Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |       
Autore: My Pride    08/09/2014    4 recensioni
~ Raccolta di flash fiction e one-shot incentrate sulle coppie ZoSan e RuNami ♥
» 58. Tequila Sunrise
«Mi stai facendo passare per il cattivo ragazzo, cuoco».
«Ricorda, marimo: non esistono uomini cattivi.... se sono cucinati bene»

[ Quarta classificata al contest «Rapido e indolore» indetto da Ro-chan { 23 } ]
[ Quinta classificata al contest «Flash Fiction Istantanee» indetto da Dark Aeris { 6 } ]
[ Seconda classificata al contest «Il mondo dei Peanuts» indetto da Dark Aeris { 26 } ]
[ Seconda classificata al contest «Due cuori e...» indetto da Frandra e Silyia_Shio { 24 } ]
[ Seconda classificata al contest «Scrivimi una raccolta» indetto da visbs88 { 29/32/33/34 } ]
[ Terza classificata al contest «Say it with Disney!» indetto da Lady Nazzumi e valutato da Dark Aeris { 23 } ]
[ Prima classificata e vincitrice del Premio Christmas Spirit al contest «All I want for Christmas is you» indetto da Frandra { 29 } ]
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Mugiwara, Roronoa Zoro, Sanji | Coppie: Franky/Nico Robin, Rufy/Nami, Sanji/Zoro
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Do one, melt one, love one'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
My sexy cooking lessons

Titolo: My sexy cooking lessons
Fandom: One Piece
Tipologia: One-shot [ 1258 parole [info]fiumidiparole ]
Personaggi: Roronoa Zoro, Black-Leg Sanji
Rating: Arancione
Genere: Generale, Sentimentale, Erotico
Avvertimenti: Yaoi
Colourful Blue: #06. Occhi
Big p0rn table: 10. Cucina › Interruzione › Fragole
Menù Oriente: Kissing, necking

Sette colori per un fandom: Pacchetto rosso › 04. Peperoncino
500 prompt per una challenge: Prompt n.232 Desiderio
Note: Scritta per la Sagra del Kink di kinkmemeita con il prompt Lezioni di cucina @ [info]yuki013 


ONE PIECE © 1997Eiichiro Oda. All Rights Reserved.

