Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |       
Autore: Maiko_chan    06/09/2014    10 recensioni
[Estratto]
Il sole splende gioioso sul Villaggio della Foglia; l'estate è ormai alle porte, sinonimo di spiagge assolate, divertimenti, gelati e spensieratezza. E Konoha, dopo aver passato un inverno ricco di stenti e una primavera dedita alla ricostruzione della città – con lo spettro della Quarta Grande Guerra Ninja sempre in agguato –, può finalmente iniziare a godersi una meritata vacanza dal dolore e dalla stanchezza. Troppe morti, troppo rammarico, troppa amarezza. Cuori spezzati, infranti, raggrinziti da una guerra che ha portato solo distruzione.
O forse no.

{NaruHina + SasuSaku}
Estate, calura, festeggiamenti, in un isola di cui si sa poco e nulla con un monte innevato e tempeste improvvise. La guerra è finita, ma i cuori dei nostri protagonisti rimarranno infranti?
Prima classificata al contest Summer in Love, indetto da Tomoko_chan sul forum di EFP e vincitrice del Premio Romanticismo!
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Un'estate per ritrovarsi.
 Giugno.
 
#1. Partenza
 
 
Il sole splende gioioso sul Villaggio della Foglia; l'estate è ormai alle porte, sinonimo di spiagge assolate, divertimenti, gelati e spensieratezza. E Konoha, dopo aver passato un inverno ricco di stenti e una primavera dedita alla ricostruzione della città – con lo spettro della Quarta Grande Guerra Ninja sempre in agguato –, può finalmente iniziare a godersi una meritata vacanza dal dolore e dalla stanchezza. Troppe morti, troppo rammarico, troppa amarezza. Cuori spezzati, infranti, raggrinziti da una guerra che ha portato solo distruzione. O forse no.
 
Sasuke cammina per le strade del suo paese natale, le mani in tasca e lo sguardo cupo rivolto verso il quartiere Uchiha, dilaniato da un conflitto interiore che non riesce a spiegarsi. Consapevole che le sue ferite – oltre che fisiche – sono anche nella sua anima, vaga senza una meta per le strade della città, il viso che – orgoglioso – non si contrae per gli spasmi che le ferite sul suo corpo gli infliggono a ogni passo. Poi, all'improvviso, inverte senso di marcia, tornando sui suoi passi per dirigersi al Palazzo dell'Hokage, ancora in ristrutturazione.
 
È stato da poco dimesso dall'ospedale, però le sue condizioni non sono affatto ottimali; le escoriazioni riportate in battaglia sono state molto gravi – c'era chi sosteneva che lui e Naruto non sarebbero sopravvissuti. Per fortuna né lui né il biondo sono periti, ma entrambi non sono in gran forma. Sasuke, anche se ha scongiurato il pericolo di perdere la vista, non può affaticare i suoi occhi, come ordinatogli dai medici che l'hanno curato. Naruto ha riportato molte emorragie interne ma, soprattutto grazie al chakra di Kurama, sono guarite del tutto. Purtroppo le sue costole incrinate si sono rivelate più difficili da risanare e quindi non può sforzarsi troppo, costretto a un riposo che – per un tipo come lui – è quasi una punizione. Sasuke deve anche sopportare le malelingue che si sono formate sul suo conto a villaggio da quando è fuggito, digrignando i denti e mostrandosi indifferente qual è.
 
Giunto davanti al Palazzo dell'Hokage, sale qualche rampa di scale finché non si arriva davanti all'ufficio di Tsunade. Bussa, entrando subito dopo. Si ritrova puntati addosso tre paia d'occhi: Hinata rimane in disparte, salutandolo con lo sguardo, mentre Naruto esibisce un sorriso entusiasta, seppur con un velo di stanchezza – e di tristezza – nelle iridi. Sakura, invece, rimane voltata verso Tsunade, la quale si limita a un cenno con il capo. Sasuke si avvicina, mettendosi accanto all'Uzumaki. 
 
«Vi ho convocati qui per annunciarvi una decisione che ho preso assieme ai medici che si sono occupati di voi.» Tsunade congiunge le mani, gli occhi cerchiati da spesse occhiaie e i capelli raccolti negli abituali codini. «Sakura mi ha riferito che voi tre avete riportato le ferite più serie.»

