Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: _Terens    07/09/2014    3 recensioni
Sofia e Alessandro sono amici. Quegli amici che amano insultarsi a vicenda. Quegli amici che non ammetterebbero mai di tenere l'un l'altro.
Quegli stessi amici che un pomeriggio si ritrovano a ballare sotto le note di Stay with me.
Dal testo:
Sofia si volta confusa, mentre il suo amico posa il cellulare sul comodino, e con un sorriso le porge la mano -Posso avere questo ballo?-
A lei viene un po' da ridere. La situazione sembra così buffa. Però non le dispiace.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Can I have this dance?

 

Sofia guarda la figura riflessa nello specchio e quasi non si riconosce. Si sente stupida e impacciata in un vestito troppo stretto e troppo corto.
Poi si ricorda le parole della sua amica Nina, quando sono andate a comprarlo insieme.
'Per la miseria Sofia! Non è stretto. Aderente. Si dice aderente. E lo è solo sulla parte del petto. E non puoi dire che un vestito che ti arriva appena sopra le ginocchia sia corto!'
Sofia però si era lamentata lo stesso. Facile parlare, per Nina. Lei è sempre stata bellissima, e sempre suo agio nei suoi vestiti femminili.
Loro due sono completamente diverse. Eppure sono praticamente sorelle.
Strano a dirlo ma gli opposti si attraggono.
-Quelle erano le calamite.- dice Sofia rivolta non si sa bene a chi o cosa. La ragazza cerca di sistemarsi i capelli scuri, con scarsi risultati. In un attimo i suoi capelli mossi e ribelli tornano come prima. Lei sbuffa infastidita e si tira indietro i capelli con un mollettone. Poi prende la trousse e si sistema il trucco. Vuole un parere unico. Complessivo.
-Hai fatto scema?- la voce del suo amico la distrae e le fa sbagliare la linea di eyeliner che stava tracciando.
-Fanculo.-
Davvero, non capisce perché Alessandro deve essere sempre così fastidioso. Le riserva un trattamento speciale. Che pensiero gentile.
Sofia alza gli occhi al cielo, e prova a rimediare al pasticcio combinato poco prima. Alla fine vengono due linee lunghe e spesse, che le fanno sembrare gli occhi ancora più scuri. O che le conferiscono un'immagine ancora più tetra. 
Dark, direbbe Nina. In realtà lo direbbero tutti.
Sofia scuote la testa rassegnata, ma ormai non c'è più tanto da fare. Le piace il nero, problemi?
-Ma sei caduta nel cesso?-
Ed ecco di nuovo il suo amico, con le sue uscite eleganti e piene di classe.
Un sorriso a metà tra l'esasperato e il divertito le spunta in volto. E quasi quasi non sembra più neanche tanto 'dark'.
'E sorridi che sei bellissima.'
E chi lo sa? Magari Nina ha ragione. Magari potrei provare a sorridere di più, di tanto in tanto. Si dice Sofia.
Così eccola allo specchio mentre sfoggia il suo reportorio. Ma il risultato è più vicino a delle smorfie, piuttosto che a dei sorrisi.
-Guarda che entro in bagno eh! Non mi interessa se sei nuda! Anzi, meglio per me!-
Sofia scuote la testa rassegnata, e senza neanche rendersene conto sorride di nuovo. Per davvero. Il suo amico non cambierà mai.
Finalmente esce dal bagno ed entra nella sua stanza raggiante -Come sto?- Sofia fa un mezzo giro su se stessa, mostrando il vestito appena comprato ad Alessandro, che alzando lo sguardo boccheggia per un paio di secondi.
-Allora?- si dirige verso lo specchio e si liscia il vestito sulle gambe. Il vestito è rigorosamente nero, così come i suoi tacchi. Ma in fondo è già tanto se indosserà un vestito, si dice. Nessuno le può vietare di vestirsi del colore che più la rappresenta.
-Andiamo! Come minimo mi aspettavo un paio di insulti!-

