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Autore: fedy2000    05/09/2014    0 recensioni
come vi trovereste a sapere che siete prescelti di una leggenda di un'altra dimensione e i vostri genitori non sono quelli che pensavate fossero?bè, è proprio quello che è successo al nostro protagonista, danny, che in un mondo diverso dal suo dovrà imparare le arti magiche mentre un oscuro nemico pianifica in silenzio e nell'oscurità un piano per fermarlo. la missione del ragazzo è quella di trovare la spada illuminata, unica arma che può dare una piccola speranza alla gente di harengard, il luogo dove si svolgono i fatti narrati. tra intrighi, misteri ed enigmi danny, il giovane tredicenne dovrà trovare il coraggio di liberare dal male tutta harengard... ce la farà?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1 “ OK PER OGGI ABBIAMO FINITO, POTETE ANCHE TORNARE A CASA ORA” Era più tardi del solito e la sessione serale di rugby fu più dura del solito. Danny mise le sue cose nello zaino e si avviò a casa. Danny era un ragazzo di tredici anni abbastanza alto, con capelli scuri e corti. Gli accadeva spesso di tornare a casa tardi ma stavolta aveva una strana impressione, come se qualcuno lo seguisse, ma non ci fece caso. Ad un certo punto gli si parò davanti una figura tutta vestita di nero, incappucciata con tutto il mantello stracciato che lo prendeva, ma non fece in tempo a capire cosa successe che la figura sparì. Danny era tutto scombussolato e tornò a casa confuso: “Cos’era quella cosa? Da dove veniva? Perché ce l’aveva con me?” Queste domande affollavano la sua mente. “Dovrei dirlo ai miei” pensò “Sì certo è ovvio, entro e dico “Ciao mamma, ciao papà, oggi mentre tornavo a casa ho visto un essere col cappuccio nero e con il mantello che tentava di prendermi e in una frazione di secondo è sparito” Certo, ci crederebbe chiunque. E pensando sul da farsi si ritrovò sulle scale di casa “Ok, meglio non parlarne a nessuno, e poi chi dice che l’abbia davvero visto? Forse era uno scherzo della mia immaginazione” Ma in fondo in fondo sapeva di averlo visto realmente. All’entrata di casa lo accolse sua madre, una giovane donna bionda di trentatrè anni di nome Elena che aveva il vizio di essere iperprottetiva “Ciao Danny tutto bene? Oh ma che brutta cera che hai! Devi esserti ammalato! Mettiti subito a letto e…Davideeee! Prepara una camomilla a Danny!” Davide era il padre, abbastanza alto, scuro di capelli e di occhi “Mamma non sono ammalato, sono solo stanco per l’allenamento e…” Ma non fece in tempo a finire che arrivò suo padre “Smettila Elena! Danny ha tredici anni e sa badare a se stesso! Se c’è un problema ce lo dirà no? Devi smetterla di essere così protettiva!” La madre di Danny non sapeva più che dire “Lo sai perché sono così oppressiva! E soprattutto sai che lo faccio per il suo bene!” Andarono in un’altra stanza piantando in asso Danny il quale, dopo averci pensato su, decise di andare a origliare. “Sai quale pericoli può correre di questi tempi, e sai anche che lui è il più esposto di tutti noi! Sai cos’è Danny e cosa può fare! Io sono spaventata di questi tempi per il rischio che corre, e se adesso avesse subito un sortilegio in grado di farlo stare male fino alla morte? Forse sto esagerando, ma sono molto preoccupata…” Danny non sapeva che pensare “ Cos’è e cosa può fare? Ma di che parla? Non capisco…” Ma mentre ci pensava, Danny scivolò e la porta si aprì “Aaaah”. La madre e il padre sobbalzarono “Danny! Stavi ascoltando!”. Lui non rispose “Oddio! Cosa hai sentito?” Disse sua madre “Ditemi di cosa parlavate” Disse il ragazzo. “Elena diglielo, è ora di parlarne con lui” “Ok, non sarà facile ma… Danny, ti dobbiamo rivelare un segreto” Lui era in ascolto, anche se non era sicuro di voler sapere tutto “Vedi Danny, prima di tutto… noi non siamo i tuoi veri genitori…” “Cosa?” “Non siamo nemmeno persone normali come pensi. In un’altra dimensione esiste un mondo 1 chiamato Harengard dove esistono nani, elfi e altre creature in questo mondo dette “fantastiche”, ma non ci sono solo creature buone, per esempio ci sono gli spettri, sempre in cerca di persone da catturare e da tramutare in altri spettri, oppure ci sono i lupi oscuri, di giorno normali lupi e di notte terribili lupi