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Autore: Leonetta_3    07/09/2014    2 recensioni
In un causale incontro, potrebbe scoppiare la scintilla?
Se si tratta di Violetta e Leon la risposta è sì!
Ci sarà qualcosa o qualcuno a impedirgli di stare insieme?
E se ci fosse un matrimonio combinato?
E se ci fosse un ragazzo misterioso a fare da "pedofilo" a Violetta?
E se ci fosse un altro ragazzo che detesta Leon?
E se ci fosse una Francesca disposta ad aiutare la sua amica con una folle idea?
E se ci fosse una banda di pazzi amici a mandare a monte la cerimonia?
Cosa potrebbe succedere di peggio?
Bè, metteteci uno Studio di musica, nemici, amici, amore, amicizia, un padre alquanto protettivo, due innamorati e la storia viene fuori!
Leggete e la scoprirete!
Ps. La storia l'avevo già scritta ma l'ho cancellata per sbaglio quindi sto aggiustando i capitoli che avevo scritto e recuperato per miracolo XD! Vi prego di lasciare anche un piccolissimo commentino per sapere se vi piace e se vale la pena di continuarla! Ahahah XD! Bacioni.
DEDICATA A Sonrisa_Ruggero =).
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Diego, Francesca, Leon, Sorpresa, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Che ci faceva una bella ragazza in giro per Buenos Aires , diretta al LUNA PARCK ? 
Questo non lo sapeva neanche lei : non sapeva come era riuscita a disobbedire al padre , non sapeva come era potuta scappare di casa e non sapeva dove andare . Il suo nome era Violetta ed era una ragazza alta e magra , dai capelli castani tendenti al biondo sulle punte e aveva degli occhi color nocciola . Indossava una maglietta bianca con un taschino rosa , accuratamente infilata in una gonna dello stesso colore e ai piedi aveva degli stivaletti bianchi . Aveva con se la sua inseparabile borsetta rosa e tra i capelli aveva una rosa bianca . Lei non era una di quelle ragazze forti e aggressive , anzi , tutto il contrario . Era una ragazza ambiziosa , socievole e buona come non lo era nessun'altra . 
Tornando a prima , lei voleva tanto andare al LUNA PARCK per poter conoscere persone nuove , divertirsi come tutti gli adolescenti e poter sentirsi libera per una volta nella sua vita . 
Con passo veloce , Violetta si avvicinava sempre di più alla sua meta , guidata dalle urla e grida dei bambini . Dopo neanche cinque minuti si trovava all'ingresso , dove stava aspettando il suo turno per fare i biglietti , ma un rombo la fece sobbalzare . Si voltò e si ritrovò davanti un ragazzo su una moto rosso fuoco , che si tolse il casco agitando il capo per sistemarsi il suo biondo ciuffo ribelle . Il ragazzo era veramente bello e una cosa la colpì molto : i suoi occhi , splendidi occhi che a avevano una forma e un'ampiezza perfetta ed erano di un verde smeraldo , che scrutavano attentamente il luogo circostante con una profondità e concentrazione assolutamente affascinanti  . Sicuramente di occhi così non se ne trovavano molti in giro e subito i due ragazzi , quando incontrarono il loro sguardo , sentirono un brivido salire su tutta la schiena . Mantennero il contatto visivo per un tempo indefinito quando il ragazzo si alzò dalla moto e decise di presentarsi .
??? : < Ciao ! Mi chiamo Leon , piacere , invece tu ? > chiese cordiale tendendole la mano , che la ragazza strinse subito sorridendo .
Violetta : < Il piacere è mio , e io sono Violetta . > rispose allegra e Leon sorrise vedendola così contenta . Solo ora i due adolescenti fecero caso al loro abbigliamento e Violetta rimase senza fiato , vedendo i pettorali del ragazzo che si intravedevano da sotto la maglietta bianca , coperta solamente ai lati da una giacca di pelle . Poi indossava dei jeans e delle Nike nere e bianche . Anche Leon rimase di stucco vedendo le belle gambe della ragazza , coperte in parte dalla gonna , invece , il seno si notava ancora di più visto che la maglietta bianca era infilata nella gonna e il ragazzo con molta fatica riuscì a levare lo sguardo da quello che lui definiva " paradiso " ! 