Alessandro si alza in piedi e la raggiunge da dietro. Lei trattiene il respiro senza neanche rendersene conto, quando sente il suo fiato sul collo. -Sembri quasi una ragazza.-
Si volta ritrovandoselo ad un soffio, mentre il suo solito sorriso divertito gli dipinge il volto. Lei non può fare a meno di sorridere di rimando. -E tu sembri quasi gentile.-
Il moro continua a sorriderle, ma questa volta c'è qualcosa di diverso, dice Sofia tra sé. Nello sguardo di Alessandro c'è qualcosa di diverso, che non riesce a decifrare, ma che le provoca una piacevole sensazione che la percorre lungo tutta la schiena.
Dopo dei minuti che sembrano interminabili l'amico le risponde -Visto sì? Mi ci sono anche impegnato per dirtelo!-
-Scemo!- e gli dà un leggero colpo sul petto. Un attimo dopo ci si trova premuta contro. -Finirai mai di insultarmi?-
Lei alza lo sguardo e scuote la testa -Ma è troppo bello insultarti!-
-Stronza, ti sto abbracciando! Abbracciami anche tu.-
Sofia ride leggermente, e alla fine ricambia il suo abbraccio. Sta bene tra le sue braccia in fondo. Strano che si senta così. È Alessandro. Poi sente le labbra di lui premute contro i suoi capelli. Alza lo sguardo confusa e lui ride.
-E ora perché ridi?-
-Ti rendi conto che anche con dei tacchi da 10 cm, sei più bassa di me almeno di 15?!- e continua a ridere. Ride così forte che si afferra lo stomaco e si appoggia a letto. -Certo che sei stronzo!- però ride anche lei. Sofia fa per menarlo di nuovo, ma si ritrova seduta a letto anche lei, quasi sopra di lui. Il braccio di Alessandro ancora sulla sua vita. -Beh, comunque io preferisco le ragazze basse. Te l'ho già detto, vero?-
Lei annuisce. E non riesce a spostare lo sguardo dalle sue labbra neanche quando hanno smesso di muoversi. Si accorge di essersi soffermata troppo sulla sua bocca solo quando lui glielo fa notare -Vuoi stuprarmi le labbra o cosa?-
Ignora la frecciatina e la butta sul ridere. -Che cazzo hai detto?-
Alessandro scuote la testa rassegnato -Lascia perdere.-
Sofia si alza dal letto, improvvisamente turbata. Si ferma a metà strada nella sua stanza, non sapendo neanche bene per quale motivo si è alzata.
Si volta e si trova di nuovo il suo amico di fronte. Forse per la prima volta quello che mostra è un sorriso sincero, non i suoi soliti sorrisi divertiti o di scherno. Un sorriso vero. E in un attimo Sofia si ritrova a pensare che non l'aveva mai notato, che Alessandro è bello. Si sofferma di nuovo sulle sue labbra e un'idea malsana le passa in testa. In fondo si sta solo chiedendo come sarebbe...
Chiude gli occhi togliendosi dalla testa quel pensiero. Ed ecco la voce profonda del suo amico -Comunque stai bene, davvero.-
Si porta una ciocca scura dietro l'orecchio, e prende a mordersi il labbro.
-Dai cazzo! Smettila di torturarti quella bocca!- ed eccolo che ride di nuovo.
Ma non fa altro che ridere questo?
-Scusa.-
-Sei assurda.-
-Come?- lei alza lo sguardo a sfidarlo. Per vedere se ha il coraggio di ripeterlo di nuovo.
-Non devi scusarti con me. In fondo le labbra sono le tue. Se vuoi spaccartele fa pure!-
-Deficiente.-
-Cretina.-
-Hai finito?-
-Ti stai ancora mordendo le labbra!- Alessandro le punta un dito contro, come per accusarla, e Sofia scoppia a ridere. È così buffo.
-Che ti frega se mi mordo le labbra o meno?-
-Lo fai quando sei nervosa.- lo sguardo di lui questa volta è serio, serio come non l'ha mai visto.
-Lo sono.- si pente subito di quello che ha detto, ma cerca di rimediare -Insomma, stavo pensando a come andrà la serata. Con Simone intendo.- in realtà Sofia neanche ci ha pensato ad Simone, non da quando è rientrata in stanza almeno. Lei si siede sul letto e il suo amico fa altrettanto -Giusto, Simone. In fondo è lui il festeggiato, no? Ti piacciono quelli più grandi eh?-
Sofia alza le spalle. -Mi piace lui.- trova gli occhi di Alessandro a scrutarla attentamente, come se volesse imparare ogni dettaglio della sua figura. -E tu piaci a lui.- lei fa finta di non notare il fastidio della sua voce, e aspetta che lui riprenda a parlare -Quindi non vedo dov'è il problema.-
-Non puoi sapere se gli piaccio o meno.-
-Vi siete baciati. Ti ha baciato.-
Sofia si tocca le labbra e ripensa a quello che è successo solo due giorni prima. -Magari per lui non ha significato nulla. Insomma, non per incolparvi di niente. Ma credo che non riuscirò mai a capire voi ragazzi. Ad esempio non so se Simone mi abbia baciato perché prova qualcosa per me, o magari perché non aveva niente da fare e...-
Alessandro la interrompe a metà discorso -Di certo noi ragazzi non baciamo solo perché non abbiamo niente da fare.-
-Alcuni lo fanno.-
-Falla finita. Gli piaci.- sembra che voglia chiudere il discorso lì, però Sofia ha tanto da ridire. -Ma che ne sai tu?-
-Ma infatti che ne so? Piaci a lui, non posso entrare mica nella sua testa!-
-Io non piaccio alle persone.- si porta le braccia sul petto, e assume un'espressione contrariata e afflitta.
Sofia non piace alle persone, né tantomeno ai ragazzi, figuriamoci Simone.
Lei è la ragazza timida e impacciata, che cerca di mostrarsi indifferente al mondo. Quella stessa ragazza che ama chiudersi nei suoi libri, nella sua musica. Quella ragazza che ama disegnare, scrivere. Quella ragazza che passa inosservata nei suoi vestiti larghi e scuri. Quella ragazza che tutti l'avranno vista almeno una volta, ma non si sono mai soffermati a guardarla.
-Insomma, perché dovrei piacere a lui?- Sofia non lascia nemmeno il tempo di rispondere al suo amico, che continua in tono isterico -Insomma, guardami!-
-Ti sto guardando.- la serietà nelle parole del suo amico, nel tono di voce che ha usato, nei suoi occhi che non la lasciano nemmeno per un secondo, la fanno bacillare. Quello sguardo sembra volerla spogliare. Non letteralmente. Ma delle sue difese. Di quelle difese che si è costruita tanto bene negli anni, quelle barriere alzate per non farsi ferire.
-Ti sto guardando. E non vedo nulla che non vada bene.-
Sofia boccheggia, e alla fine abbassa lo sguardo perché gli occhi di Alessandro sembravano davvero sul punto di denudarla. E lei non può mostrarsi senza difese.
-Davvero... perché dovrei piacere proprio a lui?-
Questa volta il tono di voce del suo amico si fa più spensierato. Per fortuna, si ritrova a pensare Sofia. Tutta quella serietà mostrata da Alessandro la mette a disagio.
-Ma che ne so. Comunque sei una bella ragazza. Ti distingui dalle altre. Hai dei buoni gusti. Magari l'avrà colpito quell'aria scazzata che continui a ostentare. Oppure ti troverà dolce quando cominci a balbettare quando stai in ansia. O...- Alessandro si ferma un attimo, e trova lo sguardo di Sofia, che è rimasta piacevolmente sorpresa da quelle parole. Perché è come se le pensasse lui...
-So solo che gli piaci, va bene? Quindi basta con i tuoi complessi. Venerdì sera andrà benissimo. Vedrai che succederà qualcosa.-
Lei sembra quasi convinta dalle sue parole, si avvicina e gli lascia un leggero bacio sulla guancia. -E questo per cos'era?- ecco di nuovo quel sorriso divertito che la fa impazzire.
-Non sei così male in fondo.-
-Ti stai dichiarando per caso?- il tono che usa la diverte. La sua insinuazione la diverte. Per un attimo si immagina insieme ad Alessandro, ma loro non potrebbero mai stare insieme.
-Okay, ritiro quello che ho appena detto.-
-Eh no cara la mia nana. Mi dispiace, ma non puoi rimangiarti le tue parole.-
Sofia prende il cuscino e glielo tira addosso esasperata -Ma falla finita scemo!-
Si alza in piedi e prende il cellulare, sperando in qualcosa. Un semplice messaggio. Un 'ciao' le basterebbe. Eppure nessuno l'ha cercata. O meglio, Simone non l'ha cercata.
In fondo neanche sa perché ci sta male. Non stanno insieme loro. Non si possono neanche definire amici. Si sono baciati, e allora? Non cambia niente.
Alessandro le sfila il cellulare da mano, e dopo un po' parte una canzone. Stay with me di Sam Smith. Questa però è la cover che ha fatto Ed Sheeran.
Sofia si volta confusa, mentre il suo amico posa il cellulare sul comodino, e con un sorriso le porge la mano.
-Posso avere questo ballo?-

