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Autore: Andy14    25/09/2008    4 recensioni
-Uno zellino per i tuoi pensieri?- mormorò nel suo orecchio. -Finiresti sul lastrico in men che non si dica... Buon Giorno- Harry si girò nell'abbraccio, fronteggiando il biondo. -Buon Giorno... Come mai così mattiniero?- -Come se fosse una novità...- -Nel senso; Visto che oggi hai il giorno libero, che ci fai già in piedi?- -Se rimanevo a dormire, chi preparava la colazione?- -Io...- I due si guadarono un attimo, scoppiando poi a ridere. Fic senza pretese! Fatta, per far nascere, almeno, qualche sorriso! Comunque, i "figli" hanno età diverse e qualche modifica, qundi, io li ho messi tra i personaggi come traccia!
Genere: Generale, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Albus Severus Potter, Altro personaggio, James Sirius Potter, Lily Luna Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Allora, questa One-Shot è stata creata per il contest di mischiefmanged.... Allora, questa fic avrà delle ripercussioni per il seguito della mia prossima Fanfiction New Dark Prince, seguito di New Life. Spero vi piaccia, e, calcolate, che è stata scritta di getto, cioè, non ho pensato più di tanto a ciò che scrivevo, ma alla situazione dove ho collocato i personaggi. Grazie per aver perso il vostro tempo a leggere questo mio lavoro.

. :Un normale giorno in famiglia: .


Capitolo Unico

 

Harry chiuse la macchinetta del caffè, con un leggero scatto. Prese dal cassetto sottostante alla macchina del gas, l'apposito accendino, dando vita alla fiamma. Vi pose sopra la macchinetta, abbassando il fuoco. Si voltò verso il tavolo spoglio prendendo la tovaglia utilizzata la sera prima, dove ancora erano presenti i segni di pomodoro, lasciati dalla Potter più piccola .

Il moro sorrise, appoggiando sul tavolo sette bicchieri di plastica, colorati. Si appoggiò nuovamente alla macchina del gas, in attesa che il caffè fosse pronto. Dalla grande porta finestra, entrava luce e un leggero venticello.

Draco entrò in cucina, osservando l'altro assorto nei suoi pensieri. Gli si avvicinò, acquattandosi alle sue spalle, prima di abbracciarlo.

-Uno zellino per i tuoi pensieri?- mormorò nel suo orecchio.

-Finiresti sul lastrico in men che non si dica... Buon Giorno- Harry si girò nell'abbraccio, fronteggiando il biondo.

-Buon Giorno... Come mai così mattiniero?-

-Come se fosse una novità...-

-Nel senso; Visto che oggi hai il giorno libero, che ci fai già in piedi?-

-Se rimanevo a dormire, chi preparava la colazione?-

-Io...- I due si guadarono un attimo, scoppiando poi a ridere.

-Come mai ridete?- una ragazza dai lunghi capelli biondi, entrò nella stanza. Indossava un pigiama azzurro, composto da shrots e canottiera.

-Buon Giorno Lil... Che vuoi per colazione?- chiese Harry, togliendo la macchinetta dal fuoco, versando il contenuto in una piccola brocca.

-Il solito... Papà, mi serve un favore...-

-Harry, a tua figlia serve un favore...-

-E' mia figlia solo quando ti fa comodo eh, Draco Lucius Malfoy?- Harry appoggiò la brocca sul tavolo, mettendo le mani sui fianchi.

-No comment....-

-Sentite, queste diatribe tra genitori fatele in un altra occasione. A me serve un passaggio in città...-

-Ma esci ancora con occhi da pesce?- un ragazzo moro raggiunse gli altri, sedendosi accanto alla sorella.