mannari eccetera… Tutto questo infine per dirti che noi siamo i protettori di questa dimensione” A Danny per poco venne un colpo “Cosa? Voi siete protettori di dimensioni? Ma non è possibile! E perché eri preoccupata per me di questi tempi? Cosa sta succedendo? Elena ricominciò “ Stanno succedendo cose terribili a Harengard, eserciti di creature oscure si stanno radunando e pare che vogliano conquistare prima il loro mondo, poi il nostro. E ora arriviamo al dunque: da un’antica profezia si dice quelle creature riusciranno a conquistare quella dimensione e il nostro mondo a meno che il prescelto non trovi la spada illuminata, unica arma in grado di fermare l’armata delle tenebre” Danny ancora non capiva “E quindi cosa c’entro io?” “Danny… Il prescelto sei tu” “Cosa? State scherzando vero? Non è divertente, si, il “prescelto”, questo è tutto uno scherzo per prendermi in giro lo so”. I due lo guardarono in un modo che fece capire al povero Danny che non stavano scherzando. “Non.. non è possibile… e cosa sarei io? Cioè… cosa posso fare io?” Dopo quella domanda si guardarono abbastanza preoccupati e, anche Davide che era rimasto impassibile cambiò espressione. “Danny… non ci badare…” Comiciò Elena “Il pericolo non è imminente e non devi pensarci troppo non devi…” Il ragazzo la bloccò subito “Ah, non dovrei pensarci troppo? I miei genitori non sono davvero i miei genitori e oltretutto sono custodi di un mondo sconosciuto in una dimensione sconosciuta e di cui io sono il prescelto che deve trovare una spada misteriosa! E in questo momento in cui parlo mi rendo conto sempre di più che è uno scherzo stupido ed infame e…” L’immagine dell’incappucciato gli si presentò agli occhi “E…” In quel momento quell’immagine aveva una così gran presenza dentro di lui che lo fece sentire male “E…” La sua voce si affievolì, tutto gli ruotava attorno, non si reggeva più in piedi. Svenne. Danny si trovava in una radura in cui in lontananza si notavano alte montagne. Era notte “Ma che cosa…dove…sono?” Provò a dire qualcosa ma aveva la gola secca “Ma… non sono… a casa… non capisco…” Un rumore lo fece voltare di scatto e notò un cerbiatto grassoccio che brucava l’erba lì vicino. “Era una preda troppo irresistibile, un’occasione così perfetta… Danny non resistette alla tentazione e un attimo dopo si ritrovò a azzannare l’animale, lacerargli tutto il corpo, gustarlo… Azzannarlo? Gustarlo? Cosa gli stava succedendo, cosa…” A quel punto non riuscì più a pensare, un altro vortice lo attirò e vide di nuovo tutto buio. A quel punto aprì gli occhi. Vide una donna che correva come pazza davanti a lui, che invece era sdraiato. Era tornato a casa. Perché quello strano sogno? Non mi sentivo più nel mio corpo e… “Ha riaperto gli occhi!” L’urlo di una donna straziata dall’ansia fece capire tutto a Danny. “Mamm... Elena cosa è…” 2 “No non ti sforzare!” Ma Danny non l’ascoltava e si costrinse a mettersi seduto sul letto. Stava per dire qualcosa ma arrivò Davide. “Danny, quando sei svenuto, hai per caso sognato qualcosa?” “Si” “Raccontamelo” “Non so se sia una buona idea…” “Raccontamelo ho detto!” “Ho sognato di essere in una radura, non riuscivo a parlare, e a un certo punto ho visto un cerbiatto brucare e…” Solo in quel momento si rese conto di cosa avesse realmente sognato. Ed era orribile. “E?” “No Davide, non…” “Dimmelo!” “L’ho ucciso! Gli sono saltato addosso e l’ho azzannato” A quel punto Danny avrebbe pensato ad una reazione come occhi sgranati e bocca spalancata come se non credesse a quello che ha detto, ma fu il ragazzo a rimanere a bocca aperta nel vedere che l’uomo era perfettamente naturale. “Sta cominciando, abbiamo fatto appena in tempo a dirgli la verità” Disse Davide ad Elena. “Se avessimo tardato sarebbe stato tutto più difficile. Danny” Ora si rivolse al ragazzo “Dobbiamo andare” “Dove?” “Tu vieni e basta” Davide era impassibile, uno di quei momenti in cui ti rendi conto che un adulto non accetta repliche. La donna venne con loro verso quella destinazione al ragazzo tanto ignota. “Davide, ne sei sicuro? Non è troppo giovane e…” “No” Tagliò corto l’uomo. “Basta!” Danny si parò davanti ai suoi genitori “Ditemi subito dove andiamo!” “Andiamo a Harengard”
   
 
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