A lei viene un po' da ridere. La situazione sembra così buffa. Però non le dispiace.
-Non so ballare.-
-Non ci vuole tanto. E poi se Simone ti chiedesse di ballare quella sera, tu che faresti?-
-Non me lo chiederà. E poi saranno tutte canzoni da discoteca.-
-Vieni e basta.- la voce di lui è così convincente che alla fine Sofia accetta. Alessandro fa scorrere le sue mani sulla sua vita, e la attira a sé, in modo che i loro corpi aderiscano perfettamente. Lei sistema le braccia intorno al suo collo, e poi appoggia delicatamente la testa sul suo petto.
Si muovono a passo incerto. Più che altro si limitano a girare sul posto, e più di una volta finiscono per chiedersi scusa a vicenda per aver pestato i piedi all'altro.
Sofia è impacciata. Per la prima volta come non lo è mai stata con il suo amico. Ma è piacevole, si ritrova a pensare. A stare tra le sue braccia.
Sconvolta da quelle sensazioni, decide di non pensarci, così tira fuori la prima frase che le viene in mente.
-Credi davvero che Simone mi inviterà a ballare?- e anche se ha tirato fuori quel nome così, ecco che ci pensa di nuovo. Sofia vorrebbe evitare di pensare a lui. Almeno ora che si sente così bene. Vorrebbe evitare, ma alla fine il pensiero del ragazzo che le piace, del ragazzo di cui forse si sta innamorando, torna sempre a galla.
-Stavi pensando a lui in questo momento?- la voce del suo amico è dura. E d'un tratto sente anche il suo petto indurirsi.
-Solo ora.- ed è la verità. Ma non ci sta più pensando.
In questo momento c'è Alessandro con lei, non Simone. Alessandro. Il suo amico. Ed è talmente strano questo momento, è talmente strano che lei si senta così con lui.
-Cosa ci trovi?-
-Mh?- Sofia alza di nuovo lo sguardo. Si era distratta un attimo. Non si era accorta che il suo amico avesse così un buon odore.
-Cosa ci trovi in Simone, intendo.- nei suoi occhi c'è solo pura e semplice curiosità.
-È diverso.- si ritrova a fantasticare su di lui. Sul suo sorriso accennato da un lato, che gli mette in risalto la fossetta. La sua voce controllata e sicura. Il suo modo di guardarla...
-Si è accorto di me.-
-Che vuoi dire?-
-Di solito passo inosservata. Le persone non si mettono mai a guardare me. Insomma, chi mai noterebbe la ragazzina piccola che si nasconde dentro i suoi vestiti scuri e larghi, con i capelli che le ricoprono il viso, e il trucco nero a contornarle gli occhi? Ecco... lui invece mi ha visto.-
-Ti vedo anche io.- le parole del suo amico la sorprendono e lei è quasi sicura di essere arrossita. Così per non farsi vedere si appoggia di nuovo sul suo petto.
-Hai un buon odore.- lo dice senza pensarci. In fondo che c'è di male? Sono amici, quindi possono dirsi quello che pensano.
-Ah sì?-
Sofia annuisce sempre contro il suo petto. Stringe la presa e si sistema meglio. -Il profumo della One Million è il mio preferito. Poi sai anche di tabacco.-
-A te invece puzzano i capelli!-
Lei scoppia a ridere -Vedi che sei stronzo. Devi rovinare anche questo momento!-
-Sto scherzando. Solo che lo shampoo che hai usato è dolce. Insomma... non ti si addice.-
-Me ne farò una ragione.-
-Aspetta. Aspetta, che momento avrei rovinato?-
-Lascia perdere.- e si riappoggia di nuovo sul suo petto. Si sta così bene tra le sue braccia. Libera di ogni pensiero...
-Sei innamorata?-
Sofia davvero non capisce perché Alessandro non possa tenere la bocca chiusa almeno per un secondo. Non sta bene anche lui? La canzone tra l'altro è ripartita di nuovo, ma nessuno dei due ci fa caso.
-Io... non lo so.- si ritrova a balbettare, confusa e irritata. -Ha importanza?-
-Era per sapere.-
-Credimi, lo vorrei sapere anche io! So solo che io non ho mai provato niente del genere...- non capisce perché, ma delle lacrime cominciano a rigarle il volto -Se lui continua a interessarsi ancora così a me, a consolarmi, a cercare di capirmi... io... io potrei innamorarmene. Davvero.- la voce di Sofia trema e lei si sente violata, ora che l'ha ammesso ad alta voce. In fondo se ne sta innamorando.
-Perché?-
-Perché cosa? Mi stai facendo impazzire! Che vuoi sapere?!-
Entrambi hanno smesso di ballare. Ora sono l'uno davanti l'altra che si fronteggiano. Sofia incrocia le braccia al petto, e comincia a battere il piede a terra nervosa, aspettandosi una risposta da parte del suo amico.
-Perché lui?- sbotta Alessandro quasi sull'orlo di una crisi.
-Io te l'ho detto, quante volte te lo devo ripetere? Si è interessato a me, Simone mi ha...- ma questa volta l'amico la interrompe
-Simone di qua. Simone di là! Di me non te ne importa proprio niente?-

