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Autore: larasensei    05/09/2014    1 recensioni
Xerxuccio scatolone, un ragazzo albino che fa il fattore e si diverta a spalare la cacca (?), viene in qualche modo coinvolto nella guerra più devastante di tutte, che si tiene sottoterra, e che comprende due fazioni, che si combattono fin dai primordi. Esse sono... LE CAPRE E LE PECORE! Leggendo potrete comprendere cose che vi saranno di vitale importanza nella vita, tipo che non dovete MAI confondere tra loro gli ovini oppure saponetta.
**ATTENZIONE**: da non leggere se tenete alla vostra sanità mentale (ma visto che avete cliccato "nonsense" devo supporre di no) e vi supplico di avere pietà dell'autrice.
Ps: ogni riferimento al mio ex professore di tecnologia che sembra tanto tanto una capra è da considerarsi puramente casuale (o forse no)
Genere: Azione, Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pochi minuti dopo corsero ad informare anche il professor Capra sull'accaduto:

“Siamo in una situazione più che critica” ammise il caprone, grattandosi il capra-pawa che aveva agghindato con delle palline di Natale rosa.

“Dovrei allertare tutti i cittadini di Capra-city ma...Prima devo finire la mia partita a bestia con questo professore di musica scelto in modo puramente casuale” disse indicando un ometto magrolino con il ciuffo castano chiaro, che salutò con la sua mano tremolante (ha il parkinson).

“Ma il suo dovere mai, signore?” commentò l'educato Xerxuccio.

“Mai owo” rispose il vecchio.


 

Così pensò il leccacapre a fare il discorso, e a salire là sulla terrazza a fare il discorso si sentì molto duce.


 

La notte seguente Terzoocchius mandò in missione speciale Qwerty, Muffy, Xerxuccio e Jokerman.

“Dovrete uscire all'esterno, cari miei. Fate molta attenzione agli umani, sono dei trogloditi.

Mi raccomando Muffy e Qwerty: non rifate il macello dell'altra volta, ve ne prego.

Joker, ti autorizzo ad usare la tua trasformazione umana ma non strafare.

In quanto a te, Xe...Xe..tu, insomma: fai il bravo bimbo, come armi ti affido il professore e un mocio. Fanne tesoro” lanciò i due utensili al ragazzino e cacciò via l'allegra combriccola.


 

“Che frigo si va fuoooori! Alleluia!” esultò Xerxuccio ed improvvisò un balletto spastico che lo fece sembrare un ameba in preda alle convulsioni.

Qwerty, scocciato come al solito li fece saltare tutti su un tappeto elastico spuntato dalla parrucca di Joke e in un attimo si ritrovarono tutti fuori.


 

La capra bianca non ci mise che un attimo e il suo aspetto cambiò:

non era più una piccola capretta bianca bensì uno spilungone di 1.90m, gnocco, la carnagione bianca come il frac che indossava e la variopinta parrucca afro.

“Joke? Woah, sei umano” disse Xerxuccio.

“Già, non sono più una mucca^.^” fece l'altro.

“Veramente...hem lasciamo perdere, non voglio che tu vada in sbattimento.”

“Sbatti-che? Sbattipanni? Sbattiuova?” fece Joker non capendo, e tirando fuori dal parruccone i due utensili appena nominati.

Le due capre caramellate, che erano sotto copertura, commentarono con un “Maaaaah” di stupore riguardo alla capienza dell'afro.


 

“Comunque, dobbiamo andare a trovare le mucche, mi hanno detto, giusto prof?” domandò l'albino con un occhio blu e uno rosso.

“Iess” rispose lui, sfoggiando il suo inglese perfetto, Xerxuccio l'aveva preso in braccio a mo' di sacco di patate

“Però almeno non toccarmi il culo”


 

Arrivarono ad un discount malfamato gestito da persone con vestiti pezzati da mucca.

La cassiera, una donnona diversamente magra, chiese loro perché erano venuti e Xerxuccio mostrò il mocio, fiero.

“Ah, capisco” muggì lei, “il cesso è da quella parte”

“Naaah ma che ha capito?” fece lui, e mostrò allora il professore.

“Ah, ma poteva dirlo prima!” rispose lei, stavolta capendo “Davvero le pecore vi attaccheranno? Vi volete alleare con noi?”

“Certo, certo. Siete disposti?” chiese il professore figo.

“Nun sho, chiamo il boss” disse lei, e con un muggito tale da spaccare i bicchieri chiamò François, il boss delle mucche, un toro nero.

La cassiera, Katrin, si trasformò in una bella mucca coi riccioli biondi.

Franço, dopo un po' di pose plastiche, acconsentì, e firmò un'alleanza con le capre.

“Missione compiuta” esultò Joke.

“Maaaaah” fecero Muffy e Qwerty con una vocina acuta.

“per favore ragazzi, possiamo passare un attimo da casa mia? Devo prelevare un po' di letame di mucca dalla mia collezione” implorò Xerxuccio in astinenza.

“Ah, ma non è un problema, se è questo quel che ti serve” disse Franço, alzò la gamba e fece la cacca, poi la mise in un sacchetto che regalò al ragazzo “Tieni, sniffatela bene”

“Grazie, possiamo comunque passare però?”

“Certoooo” disse Joke.


 

Arrivati alla fattoria di zio Xerxuccio lui diede un occhiata agli animali e notò che erano tutti sfamati e puliti, il suo sosia-palloncino stava facendo il suo lavoro quasi meglio di lui.

Ora passo un attimo in casa...


 

Entrò e vide tutto in ordine, salì al piano di sopra e sentì una voce.

Vicino al letto c'era il palloncino, e seduta vi era quella ragazza-angelo, che gli stava parlando di chissà che cosa pensando che il sosia fosse Xerxuccio stesso.

“Ehi, io sono qui” disse, e lei sorpresa si girò: “Oh, ecco perché eri così poco loquace! Ti devo parlare, andiamo in un posto sicuro?”

L'albino rinco acconsentì.


 

Uscirono dal retro tra i fitti alberi, e lei cominciò a parlargli di varie cose, che lui non ascoltò, ovviamente.

Percepiva un'energia strana in lei, non era come voleva fare credere.

Ad un tratto una figura nera spuntò dal sottosuolo, era una bella ragazza dai capelli corvini, che subito ammonì Xerxuccio.

“Va be' ti perdono, Xerxy” fece infine dandogli un bacio sulla guancia “Però io e te dobbiamo parlare, carina” prese sotto braccio la ragazza-angelo e sparì.

Nessuno rivide più la biondina.

A Xerxuccio però non fregava più di tanto.

Aveva il letame da sniffare, e gli bastava.


 

La squadra stava per tornare felicemente a casa praticando la tecnica del teletrasporto quando qualcuno li fermò: era un vitello dai piedi di balsa che, stanco per la lunga corsa, disse loro che il discount era stato attaccato dalle donnole, e che esse avevano rubato il foglio dove era firmato il patto.

“Senza quello l'alleanza non è più valida!” concluse.

“Non ne possiamo fare un'altra?” propose il prof di musica, ma venne completamente ignorato e Xerxuccio, Usain Bolt-mode on se lo scrollò di dosso e corse subito al discount, lasciandolo per terra in compagnia del mocio.


 

  
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