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Autore: hisbeautifulsmile    07/09/2014    0 recensioni
Innamoramenti, litigi, cazzate, risate, feste, baci. L'adolescenza è questo e tanto altro per tutti, così come per Daniele. E' un ragazzo di diciassette anni, frequenta un liceo scientifico, ha la passione per il calcio e i videogames, ma soprattutto per le ragazze.
Cerca la fidanzata ideale alle feste, chiede consigli agli amici, ma non si rende conto che lei è più vicina di quanto lui pensi.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Un trillo assordante e fastidioso interrompe all’improvviso il mio sogno. Cazzo, quanto odio questa sveglia. Inizio quasi a rimpiangere i tempi in cui ero più piccolo, quando venivo dolcemente svegliato dai baci e dalle carezze di mia mamma. Adesso però, le sue smancerie mi danno la nausea.
Svogliato, come ogni lunedì mattina, mi trascino fino al bagno. Chissà se una doccia gelata mi farà svegliare e mi farà passare questo maledettissimo mal di testa. Mentre mi sciacquo velocemente sento le urla di quella mocciosa della mia sorella minore. Dio, che odio! Non c’è mai un minimo di tranquillità in questa casa. Esco dalla doccia e, leggermente più sveglio di prima, mi infilo l’accappatoio e afferro il cellulare. Due messaggi: uno è di quel coglione del mio amico Luca, che mi informa che non andrà a scuola perché si deve ancora riprendere dalla sbronza di ieri sera. Infastidito, mi domando come farò a sopportare cinque ore di noiosissime lezioni, senza neanche un compagno di banco. L’altro messaggio, se è possibile, mi infastidisce ancora di più. È di Martina, la ragazza che ho conosciuto in discoteca alcuni giorni fa. Non ricordo granchè di ciò che è successo quella sera perché ero parecchio ubriaco, so solo che è da un po’ non fa altro che riempirmi di messaggini sdolcinati. Ha chiesto il mio numero alla mia amica Alba, che senza neanche chiedere il mio consenso, gliel’ha dato. Cazzo, è peggio di una fidanzatina gelosa questa Martina! Decido di non risponderle, lo capirà che non sono interessato a lei? Digito comunque un messaggio, ma ad Alba: “Ma che ti è saltato in mente di dare il mio numero a quella pazza? Mi sta assillando!”
In realtà avevo già detto ad Alba che mi ero incazzato per la storia del numero, ma volevo cercare una scusa per parlarle. Dal giorno in cui siamo andati in discoteca insieme ai nostri amici, è fredda e distaccata. Ma tutti con me ce l’hanno? Se ha le sue cose potrebbe anche dirmelo!
Dopo essermi cambiato e aver fatto colazione, mi dirigo verso la porta di casa per andare a scuola, ma vengo fermato da mia mamma: “Non si saluta la propria madre prima di andare a scuola?”
Con un sorrisetto forzato e sbrigativo, borbotto un “buongiorno” e la avviso che vado di fretta perché sono già in ritardo.
Esco di casa e decido di prendere l’ascensore, perché fare tre rampe di scale alle 8 del mattino mi sembra un’impresa fin troppo ardua. Mi infilo le cuffie nelle orecchie e mi dirigo verso quella prigione nota come “scuola”.
Durante il tragitto, mi diverto a guardare il culo ad un paio di ragazze che mi camminano davanti. Ad un certo punto si girano, se ne accorgono e mi lanciano delle occhiatacce come se fossi chissà quale pervertito maniaco. Che stupide, le ragazze! Fanno le finte offese, mentre sicuramente fa loro piacere quando un maschio le osserva in questo modo.
Immerso nei miei pensieri e continuando ad ascoltare la playlist con le mie canzoni preferite, arrivo a scuola cinque minuti prima che suoni la campanella. Mi fermo davanti al cancello, mi sfilo le cuffie dalle orecchie e saluto alcuni ragazzi di un’altra classe dando loro il cinque e qualche pacca sulle spalle. Nel frattempo, intravedo nel mare di adolescenti una testolina castana, appartenente ad una ragazza più bassa di me, girata di spalle, che conosco bene. Decido di andare a salutarla, così mi dirigo nella sua direzione e mi fermo proprio a pochi centimetri da lei, abbracciandola da dietro e schioccandole un bacio sulla guancia.
“Buongiorno Alba” le dico. Lei si gira e senza ricambiare il bacio che le ho dato - cosa che mi lascia un po’ deluso – mi risponde con un “ciao” freddo e distaccato. Noto che ha il telefono con sé, così le dico, un po’ incazzato: “Hai il telefono in mano e non rispondi ai miei messaggi?”
