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Autore: _Lillian_    08/09/2014    16 recensioni
"Sarà come se non fossi mai esistito".
Aveva detto così prima di scomparire e così sarebbe stato se dentro me non stesse crescendo qualcosa che mi lega ancora più inesorabilmente a lui.
"Quando non si ha più nulla a cui potersi aggrappare anche il pericolo diventa un'ancora di salvezza, e i Volturi per me, per loro... lo sono stati"
Mi chiamo Isabella Marie Swan e sono un'immortale.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Volturi | Coppie: Bella/Edward
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon
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What you mean to me

Sarà come se non fossi mai esistito”.

Se ne era andato cosi, pronunciando sette semplici parole, le stesse con le quali aveva messo fine alla mia vita. Dal mio catastrofico diciottesimo compleanno erano trascorsi ben 80 anni.
Quasi tutti i ricordi della mia precedente vita stavano via via sbiadendo, portati via da un inesorabile nebbiolina che li rendeva vacui, confusi...lontani. Si lontani era sicuramente la parola giusta, sembrava ormai appartenessero ad una vita così lontana da poter essere considerata un sogno. L'unica cosa che tale non la rendevano, erano quei ricordi di cui non avevo dimenticato neanche un singolo particolare, erano quelli più dolorosi, quelli che minacciavano di corrodere come un potentissimo acido il muro che per non soffrire avevo costruito intorno a me. Erano gli stessi ricordi che avevano il potere di tenermi ancora ancorata alla realtà della quale avrei voluto tanto entrar a far parte.

...è ancora il mio compleanno se non ricordo male, vorrei che esaudissi un mio desiderio”chiesi con la mia stupida voce traballante.
Tutto ciò che vuoi” mi rispose con occhi tormentati.
Fammi tua”.

Irrazionale,disperata, semplice...inaspettata. Sapevo che una tale richiesta non l'avrebbe mai esaudita nonostante la sua promessa, tante volte avevamo parlato dell'alto rischio che si sarebbe creato se la passione tra noi fosse aumentata e altrettante volte tali situazioni lui le aveva bloccate sul nascere.

Perchè piangi?” chiese con la sua melodiosa voce spezzata da un antico dolore.
Perchè non so star zitta, perchè ti ho chiesto di esaudire un desiderio che a te porta dolore. Io sono un'egoista ed è solo colpa mia se è successo quello che è successo prima, non tua! Non di Jasper! Solo dell'insignificante e stupida umana quale sono e io...” 

Inaspettata lo fu di certo ma ancor più inaspettata fu la sua reazione. Nonostante mi sentissi in colpa per tutto ciò che era successo, nonostante mi vergognassi della mia inettitudine, della mia spregiudicata richiesta e delle mie insensate e stupide lacrime, trascorsi la notte più bella della mia vita. Per quale motivo accettò? Non lo so. Forse era solo il preludio dell'imminente addio o forse solo il suo modo di scusarsi per un amore non più corrisposto.
Davvero pochi furono i giorni dopo l'abbandono in cui provai a resistere all'agonia che sempre più tentava di polverizzarmi, vedevo nello sguardo di Charlie il terrore,quale, altro non era che un riflesso del mio. Vedevo il sorriso di Jake, il mio Jake, spegnersi come già da tempo ormai si era spento il mio. Vedevo le persone a me più care soffrire per il modo di gran lunga superiore in cui soffrivo io e tutto ciò andava fermato.
Avevo deciso di mettere fine alla mia vita e ci provai davvero in tutti i modi possibili ma tutti i miei sforzi furono vanificati dal mio migliore amico, il quale, dopo una pesantissima lite mostrò la sua vera natura. Un licantropo, un mutaforma, una leggenda in cui avevo creduto fino ad allora che tanto leggenda ormai non era più. 

LUI NON MERITA LA TUA VITA!LUI NON HA MAI MERITATO NIENTE DI TE BELLA!”.

Cosi aveva detto prima di iniziare a tremare, quanto si sbagliava. Mi tenne in vita evitando qualsiasi pazzia da parte mia, sapeva che in ogni caso mi sarebbe bastata una sua distrazione per averla vinta ma avevo già fatto del male a troppe persone e almeno per il momento gli permisi di proteggermi . Ovviamente mi limitai solo a posticipare la mia morte, lo avrei fatto appena Jake avesse incontrato il suo imprinting in modo da non essere solo al momento della notizia. Meritava che qualcuno lo amasse sopra ogni cosa, una ragazza dall'animo nobile che si sarebbe presa cura di lui e speravo con tutta me stessa che quest'ultima non tardasse ad arrivare anche perchè restare in vita a quel mondo senza lui per me non aveva alcun senso. A peggiorar la situazione la mia salute in quel periodo ancor più cagionevole del normale. Ormai passavo più tempo in bagno che nella mia stanza e dato che di cibo non ne assumevo, era la mia anima che a poco a poco rigettavo fuori.
I miei piani degni di una psicopatica suicida presero una rotta del tutto diversa quando in una fredda mattina autunnale qualcosa dentro di me cambiò. Quando qualcosa dentro di me si mosse.
Spaventata come non mai chiamai Jake in stato confusionale, pochi minuti dopo il campanello di casa Swan iniziò a trillare come impazzito. Jake era arrivato e ringrazia tutte le buone stelle che avevano tenuto Charlie occupato e lontano da casa molto più del previsto per un reato o qualcosa di simile.