-No- rispose fredda l'altra -Credeva che le streghe fossero capaci solo a trasfigurare chi gli rompeva le scatole in un rospo... ma che gli dice la testa! Non ce le insegnano queste cose a scuola!-

-Già... e con quell'altro... Sarcus...Nartus...-

-Marcus?-

-Si, quello lì...-

-Ma quale dici quello moro, o quello roscio?- si intromise il padre bruno

-Perché ce ne sono due?- chiese il ragazzo interessato

-Si, con uno ha rotto dopo una settimana e l'altro...bhè era...-

-Era finocchio! Mamma mia! Ci voleva tanto?- sbottò Draco

-Papà, non sarai mica geloso della sorella irritante?-

-James, smettila di ciarlare e mangia va!- Degli strani rumori distolsero l'attenzione dei presenti.

-Oh, credo che I gemelli siano in piedi...- disse Harry, appoggiando sul tavolo due scodelle, ed un piatto con del pane tostato.

-Si... ma da cosa lo hai capito, dal rumore o dal casino?- Draco ingoiò un nuovo sorso di caffè nero.

-Dal casino tesoro... Comunque Lil, dove andate tu e... come hai detto che si chiama?-

-Non l'ho detto. Comunque si chiama Aaron...-

-Aaron? Mhm.. It's very Irish! Wonderful!- il padre moro si sedette al tavolo battendo un paio di volte le mani.

-Meraviglioso? E tu me lo chiami meraviglioso? Dai ma ce la vedi nostra figlia con un Irlandese? Scapperebbe dopo neanche due minuti...-

-Hai ragione tesoro, gli Irlandesi non sono fatti per lei... Lily, perché non provi con qualcos'altro? Hai sentito papà.. ti farebbe scappare a gambe levate...-

-Harry, io non parlavo di lei, intendevo che il ragazzo sarebbe scappato...- lungo il tavolo si scatenò l'ilarità contagiando tutti, tranne Lily che, calma, continuava a girare il cucchiaio nella sua tazza di cereali.

-Sappiate che poi, quando diventerete vecchi, il pannolino ve lo cambio ogni dieci giorni...- (hihi!  questa è la mia battuta clou, contro mia madre!!! NdA)

-Lil, credo che non basti il pannolino... qui ci vuole un pannolone...-

-Appunto ho detto ogni dieci giorni Jamey... così imparano...-

-Draco, credo che dovremmo iniziare a portare Maddie dalla nostra parte. Prevedo la vecchiaia come un inferno....-

-E ci credo! Ogni dieci giorni! Sei crudele!- disse Draco scandalizzato

-Chi è crudele?- una ragazzina mora entrò nella cucina. Indossava una salopette, sopra una camicetta a maniche corte, bianca.

-Buongiorno Maddie- esclamò il tavolo

-Buon giorno... papà ho fame- dichiarò la piccola, sedendosi tra Lily ed Harry.

-Si tesoro... cosa vuoi da mangiare?- chiese quest' ultimo.

-Pane tostato con la marmellata di fragole...-

-Il latte lo vuoi?- la bimba scosse la testa

-Lo sai che ti fa bene. Te lo scaldo un pò?-

-Uffi... ma non mi piace!-

-Tesoro... che ti dice sempre papà Draco?- chiese il biondo, avvicinandosi alla piccola sporgendosi dal tavolo.

-Non dire non mi piace, prima di assaggiare- rispose la bimba sicura

-Quindi ora bevi un pochino di latte, e poi potrai mangiare il pane con la marmellata-

-Va bene...- acconsentì moggia, prendendo dalle mani del padre, un bicchiere, pieno per metà, di latte. Lo portò alle labbra, svuotandolo.

-Bleah! Non mi pace per niente!-

-Visto che sei stata brava, ora puoi mangiare il pane- disse Harry, porgendogliene una fetta

-Si!-

-Maddie, come si dice?- chiese Draco

-Grazie papà- disse, prima di addentare la colazione

-James, fammi un favore. Andresti a chiamare i tuoi fratelli? Digli che la colazione è pronta- chiese nuovamente il biondo, mentre Harry cercava altra marmellata in credenza.

-Ok- il ragazzo si alzò dalla sedia, affacciandosi dalla finestra -Al! Sam! Muovetevi a venire che la colazione è pronta!- strillò, ricevendo in risposta due grandi “Si!”