“Non mi interessa quanti messaggini mielosi vi scambiate tu e quella Martina” risponde lei. Voglio lasciarla un po’ rosicare, così non le dico che in realtà quella non mi interessa affatto e che non le ho neanche risposto.
“Gelosa, eh?”
“Ma piantala Dani!” risponde lei, infastidita. Suona la campanella, ma questo non le permette di liberarsi di me, perché siamo nella stessa classe. Mentre ci incamminiamo, le metto un braccio sulle spalle, come faccio sempre. “Dai, spiegami che cazzo ti prende in questi giorni” le dico.
“Io non ho proprio nulla” fa lei, con finta nonchalance.
“Allora non avresti problemi a fare una scopatina veloce nei bagni del nostro corridoio?”
“Porco!” mi dice, non nascondendo però un sorriso, che noto soddisfatto.
A me, in realtà, non dispiacerebbe. Ricordo quando l’avevamo fatto, l’anno scorso. Eravamo entrambi ubriachi, ma ricordo che mi era piaciuto da pazzi. Con Alba, però, non andrei oltre il sesso. Ci conosciamo da una vita, cazzo, non potrei pensare a lei come un’ipotetica fidanzata.
Arriviamo in classe e dato che il mio compagno di banco non c’è decido di sedermi vicino a lei.
Con un po’ di ritardo, incomincia la lezione di storia, della quale mi stanco subito. Poggio lo zaino sul banco e infilo il cellulare dentro l’astuccio.
Mentre mi sto per assopire nel bel mezzo della spiegazione, sento una vibrazione. Merda, ho dimenticato di metterlo silenzioso!
Speriamo che la prof non se ne sia accor…
“Daniele e Alba! Sapete benissimo che i telefoni non sono permessi a scuola. Chi dei due lo stava usando?!” Merda, merda.
Decido subito di togliere fuori la mia amica da questa situazione.
“Era il mio prof, mia nonna sta male e quindi mi stavano avvisando che l’hanno portata in ospedale e…”
La vecchia odiosa mi lancia un’occhiata che lascia intendere che non mi crede affatto e mi chiede di consegnarle il telefono.
“Ma no prof, non è giusto!” sbotto.
“Lo riavrai alla fine della lezione. Non replicare o ti becchi pure una nota!”
Vecchia stronza. Mio malgrado glielo consegno. Con una smorfia infastidita, torno a sedermi e mi accascio sul banco, la testa girata a guardare Alba.
Lei ridacchia. “Sei proprio un idiota”
“Ma dai, adesso è colpa mia? Mi sono dimenticato di togliere la vibrazione, che palle…”
“Immagino fosse un messaggio di Martina” mi dice, con un’occhiata di sfida. Decido di farla incazzare un po’. Dopotutto è lei che in questi giorni si sta comportando da acida!
“Sì, sicuramente era lei. L’ho invitata a casa mia stasera, per divertirci un po’, se capisci quel che intendo…” la guardo con un sorriso malizioso.
La sua reazione è più di quanto mi aspettassi. Mi lancia uno sguardo inviperito, gli occhi che luccicano, e chiede il permesso di andare in bagno, scappando in fretta dalla classe. Cazzo, non pensavo che le prendesse così. Decido di raggiungerla, chiedendo anche io il permesso di uscire.
“Non possono uscire un maschio e una femmina contemporaneamente, lo sai Lorenzo!” dice la professoressa. Ma ha paura che stupri Alba nel bagno?! Dopo qualche lamentela, riesco a convincerla ed esco di fretta dall’aula. Mi dirigo nel bagno delle femmine, in cui trovo Alba seduta per terra, a fianco ai lavandini.
Rimango fermo per un po’ sullo stipite della porta, finchè non si accorge della mia presenza.
“Che diavolo ci fai qui?” sbotta.
“Che diavolo ti è preso in classe?” replico io.
“Nulla, avevo solo bisogno di uscire un po’” dice, con lo sguardo basso.
Mi avvicino e mi siedo accanto a lei, prendendole il viso tra le mani e costringendola a voltarsi verso di me. “Ehi” le sussurro.
Quasi suo malgrado, sorride.
“Ma te la sei presa per Martina?” le chiedo. Scuote la testa.
“Ah, allora me la posso scopare?” dico, ma sa anche lei che sto scherzando.
“Idiota…” mi dà un colpo sulla spalla. Ci mette anche un po’ di forza, ma le sue braccia piccole e deboli non riescono a farmi del male. La guardo negli occhi, e noto segni di pianto.
Non mi piace vederla triste, anche se non so quale sia il motivo di questo suo malumore. Nah, non è possibile che sia davvero per Martina, anche perché è stata lei a darle il mio numero! Avrà le sue cose… La abbraccio, e dopo un po’ le dico:
“Sarà meglio tornare in classe, su” Mi alzo, e le offro una mano per tirarla su, che lei afferra prontamente.

