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Autore: Defiance    09/09/2014    5 recensioni
Regina ha nuovamente perso il suo amore e decide di vendicarsi di Emma, ripagandola esattamente con la stessa moneta.
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[CaptainSwan]
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Regina Mills, Sorpresa, Un po' tutti
Note: OOC, Otherverse, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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"MILAH! No!" urlò Hook, bloccandosi sull'ingresso della stanza.
Emma riaprì gli occhi e, persino senza cuore, questi le si inumidirono.
Lo guardò per imprimere nella sua mente ogni suo dettaglio, dai suoi occhi azzurri come l'oceano, alla sua barbetta che gli attribuiva ancor di più un'aria da cattivo ragazzo, alle sue labbra che erano in grado di accenderla come niente e nessuno aveva mai fatto prima, al suo corpo così sexy... alla sua voce, quel suono che la calmava e la cullava la notte, che le faceva venire i brividi ogni qualvolta le sussurrasse qualcosa di dolce o malizioso.
Milah strinse più forte, ma sempre con estrema lentezza: voleva farla soffrire il più possibile, prima di ucciderla.
Killian non poteva muoversi, perchè se lo avrebbe fatto, lei avrebbe potuto darle il colpo di grazia in anticipo e non ci sarebbe stata più speranza per la sua Emma.
"Fermati, ti prego, Milah, non... non costringermi a riviverlo... non... non portarmi via la donna che amo" 
Belle, che aveva appena ripreso coscienza, provò a rialzarsi ma senza avere successo.
"Milah, Killian non lo merita... non ha già sofferto abbastanza?" provò a persuaderla e, sorprendentemente, la donna allentò la presa sull'organo.
"Sapete, forse avete ragione. C'è solo una persona che deve morire... una condanna a vita, Emma" mormorò, dirigendosi lentamente verso il pirata, affondando la mano nel suo petto ed estraendone il cuore.
Hook rivolse uno sguardo d'addio ad Emma e lei urlò, urlò con quanta voce avesse in gola.
Milah si ergeva con i cuori dei due amanti tra le mani e rideva, ma quando cominciò a stringere quello di Killian, delle lacrime le rigarono il volto.
"Se non puoi stare con me, non starai con nessun'altra... ricorda che io ti amo" mormorò, scrutando con dolore l'uomo agonizzante ai suoi piedi.
"NO!" gridò la Salvatrice a quel punto, chiudendo gli occhi e concentrandosi: canalizzò tutta la rabbia, la frustrazione per aver già perso troppe persone importanti nella sua vita, il suo amore per Hook e il desiderio di non perderlo.
Era stanca di dire addio a coloro cui apriva il suo cuore, non appena lo faceva. Non avrebbe retto la sua perdita e non perchè ne aveva subite tante, ma perchè non aveva mai amato nessuno come amava lui.
Chiuse gli occhi e lasciò che tutti i suoi sentimenti e le sue emozioni si riversassero all'esterno, in un'esplosione di luce bianca che illuminò la stanza e scaraventò Milah contro il muro, facendole cadere gli organi dalle mani.
Emma corse verso Killian e lo abbracciò, piangendo.
Poi ci fu un lampo e Tremotino comparve nella stanza, nelle sue sembianze da Signore Oscuro, le iridi dilatate dalla rabbia.
Si fiondò su Milah e ne estrasse il cuore. Lei lo scrutò terrorizzata e confusa: aveva lei il pugnale, lo controllava lei... giusto?
"Va all'inferno, stronza. E questa volta per sempre" sibilò, prima di ridurre l'organo in polvere.
Ci fu un altro bagliore che inghiottì la donna consumandola completamente ed Emma spalancò gli occhi: forse stava impazzendo, ma le era sembrato di vedere Graham e Neal che la portavano via.
Non restò neanche un corpo, forse perchè quello era già sparito molti anni prima e il suo ritorno non era effettivo al cento per cento.
La magia non poteva resuscitare le persone...
Gold raggiunse Belle, la prese tra le braccia e, dopo aver chiesto con lo sguardo se ci fosse bisogno del suo aiuto, sparì.
"Ehm, aspetta!" esclamò la Salvatrice, guardando con aria smarrita il suo cuore e quello di Killian: non aveva la minima idea di come fare a metterli al proprio posto, ma Tremotino era già andato via.
"Segui l'istinto, Swan" sussurrò lui, sorridendole appena.
Non era stato semplice vedere Milah venire uccisa da Rumple di nuovo, ma sapeva che doveva andare a finire così. D'altronde, per quanto male gli avesse fatto, nè lui, nè Emma, nè Belle ne sarebbero stati capaci... e non contava sull'intervento di Regina.
Non voleva Milah morta, ma lei aveva scelto di non accettare quella seconda opportunità... e l'equilibrio doveva essere ripristinato.
Aveva gli occhi fissi sulla bionda, pensava a quanto aveva temuto di perderla, quando lei sussurrò stupita il suo nome.
"Killian... guarda..."
Si allontanarono lentamente, le bocche dischiuse per lo stupore e fissarono le sagome che si avvicinavano a loro.
Neal si rivolse prima ad Emma, ringraziandola per aver preso le sue parti con Milah e per aver creduto in lui fino alla fine, nonostante le delusioni che egli stesso le aveva inferto.
"E tu, non hai fallito con me. Ti accusavo per l'abbandono di mia madre, non capendo che l'unica da biasimare era lei, perchè era stata una sua decisione. Ti sei preso cura di me anche quando hai scoperto chi ero e non ti ho mai ringraziato per questo... E so che non fallirai neanche con Henry. Non avrei voluto nessun altro a fargli da padre" aggiunse poi, rivolto a Killian, e ammiccò alla bionda che sorrise istintivamente.
Bealfire sparì così com'era comparso, lasciando la parola alla seconda figura che li aveva appena raggiunti.
"Graham" mormorò la Salvatrice, gli occhi umidi di lacrime.
"Emma. Non ho mai avuto l'opportunità di ringraziarti per avermi liberato..."
"No, è colpa mia se sei morto. Dovresti ringraziarmi per questo?" lo interruppe lei, scoppiando a piangere.
Avvertì lo stesso dolore che aveva provato quando, mentre si stavano baciando, l'uomo le si era accasciato contro e si era spento tra le sue braccia senza capire cosa ne avesse causato la morte.
Era consapevole di avere lo sgardo di Hook addosso, lui non sapeva nulla del Cacciatore, ma glielo avrebbe spiegato dopo... era un conto in sospeso che doveva chiudere.
"è stata Regina. E se la morte era il prezzo che dovevo pagare per sentire di nuovo qualcosa... sono felice di averlo fatto. Io provo di nuovo dei sentimenti, Emma. Grazie a te. Sei capace di risvegliare le emozioni di una persona che è stata privata del proprio cuore, Emma, c'è molto più potere di quanto immagini in te... usalo bene e per le giuste ragioni. E sii felice, è l'unica promessa che voglio da te"
Lei annuì, asciugandosi le lacrime e sorridendo suo malgrado.
Poi Graham sollevò i loro cuori, che si unirono fino a diventare uno solo e poi si divisero nuovamente prima di rientrare nei loro corpi, seguiti dagli ormai familiari pizzicorii al petto.
"Abbandona il senso di colpa, sceriffo Swan. E Salutami Snow" aggiunse, prima di cominciare a dissolversi.
"Graham! Aspetta! Devo sapere... Milah ha detto..."
"Io sto bene" l'anticipò lui e svanì col sorriso ancora sulle labbra.
Quello era decisamente un ricordo migliore di come li aveva visti per l'ultima volta.
Emma guardò Killian, che aveva lo sguardo perso nel vuoto e un'espressione malinconica dipinta sul volto... sembrava che stesse soffrendo davvero tanto.
"Mi dispiace" sussurrò prendendolo per mano e permettendogli di posare il capo contro il suo petto; il pirata non disse nulla, si limitò a stringerla a sè.
"Lo sai, vero, che anche Milah è una vittima in questa storia? è stata plagiata da Cora per mesi... non permettere a questi ultimi giorni di scalfire il ricordo che avevi di lei, non erano la stessa persona"
Hook alzò per la prima volta lo sguardo su di lei e corrugò la fronte.
"Come puoi essere così buona, Emma?"
"Ti amo, Killian" rispose solo lei e lo baciò intensamente, dolcemente e lentamente, assaporando quel momento e ringraziando il cielo di poterlo ancora avere al suo fianco. 
"Ti amo anche io, Emma"

