08/09/2014
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Il fatto è che, pur non volendo, prima o poi ci arrivi a quel punto. Al punto dove hai paura a fidarti, ad esporti, ad aprirti... semplicemente a voler bene.
Ok, forse avrei dovuto cominciare con un ‘Caro Richard’, ma mi sembrava più appropriato così. Ora almeno sai il motivo di tutto ciò.
Scusa se sembro distaccata, scusa se mi comporto come se non tenessi conto dei tuoi sentimenti o come se non apprezzassi tutte le attenzioni che mi rivolgi.
Mi rendo conto di tutto, anche se non lo do a vedere. Voglio che tu lo sappia, e che lo tenga bene a mente.
Ho avuto un lunga, sofferta, altalenante vita prima che tu facessi capolino; ho amato, ho sofferto e sono sopravvissuta. Ma ogni istante passato mi ha segnata, inevitabilmente.
Pian piano ho smesso di credere a quelle persone che mi dicevano ‘Ci sono io, non preoccuparti’, a quelle che ogni tanto mi prendevano per mano e mi assicuravano che loro sarebbero state con me per sempre. Ho smesso di vedere quello che mi sembrava fosse, e ho iniziato a capire quello che in realtà era. E ho visto.
Ho visto che le persone possono lasciarti, mandarti via con una facilità incredibile. Ho visto che per loro è sempre più facile, perché ti sbattono la porta in faccia ridendo, mentre tu piangi ripensando ai loro ‘Ti voglio bene’.
Ho smesso di credere a tutte queste bugie, e ho imparato la lezione: se una persona rimane lo si capisce nel momento in cui ti guarda e intanto sorride, ma non dice nulla.
È per questo che sto combattendo una battaglia inesistente contro il mondo, escludendo qualsiasi occasione di aprire il mio cuore.
Per questo motivo non ti ho mai fatto avvicinare a me. Mi sono protetta e, così facendo, mi sono fatta del male: ho buttato al vento la mia occasione per tornare ad essere felice.
Ed ora sto per timbrare il cartellino d’uscita. O almeno credo si dica così, lo sai che non sono un’esperta di modi di dire.
Ma prima che io parta tu devi sapere la verità, ne hai tutti i diritti.
Io ti amo. Sì, ti amo con tutto il mio cuore. Non ti ho mai dato la possibilità di intuirlo, lo so, e hai tutti i diritti di avercela a morte con me, ma io devo dirtelo.
Io ti amo per abitudine. So che sembra una cosa sbagliata, ma non è così: ho l’abitudine di alzarmi al mattino e arrabbiarmi perché non sei accanto a me. Ho l’abitudine di guardare il telefono centinaia di volte al giorno, anche quando so che non ti farai sentire, perché desidero sempre un tuo messaggio o una tua chiamata. E ho l’abitudine di commuovermi quando mi scrivi qualcosa di un po’ più speciale del solito. Ho anche l’abitudine di guardare la tv, leggere, scrivere, respirare, pensando che poi arriverà finalmente il momento più bello della giornata: stare con te. Ho l’abitudine di immaginarmi mentre ti bacio, senza paura. Ho l’abitudine di cedere alla tua voce, anche quando sono arrabbiata. Io ti amo per abitudine, ma il segreto è che, in fondo, a te non mi abituo mai.
Ora penserai che queste parole non provengano da me, ma ti assicuro che, nonostante le apparenze, possiedo un lato romantico inutilizzato da anni.
Credo di aver scritto tutto, quindi non mi resta che dirti addio. Ci vedremo in un’altra vita, sempre che ne esista una al di là della linea che sto per attraversare.
Un’ultima cosa: sii felice, promettimelo! Prosegui anche senza di me, ci sono persone che dipendono dal tuo sorriso. Lo so perché io ero una di quelle.
E perdonami, per tutto. È la mia unica richiesta.
Ti auguro ogni bene nella vita, Rick. Con tutto il cuore.
Kate