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Autore: flowersinmyhair    08/09/2014    5 recensioni
@Harry_Styles: 'So kiss him again, just to prove me that you can...', 13/07/14, 19:02
Harry è nervoso, preoccupato e pensieroso. Ma, più di ogni altra cosa, Nick considera che Harry è ancora innamorato
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NOTE: Ehilà, eccomi qui, di nuovo. Su questa OS c'è tanto, ma tanto da dire. Per prima cosa, anche se ormai si sarà capito, l'idea mi è venuta quando Harry ha scritto questo Tweet. Ero al mare, a farmi i cavoli miei, ma leggendolo ovviamente la mia testa ha deciso che era necessario vederci qualcosa dietro e questa storia è quello che lei ha partorito. Perché sì, sono pronta a giurare che ha fatto tutto da sola, io non c'entro, non mi sarei mai permessa di scrivere una Gryles - e invece. Comunque, a mia discolpa, non è propriamente una Gryles, ma non è nemmeno una Larry, non direttamente almeno; in altre parole non so cosa sia esattamente, non so se mi piace, non so se potrebbe piacervi, ma ho deciso di pubblicarla lo stesso perché ci ho passato dietro diverse nottate e volevo condividerla. Riguardo al finale, ammetto che è messo lì a cazzo. La storia doveva essere molto più lunga, ma come ho già detto non ho un'idea chiara di cosa sia questa os e quindi ad un certo punto l'ispirazione mi ha fatto ciao ciao e ho deciso di chiuderla così. Mi devo scusare anche per il corsivo, l'ho usato davvero tantissimo ma è un'altra delle cose che la mia testa ritiene necessarie. Ultimissima cosa, non l'ho ricontrollata e essendo una persona distrattissima vi prego di avvisarmi, per qualsiasi errore. Ho finito davvero adesso, buona lettura. 
Fra :)


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So kiss him again, just to prove me that you can... 

Harry, Nick considera, è nervoso. Bocca piena mentre parla, forchetta che stride fastidiosamente sul piatto ormai praticamente vuoto, le nocche della mano che la stringono bianchissime, una rughetta contrariata al centro delle sopracciglia; terribilmente nervoso.
“Sembrava una fottuta puttana, Nick. Avresti dovuto esserci”, afferma Harry con così tanto trasporto che rischia di strozzarsi con il cibo che sta masticando. Nick ha ascoltato il suo ragazzo per tutto quel tempo o meglio ancora, l’ha osservato gesticolare in modo animato mentre descriveva, dettaglio dopo dettaglio, il modo in cui il suo ex, Louis Tomlinson, si strisciava e “mangiava in faccia” a questo o quell’altro ragazzo. Quando Harry conclude quello che più che un racconto sembra essere una scenata di gelosia, Nick gira gli occhi, giocherella con la forchetta facendola girare fra due dita e “Aah-ah.- esala quindi annoiato -Avrei dovuto, sciuro”. Harry gli sorride e lui sbuffa di rimando una risata, non sa perché lo faccia ma, pensandoci, non è del tutto fuori luogo. È comico davvero, Harry si intende.
“Quando ammetterai che lo ami ancora, Styles?” chiede poi quasi sovrappensiero, dando voce all’unica domanda che si è posto da quando Harry ha iniziato a raccontare fino a quel momento. Nella sua voce non c’è rabbia, risentimento, gelosia, fastidio. Non è da lui alterarsi, perché tutto ciò che fa è limitarsi a considerare la realtà dei fatti. Non si arrabbia, non prova risentimento, gelosia o fastidio; Nick considera.
Harry nel frattempo ha assunto un’espressione stupita, quella che potrebbe avere un ladro colto sul fatto: “Perché non lo faccio.- risponde comunque, un velo di preoccupazione nella voce perché il suo ragazzo lo crede innamorato di un altro e non è okay -Dico davvero, Nick, è finita con lui”, lo rassicura con una carezza leggera sulla guancia vagamente ruvida e rivolgendogli un sorriso timido. Nick sorride nuovamente, ma oltre a questo non muove un muscolo, forchetta che continua a girare fra le sue dita, sembra in attesa.
“È solo che— continua Harry, Nick ridacchia silenziosamente perché lo sapeva. Harry è prevedibile fino a questo punto. Adorabile, davvero, quasi quanto è incredibile che lui riesca a trovare adorabile il suo ragazzo che non lo ama assolutamente perché è palesemente perso per qualcun altro –Siamo ancora amici, no? E non voglio che si comporti così in pubblico. È normale che me la prenda?”, l’affermazione di Harry suona come una domanda, quindi “Normale, sì”, conferma Nick prima di scuotere piano la testa e lasciarsi andare ad una risata leggera; a volte si chiede se Harry pensa davvero di essere andato avanti o se invece sa di non averlo fatto assolutamente. Non riesce seriamente a capirlo. Eventualmente, Harry gli preme un bacio sulle labbra; quando si separano Nick gira impercettibilmente gli occhi e non è okay, no.  Spera solo che un giorno Harry ci passi sopra.
 
