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Autore: A_K_I_R_A    06/09/2014    2 recensioni
"Il tempo passa. La morte giunge. La vita fiorisce. Sono queste le uniche certezza di quella che chiamiamo vita.
Cosa siamo noi?
Spettri? O forse qualcosa di ancor più effimero?"
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Il tempo passa. La morte giunge. La vita fiorisce. Sono queste le uniche certezza di quella che chiamiamo vita.
 Cosa siamo noi?
Spettri? O forse qualcosa di ancor più effimero?
Forse siamo sagome.  Ombre che si stagliano sul terreno.
Ma per quanto tempo? Fin quando la luce brilla.
Ma se smette? Allora scompariamo.
E questa luce accecante, maligna, ammaliante... è questa la vita? Un bagliore così accettante che non ti permette di vedere oltre.
Allora distogli lo sguardo, no? Facile a dirsi.
Eppure lo fai.
Ma cosa cambia?
Le sagome che ti circondano diventano sfocate:un ammasso immondo di ombre.
E allora l'oscurità ti avvolge.
Forse avresti dovuto continuare a guardare la luce, forse avresti trovato qualcosa.
E ora sei qui, avvolto nelle tenebre. Ma in quel momento un brivido ti percorre la schiena.
Chiudi gli occhi.
La vedi ancora, la luce. Quella luce che un tempo odiavi così tanto.
Ti rialzi, con ancora gli occhi chiusi, vaghi e vaghi per questo immenso mondo che sembra ti possa inghiottire.
Inizi a correre: il ricordo della luce si sta affievolendo.
Corri.
Fallo.
Più forte.
Sbriciola i limiti della fisica e infrangi i record.
E alla fine cosa ti resta? Nulla. Nemmeno il fiato. Anche quello ti è stato portato via.  E allora annaspi, in cerca di aria.
Di quella fiammella così debole che nasceva dietro le tue palpebre nemmeno più il ricordo.
E sai che è la fine.
Silenzio. Un silenzio che è piacevole.
Sei solo. E ti senti al sicuro. Non pensi a nulla. A nessuno. Nemmeno a te stesso.
Cosa ti importa più?
La fine sta arrivando. E la senti. Da dietro, avanti. Ti circonda.
Le tenebre ai tuoi piedi iniziano a prender vita, come le fiamme in un camino scoppiettante si contorcono.
E ti avvolgono. Un caldo manto di tenebre ti ricopre il corpo. I sensi si intorpidiscono. La sensazione del calore se ne va.
E il silenzio? Quello non dovrebbe esser cambiato, ti dici. Ma non è così. Quello in cui sei ora immerso è il preludio della fine. Un silenzio che ti consola, ma allo stesso tempo ti impaurisce. Senti come se qualunque forma di vita entri in questo vuoto silenzioso, possa scomparire: inghiottito dal nulla.
Eppure ti senti al sicuro. Qui non c'è spazio nemmeno per te stesso, nemmeno per la constatazione di ciò che ti circonda, nemmeno per respirare. E infatti la smetti. Non ti muovi più. Sei diventato un bozzolo.
Dormi. Oppure sei sveglio. Non lo sai. Non te ne accorgi. Il silenzio qui è così rilassante.
Ma poi... qualcosa si incrina in questo mondo oscuro.
Una crepa, una fessura, uno spiffero d'aria, un rumore. Riprendi le tue funzioni vitali, nonostante tu non voglia. Avevi rimosso queste sensazioni: il vento che ti accarezza l'epidermide, i polmoni che si contraggono in cerca d'aria, le iridi che si restringono in presenza della... luce.
Eccola.
Non sai nemmeno tu come, ma il bozzolo si è dissolto e ora dinanzi a te una luce. Calda, accogliente ed accecante. Credevi di aver rimosso tutto, ma in realtà quei ricordi erano ancora vivi, nascosti in qualche angolo della tua confusa memoria.
La luce è la stessa ma... questa volta sei tu ad essere cambiato. Sei sempre una sagoma, ma diversa. È difficile da spiegare, quasi impossibile... sai solo che qualcosa è cambiato.
Che una secondo possibilità ti sia stata concessa? Non lo sai. Non sai nulla. Magari quella luce non è altro che un tristo mietitore e le ombre che ti abbracciavano erano la vera essenza della vita. Chissà. Sai solo che non commetterai lo stesso errore. Questa volta, imperterrito, affronterai la luce. Magari scoprirai qualcosa di nuovo oppure no o ancora ritroverai la stessa oscurità che hai già conosciuto.
Ma non ti importa.
Se questo è quello che chiamiamo vivere... allora tu vivrai.
Ti lascerai avvolgere dalle tenebre e dalla luce che hai scelto, fino ad essere consumato. Fino a quando, di questa ombra proiettata sul mondo, non rimarrà ché una traccia indecifrabile. Un sospiro portato dal vento, una nota che ti sfugge, un'occasione mancata, un ricordo che sbiadisce, un amore che si infrange. Per qualcuno sarai tutto questo, per altri... il silenzio, la quiete, il nulla. Frammenti senza legami, sparsi un pò ovunque, senza un destino preciso. Inutili per qualcuno, preziosi per altri.







Angolo autrice:
Beh, che dire di questa fic? Non lo so nemmeno io. Penso che ognuno gli possa dare un'interpretazione diversa. L'ho scritta di getto, o meglio, lei si è scritta. Io sono stata solo lo "strumento" grazie alla quale è stata messa su carta (o meglio, su Word). Non sto a dilungarmi molto perchè davvero, penso che non abbia uno scopo ben preciso questo testo. Io gli dò un significato che magari è diverso dal vostro. Per questo ho messo il genere introspettivo perchè, se questa fic ha un davvero un intento di cui nemmeno io so molto, è quello di "scavarvi" nell'anima affinchè siate voi ad interpretarla. Ora mi congedo, spero vi piaccia e un grazie a chi è arrivato fin qui ma soprattutto a chi lascerà un commentino. Alla prossima. Un bacio a tutti <3

 
  
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