    Sanji doveva ammettere che era alquanto snervante tentare di cucinare mentre sentiva lo sguardo di Zoro esattamente al centro della sua schiena, come se fosse un qualcosa che avrebbe facilmente potuto toccare con mano.
    Non era la prima volta che preparava la cena sotto i suoi occhi attenti e scrupolosi, ma era sicuramente la prima volta in cui lo faceva con il solo scopo di mostrargli ogni singolo passaggio. Che poi, dannazione, perché a quell'idiota era venuta l'improvvisa voglia di imparare a cucinare? Il cuoco era lui, no? Quindi allo spadaccino non servivano affatto delle lezioni di cucina. Però era stato irremovibile e gliel'aveva chiesto - evento più unico che raro, se associato a Zoro -, dunque lui, mosso da compassione, l'aveva accontentato. Peccato che adesso se ne stesse pentendo.
    «Quando peli le patate assicurati di non sprecare assolutamente niente. Chiaro?» lo redarguì, scoccandogli una rapida occhiata mentre si allungava a prendere del peperoncino. O almeno quello che Usopp gli aveva lasciato, visto che consumava sempre tutto per i suoi strani intrugli. «E vieni più vicino, cosa pretendi di imparare se te ne stai seduto sul divano?» soggiunse, vedendolo annuire distrattamente e agitare una mano; Sanji sbuffò e si riconcentrò sul proprio lavoro, borbottando al contempo qualcosa contro il compagno. Non aveva tempo per giocare, lui. E nemmeno per stargli dietro e assecondare i suoi stupidi capricci, se proprio doveva dire come stavano le cose.
    Con un sospiro, il cuoco fu quasi tentato di richiamarlo ancora una volta, bloccandosi nel sentire delle braccia muscolose avvolgergli i fianchi e delle calde labbra poggiarsi sul suo collo, regalandogli un bacio. Per poco non gli fece cadere persino la pentola con le patate, il peperoncino a pezzi e i peperoni, e la cosa lo snervò. «Marimo... che diavolo stai facendo?»
    «Mi sono stancato di cucinare. Voglio mangiare», affermò risoluto, ma Sanji sollevò un sopracciglio e provò a scoccargli un'occhiata da quella posizione.
    «Di' un po', mi stai prendendo per il culo?»
    «Non sarebbe una così cattiva idea».
    Sanji non si risparmiò dal rifilargli una gomitata nello stomaco, ignorando il suo lamento. «Spero che tu stia scherzando, idiota. Non hai nemmeno cominciato a cucinare, tra l'altro. Non c'è niente di pronto».
    «E chi ha detto che io volevo mangiare del cibo?»
    Ahi, ahi. Quella era proprio la risposta che non avrebbe voluto sentire, accidenti. Non fece in tempo a scostarsi di dosso lo spadaccino, però, che proprio quest'ultimo gli levò di mano il coltello e lo sollevò di peso con entrambe le braccia, lanciandolo letteralmente sul divano; Sanji si ritrovò ad osservarlo da quella posizione, incredulo, la schiena premuta contro il tessuto e il peso del compagno stabile sopra di lui, quasi volesse tenerlo fermo. Aveva un brutto presentimento. «Tu... non hai mai avuto intenzione di imparare a cucinare, vero?»
    Zoro sorrise, stringendosi nelle spalle prima di chinarsi verso di lui, mordendogli delicatamente il collo. «Forse un pochino. Ma preferisco di gran lunga assaggiare il cuoco».
    «Sei un maiale».
    «Non ti piaccio forse per questo?»
    «Tsk... non ho mai detto una cosa del genere». Nonostante quelle parole, Sanji sollevò un angolo della bocca nella parvenza di un sorriso, allungando entrambe le braccia per gettarle al collo del compagno con uno sbuffo divertito. Lasciò poi che Zoro facesse ciò che più lo aggradava, rabbrividendo nel sentire ancora una volta le sue labbra premere contro la giugulare e seguire con la lingua il pomo d'Adamo; le sue mani erano scivolate lungo i suoi fianchi e li stavano accarezzando al di sopra della stoffa dei pantaloni, e, per quanto il cuoco avesse cominciato a pensare che lì dentro sarebbe potuto entrare chiunque, in quel momento parve più concentrato sui tocchi di Zoro che su altro, tanto che abbassò persino le palpebre.
    Ansimò quando quest'ultimo gli succhiò la pelle e raschiò con i denti la pelle della gola, risalendo con la lingua fino ad arrivare a solleticargli il mento irto di barba, facendolo fremere incontrollato quando gli tirò il lobo dell'orecchio; non aveva idea di dove volesse andare a parare Zoro né tantomeno se avesse davvero intenzione di fare sesso, ma alzò di poco una palpebra nel non sentire più i suoi tocchi, sbirciando. Si accorse che Zoro si era alzato per raggiungere il piano cottura e si sollevò a mezzo busto, incuriosito. «Ohi, che cosa stai facendo?»
