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Autore: drem_of_love    09/09/2014    7 recensioni
Salve amici, eccomi qui che ripubblico lamia storia amore impossibile con un nuovo titolo e con numerose revisioni e modifiche. Spero vi Piaccia, ho intenzione di riempire le lacune della storia e gli spazzi di tempo tra una cosa e l'altra, li avevo un po saltati.
Soun è vedono con tre figlie. Ha deciso di risposarsi con la sorella del suo migliore amico. Vedova anche lei, ha un figlio 16enne, il quale dovrà imparare a vivere con tre splendide ragazze e sentimenti contrastanti. Spero di avervi incuriosito.
Genere: Azione, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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Nda: Salve a tutti/e eccomi qui con un nuovo capitolo. Non è lunghissimo in quanto è un intermezzo con il prossimo. Spero vi piaccia. Aspetto le vostre opinioni. Un bacio Rachel.
 
 
Capitolo 14
L’ultimatum di Soun


Pov Ranma

Ero furibondo. Quella stupida di Akane stava cercando di evitarmi in tutti i modi. Ero sul punto d’impazzire. Ucchan era appena andata via, si era attaccata come una cozza sullo scoglio, non ne potevo più. Andai in camera per riposare ma non ci riuscivo. Stavo sclerando.  Avevo deciso, dovevo parlare con Akane. Doveva ascoltarmi.
Con un abile salto salii sul balconcino della sua camera. La luce era spenta. Lentamente scostai l’anta della finestra. Come un baka avevo dimenticato di annullare il mio Chi.
<< Chi va là?>> Oh mio Dio era sveglia e adesso?
Scostò la tenda per guardare nel buio e la vidi. Indossava il suo solito pigiama giallo, i capelli arruffati e l’immancabile spada da kendo in mano.
<< Sono io, Akane fammi entrare.>> La implorai abbassando la voce.
Si spostò e con un salto fui dentro.
<< Sei per caso impazzito? Se ti avesse visto qualcuno?>> Era furiosa ma non m’importava. L’afferrai per i fianchi .
<< Devi ascoltarmi, non c’è la faccio più.>>
<< Ti ho già spiegato che non c’è ne bisogno.>> Urlò indispettita dandomi le spalle.
Perché si comportava così? Cosa mi stava nascondendo?
<< Non ti sembra di avermi punito abbastanza? Sei uscita tre volte con quel maiale questa settimana.>>
<< Esco con chi mi pare. Io non sono la tua fidanzata. Preoccupati di Ucchan.>>
<< Stupida non è lei che voglio e te lo dimostrerò, ora basta.>>
Si girò per rispondermi  e vidi luccicare delle gocce salate agli angoli dei suoi occhi. Le asciugai il viso con entrambi i pollici e la baciai.
<< Perché non capisci stupida>> Le sussurrai tra un bacio e l’altro.
Aveva il viso arrossato e gli occhi liquidi.
<< Tu non capisci. Noi non possiamo.>>
Di nuovo quelle parole. Le sue paure con l’arrivo di Ukyo erano tornate a galla. Avevo deciso avrei messo le cose in chiaro. Ucchan era mia amica, non l’avrei mai sposata.
<< Tranquilla, ora torna a dormire e soprattutto smettila di dar corda al suino e di ascoltare le scuse dello scopettone.>>
<< Geloso?>> Ridacchiò lei serena.
<< No è solo che non li sopporto.>>
Balzai fuori dalla finestra e tornai in camera. Finalmente ero più sereno.
 