La mattinata scorre lentamente, tra una lezione e l’altra. Tiro un sospiro di sollievo quando sento suonare l’ultima campanella della giornata. Dopo aver salutato Alba e aver ripreso il mio cellulare, mi dirigo a passo svelto verso casa, desideroso di un bel piatto di pasta.
Una volta pranzato e aver superato tutte le domande di mia madre della serie “Cosa hai fatto oggi? Hai molto da studiare? È tornata la professoressa Savona o c’è ancora il supplente?” riesco finalmente a farmi strada in camera mia e a buttarmi di peso sul letto. Decido di inviare un messaggio al mio migliore amico Luca.

“Coglione, hai ancora i postumi della sbronza o ci possiamo vedere stasera per una partita a Fifa?”

La sua risposta non tarda ad arrivare:

“Sto meglio, a casa mia alle 6.  Mi hanno chiesto le tipe dell’altra sera come ti chiami perché ti vogliono cercare su Facebook, ovviamente gliel’ho detto. Che gnocche!! Ahahah”

Rimango un attimo perlpesso, fissando il display del cellulare. Cosa mi sono perso? Gli chiedo spiegazioni.

“Ma di che parli?”

“Di tutte quelle che ti sei scopato in discoteca idiota!”

Oh merda. Ma che cazzo ho fatto l’altra sera?!




Nota dell'autrice: Ciao a tutti! Come potete leggere nell'introduzione, questa storia ha come argomento principale l'adolescenza, dal punto di vista di un semplice ragazzo di diciassette anni. E' il primo capitolo, e a dire il vero non ho proprio le idee chiare su tutto il resto della storia, ma posso dirvi che ho intenzione di aggiornare spesso, e che non ci saranno attese estremamente lunghe tra un capitolo e l'altro.
Mi scuso se ci sono troppe parolacce o se agli occhi di qualcuno possa risultare volgare, ma sono una femmina e sto semplicemente cercando di immedesimarmi nei panni di un ragazzo e immaginare cosa ci sia dentro la sua testa... Vi invito a recensire per farmi sapere cosa ne pensate della trama, dei personaggi, per darmi consigli e tutto quello che volete,e inoltre vi invito a seguire la mia fanfiction se volete essere informati sugli aggiornamenti dei capitoli. 
Se c'è qualcuno tra di voi che ama Harry Potter, vi suggerisco anche di leggere l'altra fanfiction che ho scritto, intitolata: Lily e James, un tuffo nel passato. 
Grazie per l'attenzione! Recensite e ditemi cosa ne pensate, mi fareste un grande piacere :) A presto!
   
 
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