Harry, Nick considera, è preoccupato. È il giorno del loro quarto mesiversario o come si chiama, Nick non è il tipo che festeggia questo tipo di ricorrenze, ma. Harry sembra tenerci tanto, quindi chissenefrega se lui la trova una cosa stupida, ha comunque lasciato prima il lavoro, gli ha comprato un orologio parecchio costoso e poi è corso a casa a preparare una cena a lume di candela. Ma è bastato un solo movimento di Harry per fargli capire che qualcosa non andava. Il ragazzo è entrato nel loro appartamento e l’ha salutato sorridendogli stancamente, ha poi sbarrato gli occhi confuso quando ha notato il tavolo perfettamente apparecchiato nel grande salotto; e no, Harry non si era completamente dimenticato del loro mesiversario, non l’aveva fatto davvero, la busta contenente due biglietti per un viaggio con meta esotica che ha comprato per Nick e che tiene stretta fra le mani ne è la prova indiscutibile. Solo, nel momento in cui è entrato in casa, aveva pensieri diversi per la testa, e Nick già sente il nome della persona a cui certi pensieri sono rivolti fischiargli nelle orecchie.
Quando Harry realizza il perché della sorpresa, si affretta a scusarsi con il suo ragazzo stringendogli le braccia attorno al collo; lo ringrazia sussurrandogli degli auguri e altre paroline dolci all’orecchio e poi lo bacia intensamente – beh, più o meno. Meglio dire che Nick lo bacia intensamente e Harry cerca di non sembrare troppo preoccupato, ma fallisce miseramente.
“Ehy?– lo chiama quindi Nick, una mano aperta sul suo petto per allontanarlo a sufficienza da riuscire a guardarsi negli occhi. Gli stringe poi il mento fra due dita, con fare apprensivo –Che succede?”. Harry sbuffa, lo sguardo che si sposta rapidamente sullo schermo del cellulare appoggiato sul tavolo, per controllare che non ci siano nuovi messaggi: “È Louis.– ammette quindi quasi in un sussurro –Cioè, è Jay in realtà.– si sbriga a precisare non appena vede Nick alzare gli occhi –Sta partorendo e le cose non si stanno mettendo troppo bene. Louis è preoccupato, mi cha chiesto di raggiungerlo in ospedale. È—È un problema per te?”. Come se non avessi praticamente pregato il mio capo per avere il permesso di lasciare il lavoro, come se non avessi girato mezza Londra a piedi per trovare il tuo fottuto orologio preferito, quello che vuoi da mesi e che non si riuscirebbe a trovare nemmeno sotto richiesta della Regina in persona, come se non avessi rischiato di mandare a fuoco il nostro appartamento per cucinare la cena  e tutto questo solo per renderti felice e festeggiare questa stupida festa che è importante solo per te, pensa Nick.
“È il nostro mesiversario, Haz. Come se Louis non avesse un ragazzo e Zayn e Niall e Liam”, si ritrova invece a dire, una leggera delusione nel tono, lo sguardo basso e le dita che giocano con i bottoni della camicia di Harry, tracciandone il contorno. Ha anche l’ombra di un broncio sul viso.
“Sai che non è lo stesso, Nick” è tutto ciò che Harry può dire e si sente così in colpa; lascia un bacio umido sulla fronte del suo ragazzo.
Nick lo sa, comunque, anche questo frutto delle sue considerazioni. Sa che nessuno sarà mai come Harry per Louis e nessuno come Louis per Harry.
“Lo so. Esci da quella porta prima che cambi idea”, concede quindi, abbozzando un sorriso e invitandolo ad uscire con una leggera pacca sul fondoschiena. Harry lascia l’appartamento con uno “Scusami”, Nick crede seriamente di poter sentire il “se sono innamorato di un altro” completare la sua frase. Quella sera cena da solo e si rigira fra le dita i biglietti per i Caraibi, guarda il suo regalo ancora chiuso appoggiato vicino al posto vuoto di Harry. Continua solo a sperare che un giorno ci passi sopra.
 