Pov Akane

Evitavo Ranma da due settimane e come al solito ho ceduto. Sono una stupida, mi ero ripromessa di tenerlo alla larga. In sei mesi aveva sconvolto il mio mondo. A scuola scacciava i miei corteggiatori, in giro era molto corteggiato e mi aveva sottratto la fama di più forte. Stavo ancora ripensando al nostro bacio quando la vibrazione del mio cellulare mi distrasse.
<< Domani ti aspetto davanti allo studio di Tofu alle 15. Ti dimostrerò che sono davvero malato. Shinnosuke.>>
Lanciai il telefono sul comodino, finalmente avrei visto chiaro in questa situazione. Non riuscivo a smettere di pensare a quando Ryoga me l’aveva detto. Il giorno seguente all’ennesima dichiarazione smielata mi ero precipitata a casa sua.
<< Smettila di mentire, occupati di tuo figlio pittosto.>> Ero furibonda.
<< Non è mio quel figlio. Io ti amo perché non lo capisci.>>
<< Sei un bugiardo. Stavi con me e te la spassavi con quella. Poi come se non bastasse ti fingi malato.>> Questa era davvero il colmo. Fingersi malato per avere la mia pietà.
<< Non ti mentirei mai su questo. Accompagnami da Tofu la settimana prossima e te lo dimostrerò. In fondo è il tuo medico e il ragazzo di tua sorella.>>
<< Allora ammetti che il figlio di Shampoo è tuo?>>
<< Si ma è stato un’errore.>>
Andai via, avevo sentito troppo.
Ritornai alla realtà, puntai la sveglia e mi addormentai. In fondo domani sarebbe stata una giornata pesante.
La sveglia cominciò a trillare, le diedi un colpo e mi alzai. Oggi sarebbe stata una giornata faticosa ed io ero solo all’inizio. Mi recai nella sala da pranzo e mi accomodai. Come al solito anche quella mattina Ukyo si era presentata. L’ultimo ad entrare fu Ranma. Mi guardò e io gli voltai la faccia. Non sopportavo la presenza della sua promessa sposa in casa nostra 24 ore al giorno.
<< Buongiorno ragazzi.>> Esclamò gentile Nodoka.
<< Buongiorno.>> Rispondemmo in coro.
Quella mattina cera anche Kasumi. Ci porse le scodelle e cominciammo a mangiare.  Per la mia gioia Ukyo prese ad imboccare Ranma. Lui le ripeteva continuamente di smetterla ma lei sembrava sorda.
<< Dai amore, fai aaa>>
<< Smettila Ucchan, mangio da solo.>>
Nabiki lanciò un occhiata prima a suo sorella e poi a noi.
<< Siete troppo appiccicosi, a qualcuno potrebbe dare fastidio.>>
<< Perché cara, in fondo si voglione bene.>> S’intromise Soun sorridendo.
Era il momento, dovevo chiarire una volta per tutte. Mi alzai e sbattei i palmi delle mani sul tavolo.
<< Io non sposerò Ucchan. Non è lei che voglio.>>
L’attenzione era tutta su di me, mi alzai e poggiando le mani sulle spalle di Akane.
<< Io sono innamorato di Akane. Non voglio più mentirvi.>>
Ucchan si alzò di corsa e andò via. Tutti si erano ammutoliti. Soun si alzò e puntandomi il dito contro.
<< Non si può figliolo, voi siete fratelli.>>
<< Non abbiamo nessun legame di sangue. Lei per me non è una sorella.>>
<< Ranma te lo ripeterò un ultima volta. Con Akane NO … Quindi se non vuoi rispettare questa regola dopo il matrimonio partirai.>>
Non poteva farmi questo. Guardai prima Akane e poi mia madre.
<< Papà non ti sembra di esagerare?>> Chiese la mia amata.
<< Allora anche tu ricambi? Non approverò mai tu sei stata già promessa.>>
<< Tu non puoi …>> Urlò Akane tra un singhiozzo e l’altro.
<< Perché ci fai questo? Dovresti appoggiarci e invece… >> Ero furioso con Soun.
<< Soun ragiona, i ragazzi si amano cosa c’è di male.>> Mia madre implorava il suo sposo.
<< Non si può mia cara. Dieci anni fa il nonno di Shinnosuke mi salvò la vita e io gli ho promesso che mia figlia avrebbe sposato suo nipote.>>
<< Con lui no. Questo non lo posso accettare.>> Urlai spaccando il tavolo del soggiorno.
<< Tra tre giorni ci sarà il matrimonio, poi andrai in Cina con Genma a risolvere quel tuo problema.>>
Afferrai la mia cartella e corsi via. Non poteva finire così.


 


Pov Shinnosuke


Oggi avrei finalmente riconquistato la mia Akane. In fondo non aveva scampo. Mio nonno aveva salvato la vita a suo padre dieci anni prima. Poi oggi avrei ottenuto la sua compassione. Estrassi una boccetta dal mio fidato zaino e la ingurgitai. Questa favolosa pozione comprata in Cina alterava la situazione fisica per 24 ore. Almeno la storia del mio problema di cuore sarebbe stata confermata da suo cognato. L’avrei implorata di restarmi accanto e lei non avrebbe rifiutato. Era troppo buona. Guardai l’orologio e sorrisi meno di mezzora e avrei finalmente vinto.
   
 
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