Leon : < Scusa se prima ti ho spaventata , non ero molto attento . > si scusò cercando di cambiare argomento . 
Violetta : < Cosa ? Ah ... N-non fa niente , tanto neanch'io guardavo dove andavo . > disse imbarazzata lei , poiché era ancora imbambolata a fissare il petto muscoloso del ragazzo .
Leon : < Che ne dici se andiamo al LUNA PARCK insieme ? > propose sperando a una risposta affermativa che non tardò ad arrivare .
Violetta : < Si , sarebbe stupendo . Io so perdermi facilmente e , forse , se sto con te starò più attenta . In fondo , in due non può succedere niente ! > disse subito super felice che quel ragazzo l'avesse invitata . Anche Leon aveva la felicità alle stelle poiché da quella ragazza non voleva separarsi così presto . 
Leon : < Però , a una condizione . > 
Violetta : < Quale ? > 
Leon : < Che pago io i biglietti . > 
Violetta : < E dai ... E io mi stavo preoccupando ! Però no . Se vuoi paga il tuo ma il mio proprio no ! > 
Leon : < No , invece io lo pago il tuo biglietto . > 
Violetta : < Io pago il mio biglietto e visto che ci siamo pago anche il tuo ! > 
Leon : < Troppo tardi ! > 
Violetta : < Cosa ? > 
Leon : < Ho già pagato ! Fregata . > esclamò contento porgendole il suo biglietto , che lei prese tributante . 
Leon : < Mica morde . > 
Violetta : < No , è che nessuno ha tanto insistito per me . > 
Leon : < Bene , ora devi scriverti sul tuo vocabolario che quel nessuno si chiama Leon , e la frase deve essere così : " È che Leon ha tanto insistito per me . " capito ? > chiese e tutti e due scoppiarono a ridere .
Violetta : < Va bene ... Dai , andiamo . > dice contenta prendendogli la mano e entrambi sentirono una scossa al loro tocco , ma non ci fecero caso . Mostrarono i loro biglietti al controllore e entrarono nel LUNA PARCK .
Violetta : < Dove vuoi andare ? > chiese guardandosi freneticamente intorno , come una bambina . 
Leon : < Scegli tu . > disse ridendo , vedendola così intenta a guardarsi in giro .
Violetta : < No Leon , tu hai pagato e ora tocca a te scegliere . > 
Leon : < Se insisti ... Mm ... Al circo ! > propose .
Violetta : < Va bene . > acconsentì e entrarono nel grande tendone e si sedettero sugli spalti più in alto . Lo spettacolo iniziò e subito tre leoni balzarono al centro della pista e Violetta si prese un tale spavento che si accucciò per terra . 
Leon :  < Dai , guarda che sono innocui . > disse ridacchiando e la ragazza tornò a sedersi , stritolando il braccio del ragazzo nervosamente .
Poi venne una scena in cui l'addestratore infilò la testa nella bocca del leone e stavolta la ragazza si chiuse gli occhi con le mani , con il panico che prima o poi l'animale l'avrebbe inghiottito vivo . Leon si mise a ridere e per tranquillizzarla la prese in braccio e se la mise seduta sulle sue gambe , stringendola per la vita . 
Leon : < Scricciolo , sta calma . Non lo mangia e poi qua ci sono io a proteggerti . > le sussurrò all'orecchio dando stranamente la forza a Violetta di tornare a vedere lo spettacolo ancora un po' tremante . Stranamente , tra le braccia di Leon , si sentiva protetta e il fatto che era stato lui ad abbracciarla la rese ancora più felice . 
Poi venne la scena degli incantatori di serpenti e fecero uscire da una scatola un boa grigio a macchie nere , lungo e largo , gigante ! 
Violetta : < Oh Dio ! Lyon , ho paura dei serpenti ! > gridò , ricevendo un occhiataccia da quelli davanti . 
Leon : < Sh ... Guarda che finisce tra poco ... > disse cercando di tranquillizzarla e dopo un esasperante ora i due ragazzi uscirono dal circo : una del tutto spaventata e uno del tutto contento . Infatti Violetta aveva avuto una tremenda paura di tutti gli animali , tra cui anche una scimmia che urlava come un ossesso , mentre Leon era molto contento perché la ragazza lo aveva abbracciato per tutto il tempo tremante di paura .
Violetta : < Diciamo che l'idea di andare al circo non era ottima ! > disse ironicamente , prendendo la mano al ragazzo .
