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Autore: Ardespuffy    26/09/2008    6 recensioni
E vorrei anch'io fare finta di non capire se c'è del giusto, in una notte dove ormai ho preso parte a questa festa occulta di ricche stregonerie e falsi Dèi. Sale dentro me, fa male, ma a me piace così.
Purché non mi si tocchi!
Così lievemente crolla in una Drammaturgia di corpi sparsi e affranti in una collettiva delirazione, nel dare sfogo alle proprie represse voglie animali e di corruzione.
Purché non mi si tocchi!
[Matt * Mello] [Raccolta Sperimentale]
Genere: Dark, Song-fic, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Matt, Mello
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Ti agiti, convulso, su di me

Ti agiti, convulso, su di me.

Negli scatti ferini delle dita impazienti non può esistere una passione sincera.

 

[Perché non c’è mai stato niente di schifosamente sincero, in te, e io ti detesto.]

 

Ma sono un bugiardo.

Lo sono ancora. Per te, va bene, ma sempre un bugiardo.

Tu non lo sai, ma da bambini ti lasciavo vincere.

Per farti contento.

E per me. Per non dover sopportare i tuoi isterismi da campione scaraventato indebitamente giù dal podio.

 

[Perché non c’è più niente di schifosamente sincero, in me, e quel che c’era te lo sei portato via.]

 

Le bocche, le lingue, la saliva calda e densa di sapori, sapori mischiati e storditi di altre persone, di gente diversa che ci ha toccati e lasciati a crepare.

 

Urti inavvertitamente il freno a mano, con la foga del ginocchio sinistro assoggettato a te senza partita.

Sei sempre così esigente, pretendi il massimo da tutto e da tutti. Dalle macchine e dalle rotule.

Infatti sbuffi, contrariato, e l’onere di frenare l’auto prima di schiantarci tocca a me.

 

Ad emergenza rientrata torni a operare con quei gesti bruschi che ti riflettono a meraviglia, che vivono in te quanto vivi tu in loro, chiusi tutti voi nel piccolo morso del tuo perfezionismo.

 

[E vi detesto, di cuore, tu e l’intimità che hai con i corpi, tu e il tuo pretendere, e il loro dare.]

 

Ti sento lottare con la fibbia della cintura e strapparmi i bottoni con forza, scucendo un passante dei jeans troppo vecchi perché possa buttarli.

 

 

{ ~ Continua a darti da fare, così forse smetterò di pensare.

Ma comunque vada, l’ultimo colpo spetta a me soltanto.

Per tutti quelli che hai sparato tu senza ragione. ~ }

 

 

Quando non trovi più ostacoli scendi a concedermi la luce del tuo buio, perché dentro sei così caldo e così stretto, sì, ma anche tanto buio, Mel.

E ti lasci scopare, perdendo il controllo a piacimento e quindi mai realmente, infame calcolatore.

Sono pure a corto di insulti. Vorrei che non mi facessi sentire tanto bene.

 

Mi spingi e conduci nel meraviglioso mondo di orrore che hai dentro, nel culo e nel petto, mentre persino le bocche cambiano sapore, e io non chiedo che ciò che mi dai.

 

[Come ogni stramaledetta volta che ho accettato le pallottole e ho cercato di scoparle, spremerne la linfa e ricavare quel po’ di te che doveva esserci inciso, da qualche parte sul rame, e allora fottermelo a sangue – perché mi desse piacere quando sapevo di meritarlo.]

 

Vengo forte nello spettro di una libertà che sa di gomma bruciata, di serbatoio che perde ed un po’ anche di te, va’.

Vengo per tutte le volte che hai aperto il fuoco, e mi riverso nel tuo corpo per restituirti i proiettili uno ad uno. Difatti sussulti, come se il bianco bollente che avverti fluire non foss’altro che polvere da sparo incandescente, fusa abilmente dal lavoro cauto di chi ha saputo aspettare.

 

 

{ ~ La verità è che non ho mai voluto prenderti niente, solo implorato d’avere qualcosa da darti.

Ma, dacché siamo entrambi bugiardi, questo posso anche tenermelo per me, eh amore mio? ~ }

 

 

E so che quando scenderemo da quest’auto sarà tutto come sempre, tu a scoparti il tuo controllo sulle cose, con ogni corpo che potrai mai desiderare.

Ed io ad attendere con fame disperata il prossimo morso, che mi urlerà ancora, nel sangue tratto senza nutrirti, quanto forte sia la tua presa e quanto ferreo il tuo giogo.

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

He shot me down.

 

 

I    hit    the    ground.

  That     awful    sound.

 

 

My baby      shot me      down.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

.Fin.













Très di fretta! Un grazie di cuore a Betta e Soleya per aver commentato l'ultimo capitolo, e mi scuso con chi mi segue per l'attesa!
A presto ^_^
  
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