Accordarsi
Champagne per
tutti
Naruto
fischiò e le sue due braccia segnalarono che la palla era
andata fuori.
« Oh
ma tu
stai scherzando! » gli urlò dietro Ino, mentre
Naruto era intento ad indicare
con il braccio destro la squadra avversaria, per segnalare che il punto
era andato
a loro.
« Mi
avevi
detto che eri brava, fronte spaziosa! Undici anni di pallavolo e questo
è tutto
quello che sai fare? »
Sakura si
passò la mano sulla fronte sudata. Quello non era certo
ciò che si aspettava.
Ci erano andate troppo leggere su quel campo di beach volley, pensando
che i
loro avversari sapessero solamente pizzicare corde.
« Non
è
ancora finita, hanno solo tre punti di vantaggio, e non sanno muoversi
bene sul
campo. Possiamo ancora- »
«
Possiamo
cosa? Siamo stremate, ho il costume pieno di sabbia, e Nara con quella
faccia
addormentata mi da sui nervi! Non posso credere che stia vincendo! Io
non ho
soldi sufficienti per pagare da bere a tutti, ti avverto. »
Sakura
diede un’occhiata a Naruto, arbitro improvvisato ma
stranamente professionale
nei movimenti tranne che nell’imparzialità, e poi
gettò un occhio anche
sull’altra metà campo, quella di Sasuke e
Shikamaru. Avevano già recuperato la
palla e Shikamaru, poco al di fuori della linea di fondo campo,
attendeva
pazientemente che loro due smettessero di confabulare e si mettessero
in
ricezione.
« Ho
un’idea. » disse ad Ino, messasi
sull’attenti.
«
Shikamaru
è troppo lento nel retrocedere dopo aver alzato o dopo la
fase di attacco, e
Sasuke ha strane manie di grandezza anche nel beach volley, si piazza
sempre
più a destra di quanto dovrebbe per coprire anche la zona di
Shikamaru.
Facciamo così. Shikamaru batterà su di te
perché prima gli hai detto che il suo
esistere è uno spreco di ossigeno, e anche se sembra un tipo
tranquillo è
comunque amico di Sasuke, in qualche modo deve essere stato influenzato
dalla
sua smania di vendetta. »
Ino
annuì
profondamente facendo scrocchiare tutte le dita delle mani.
«Facciamo
un primo gioco normale, tre passaggi. Per il momento è
importante rimandare la
palla di là, possibilmente su Sasuke. A quel punto Shikamaru
sarà costretto
sotto rete per alzare, tu ti piazzerai davanti a Sasuke, pronta per
fare muro, anche
se in realtà non lo farai, così Shikamaru si
fermerà sotto rete per coprire. E
a quel punto, Ino...»
« A
quel
punto speriamo in una botta di culo. »
Sakura
batté le ciglia, perplessa, mentre Ino piegava il collo a
destra e a sinistra,
neanche dovesse affrontare un incontro di box.
«Anche.
»
le rispose per non avvilirla. « Speriamo nella botta di culo,
e se riusciamo a
ricevere la palla- »
« Se tu riesci a ricevere la palla, io sto
sotto rete a fare finta di murare, ricordi? »
«
Vogliamo
darci una mossa? » urlò Shikamaru da fondo campo.
«
Stai zitto
tu, inutile spreco di ossigeno! » urlò Ino
mettendosi dritta con la schiena giusto
il tempo di insultarlo nuovamente, per riassumere poco dopo la
posizione
accucciata di chi sta organizzando un piano con i fiocchi.
« Se
riesco
a ricevere la palla, per quanto imprecisa possa essere, tu non alzare,
schiaccia. Palla piazzata Ino, non è necessario che sia
forte, deve essere
precisa. Sasuke sarà sempre troppo a destra, e Shikamaru
sarà troppo avanzato
per coprire la sua zona. Piazzala in zona cinque, siamo intesi? Zona
cinque
lunga, quasi incrocio delle righe. »
« Per
chi
mi hai presa, per Mila? »
«
Sakura-chan, mi dispiace disturbare ma...»
«
Stai
zitto tu! Sei un altro inutile spreco di ossigeno, e sei pure
imparziale! »
Ino
andò
nella sua parte di campo dopo aver urlato cattiverie anche a Naruto
che, con le
lacrime agli occhi e dopo aver sussurrato un debole
“Sakura-chan”, fece uscire
dal fischietto un suono molto tremolante.
Shikamaru
batté.
***
«Oh,
siamo
state strepitose fronte spaziosa, i tuoi piani funzionano alla grande!
E adesso
cosa facciamo? »
Sakura
osservò attraverso i quadrati della rete la squadra
avversaria. Sasuke, dopo la
sconfitta del secondo set, si era preso l’impegno di dare un
minimo di linee guida
a Shikamaru. Lo aveva preso sotto braccio e camminando lentamente in
cerchio
sul campo, confabulavano.
Ino era
tornata nel pieno delle sue forze. Saltellava a destra e a sinistra,
non
curante del fatto che il suo costumino rosso fosse quasi color sabbia e
che,
essendosi dimenticata di rimettere la crema solare, si stesse scottando
su
tutte le spalle.
« Hai
visto
come li abbiamo confusi quando hai iniziato a mettere la mano dietro la
schiena
prima della battuta? Non ci stavano capendo nulla, come se mi stessi
dicendo
qualcosa con quei numeri a caso che fai con le dita! »
Sakura
spalancò gli occhi.