Leon : < Diciamo che eri del tutto spaventata ! > aggiunse ridacchiando .
Violetta : < Non posso negarlo ma hai visto la scimmia !?! > gli chiese stupita .
Leon : < Si , l'ho vista e ... Detto tra noi ... Mi sono abbastanza impressionato ! > rivelò divertito e tutti e due si misero a ridere .
Leon : < Comunque è meglio che adesso scegli tu . > 
Violetta : < Hai ragione ... Andiamo alle bancarelle ! > propose tornando allegra e Leon sorrise nel vederla così entusiasta .
Leon : < Ok , ma pago io . > disse subito .
Violetta : < Uffa che sei ! > sbuffò facendo ridere tutti e due e insieme si diressero alle bancarelle e Violetta era così attenta a vedere tutto che non si accorse che il suo compagno si era fermato e lei gli andò addosso .
Violetta : < Leon ! Perché ti sei fermato ? > chiese massaggiandosi la nuca .
Leon : < Guarda quella collana . > disse indicando una catenella d'argento con un ciondolo con una V in corsivo , anch'essa d'argento .
Violetta : < Oh ... È stupenda ! > balbettò guardandola .
Violetta : < Però c'è anche quella con la L ! > aggiunse indicando una catenella con il ciondolo a elle . 
Leon : < Sono bellissime , le vuoi prendere ? > le chiese .
Violetta : < Certo ! Io prendo quella con la L e tu quella con la V , così mi ricorderò di te e tu di me ! > propose . 
Leon : < Mi sta bene , ma ... secondo te non ci rivedremo più ? > chiese triste .
Violetta : < Mi sa di si , mio padre non mi farà mai incontrare te e poi esco di casa solo per andare a scuola o uscire con le mie amiche . > rispose con un sorriso amaro . Il ragazzo rimase zitto , pagò le collane e porse quella con la L alla ragazza .
Leon : < Sono sicuro che ci rivedremo . > disse dolce , aiutando Violetta a infilarsi la collana e le sorrise incoraggiante .
Violetta : < Hai ragione , il mio professore mi dice sempre di non mollare e che tutto è possibile , perciò io e te ci rincontreremo ! > disse alzando il mento fiera e tutti e due si misero a ridere . 
Leon : < Bene , allora adesso prendiamo qualcosa da mangiare . > disse divertito e , prendendo la mano alla ragazza , la trascinò ai banchi delle caramelle .
Violetta : " How ... Quanti dolci ! Che cos'è questa specie di nuvola colorata ? > chiese indicando lo zucchero filato intorno a uno stecchino di legno .
Leon : < Ah-Ah ... Questo è zucchero filato ed è molto buono ma fa male ai denti . > le rispose sorridendo . 
Violetta : < Lo voglio provare ! Ma questi che cosa sono ? > chiese curiosa e con l'acquolina in bocca .
Leon : < Questi sono bastoncini di liquirizia , le gelatine alla coca , menta , limone , fragola , amarena , ciliegia , lamponi eccetera . Poi queste sono le crêpes alla Nutella , questi invece sono cioccolatini , questi i ciucci di zucchero , mentre questi sono impasti di chwhingam e questi sono serpenti gelatinosi , arancini con panna , gomme varie e infine il gelato ! > rispose indicando i vari dolci , ma Violetta non lo stava ascoltando troppo intenta a fissare una fontana di cioccolata , dove un signore c'immergeva dei grissini dolci , rendendoli così ... Così cioccolati ! Poi si mise a osservare tutta la gente che rideva e poi i cagnolini che giocavano tra di loro e infine si mise a fissare gli occhi verdi del ragazzo , che le sorrise . 
Violetta : < Leon ... Non sapevo che intorno a me ci fossero così tante belle cose . Mio padre dice sempre che il mondo è terribile , brutto e triste . Ma io non ci ho mai voluto credere e poi mia madre , mi ricordo , voleva che vedessi il mondo non per quello che è , ma per quello che volevo . Ora se io chiudo gli occhi immagino io , te , i miei amici e la mia famiglia in mezzo a un bellissimo prato pieno di fiori e siamo tutti felici e spensierati ... Ora se li riapro vedo il mondo intento a cambiare in meglio e vedo anche mio padre che cerca in tutti i modi d'impedirmi di conoscere le persone e di seguire i miei sogni , ma lui non può capirmi e non lo ha mai fatto . > rivelò sognando a occhi aperti e il ragazzo sorrise .