Sofia indietreggia quasi sconvolta. Non aveva mai visto il suo amico perdere le staffe in questo modo. -Certo che mi importa!-
-Davvero?- questa volta il suo tono di voce è sarcastico, e lei riesce a leggere anche una nota di risentimento.
-Perché sii dal caso che Simone non sia l'unico a fare tutto questo. Io mi sono interessato a te prima di Simone, io ho cercato di capirti quando ancora lui non ti conosceva! Io stavo lì a consolarti quando magari lui ti aveva ferito con le sue parole o con dei suoi gesti! Io, non Simone!- Alessandro riprende un attimo fiato, dopo aver buttato giù queste parole con tutta la forza di cui era capace.
-Io non capisco...- ma in realtà Sofia capisce benissimo. Solo non vuole pensare al suo amico in quel modo.
-Capisci perfettamente invece.- lo sa anche lui. Beh, ormai la conosce bene e capisce quando sta mentendo.
-Che dovremmo fare allora?- lei si asciuga le lacrime, che fino a un attimo prima continuavano a scenderle sul viso.
-Beh. Io a questo punto ho deciso che ti bacerò.- l'amica alza lo sguardo terrorizzata. Non può farlo davvero... non sarebbe giusto. L'amico, anche se non sa più se definirlo tale, quasi leggendole nella mente le dice -Non mi importa Sofia. Io a questo punto ti bacerò. E beh, tu. Tu dovrai decidere se fermarmi o no. Hai il potere di farlo. Dipende tutto da te.- Alessandro le si avvicina sempre di più, e quasi a un passo da lei sussurra -Puoi fermarmi se non vuoi.- eccolo sempre più vicino, mentre Sofia diventa sempre più confusa. Può fermarlo, basterebbe allontanarlo. Sono amici. E allora perché lo sta lasciando avvicinare a lei sempre di più?
-Anche se dio solo sa, spero proprio che tu non mi fermi.-
È tardi ormai. È troppo tardi per fermarlo. Alessandro le prende il volto tra le mani, e poggia delicatamente le sue labbra su quelle di Sofia.
La bacia piano, delicatamente. Le lascia dei leggeri baci a stampo, aspettandosi una sua reazione. Lei è irrigidita e sempre più confusa. Vorrebbe baciarlo anche lei. Ma è Alessandro... il suo amico. Non può baciarlo.
Eppure è quello che si ritrova a fare. Il corpo non risponde più alla sua mente e reagisce di conto proprio, così si ritrova a ricambiare il bacio. Neanche tre secondi dopo, Sofia si accorge di quello che sta facendo, così allontana l'amico da sé.
Perché Alessandro è un suo
amico.
Poi sempre non rendendosene conto, lasciando che il suo corpo reagisca per se stessa, gli dà uno schiaffo in volto.
Così.
Perché non può prenderla e baciarla come se niente fosse. Non può sconvolgerla a tal punto da non sapere più neanche lei cosa prova. Non può e basta.

