È giusto scavare nel passato?

Spesso ci svegliamo con mille domande che ci frullano nella testa come una lavatrice durante la centrifuga. È impossibile cercare di fermarle perché sono davvero troppe. 

Purtroppo non possiamo avere le risposte a tutte le nostre domande. 

Chi siamo veramente? Dove viviamo e perché siamo qui? 

Queste sono solo alcune delle mille domande alle quali non possiamo dare una risposta.

Ecco stamattina mi sono svegliata così, il mio cervello non riesce a fermarsi e di continuo pensa e ripensa.

Il fatto che io mi chiami Bra, questo é scontato. Ma ci sono ancora parecchie cose che mi tormentano e alle quali non riesco a trovare un filo logico. 

Ci sono troppi buchi nella mia vita e anche in quella della mia famiglia. Insomma mi sembra che il passato sia un tabù per loro.

Adesso sono grande abbastanza per sapere e soprattutto per capire. Sono sicura che mi nascondono qualcosa, altrimenti non starei qui sul mio letto a tormentarmi.

Ho deciso, devo assolutamente sapere cosa c'è sotto a tutto questo mistero.

Mi alzo dal letto e senza perdere tempo mi cambio e scendo giù di corsa.

Trovo la mamma che sta preparando la colazione. Sta vicino ai fornelli e indossa il suo prezioso grembiule  blu. È tutta sorridente, insomma da quando ne ho memoria lo è sempre. Poi vedo Trunks che è seduto, anzi direi steso sul divano e con un boccone in bocca mi saluta e torna a guardare il suo solito programma preferito alla tv.

Infine c'è papà, ha un'aria tranquilla, sta leggendo il giornale e sorseggiando una tazza di caffè.

Lui e la mamma hanno un bel rapporto, insomma si amano come una normale coppia di mezza età, anche se non lo danno a vedere, l'ho capito dal modo in cui si guardano. Papà è sempre stato un uomo sulle sue, riservato e delle volte anche indifferente. Forse si vergogna un po' ad aprirsi, questo non lo so perché non gliel'ho mai chiesto.

La mamma invece è molto più aperta e tratta sia me che Trunks con i guanti bianchi, oddio però non sempre, solo quando è calma!

Trunks invece essendo più grande di me sa benissimo come sono mamma e papà e non fa nulla per contraddirli. In più è un fratello modello che io ammiro davvero tanto. È sempre pronto a difendermi e a proteggermi, gli voglio molto bene.

Decido che il mio primo dubbio sarà proprio lui a svelarlo. Mi avvicino al divano e spengo la tv.

- Ehi Bra ma che fai? - Borbotta un po' arrabbiato.

- Trunks ti volevo chiedere una cosa. Mi potresti raccontare un po' del nostro passato. Insomma io non so nulla di quello che è successo prima della mia nascita. -

- Come? Ma ti senti bene stamattina? -

- Dai Trunks sono seria! -

- Beh l'unica cosa che ti posso dire è che la mia infanzia non è stata per niente tranquilla come la tua. Abbiamo dovuto fronteggiare tantissimi mostri e solo adesso stiamo vivendo un periodo di pace e tranquillità. Io ho sempre combattuto al fianco di papà, di Goten e tutti gli altri fin da quando ero piccolo. Papà mi ha insegnato a combattere e solo  a lui devo ciò che ho imparato. -

- Davvero papà ti ha insegnato a combattere? - Lo fermo inserendomi nel suo discorso.

- Si Bra, ha fatto di tutto per proteggere me e la mamma...Su adesso vai, credo di averti raccontato abbastanza. -

Con un cenno del capo mi alzo abbastanza soddisfatta dal divano e mi dirigo in cucina. Ho ancora molti dubbi. Decido di chiedere a papà.

Faccio capolino da dietro il giornale che sta leggendo e con un sorriso lo inizio a fissare. 

- Bra ti sposti? Sto leggendo! - Mi dice infastidito.

- Papi senti mi puoi raccontare di te, di come hai conosciuto la mamma e di quello che è successo dopo? - Chiedo tutto d'un fiato.

Lo vedo storcere la bocca, è sorpreso di quello che gli ho appena domandato.

- Ma che cos'è un interrogatorio? Chiedi alla mamma se vuoi sapere queste cose. - Mi risponde senza degnarmi di uno sguardo e continuando a leggere.

La mamma sentendosi nominare, smette subito di fare quello che stava facendo e si volta verso papà con aria di sfida.

- Vegeta! Ma ti sembra il modo? Te ne lavi le mani e butti tutto il carico su di me? Eh no caro mio! Adesso voglio proprio vedere come te la caverai. - 

Credo proprio che la situazione sia diventata incandescente. Manca davvero poco per far scoppiare una bomba e far esplodere l'intera cucina.

- Cosa? Bulma...grrrrrrr. Bra senti non è che io non te ne voglia parlare, è solo che...è il mio passato e non voglio andare a scavare di nuovo in qualcosa che è ormai sotterrato già da molto tempo. -

- Bra devi sapere che tuo padre è l'uomo più insensibile sulla faccia della terra! - 

La mamma si toglie il grembiule e sbattendolo sul tavolo corre via, chiudendosi in camera sua.

Adesso sì che è scoppiata la guerra. In cucina la tensione sembra aumentare ancora di più. 

Papà però continua a leggere il suo giornale, totalmente indifferente.