Leon : < Scommetto che adesso se ti vedesse capirebbe di quanto tu ami la vita e le persone . > la rassicurò scostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio . 
Violetta : < No ... Invece ora mi urlerebbe contro e in preda alla gelosia e preoccupazione mi trascinerebbe a casa e mi chiuderebbe in camera mia a chiave . > lo corresse guardandolo negli occhi e entrambi si persero a osservarsi . 
Leon : < Bè ... Se ti porterà via vedrai che io ci sarò accanto a te ... Sempre ! > sussurrò e la ragazza annuii con il capo .
Leon : < E ora dimmi che cosa vuoi che non posso mica aspettare tutta la sera ! Abbiamo ancora tante cose da fare ! > dice all'improvviso , sorridendo e la ragazza si mise a ridere .
Violetta : < Ok ! Prendo uno zucchero filato e una busta di quelle caramelle gommose . > dice contenta , prendendo una busta e infilandoci tutti i tipi di caramelle possibili . Leon fece lo stesso e prese due zuccheri filati e pagò al venditore . Poi prese per mano Violetta e si sedettero tutti e due su una panchina vicino al palco , dove si esibivano un gruppo rock .
Leon finì il suo dolce in un solo boccone e la ragazza lo fissò sbigottita .
Violetta : < Leon ! Così ti prende un infarto ! Una volta mio padre mi ha detto che una signora facendo così si è sentita male e l'hanno portata in ospedale per ... > 
Leon : < Violetta , sto bene ! Non preoccuparti e poi quella storia della signora non è vera , poiché una signora non prenderebbe mai uno zucchero filato ! > la interruppe lui , mentre Violetta finì anche lei il suo . 
Violetta : < Ora che ci penso ... È vero ! > disse pensierosa e i due scoppiarono a ridere . 
Leon : < Io ho sempre ragione ma ora ti va se ti faccio vedere una cosa ? > le chiese alzandosi e porgendole la mano . 
Violetta : < Non lo so ... Non mi fido di te ! No , non è vero , mi fido di te però se è una cosa spaventosa ti giuro che la tua vita è finita ! > lo avvertì , prendendogli la mano e insieme si diressero sotto il palco a osservare la band che suonava .
Leon : < Loro sono i Rock Bonds . Sono molto bravi . > 
Violetta : < È vero , li conosco . Il ragazzo più bello però è Sebi , gli altri sono un po' troppo dei permalosi . > disse indicando il batterista e Leon sentì una cosa molto fastidiosa nello stomaco . Forse era gelosia ? No , Leon Vargas non si ingelosisce mai ! 
Leon : < Se ti va potresti cantare con loro . > 
Violetta : < Cosa !?! > 
Leon : < Hai sentito benissimo ! > 
Violetta : < No . Io canto però davanti a persone che non conosco non lo faccio mai ! > 
Sebi : < E ora invitano sul palco una ragazza volontaria per cantare " Mi perdizione " ! > 
Leon : < Dai Violetta , sali la sopra ! > 
Violetta : < Neanche morta ! > 
Leon : < Allora ci andremo insieme ! > esclamò stufo e afferrò per un braccio la ragazza e la trascinò sul palco , davanti a tutti . 
Sebi : " Violetta ? Oh , che bello ! Signore e signori , si offre volontaria Violetta Castillo , una mia vecchia compagna di scuola , con il suo fidanzato ! Un applauso ! > gridò nel megafono e i due ragazzi arrossirono . 
Violetta : < Sebi , lui non è il mio fidanzato . > gli disse in un orecchio , ma il moro la ignorò .
Sebi : < E uno , e due ... E un , due , tre ! > gridò e la base iniziò , mentre un ragazzo diede due microfoni ai due giovani , che imbarazzati si misero in mezzo al palco , guardandosi preoccupati . Violetta chiuse gli occhi e inspirò profondamente e li riaprì più calma . Giunto il momento del suo pezzo aprì con coraggio la sua bella bocca e un soave suono circondò tutti i presenti . La sua bellissima voce si unì al ritornello con quella dolce e decisa del ragazzo e insieme cantarono tutta la canzone , senza preoccuparsi di tutto e di tutti , c'erano solo loro , con le loro voci e la dolce melodia della canzone , che come una carezza , sfiorava tutte le presone che erano incantate a guardarli . 