    Zoro ghignò, ignorando momentaneamente la domanda del compagno solo per trafficare con i mobili e gli armadietti, tornando verso di lui con quello che aveva tutta l'aria di essere un barattolo stracolmo di qualcosa e una fragola. «Rendo la cosa più interessante», affermò poi, intingendo il frutto in quella roba bianca per sfiorare poi con esso le labbra del cuoco, che si ritrovò a leccarlo e a morderlo inconsciamente e ad accigliarsi. Ma quella...
    «Ohi, chi ti ha dato il permesso di prendere questa panna, marimo? L'avevo fatta per Nami-san e Robin-chan!»
    «Per una volta chiudi il becco e lascia fare a me, cuoco».
    Sanji roteò gli occhi, trovando molto più fruttuoso per se stesso ascoltare il consiglio di quello scemo del suo compagno. In fin dei conti non avevano tempo da perdere, e poi quella panna avrebbe anche potuto riprepararla senza problemi.
    Chiuse nuovamente gli occhi e diede carta bianca a Zoro, il quale gli sbottonò la camicia per impiastricciargli il petto e i capezzoli di panna, facendo correre un brivido lungo la sua spina dorsale; inarcò la schiena nell'avvertire il contatto umido della sua bocca contro la pelle e i polpastrelli che lo accarezzavano, dando una mano allo spadaccino quando fu il turno di liberarsi dei pantaloni. Di solito era lui quello che gli imponeva di andarci piano, ma la voglia si era insinuata in lui e non aveva intenzione di lasciarsi scappare l'occasione, se poteva.
    Non si preoccupò nemmeno di attendere che Zoro lo preparasse, spingendolo contro il divano per invertire le posizioni sotto il suo sguardo perplesso. Aveva salvato il barattolo per miracolo ed ora giaceva abbandonato sul pavimento, per quanto la panna non fosse stata altrettanto fortunata. Lo spadaccino era difatti completamente sporco dalla testa ai piedi, e Sanji se ne approfittò per catturarne un poco con la bocca, ripulendogli il petto con la punta della lingua e percorrendo con essa la cicatrice imbrattata di panna, sorridendo soddisfatto nel sentire il gemito del compagno e la pressione del suo pene fra le proprie cosce. Gli abbassò la zip e calò calzoni, leccandosi le labbra e stringendo i denti.
    Oh, merda. Forse avrebbe dovuto prepararsi eccome. Non si sarebbe nemmeno stupito se, guardandosi allo specchio, si fosse letto la morte negli occhi. Okay... stava palesemente esagerando, ma in fin dei conti lo sapevano tutti che era un tipo teatrale, lui. Però si lasciò sfuggire un gemito prolungato e un piccolo grido, sentendo le grosse mani di Zoro tenergli fermi i fianchi.
    «Accidenti, cuoco, stiamo facendo sesso, non ti sto mica ammazzando!»
    «Sta' zitto, prova a prendertelo tu in culo e poi ne riparliamo!»
    «Sei stato tu ad andare di fretta, non cercare di dare la colpa a me».
    Il cuoco si sforzò di sorridergli sarcastico, forse perché in fin dei conti Zoro aveva ragione. E fu proprio a quel pensiero che si chinò su di lui, ansimando con desiderio contro la sua bocca. «Meno parole e più scopare, marimo», asserì, e per una volta lo spadaccino fu d'accordo con lui.
    Le chiacchere avrebbero anche potuto aspettare.






_Note inconcludenti dell'autrice
Ammetto innanzitutto che questa è la versione soft di una storia che era nata per essere a rating rosso, ma essendo una raccolta che non si spinge oltre il rating arancione ho pensato di... censurarla, per così dire.
Come ho più volte ripetuto, infatti, non ho intenzione di alzare il rating per un paio di shot buttate all'interno di una raccolta soft, quindi direi che così sia abbastanza. Si capisce ma la scena di sesso non è del tutto esplicita, quindi va perfettamente in linea con la base su cui si regge l'intero senso della cosa.
L'idea di Zoro che chiedeva lezioni di cucina, però, in un certo qual senso mi piaceva, forse perché è il classico tipo che in determinate cose non si tira indietro e prova un po' di tutto, pure se per caso non ci riesce. E qual modo migliore per fregare Sanji e ideare nuovi metodi per portarselo a letto? *rotola via*
Ciò spiegato, commenti e critiche, ovviamente, son sempre accetti.
A presto! 



Messaggio No Profit
Dona l'8% del tuo tempo alla causa pro-recensioni.
Farai felici milioni di scrittori.
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: My Pride