Negli occhi di Alessandro scorge un lampo di delusione -Beh, te l'avevo detto. Dovevi solo fermarmi.- lui si volta e fa per prendere il suo cellulare, poggiato sul letto. Se ne vuole andare adesso?
Sofia non capisce che sta succedendo. Negli ultimi minuti il suo corpo sembra una cosa a parte. Così si ritrova a fermarlo, non sapendo bene cosa fare quando lui si volta a fissare con intensità la sua mano. La mano che l'ha fermato. La mano che è ancora intrecciata alla sua, e sembra non volerlo lasciare andare.
-Io forse me ne pentirò. Anzi, sicuramene me ne pentirò. Ma cazzo, per una volta non voglio pensare alle conseguenze...- Alessandro sembra non capire, ma ormai Sofia ha già deciso. Gli prende il volto tra le mani, proprio come aveva fatto lui poco prima, e prima di fare qualcosa gli sussurra -Io non so cosa siamo, o cosa potremmo essere. Non so perché sto per fare quello che sto per fare. So solo che sento che sia giusto, per me, per te. Per noi.- e prima che lui possa ribattere o fare altro, appoggia le sue labbra in quelle di lui, in un dolce e casto bacio a fior di labbra. Un semplice bacio a stampo.
In fondo lei poco prima le aveva dato uno schiaffo. Meglio agire con calma... Magari non vuole più baciarla, e non avrebbe neanche torto.
Sofia aspetta, aspetta e niente. -Beh, c'era da aspettarselo.- ribatte amareggiata.
In fondo è lei che ha fatto la parte della confusa.

