“Chi sei tu?” penso…
-Sono Erik- mi dice staccandosi da me continuando a coprirmi con il suo ombrello.
-Charles…- l’unica cosa che riesco a dire. Sono letteralmente confuso…tutta questa situazione è confusa…
Ci stringiamo la mano e a quel contatto sussulto, sentendo d’improvviso un fortissimo squillo simile a quello di una sveglia.
Erik sorridendo si avvicina a me e sussurrandomi all’orecchio mi dice: -Chiudi gli occhi, Charles…- dal suo tono sembra un ordine, e io, sottomesso, chiudo gli occhi sentendo la scia del suo profumo farsi sempre più forte e la stretta della sua mano più leggera.
Lo squillo aumenta di volume e io per lo spavento apro gli occhi trovandomi dentro al letto. Sgrano gli occhi decisamente spaventato.
-E…è stato un sogno?-