-Grazie... solo, potevi anche evitare che ti sentissero fino ad Hogsmeade!-

-Non hai specificato come avrei dovuto chiamarli...- si giustificò, continuando a mangiare.

-Buon giorno!- due ragazzi identici, tranne che per  capelli, entrarono in cucina, sedendosi tra Draco e James.

-Buon giorno... Che stavate facendo fuori?- chiese Harry, porgendo ai due la brocca del latte. I gemelli si guardarono in faccia.

-Niente- risposero in coro

-E cosa sarebbe questo niente?- chiese Draco, sospettoso.

-Niente!- risposero, ancora

-Vedremo questo niente...- prima che il moro potesse finire la frase, il campanello suonò

-Come volevasi dimostrare... ma perché mi prendo le ferie se succede sempre di tutto!?-

 

-Salve signora Carmwell...- Harry si trovò davanti una signora anziana, con in mano un gatto completamente rosa -... oh.... Draco? Vieni un attimo qui...-

il biondo arrivò di corsa.

-Cosa... oh- esclamò vedendo il gatto.

-Ragazzi miei, io ho sopportato fin troppo! So che per due ragazzi è difficile gestire dei figli, ma questo è troppo! È la quarta volta in due settimane! Io sono stufa!- disse la donna.

-Signora, le prometto che non accadrà più- le disse Draco

-E' la stessa cosa che mi dice suo marito, ma non credo che funzioni!-

-Vedrà signora, non accadrà più- Harry chiuse la porta, guardando il marito.

-Alexander Severus Potter-Malfoy!- esclamò, mentre il biondo diceva -Simon Albus Potter-Malfoy!- I due gemelli entrarono nell'ingresso.

-E' stato lui!- dissero indicandosi, prima di scappare su per le scale.

-Io vado a cambiarmi- esordì Lily -Maddie vieni insieme a me. Potresti vedere cose che noi umani non possiamo immaginarci...- le due ragazze salirono su per le scale.

-Non vi dispiace se io mi spaparanzo sul divano vero? Grazie papà!- James si diresse in salotto, buttandosi sul divano. I due adulti si guardarono negli occhi.

-Se vuoi resto a casa- disse Draco.

-No dai, credo di potermela cavare...-

-Non hai capito... io voglio restare a casa...- il biondo gli si avvicinò, strusciandoglisi contro.

-Oh, per questo... mhm non so... il capo non si arrabbierà?-

-Si ma... chi se ne frega ce lo metti?- Draco lo prese per mano, guidandolo su per le scale.

-Hey voi due! Cercate di fare poco rumore! C'è gente che vuole riposare!- esclamò James, venendo colpito, poi, con una ciabatta nera -Siete proprio rudi! Guardate che chiamo il telefono azzurro!- un altra ciabatta, si unì alla gemella -Ok sto zitto...-

 

Dopo un pò squillò il telefono.

-Pronto?- rispose James

-Pronto James?-

-Ciao zio Rem. Dimmi...-

-Sai mica che fine ha fatto tuo padre? Doveva essere qui mezz'ora fa...-

-Credo che papà non verrà oggi...-

-E perché mai? Sta male?-

-No sta... come dire... dirigendo un' operazione di “incastro”...- James chiuse la conversazione con un sorriso, mantre Maddie gli aveva rubato il telecomando, sintonizzandosi sul canale dei cartoni animati.

-Hey pulce! Ri dammi il telecomando!-

-No! Chi va a Roma perde la poltona!-

-Io vado al Campidoglio e la poltrona la rivoglio!-

-Specchio riflesso! Specchio riflesso!-

-James prendi le chiavi, così mi accompagni...-

-Lily, ma questo mica fa rima!-

-Mo te la faccio vedere io la rima!-

-Ma che c'hai le cose tue?-

-Potrebbe essere!-

-Ok, muoviamoci- I due ragazzi uscirono, così che la piccola Maddyson Narcissa Potter-Malfoy, poté guardare in pace i suoi amati cartoni; ignara di cosa stesse accadendo al piano d sopra... oddio, mica tanto ignara...

   
 
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