Naruto guarda di sottecchi un'Hinata che sembra sempre più eterea, data la sua carnagione diafana. Lei non sembra accorgersene, continuando a mantenere lo sguardo basso.

«Dato che avete dato l'anima per vincere questa guerra, ho accolto una richiesta proposta dai vostri medici curanti.» La Senju sorride, osservandoli fiera e orgogliosa. «Andrete in vacanza per tutto il periodo estivo e verrete accompagnati solo da Sakura, che provvederà a continuare le vostre cure.»

Tsunade si volta verso la ragazza dagli occhi perlati, squadrandola e soppesando la sua figura.

«Hinata tu seguirai delle lezioni di medicina sull’isola, come hai richiesto, e Sakura si occuperà di aiutarti di tanto in tanto. Quando tornerai, ti sottoporrai a un test che supervisionerò io. Ma non sforzarti troppo: non vorrei che avessi una ricaduta.»

Presa alla sprovvista, Hinata arrossisce e le sorride con dolcezza, sussurrando un ringraziamento appena udibile.

«Voi due invece,» annuncia la donna, puntando a mo' di minaccia un dito contro gli interessati «pensate solo a riposarvi e non combinate guai. Non voglio ricevere delle lamentele sul vostro conto, chiaro?»

Naruto scoppia in una risata divertita, rispondendo con un "Non preoccuparti, baa-chan!", mentre Sas'ke si limita a uno sbuffo d'insofferenza. Tsunade reprime l'irritazione causata dall'appellativo con cui le si è rivolto Naruto, dando loro le ultime direttive.

«Partirete domani mattina; viaggerete con degli umili mercati che stanno per tornare nel Paese della Terra, ma vi distaccherete da loro al confine per dirigervi presso lo stabilimento balneare a Getsugakure no Sato, nel Paese della Luna, un'isoletta posta vicino ai nostri confini. È una zona circondata da montagne, dove i viaggiatori vanno a rilassarsi dopo un lungo viaggio. Si dice che siano le cime più belle che si possa vedere nella propria vita.»

L'Hokage ammorbidisce di poco lo sguardo, percorrendo i volti dei quattro ragazzi che le stanno di fonte.

«Fate buon viaggio, ragazzi.»
***

Con perizia inizia a impilare dentro la sua valigia vari abiti, tra cui anche i suoi soliti indumenti ninja. Tsunade ha suggerito di portare un vestiario abbastanza ampio, ma lei non ha mai avuto una grande varietà di vestiti: predilige enormi maglie, adatte a coprire ogni lembo di pelle scoperta, e comodi pantaloni per agevolare i movimenti.

Ma come avrebbe potuto non acconsentire a portarsi dietro tutti quegli inusuali abiti –almeno per una come lei – quando Hanabi, per la prima volta, si è mostrata così entusiasta e ben disposta ad aiutarla? Hanno riso insieme – la sua prima risata da quando Neji-niisan non c'è più –, hanno condiviso la loro passione per i kimono ricamati con eleganti paesaggi e hanno scherzato di fronte alla pudicizia di Hinata nel provarsi davanti alla sorellina uno degli abiti di okaa-chan.
Si interrompe un secondo, ammirando il bellissimo yukata che ha fra le mani. Hanabi ha insisto moltissimo affinché lei lo portasse con sé.

 
«'Nee-chan, devi assolutamente provarlo!»

Hanabi mette su un piccolo broncio davanti alla riluttanza di Hinata, tra le mani ha un bellissimo kimono color avorio, finemente ricamato.

«Se avessi io la taglia di ‘kaa-chan a quest'ora l'avrei già provato» sbuffa, alzando gli occhi al cielo, dinnanzi al rossore sulle guance della sorella. «Dai 'nee-chan, non ti mordo mica!»

Hinata si arrende di fronte alle suppliche di Hanabi, prendendo con delicatezza l'abito che le porge. Dopo qualche attimo il kimono le scivola addosso con grazia, fasciando il suo corpo segnato da varie cicatrici. Una in particolare spicca tra le altre e Hanabi deve abbassare lo sguardo per non farsi vincere dalle lacrime che premono per uscire – lei è una Hyuuga, non può apparire debole; Hinata non lo è, lei non sarà da meno. La renderà orgogliosa.
Squadra con occhio critico l'elegante figura che le sta di fronte, abbozzando un sorriso.