- Papà non dovresti andare dalla mamma. Credo si sia arrabbiata molto. -

- Tsk le passerà... -

- Però adesso che è andata via puoi rispondere a quello che ti ho chiesto. - 

- Ancora Bra? Ok va bene e dopo mi prometti che mi lascerai in pace? -

Annuisco con il capo. Papà posa il giornale sul tavolo e inizia a raccontare la loro storia.

È davvero una storia bellissima, anzi unica direi: lui e la mamma già si conoscevano, si erano incontrati su un altro pianeta, però erano schierati in due parti contrastanti. La mamma faceva parte dei buoni e papà dei cattivi. Ancora non riesco a crederci! Papà un cattivo? Ahahah 

Poi la mamma un giorno l'ha invitato a vivere a casa sua e gli ha anche costruito una camera gravitazionale in cui potersi allenare e diventare sempre più forte. Papà ha accettato visto che non sapeva dove andare perché non conosceva la Terra. Poi al resto ha pensato il tempo. Si sono avvicinati sempre di più e si sono innamorati. Dopo è nato Trunks, papà è andato via di casa per poi ritornavi solo più tardi dopo la morte di un terribile mostro di nome Cell. E da lì sono diventati piano piano una famiglia per così dire normale...

- Wow una storia bellissima papi! Solo una cosa...perché eri andato via di casa? -

- Perché avevo bisogno di spazio e di tempo per riflettere. -

- Grazie papà. -

- Per cosa? - 

- Per essere tornato! Altrimenti io non sarei potuta nascere... - Rispondo con molta tranquillità.

Adesso il suo volto è diventato più rosso di un pomodoro. Credo di aver esagerato un pochino. O forse no? 

Alla mia lista manca soltanto la mamma, ma visto che è arrabbiata dovrò aspettare almeno che faccia pace con papà. Le mie domande dovranno aspettare.

Dopo circa mezz'ora papà sale in camera e senza accorgersene rimane la porta socchiusa. 

Decido di seguirlo, salgo silenziosamente le scale e mi nascondo fuori la porta.

Sento la mamma che discute ancora. Ma non riesco a capire cosa sta dicendo, ma poi sento una sola frase che mi sconvolge totalmente.

- Allora hai detto a Bra che tu sei morto per difendere me e Trunks da quel terribile mostro? - 

Cosa? Papà è morto? Non ci posso credere, ma come è possibile? Come è potuto succedere?

Adesso la sento piangere e singhiozzare. Ma nonostante questo continua a parlare...

- Come puoi dire che il tuo passato ormai è sotterrato? Come? E io, e Trunks allora? Siamo sotterrati anche noi? -

- Bulma, ti prego non mettere il coltello nella piaga. Ho parlato con Bra e le ho raccontato tutto, ma ho omesso il mio sacrificio perché mi fa male riportarlo alla luce. Mi fa male avervi fatto soffrire per colpa del mio stupido orgoglio. -

Adesso sono io a non riuscire a trattenere le lacrime. Decido di darmi forza e piangendo entro nella stanza.

- Bra? - Papà è sorpreso nel vedermi.

- Papà mi dispiace, io non volevo ascoltare, ma l'ho fatto... - Affondo nei singhiozzi.

- Bra, tesoro mio, vieni qui. -

La mamma mi abbraccia, stringendomi al suo petto per cercare di frenare le mie lacrime.

Papà si avvicina a noi e senza esitare ci abbraccia. 

Sono davvero rare le volte che lo fa che si possono contare sulle dita di una mano. È un momento così bello che vorrei potesse non finire mai.

Adesso finalmente ho capito che non potrei desiderare una famiglia migliore di questa.

Non credevo che ci fosse così tanta sofferenza nel passato della mia famiglia e ora che lo so non posso fare altro che amarla ancora di più. 

È giusto scavare nel passato?

Si, anche se fa male il passato fa parte di noi, senza di esso non ci sarebbe alcun presente e di conseguenza nessun futuro da poter vivere.

Ho risposto solo ad alcune delle mille domande che mi tormentavano questa mattina, ma so che sono quelle giuste, quelle che cercavo e che mi hanno fatto capire quanto sia fortunata ad avere una famiglia così.

Vi voglio tanto bene!

                                                                                                                       FINE

Spazio d'autrice

Salve ragazzi ^.^

Sono di nuovo qui con un'altra long, che spero vi sia piaciuta.

Mi è venuta in modo del tutto spontaneo, sapete quando all'improvviso ti coglie l'ispirazione e tu prendi subito la penna e incominci a scrivere.

Credo abbiate capito di cosa parla: la piccola Bra vuole conoscere il suo passato e vuole avere delle risposte. 

Ma a volte il passato non viene rivelato proprio perché fa male.

P.S. Nella storia non ho inserito Trunks del futuro perché ho sempre pensato che Bra non ne sapesse nulla e perché nemmeno Trunks bambino/adolescente non ne avesse memoria.

Detto questo vorrei dedicare questa long a Eli1995 che mi ha sempre seguita e sostenuta anche nei momenti in cui mi sarei arresa con le sue bellissime parole. Ti ringrazio per le recensioni che hai lasciato a tutte, e dico a tutte le mie fanfiction!

Sei davvero unica. 

Leggete le sue storie perché davvero è una scrittrice fantastica! ;)

Alla prossima :)

Baci StarDoll95