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Autore: Batyfe    08/09/2014    0 recensioni
Da un frutto magico, una mela verde, nasce la generazione dei draghi. A questi viene donato un cuore umano per poter crescere possenti e nella via del bene. I donatori sono i così detti Kendha, che, dopo aver dato vita al proprio drago, vengono dotati dalle loro creature di un sangue speciale. Questo li rende immuni al fuoco e alle fiamme e li rende cittadini di Dragon Valley, antica città nella valle tra le pendici dei monti dragoni. Gli umani, o cacciatori, non possono entrare dato che le uniche vie d'accesso sono una colata di lava e un percorso all'interno di un vulcano.
Esistono quattro tipi diversi di allevatori, caratterizzati da diversi colori: blu,rosso,verde e nero. Questi derivano ognuno da una madre creatrice diversa.
Fatti strani stanno accadendo ai tempi nostri a Dragon Valley, l'antico nemico è vicino...
Genere: Avventura, Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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PROLOGO



Dragon Valley è una piccola cittadina in fondo a una valle tra i monti più alti del mondo: i rilievi dragoni. In questa località vivono gli addestratori di draghi: persone nate con una cicatrice sopra l’ombelico che si caratterizzano perché immuni alle fiamme e che hanno una certa affinità con gli animali mitologici. I non Kendha ( questo il nome degli allevatori di draghi) non possono entrare nella città dato che la porta per accedervi è una cascata di lava o un cunicolo di emergenza che passa dentro a un vulcano attivo e pericoloso. Dragon Valley fu creata dal saggio Amelio Fire quando, superata una barriera creata dalle forze nemiche, trovò la radura e una gemma verde, chiamata Mela Verde, che all’interno conteneva il seme per il primo drago nella storia. Amelio radunò la sua famiglia e la portò in quel posto meraviglioso mentre la mela, dopo il contatto con la pelle umana, continuava a crescere. Un giorno il saggio, tolto il sasso che nascondeva la mela ignorata dalla sua intera famiglia, trovò una gemma al posto del frutto e, appena la toccò, ne uscì un piccolo essere squamoso. Esso saltellava sul posto e, appena notò l’uomo, li fece un rigoroso inchino. La leggenda narra che quando questo drago lo riconobbe come suo padrone li chiese il suo cuore per continuare a vivere e formare la vera e propria stirpe dei draghi. Amelio in un primo momento si rifiutò, accostò di nuovo il masso per nascondere il suo tesoro e se ne tornò a casa. Passarono circa tre anni e il draghetto cresceva nel suo nascondiglio mentre il cuore del vecchio divenne sempre più oscuro. Un giorno, dopo la raccolta, Amelio fu colpito da una grande tragedia: la sua famiglia, tranne il figlio minore, vennero trovati morti in casa. Così, preso da un cieco desiderio di morte il saggio si recò dal drago, che non vedeva da all’ora, per offrirgli il suo cuore nella speranza che il suo sacrificio servisse a qualcosa. Quando arrivò la pietra era sparita e dentro alla fessura non c’era niente, se no un germoglio dove si trovava la mela. Preso dallo sconforto il vecchio rimase nella grotta assetato e affamato. Dopo pochi giorni si decise ad uscire e ad aspettarlo c’era suo figlio minore con un mantello verde squamoso. Il padre lo accusò di aver ucciso il drago per farsi una pelliccia ma subito da dietro a un massi uscì l’animale in perfetta forma. In tutto quel tempo era diventato ormai adulto. Sopra la testa portava una piccola cresta e le ali sapevano già volare. I due si guardarono per qualche istante e il saggio cadde in ginocchio. Lo prego di prendere il suo cuore perché ormai non aveva più valore. Ma il drago si rifiutò. Era troppo oscuro, marcio. Ed inoltre ne aveva già ricevuto uno: proprio da suo figlio che ora portava il mantello dei re dei draghi e nel suo sangue scorreva sangu8e nuovo, puro: aveva il così detto sangue Kendha. Il vecchio non capì più nulla. Come poteva essere ancora vivo senza cuore il ragazzo? E la risposta arrivò all’istante: gli allevatori di draghi donano il proprio cuore con spirito pure e con un atto di sacrificio; appena fatto viene dato loro sangue nuovo che non ha bisogno di essere pompato. L’uomo sentì bollire il proprio sangue marcio nelle vene mentre il suo amato figlio e il drago si allontanavano incuranti di lui. Gridò il loro nome per giorni mentre i due occupavano la sua casa. Si narra che il terzo giorno l’uomo stremato si sia nascosto dietro il monte Taw, molto lontano dalla sua vecchia dimora e che non sia mai più tornato. Morì piano e soffrendo immensamente mentre i suoi giorni correvano.
Dall’altra parte il giovane Slash e il suo nuovo drago costruivano un’immensa città, curarono l’albero di mele verdi e crearono la barriera di fuoco. Ma prima di finirla chiamarono a vivere con loro quattro donne speciali, dalle quali nacquero le generazioni future.  Crearono un muro intorno alla valle e fecero il nuovo passaggio segreto sotto al vulcano.
Pochi mesi dopo dall’albero iniziarono a crescere frutti che, raccolti dalle quattro donne, fecero nascere quattro creature. Le signore donarono il loro cuore e il loro sangue si trasformò. Nasceva così la generazione dei draghi buoni.


                                                                                                                                                                          
                                                                                                                                                                                                                            tratto dal libro delle radici
 
                                                                                                                                                                      firmato:  Simon Bludragon 

 
  
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