Harry, Nick considera, è pensieroso. Hanno appena fatto sesso e sta passando una mano fra i ricci sudati di Harry, che sembra però preso dal suo mondo personale: i suoi occhi verdi brillano nel buio della stanza, si sta distrattamente passando la punta dell’indice su un tatuaggio ed è troppo buio perché Nick possa vederlo con esattezza, ma è piuttosto sicuro di poter giurare che si tratti dell’ancora sul suo polso.
“Louis vende casa nostra, Nick”, dichiara all’improvviso il ragazzo, la bocca che gli si piega in un broncio dispiaciuto, sorpreso o forse solo confuso. Nick si chiede per quale motivo Harry pensi che potrebbe fottergli qualcosa di quello che Louis ha o non ha intenzione di fare con la sua cazzo di casa, ma. La risposta al suo dubbio è piuttosto ovvia: “È casa sua, Haz. Ha smesso di essere tua circa—Uhm, un anno fa, quando vi siete lasciati”, dice quindi, marcando particolarmente le ultime tre parole. Giusto per ricordare a Harry che sì, si sono lasciati anche se lui a volte sembra dimenticarselo, a volte tipo più o meno sempre, anche quando ha appena fatto sesso con il suo ragazzo. Considerazioni.
“No, lo so. Ma—Nick ridacchia quando Harry si morde il labbro inferiore alla ricerca di una spiegazione che ovviamente non esiste per il suo interessamento alla casa diLouisenonsua -Ma, credevo mi avrebbe chiesto cosa ne pensassi”. Nick chiude gli occhi annoiato, mentre si fa più vicino ad Harry, fino a far aderire i loro petti; strofina il naso su una guancia di Harry, sbuffa rumorosamente: “È solo una casa, Haz”, sussurra quindi e sa che non è “solo una casa”, ma è già sufficientemente umiliante amare un ragazzo innamorato di un altro, non è poi così necessario rimarcare il concetto, tante grazie. Harry pare considerare l’affermazione per un tempo pressoché infinito: “Già.- dice poi –Magari ha pensato che non fosse importante, no? Che non serviva disturbarmi”. Ora Harry ha le dita lunghissime incastrate fra i capelli di Nick, il viso quasi completamente nascosto fra la massa eventualmente lilla del suo ragazzo.
“O, magari, lui ti ha dimenticato quando tu sei ancora lontano anni luce dal farlo”.
Harry si sente ferito, in qualche modo. Non sa dire se sia colpa della realtà che cerca di non vedere e di nascondere in ogni modo e che gli è arrivata adesso chiara e diretta come un pugno nello stomaco e fa male, male che potrebbe morirci, male che lo fa sentire piccolo e fragile, o se sia semplicemente il fatto che Nick non si sente amato e accidenti, è colpa sua. Opta per la seconda opzione, comunque.
“Nick,- dice allontanandosi quel poco che basta per guardarlo negli occhi, mentre stringe il suo viso fra le mani –smettila di pensare queste cazzate. Sto con te adesso. E ti amo, è tutto quello che conta, ‘kay?”. Nick mormora un verso di assenso e si fa piccolo vicino al corpo di Harry. Si chiede se deve prendere le parole del ragazzo come una confessione o come un tentativo di autoconvinzione. Opta anche lui per la seconda opzione, comunque. E a giudicare dalla tempesta che sono gli occhi di Harry e dal modo in cui continua a strofinarsi insistentemente il polso, non si sbaglia. Inizia a pensare che le sue speranze che Harry ci passi sopra siano piuttosto vane.
 
“Bacialo ancora. Solo per provarmi che puoi farlo senza provare nulla” è ciò che dice Nick quando Harry esulta per l’ennesimo goal di Louis, un sorriso tutto fossette che sembra seriamente sul punto di spaccargli il viso, la voce che esita appena ad uscire alla fine dell’urlo perché non si sa chi ha urlato di più fra lui e Niall - hanno finito entrambi per perdere la voce, comunque -, la maglietta uguale a quella di Louis che gli lascia l’addome appena scoperto, nell’alzare le braccia verso l’alto in segno di vittoria. Matching T-Shirts, fottutamente adorabile, pensa Nick suo malgrado. Questa volta, Nick considera che Harry è estremamente fiero di Louis. Talmente orgoglioso che ogni suo piccolo particolare, ogni suo gesto, sembra urlarlo al mondo intero, come se fosse necessario esternarlo, perché se Harry si tenesse tutto dentro finirebbe per scoppiare.
“Cosa? Non lo farò, Nick” gli risponde distrattamente Harry, che è già tornato a seguire il gioco. Nick non può fare a meno di pensare a tutte le volte in cui Harry gli ha detto che odia il calcio. Beh.
“Perché no? È solo un bacio, dopo tutto”, dice comunque mentre si osserva annoiato le unghie. Tutti quanti, Liam, Zayn e Niall - Niall, sul serio. Se qualcosa ha catturato la sua attenzione durante una partita di Tomlinson deve essere davvero importante – compresi, pensano che Harry abbia sottovalutato la proposta quando “Okay”, risponde noncurante dopo qualche istante di riflessione. Posa poi un bacio sulla tempia di Nick. Tutti scuotono la testa e guardano Nick come guarderebbero un uomo suicida, ma Harry è talmente distratto dalla partita da non accorgersene. Un altro goal. Fossette, urla e maglietta alzata. Potrebbe essere l’inizio di un gigantesco casino.
 
