questi sono gli altri due sensei dei team: Taichi kun e Namikaze kun. Le loro famiglie erano emigrate prima dell'inizio della grande guerra, ma visto le loro capacità ho deciso di affidare loro questo compito. Come voi sono al loro primo anno di insegnamento, quindi spero che possiate aiutarvi a vicenda.»

Le due ragazze si voltarono ad osservare i due uomini, decisamente strani sia per comportamento, troppo impulsivo per appartenere ad un ninja, sia per il loro abbigliamento. Indubbiamente era comodo e adatto alle arti marziali, ma non lo si poteva che definire che singolare.
Taichi era un uomo alto e ben piazzato, con un fisico sicuramente vigoroso, ma non troppo. Da quello che si poteva vedere doveva anche avere un bell'aspetto: i capelli scuri come la pece gli ricadevano lunghi fino alla curva mascella, incorniciandogli perfettamente il viso di una carnagione candida, quasi quanto quella di Hinata; gli occhi, invece, erano di un nero penetrante, quasi dovessero scavare l'anima della persona sulla quale si posavano. 
Istintivamente Sakura abbassò lo sguardo, incapace di sostenere quei due pozzi d'onice. Del resto del viso si poteva dire poco: era infatti coperto da una maschera in modo del tutto simile a come la portava Kakashi, che gli copriva il volto fino alla radice del naso. Il coprifronte invece risiedeva allacciato lento sul collo, lasciando intravedere il luccichio di una collana.
Allacciato alla schiena del ragazzo, come fosse una faretra, facevano la loro comparsa una katana e, a coprire quest'ultima, uno shuriken del vento demoniaco. Oltre a questo il ninja indossava una specie di yukata scuro e sandali neri.
Namikaze invece aveva dei capelli color grano e la bocca tirata in un sorriso felice e gentile. Del suo viso non si poteva dire altro: infatti il suo coprifronte era allacciato stretto intorno agli occhi, impedendogli ogni possibile visuale: che fosse cieco? 
Il suo abbigliamento era molto semplice: un tipico giubbotto da jonin con dei pantaloni blu scuri, sulla quale spiccava l'astuccio che doveva contenere un kunai. Se colpiva l'arsenale che sfoggiava senza remore Taichi, di certo colpiva ancor di più la quasi totale mancanza di armi dell'altro. 
«Molto piacere, sono Namikaze» disse il biondo sensei tendendo la mano alla Hyuuga, sorprendentemente ad una distanza perfetta, né troppo vicino né troppo lontano. 
«Ehm, piacere Hinata» rispose la ragazza ricambiando la stretta. Stesso trattamento venne riservato ad Sakura che, impressionata domandò al nuovo collega: «Wow, ma come fai, se sei, si insomma...».
«Sakura....» la richiamò sottovoce Hinata. 
«Oh, nessun problema. Riesco a percepire esattamente il vostro chakra, i punti di fuga più usati e via dicendo: in questo modo riesco a pormi nel modo giusto di fronte alle persone. Per quanto riguarda l'ambiente, utilizzo invece il mio chakra per prenderne le misure. Una dote molto utile in uno scontro, se non si può vedere» rispose tranquillamente Namikaze alla domanda, abituato alla richiesta. 
«Avanti Taichi, sciogliti un po', quando ci ricapita di salutare due belle ragazze così?»
L'uomo appena nominato fece un leggero cenno con la testa in segno di saluto, senza però scomporsi più di tanto. 
«Eddai tutto qui?»
«Forse ti dimentichi perché siamo qui, casinista.» rispose con noncuranza il ninja, riferendosi all'Hokage, che guardava la scena con un lieve disappunto per essere stata ignorata così a lungo.
«Oh, si giusto!» rinsavì il biondo sensei, tornando al suo posto.
«Grazie mille Namikaze, ora, con la tua benedizione, possiamo smistare i genin di quest'anno.» commentò sarcastica l'ultima dei tre ninja leggendari rimasti in vita.
Detto ciò, riesumò una lista di nomi sepolta tra le mille scartoffie sulla sua scrivania. 
"«Bene, questa è la divisione in squadre.» disse porgendo il foglio ai quattro.