Però ecco che Alessandro la sorprende di nuovo, alzandole il viso -Dio se mi farai impazzire...-
E per la prima volta si sente battere il cuore all'impazzata, per un ragazzo che non sia Simone...
E di nuovo le labbra di lui premute contro le sue... e una sensazione strana. Ma piacevole. Sta bene, è la cosa che vuole in questo momento. Quello che vogliono entrambi. Così questa volta si ritrovano a baciarsi con foga e passione, come se dipendessero l'uno dall'altra. Questa volta non si tratta più di semplici baci a stampo dati per paura di non essere ricambiati. Questa volta entrambi sanno che questo è quello che vogliono. Così Alessandro attira a sé Sofia, in modo da sentire il suo corpo esile in contatto con il suo. Lei d'altronde non fa niente per impedirlo e se possibile si stringe ancora a lui. Comincia a a tirargli i capelli, mentre lui le stringe con forza i fianchi, cercando di farla aderire ancora di più al suo corpo. Gli scappa un gemito quando la lingua di lei cerca la sua. Ma è solo un attimo e poi la trova. E si incontrano, e le loro bocche aderiscono perfettamente come se fossero state create per baciarsi. Ed è un intreccio di emozioni e sensazioni nuove. Ed è piacevole.
Si staccano giusto il tempo di riprendere il fiato. -Mi stai facendo perdere la testa.- e la voce roca di lui fa perdere la testa a Sofia. Così tanto che lei si ritrova ad attirarlo di nuovo a sé, per baciarlo, ancora e ancora.
Come se non ne avesse mai abbastanza. Di lui.