Nick rischia seriamente di vomitare ogni volta che si ritrova casualmente a pensare a quello che Harry e Louis devono essere stati. Perché i due ragazzi ridacchiano complici e si scambiano colpetti, occhiate e frasi amichevoli e di cui solo loro comprendono il vero significato, sono affiatati, carini, si infiammano la pelle a vicenda al più piccolo contatto e nessuno dei due è pronto ad ammetterlo, ma è comunque chiaro come il sole ad ogni persona che gravita loro attorno che c’è un’indiscutibile chimica; e questo dopo più di un anno dalla loro rottura, dopo una litigata così pesante che potrebbe guadagnarsi un Guinnes World Record se solo esistesse un primato per questo tipo di cose. È quasi spaventoso quello che hanno quei due e come sembrano convinti di non riuscire a vederlo, considera Nick ancora una volta.
Nick colpisce un fianco di Harry con una leggera gomitata per distrarre il ragazzo dalla sua conversazione con Louis – che deve essere davvero, davvero interessante visto il modo in cui Harry sembra esserne preso al punto di dimenticarsi della sua presenza -, si schiarisce poi la voce e indica con un cenno del bicchiere Louis, ricordando al suo ragazzo l’unico motivo per cui ha accettato di partecipare all’after-party a casa Tomlinson. Harry stringe la labbra in una piccola “o” e cerca di riprendere fiato dopo le diverse risate provocate da Louis, prima di ricominciare a parlare: “Uhm,—inizia imbarazzato, bagnandosi appena le labbra con lo spumante per prendere tempo –Louis, io dovrei—Tipo baciarti? È una scommessa con Nick, ovviamente”, si ritrova a precisare quando Louis rischia di strozzarsi con il liquido nel suo bicchiere. Louis considera per diversi istanti la proposta prima di stringersi nelle spalle e “Okay”, dire distrattamente.
“Non gli darà fastidio?”, chiede quindi Harry indicando con un cenno del capo un ragazzo all’angolo della stanza, che deve essere la nuova fiamma di Louis. Nick afferra un braccio di Harry e lo stringe appena, come per ricordare che, bacio o non bacio, Harry adesso è suo. E, sotto sotto, ci spera Nick che a quel tipo lì dia fastidio, solo ora inizia a considerare le potenzialità della sua stupida, stupida, stupida proposta. Louis scuote negativamente il capo, “Dovrebbe importarmi?”, chiede anche con un leggero broncio sul viso. Tipico di Louis, pensa Nick con un filo di rabbia, chiedendosi come possa ad Harry anche solo lontanamente piacere un tipo del genere.
 
Harry e Louis si baciano a stampo. Le loro labbra si sfiorano per pochi secondi, poi Harry si allontana e contento sorride a Nick, incrociando le braccia sul petto: “Visto? Non ho provato nulla”, dice quindi mentre le guance gli si colorano appena di rosso; e non è che sia credibile, comunque, ma a Nick ha smesso di interessare – sul serio, non si vuole così male. Sta per afferrare il braccio del suo ragazzo quando “Harry?”, mormora Louis, rimasto imbambolato fino a quel momento. Harry lo guarda; non chiede nulla, non si muove, lo guarda e basta. Occhi azzurri nei suoi verdissimi, le labbra aperte e in cerca di qualcosa, il viso completamente pallido. Harry non dice una sola parola nemmeno quando, con uno strattone, libera il braccio dalla presa di Nick e afferra il viso di Louis fra le sue mani enormi. Si baciano di nuovo, poi, un bacio tutto lingue, denti e saliva; intenso ma non volgare, che sa di mancanza e di mesi sprecati a starsi lontani. Louis afferra i fianchi di Harry e lo stringe di più al suo corpo, Harry sussurra un “Cazzo, Louis, che abbiamo fatto?” all’orecchio dell’altro, prima di tornare a baciarlo.
 
Harry, Nick considera, è ancora innamorato. 
   
 
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