Ecco il testo :

Amanece y me despierto
cierro mis ojos abiertos
siempre estás en mi mente
y no te puedo evitar.

Me pasa cada segundo
te imagino aquí en mi mundo
yo trabando las puertas
y vos que no te vas,
no te vas, no te vas.

Pero llega el momento que
me demuestra que me equivoqué
que fue sólo un sueño que otra vez soñé.

Porque sos mi perdición
cuando haces tu aparición
es mi torpe corazón
no hay más palabras.

Porque nublas mi razón
en mi mente un apagón
y en mi torpe corazón
no hay más palabras de amor.

Corro a tocar tu puerta
me abres en cámara lenta
me estabas esperando y me invitas a entrar.

Y me dices que me amas
que sin mi ya no eres nada
me tomas fuerte en tus brazos
y me quieres besar, y besar, y besar.

Pero llega el momento que
me demuestra que me equivoqué
que fue sólo un sueño que otra vez soñé.

Porque sos mi perdición
cuando haces tu aparición
es mi torpe corazón
no hay más palabras.

Porque nublas mi razón
en mi mente un apagón
y en mi torpe corazón
no hay más palabras de amor.

Sueño, o realidad
decime cuál es la verdad.

Porque sos mi perdición
cuando haces tu aparición
es mi torpe corazón
no hay más palabras.

Porque nublas mi razón
en mi mente un apagón
y en mi torpe corazón
no hay más palabras…

Porque nublas mi razón
en mi mente un apagón
y en mi torpe corazón
no hay más palabras de amor
no hay más palabras
no hay más palabras de amor.