Non capisce per quale motivo, ma vuole sentirlo. Ancora e ancora. Sentirlo, come lui ha sentito lei per tutto quel tempo, senza dirle niente...
-Devi smetterla di baciarmi, se vuoi che mi resti un minimo di lucidità.- sembra quasi essere tornato il solito Alessandro.
Quasi.

Sofia si ritrova a ridere ancora tra le sue labbra, e questa volta comincia a lasciargli dei leggeri baci. Così, senza pretese.
E alla fine si riappoggia di nuovo sul suo petto. Sente il cuore di Alessandro battere furiosamente quasi a voler uscire fuori dal petto. E si chiede se anche il suo, di cuore si intende, batte così forte in questo momento.
Ma non ha importanza adesso. Perché lei ora sta sentendo il cuore di Alessandro.
Sta sentendo lui. Sta sentendo loro.

Si ritrovano ad ondeggiare sul posto, a ritmo di Stay with me, partita per non si sa quale volta. Ormai Sofia ha smesso di tenere il conto, ma è quasi sicura che almeno tre volte è ripartita.
Oh, won't you stay with me?
'Cause you're all I need
This ain't love, it's clear to see
But darling, stay with me”
La voce di Alessandro si sovrappone a quella di Ed Sheeran. Sofia alza lo sguardo mentre lui continua a guardarla.
Ha una bella voce...

E sta bene con lui. Stanno bene insieme. È quasi sicura che quello non è amore, non può esserlo.
Sono amici... ma è qualcosa che la fa stare bene. Che fa stare bene entrambi. E l'unica cosa che ha importanza è quella di restare insieme. Il resto può anche sgretolarsi, a Sofia non importerebbe. Basta sapere che Alessandro ci sarà sempre per lei.

-Tu non mi lascerai mai, vero?-
-Mai.- le sposta i capelli che le sono finiti davanti agli occhi e fa scorrere le sue dita lungo il viso di lei.
Sofia chiude gli occhi, cercando di assaporare questo momento. Cercando di memorizzare il tocco di Alessandro e le sensazioni che le provoca. Poi sente le labbra di lui lasciarle un leggero bacio in fronte. E quando riapre gli occhi per la prima volta si accorge che gli occhi di lui hanno una leggera sfumatura di verde.
Lui la guarda sorridendo -Dovrai sopportarmi per un bel po' di tempo.-

-Anche tutta la vita.-
E Sofia cerca di nuovo le sue labbra, come per avere la certezza di trovarlo.
Sempre.

Ed è sicura di avere questa certezza, e per ora non potrebbe chiedere niente di meglio.




Angolo dell'autrice:
Salve gente! Primo tentativo di one-shot romantica. Spero che mi sia riuscito abbastanza bene.
Allora... ho in corso una long drammatica, e per smorzare un po' ho deciso di scrivere una storia senza pretese, qualcosa di abbastanza leggero. E alla fine è venuta fuori questa. So che non è nulla di che, ma alla fine sono abbastanza soddisfatta del risultato.
Ci tenevo a ringraziare Anny, che come sempre mi ha appoggiato l'idea e come sempre sta qui a sostenermi. Grazie mille, davvero. Spero che la storia sia di tuo gradimento :')
E niente, davvero... ho cercato di fare del mio meglio, e che la storia sia piaciuta a qualcuno. In tal caso mi farebbe piacere saperlo, e mi renderebbe davvero felice un vostro parere.
In ogni caso ascoltatevi la cover di Stay with me, cantata di Ed Sheeran, perché per me è davvero meravigliosa. E niente, non ho altro da dire. Quindi forse ci si risente, se mai tornerò a scrivere in questa sezione.
Un bacione <3

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: _Terens