Belle si risvegliò la mattina seguente, per scoprire che la sua ferita era del tutto sparita; quella all'addome per lo meno.
Rumple era seduto al suo fianco e le sorrideva, la mano posata sul suo capo.
"So tutto. Mi hai mentito" furono le prime parole che la donna pronunciò e Gold sospirò, abbassando lo sguardo e lasciandosi ricadere contro lo schienale della sedia.
"Ho ucciso io la Perfida Strega. Ti avevo dato una copia del mio pugnale. Ma dopo il matrimonio, le ho scambiate di nuovo. è per questo che sono stato in grado di sconfiggere Milah, perchè lei ha preso la copia sbagliata, quella che avevo io, pensando che non fossi cambiato. Ma lo sono, Belle. Grazie a te. E semmai agirò come il Signore Oscuro, d'ora in poi, sarà solo per proteggere le persone che amo... da reali pericoli. Come è successo in questo caso. Ti amo, Belle. Ti amo e se potrai mai perdonarmi per non averti detto..."
Ma la donna non gli fece neanche finire il monologo, che lo baciò con tutta sè stessa; le aveva mentito, ma poi era ritornato sui suoi passi ed era ciò che contava.
Aveva salvato lei, Emma e perfino Uncino.
Forse anche gli esseri più malvagi potevano realmente cambiare con le giuste motivazioni.
Forse, dopotutto, il lieto fine c'era anche per i cattivi.









Angolo Dell'Autrice
Ciao, salve a tutti!
Eccomi qui col sesto, - e credo penultimo -,
capitolo della mia storia.
Eh sì, probabilmente il prossimo sarà l'epilogo.
Spero tanto che questo aggiornamento vi
piaccia, fatemi sapere, se vi va.
Alla prossima,
Bell :)
  
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