«'Nee-chan, se Naruto non si sveglia, non credo che sarai libera ancora per molto» ammica Hanabi, la risata che preme per uscire di fronte alle guance in fiamme delle ragazza. «Sei splendida proprio come okaa-chan!»

Ma, nonostante la sua buona volontà, è scoppiata in un pianto sofferto, accolta tra le braccia rassicuranti di Hinata che l’ha cullata finché non si è addormentata, spossata da uno sfogo che per troppo tempo è stato represso.
Hinata può soltanto ringraziare i Kami per averle consentito di avere una sorella così.

«Sei bellissima anche tu, Hana-chan.»


 
Chiude la zip del borsone, dando un’occhiata alla figura dormiente di Hanabi, distesa sul suo letto. Le labbra si piegano in un sorriso pieno d'affetto che si protrae fino alle iridi, illuminando il suo sguardo stanco.

Non si accorge degli occhi severi del padre, rimasto a osservarle per qualche secondo, nè saprà mai del sorriso spuntato sul volto del genitore, fiero della figlia che non ha mai creduto capace di amministrare il Clan.

Scompare in un soffio di vento, ritornando nelle sue stanze. Nella mente il ricordo delle due figlie, unite, come avrebbe voluto lei.
***

«Sono un idiota!» 

Naruto cammina irrequieto per l'appartamento, le mani fra i capelli, i vestiti sparsi per tutto il monolocale. La mente piena di pensieri contrastanti lo porta a urlare per la frustrazione, tirando un calcio alla lattina che ha di fronte. "Com'è possibile che non riesco mai a trovare un modo per parlarle?" pensa, buttandosi a peso morto sul letto.

«Perché ogni volta ti fai prendere dal panico, baka!»

La voce potente di Kurama si fa spazio nella sua mente, rendendolo ancora più suscettibile. Risponde con un grugnito insofferente, irritando il demone che risiede dentro di lui. In un attimo si ritrova dentro al suo subconscio, trovandosi davanti alla maestosa Volpe a Nove Code.

«È inutile che tu metta il broncio! Non sai neanche cosa dire a quella ragazza, non credere che non lo sappia, dobe!»

Naruto guarda con astio la grande Volpe arancione, finché non lascia penzolare le braccia ai fianchi, sospirando sconsolato.

«Hai ragione Kurama, è solo che...»

«Invece di arrovellarti il cervello, passa più tempo con lei, cretino! Mi stai torturando con tutti i tuoi pensieri melensi sulla Hyuuga!»

Una risata interrompe il monologo irritato di Kurama, innervosendolo.

«Grazie, Volpaccia.»

Naruto torna serio, sorridendogli con gratitudine. Si ritrova di nuovo sul suo letto, nella mente l'eco del saluto di Kurama.

«Baka.»

 
***

 

Salve a tutti! 

Ed infine ecco anche l'ultima fic che ho scritto quest'estate. Cavolo, quest'anno ci ho dato dentro con le fic! Se penso che solo un anno fa ero alle prese con i primissimi capitoli di The New Ninja... 

Vi dirò: questa storia non mi convince per nulla. Sarà che l'ho scritta a Giugno e poi l'ho revisionata ad Agosto e, trascorso questo lasso di tempo, non mi ritrovo più con questo stile. Sarò stramba? xD 

Comunque spero tanto che questa storia vi piaccia - dopotutto l'ho scritta io. Mi farebbe molto piacere trovare delle recensioni mi rendereste felice e forse non penserei più che questa storia faccia schifo.

Se vi va di legger qualcos'altro di mio vi lascio i link http://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2797715&i=1http://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2793197&i=1 e, infine, la mia long - che presto verrà aggiornata promesso - http://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2001776&i=1. Se invece vi va qualcosa negli Originali http://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2676613&i=1 

Finisco di ammorbarvi xD 

Un bacione <3

Maiko_chan
   
 
Leggi le 10 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Maiko_chan