TEAM 14 

Capitano: Sakura Haruno

Haruki
Shinichi Aburame
Reiko Nara

TEAM 15

Capitano: Hinata Hyuuga

Kumiko
Hideki Hyuuga
Shin Haruno

TEAM 16 

Capitano: Taichi

Mito Haruno
Kai Inuzuka
Mai

TEAM 17

Capitano: Namikaze 

Hinami Hyuuga
Hangetsu Hozuki
Shika Nara

«Ehy, come mai mancano così tanti identificativi dei clan ai nuovi genin?»
«Vedi Sakura, molti dei genitori non fanno parte di un clan, come nel caso di Mai, figlio di Rock Lee»
«Capisco»
«Sono sicuro che sarà una squadra fantastica!» commentò Namikaze, entusiasta come quando aveva varcato la soglia dell'ufficio di Tsunade.
«E datti un contegno» lo riprese stizzito Taichi rifilandogli una gomitata nelle costole. «Dovresti essere un jonin, un maestro perdipiù».
«O, insomma, non sei elettrizzato di sapere chi saranno i tuoi allievi? Alle volte non ti capisco...» asserì acido l'uomo. A queste parole il freddo shinobi si riscosse dal suo torpore glaciale, mostrando al pubblico femminile la sua prima reazione del giorno, da quando si era seduto su quella sedia almeno.
«Certo che sono contento di sapere chi saranno i miei allievi e anche di essere un insegnante, scusa tanto se non sono un rompiscatole quanto te e non mi esalto come un poppante iperattivo intollerante a mezza zolletta di zucchero».
«Chi avresti chiamato poppant-»
Una penna si conficcò nel muro, esattamente ad un palmo dal viso di Namikaze, che, nonostante fosse incapace di vedere l'oggetto contundente, aveva perfettamente udito il minaccioso sibilo d'aria che l'aveva quasi sfiorato. Tutti si voltarono verso Tsunade, che con voce bassa sillabò minacciosa: «Non. sono. una. consulente. matrimoniale. Fuori di qui, subito!»

Così vennero tutti brutalmente scacciati da una Hokage che si era evidentemente alzata con il piede sbagliato.

«E così? cosa facciamo ora?» chiese Namikaze, mentre Sakura lo, o meglio, li stava fissando confusa.

«Consulente matrimoniale?» Rifletté ad alta voce la kunoichi, interrogandosi sul senso delle parole dell'Hokage. Poi un'illuminazione le illumino gli occhi. 
«Aspetta un secondo, ma qui voi due…» tentò di spiegarsi, accompagnando le parole e con dei gesti eloquenti delle mani.

«Si, problemi Haruno?» Sakura si girò incrociando lo sguardo freddo e inquisitore di Taichi che, a braccia conserte, sembrava più sul piede di guerra che pronto sostenere una conversazione amichevole.
«No, no, nessuno, figurati, nessunissimo!»
Non sapeva perché, ma quello sguardo, stranamente familiare, le faceva accapponare la pelle. 
«Lascialo perdere, è solo iperprotettivo. Può sembrare pericoloso, ma in realtà è molto dolce» asserì l'uomo dagli occhi bendati dando una leggera spinta sul petto a quello che era, ora senza dubbio alcuno, il suo compagno, e non solo d'armi. Taichi roteò gli occhi, scocciato, quando il compagno si era soffermato decisamente troppo a lungo sulla "o" di molto, allungandola in modo alquanto infantile, anche se era possibile intravedere un lieve sorrisetto dalla sua maschera scura, cosa che non scappò alla Hyuuga, inducendola a pensare che in fondo quella frase doveva essere vera.
«Comunque, dicevo, che....»
«Credo che dovremmo andare ad incontrare i nostri team, non credete?» s'intromise Hinata, dimostrando che le parole di Namikaze non si erano perse nel vento.
«Già» concordò Taichi
Anche Sakura diede un cenno di assenso.
«Bene, andiamo»

E i quattro si separarono.


_____________________________________________


Angolo dell'autrice: 

Salve a tutti! Visto che non so quando potrò andare avanti ho deciso di pubblicare anche il secondo! Come potrete notare qui la narrazione si è spostata di un bel po'. Giusto per chiarire, anche se so che non avete bisogno di chiarimenti, la storia andrà avanti così, anche se non so se lo farà ad intervalli regolari: potrebbe darsi che mi soffermi per due o più capitoli di seguito sul prima o viceversa. 
Voglio ringraziare "ciaoarigatou iiii", "frangilois" e "ryanforever" per le recensioni che mi hanno lasciato, le persone che hanno messo la storia tra le seguite ( cinque!Datemi un pizzicotto, non ci credo) e altri eventuali lettori misteriosi ( che magari non ci sono, ma lasciate i sognare^^).
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: La Fe_10