Bells dovresti farti controllare da un dottore, forse te lo sei solo immaginata, ma che non stai bene lo avevamo appurato già da un bel po'!” sbottò il mio migliore amico mentre a petto nudo con solo dei calzoncini e a piedi nudi girava la mia stanza in lungo e in largo.
Jake...c'è qualcosa dentro me...io l'ho sentita” dissi confusa...non poteva essere.
Oh andiamo Bells non essere ridicola! Non puoi essere incinta! non hai avuto altri ragazzi se non il succhiasangue  e di certo tu e quella specie di sanguisuga non avete fatto sesso!” Sbottò su tutte le furie.
Lo guardai.
Bells...”
Abbassai lo sguardo.
In ogni caso... non può essere! Non deve essere!”.

Non doveva essere, ma così fu. Nel giro di un mese la situazione peggiorò a vista d'occhio. Il mio corpo era diventato informe, strano, pallido. E il grande pallone che c'era al posto della mia solita pancia piatta la diceva lunga. A Charlie, Jake disse tutta la verità... la prese bene dopo essere svenuto ripetutamente, s'intende. Era ormai chiaro quanto quella realtà così irreale fosse invece concreta, dentro di me un piccolo bambino stava crescendo. Mio figlio, suo figlio.
Il mio fragile corpo tuttavia non era in grado di sostenere tale gravidanza, non sapevo la natura del bambino quale fosse, ma sicuramente era già più forte di me. Ricordai che Ed...lui, mi raccontò tempo prima di una famiglia a capo di tutti i vampiri, i Volturi. Era pericoloso certo ma forse erano gli unici a poter salvare non me ma il mio bambino, non chiedevo altro. Con tutte le sue forza Jake si oppose alla mia decisione.

“Vuoi andare a farti ammazzare!?” strillò Jake in preda ad una crisi isterica
“Jake è l'unico modo che ho per salvarlo, e non urlare o lo spaventerai” risposi a bassa voce carezzando il pancione con fare protettivo.
“Tu sei matta! Ti vuoi gettare in pasto ad un branco di succhiavita!”
“Jake non capisci, io devo salvarlo, lui è tutta la mia vita, lui deve vivere!” risposi con tutta la fermezza che la mia stanca voce poteva permettersi.
“E sia...”.

Non so cosa lo convinse, forse i miei occhi carichi di amore verso quella piccola creatura ce dentro me cresceva, fatto sta che poche ore dopo partimmo allo volta dell'Italia. Alla volta di Volterra.
Aro, il capo di tutto e tutti, vampiro ultra millenario, fu subito affascinato dalla ragazza umana immune ai suoi poteri e a qualsiasi altro di essi e gravida di un vampiro. Raccontar a voce tutta la mia storia d'amore dall'inizio alla fine fu come cento stilettate al cuore per me. Ma per il mio piccolo brontolone questo ed altro. Aro, Caius e Marcus affascinati da me e da tutto il mistero che la mia gravidanza comportava mi accolsero tra loro come una figlia fino al momento del parto. Avvenne poche settimane dopo, un movimento diverso dagli altri, un brusco scricchiolio, la mia spina dorsale spezzata e un fiume di sangue riversato a terra dalla mia bocca. Fu la cosa più dolorosa che qualsiasi individuo umano e non avesse potuto sopportare.

TIRALO FUORI SOFFOCA!” urlai ad Aro con tutta me stessa
Tranquilla bambina mia” rispose il vampiro iniziando a mordere in più punti il ventre rigonfio. Il dolore fu qualcosa di indescrivibile. Sangue proveniente dal mio ventre squarciato venne rovesciato a terra come se una grande conca ripiena di quest'ultimo fosse caduta. Jane, pupilla di Aro e migliore guardia dei Volturi, mi teneva la testa alzata per evitare che soffocassi con il mio stesso sangue.
VI PREGO NON RESPIRA!” urlai ancora. Un'altro assordante scricchiolio e le mie gambe presero una posa innaturale.
Un pianto... era nato... il mio bambino.
Com è possibile” mormorò Aro.
Cos'era successo al mio bambino! Perchè Aro non parlava!? Perchè non lo faceva neanche Jane o qualcun altro dei presenti.
E' un miracolo...”
Altri tre pianti si unirono al precendente, tutti diversi. Non capivo.
Complimenti Isabella sei diventata mamma di quattro splendidi gemelli” sospirò Jane con voce adorante.
Qua... qauttro ge...gemell...” e poi buio. 

Fu così che diedi alla luce i miei angeli, i miei perfetti bambini ibridi, fu così che nacquero Anthony J, Renesmee Carlie, Lilian e Deliah Alice Cullen.   
Mi chiamo Isabella Marie Swan e ora di quella realtà che avevo tanto agognato ne facevo parte. Sono un'immortale.  

ANGOLO AUTICE  :)
Salve e piacere a tutte mi chiamo Lillian e spero tanto di avervi incuriosito con la mia storia.
Vorrei iniziare questo cammino insieme a voi e spero di ricevere presto vostri pareri. Alla prossima <3

 
   
 
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