La canzone terminò , come anche la melodia , le note , le voci , i suoni ... 
Violetta era rimasta a bocca aperta : era riuscita a cantare senza paura davanti a tutti , e tutto questo grazie a Leon , che la stava guardando sorridendo . Senza neanche sapere il come , il perché è il quando la ragazza corse ad abbracciarlo e tutto il pubblico che era rimasto impalato batté le mani . 
Sebi : < Che euforia vero ? Ragazzi siete stati grandi ! Siete voi i vincitori della gara di canto e avete vinto i due biglietti per Milano ! Ancora un applauso gente !!! EE ... Così !!! > gridò al pubblico che applaudì più forte con tanto di fischi di ammirazione e lancio dei fiori . Un signore anziano salì sul palco e fece i complimenti ai due ragazzi che sorrisero imbarazzati e si ritrovarono tra le mani sei biglietti : due per l'andata , due per l'albergo e due per il ritorno . 
Violetta : < Grazie mille ! > 
Leon : < Vi saremo sempre grati per tutto ciò ! Ora dobbiamo andare , arrivederci ! > disse congedandoli e scesero dal palco e si mischiarono tra la folla . Dopo un po' riuscirono a trovare un posto in cui sedersi e tutti e due sorrisero some dei bambini . 
Violetta : < Ma ti rendi conto dove andremo ? A Milano !!! Una delle città più belle del mondo e poi così vedremo l'Italia e magari potrei anche andare a trovare Francesca ! > gridò euforica .
Leon : < Già , e poi questi biglietti sono per l'estate e sarà ancora più bello ! > aggiunse anche lui sprizzando gioia da tutti i pori e i due si abbracciarono contenti . 
Leon : < Ora che ne dici se andiamo a giocare a tutti quei giochetti sciocchi ? > chiese sempre con un gran sorriso sulle labbra , che stranamente Violetta voleva tanto assaggiare ma si levo subito quel pensiero dalla testa . 
Violetta : < Certo ! > rissose altrettanto felice e insieme si diressero al tiro dei barattoli , dove Leon vinse per Violetta un pupazzo panda con un fiocco rosa in testa e in un altro gioco vinse sempre per lei una maglietta celeste con l'autografo dei Rock Bonds , mentre nel gioco in cui dovevi sparare con il fucile ai barattoli di latta vinse sempre per lei dei jeans dell'Hollister . 
Violetta invece vinse per Leon nel gioco dell'acconciatura più fashion un bel peluche di leone con in testa una corona finta , mentre al gioco delle differenze vinse sempre per lui una camicia rossa a quadri bianchi , mentre in un altro gioco gli vinse dei pantaloni color beige .
 Leon : " Sono stupendi i premi che mi hai vinto ! > esclamò circondandole il collo con un braccio .
Violetta : < Anche i tuoi , grazie ! > 
Leon : < Brava , ringraziami ! Lo sai quanto ci ho messo per buttare un'intera montagna di barattoli ? Quel signore ha imbrogliato ! > 
Violetta : < Non ricominciare ! Non ha barato ... > 
Leon : < Ma i barattoli erano pieni quando invece dovevano essere vuoti ! E poi ... > 
Violetta : < Smettila ! > lo sgrida guardandolo negli occhi e lui la guarda stupito : nessuno , ne tantomeno una donna , gli aveva ordinato di fare una cosa con tanta autorità . 
Violetta gli si avvicinò e alzandosi sulle punte gli lasciò un leggero e dolce bacio sulla guancia . Leon credeva che tra non molto sarebbe svenuto ! 
Leon : < Scusa ... > balbettò e la ragazza gli sorrise .
Leon : < Ci rivedremo ? > le chiese speranzoso .
Violetta : < Prima di quanto credi ! > gli disse triste e Leon le prese la mano e la guardò intensamente . 
Leon : < Lo spero e ... Grazie ! > le disse sincero e i due si abbracciarono teneramente . 
Quello era sicuramente un addio . 
Violetta : < Addio ... > sussurrò con lo sguardo basso .
Leon : < Addio Violetta , non mi scorderò mai di te ! > rivelò sincero e con un ultima occhiata la ragazza si girò , cominciò a camminare e dopo un po' scomparve alla vista del ragazzo . 
Quanto era strana quella ragazza . Era una di quelle brave persone , una di quelle genuine , senza difetti , buone e solari . Lei però era anche misteriosa e aveva qualcosa nella sua vita che non gli andava bene . Era l'unica che gli si era avvicinata in quei tempi , l'unica a essersi aperta completamente con lui e l'unica che le aveva rubato il cuore . 
Leon Vargas fissò ancora il punto in cui era scomparsa la ragazza e con mille pensieri che gli frullavano in testa , tornò a casa , con la decisione di riposarsi bene perché l'indomani sarebbe andato nella sua nuova scuola dove c'era suo cugino e non sapeva che avrebbe avuto una bellissima sorpresa . 
   
 
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