«
Ino,
dannazione, io ti sto dicendo qualcosa con quei numeri! »
«
Suvvia
Sakura, li fai solo per confonderli. »
«
Come faccio
a confonderli se neanche vedono quello che faccio? »
Ino
alzò
gli occhi al cielo con aria di ovvietà.
« Il
sole
ti ha dato alla testa fronte spaziosa: non capisci che se non riescono
a
collegare quello che fai tu a rete con quello che faccio io andranno in
confusione? »
Sakura si
fermò per un attimo, incurante della sabbia che scottava e
del sudore che
colava lungo la schiena attraversando tutta la spina dorsale.
Pensò a quello
che aveva detto Ino, ed in effetti non era poi così
improbabile. Sasuke e
Shikamaru incappavano in trappole che lei non si rendeva nemmeno conto
di
tendere, ma forse Ino, con la sua strabiliante voglia di vincere e di
non
pagare da bere a tutti, era riuscita a tendere, forse anche lei
inconsciamente.
E se un genio come Shikamaru ancora non aveva capito la logica dietro
ai loro
movimenti, forse era proprio perché non c’era
logica.
« E
poi tu
non puoi rimproverarmi. » disse Ino accigliata, togliendosi
per un attimo gli
occhiali da sole e portando via il sudore che si era venuto a creare
sul naso,
lì dove i gommini degli occhiali battevano.
« Tu
hai
insegnato a Sasuke i passi per schiacciare, ma dico, sei impazzita?
Cosa
diavolo fate quando state a casa da soli, mini partite di pallavolo in
salone?
Come se lui si fosse mai preso la briga di insegnarti qualcosa.
»
Sakura si
strinse nelle spalle.
«
Beh, una
volta mi insegnò l’accordo di- »
« Non
è
tempo di gratitudine, fronte spaziosa! » Sasuke e Shikamaru
si voltarono a
guardarle dopo aver sentito l’urlo di Ino, «
Dimentica tutto ciò che ti ha
insegnato, e pensa a quella volta a Disneyland in cui sono dovuta
venire con te
sul laghetto dei cigni perché a lui sembrava una stronzata.
»
Gli occhi
di Sakura si assottigliarono. « Quei fottutissimi cigni.
»
Ino
sorrise, inviperita.
«
Vittoria!
Abbiamo vinto! Le donne hanno vinto contro i musicisti! Abbiamo vinto
Sakuraaa!
»
Ino corse
nella sua direzione e l’abbracciò, scaraventandola
per terra per rialzarsi
subito dopo, senza aspettare nulla e nessuno. Ino la prese per mano e cominciò a
saltare, muovendosi al contempo in
cerchio. Tempo addietro, quando con le sue compagne esultava per la
vittoria di
una partita, era sicura che non sembrassero stupide in quel modo, ma
non se la
sentiva di smorzare l’entusiasmo di Ino.
Shikamaru,
senza troppe storie, si andò a sdraiare su un lettino,
mentre Sasuke,
incredulo, continuava a guardare il punto in cui la palla era caduta,
senza
saperselo spiegare.
« Le
donne
prendono molto sul serio le sfide, dovresti saperlo. » lo
rimbeccò Sakura dall’altro
lato del campo, mentre Ino si esibiva in piroette fallimentari che
venivano
attutite dalla sabbia.
La bionda
poi si rialzò con un balzo.
«
Champagne
per tutti! »
Buongiorno,
amici telespettatori (?), sono tornata.
Pazzesco,
vero? Per caso in questi due giorni non ho avuto un gran che da fare
– a parte
lo studio, giusto, ma ho ridimensionato le mie priorità
–
e
ricordandomi del mio passato
da pallavolista ho deciso di scrivere qualcosa su questo gioco, che io
trovo
meraviglioso, anche se qui si tratta di beach volley. Devo ammettere
che queste
due shot, perché naturalmente non sono stata in grado di
rimanere nel limite
delle 500 parole, mi scuso per questo, sono un po’
– ma anche parecchio – più
leggere delle altre che ho scritto, e spero vivamente che non stonino
troppo
con il resto della raccolta, ma io personalmente avevo bisogno di
svagarmi un
po’, e una vacanza tra amici mi sembrava un’ottima
occasione. E poi dai, c’è
sempre un po’ di tensione, no? Musicisti contro donne! XD
Inoltre,
visto che essendomi allontanata dalle atmosfere cupe a cui sono
abituata, sono
un po’ incerta sul IC, quindi mi metto un attimo a spiegare
la mia visione
delle cose sperando di non annoiarvi troppo.
Insomma,
per me qui Ino è il personaggio che trascina la situazione e
che, oltretutto,
porta alla vittoria (ma questa me la lascerò per
un’atra flash)! Volevo far
vedere come Sakura, nonostante sia una persona testarda e che sa quello
che
vuole, davanti ai comportamenti di Sasuke e in generale davanti a
Sasuke
stesso, è più inerme di quanto vorrebbe. Ed Ino
gioca una parte fondamentale
nella sua vita, soprattutto in un periodo in cui Sakura è
davvero troppo
innamorata per pensare a se stessa, e così l’amica
prende in mano la
situazione. Ecco, spero che non risulti troppo OOC tutto questo, a me
sembrava
un tipo di legame abbastanza azzeccato.
Ringrazio tutti
quelli che seguono questa raccolta e un grazie speciale a coloro che
recensiscono J
A presto
umavez