Sono passate più di due ore e la Mia Ichi-kun non è ancora uscita da quella stupida stanza d’ospedale, nemmeno una infermiera o il dottore, nessuno che mi dica che Mia moglie sta bene.
Due ore passate a camminare su e giù per il corridoio dell’ospedale, con l’ansia che pian piano mi uccide, ‘e se le fosse successo qualcosa? È stata colpa mia, non volevo farla soffrire’. Nella mia mente si susseguono solo pensieri negativi, ma in un giorno bello come oggi non devo essere pessimista e allora perché non ci riesco, me l’ha promesso che non  sarebbe successo niente, che saremo tornati a casa Nostra. Devo crederle, non mi ha mai mentito.
Sento una mano appoggiarsi sulla mia spalla destra svegliandomi dai miei pensieri. Gouenji mi sorride, ricambio il sorriso e mi accorgo che dietro di lui ci sono tutti i miei amici di infanzia e anche i miei allievi.
‘’Dai tra poco sarà tutto finito non devi preoccuparti altrimenti peggiori solo le cose, e poi sai come è fatta Kaze-chan, se ti vede così agitato si agita anche lei, e non può farlo nelle sue condizioni, deve stare rilassata e anche te’’ mi dice Kidou,  ‘’Allenatore Endou, noi siamo qui per sostenere lei e sua moglie, ripensi a dei momenti belli passati insieme’’, grazie mille Tenma, grazie ragazzi, grazie per esser venuti qui tutti per sostenermi. È vero ne abbiamo passate tante, tra litigi, amore, gelosie,tristezza... Quanto tempo, mi sembra solo ieri che ci siamo conosciuti, mi ero innamorato subito di te, dalla prima volta che ti ho vista a correre con i tuoi amici ad atletica, eri la più veloce, i tuoi capelli si muovevano ad ogni tuo movimento, quei capelli di un colore più bello del cielo, morbidi e lisci, prima legati in una coda alta e ora sciolti che ti ricadono sulle spalle, mi piace sentire il loro odore e passarci le dita per togliere quei pochi nodi che si formano.
 I tuoi occhi marroni, il sinistro sempre nascosto da un ciuffo, così seducenti, così vivaci, così ipnotici, non smetterò mai di guardarli, di immergermi in quell’abisso scuro, starei giorni e giorni a guardarli.
Il tuo corpo così bello, le gambe lunghe e snelle, la vita sottile, il petto prosperoso, le mani candide, i tuoi movimenti aggraziati, la tua voce calda e serena, delle volte mi stento a credere che tu sia un essere umano, potresti essere un angelo caduto sulla terra, mi immagino anche come potevano essere le tue ali.
‘’Il signor Mamoru?’’ per la seconda volta mi risvegliano dai miei pensieri, è l’infermiera, finalmente qualcuno mi potrà dire qualcosa. Mi avvicino a lei un po’ titubante, mi fa cenno a me di seguirla da solo, mi giro e vedo tutti che mi incitano ad andare.
Mi fermo davanti alla porta, non sono sicuro di entrare, ho paura, ora alzo i tacchi e me ne vado, però non posso farlo, come posso essere così egoista, come posso lasciare la persona che amo da sola.
Metto la mano sulla maniglia. Tremo. Sto sudando. Non sono sicuro di farcela. La stringo forte. Vedo le nocche diventarmi bianche. L’abbasso piano. Apro un pochino, quel poco che basta per sentire delle voci. Mi fermo. Sono immobile, sembro una statua. Sento un pianto. Perdo un battito. È successo tutto così veloce. Apro lentamente la porta. E la vedo.
La Mia Ichi-kun è distesa sul letto d’ospedale, ha gli occhi chiusi, mi viene da piangere, ma mi faccio forza, e con passo leggero mi avvicino a lei.
A il viso rilassato, è più bella di sempre, vorrei tanto vedere i suoi occhi, le accarezzo la guancia e, con molta calma, apre i suoi splendidi occhi. Mi guarda e mi regala uno dei suoi più belli sorrisi. Ricambio e mi avvicino per darle un bacio.
Quando mi stacco da lei mi accorgo che tiene stretto tra le braccia, avvolto da delle coperte, qualcosa.
Non riesco più a trattenere le lacrime e una mi solca la guancia, Ichi-kun mi sorride e, spostando con delicatezza la stoffa che tiene tra le braccia, scopre la piccola faccia di un bebè.
Quella è stata la causa di tutta quella preoccupazione, di tutta l’ansia che ho provato, ma anche il frutto dell’amore che mi lega alla mia amata.
Inizio a piangere dalla felicità, vedo che anche Ichi-kun piange, poi sposta lo sguardo su di me, mi sorride, ‘’Mamoru’’ sento il mio cuore fermarsi quando sento la sua voce chiamarmi, ‘’Vuoi tenere in braccio NostrA FigliA?’’, è femmina, una bellissima femmina. Esito un pochino, non so cavarmela con i bambini, lei mi guarda come per dirmi ‘non aver paura, sono sicura che ce la farai’ . Faccio un ‘si’ con la testa e lei delicatamente mi porge nostra figlia. La guardo, è così piccola. Lentamente apre gli occhi e tiene le mani a pugno, fa un lamento prima di aprire del tutto gli occhi e inizia a fissarmi e mi regala un sorriso.
‘’Ichi-kun’’  le chiamo con le lacrime agli occhi, lei mi guarda incuriosita, ‘’Ha gli occhi uguali ai miei, i capelli del tuo stesso colore, le guance paffute e rose e... il tuo stesso sorriso luminoso’’, lei sentendo l’ultima frase inizia a piangere dandomi del ‘Baka’ . Mi avvicino a lei, sempre con la bambina in braccio, e mi siedo sul letto. Le do un bacio sulle labbra, poi mi stacco sentendo mia figlia agitarsi. Ichi-kun l’accoglie tra le sue braccia non smettendo mai di sorridere. ‘’Sai Mamoru quando ho saputo di essere incinta avevo paura di cosa potesse succederci’’ mi parlava con una voce calma senza smettere di guardare la bambina, ‘’Quando sono entrata in ospedale mi è venuto il panico, non sapevo cosa fare e te non eri al mio fianco. Avevo paura di perdere la bambina e mi agitavo ancora di più. Ma quando prima di entrare in sala parto ho visto il tuo sorriso mi sono fatta coraggio’’ alzò lo sguardo su di me, stava per piangere, ‘’Mamoru sono felice di condividere il mio amore con te e di aver avuto questa bambina, sei la persona più speciale di questo mondo e sappi che non chiedo marito migliore di te. Ti Amo Endou Mamoru’’, la stringo forte al petto stando attento alla bambina, ci stringiamo tutti e tre insieme, come una famiglia, la Nostra famiglia.
Sento il cuore battermi forte nel petto, ho finalmente le persone che amo vicino a me e non le lascerò mai andare via. Ora che sono felice nessuno potrà mai togliermi questa felicità.


Angolo... dell’Autrice (?)
Ringrazio tutte le persone che hanno recensito la mia scorsa fic (la EndoKaze) se potessi vi abbraccerei forte.
Questo racconto lo dedico a voi per far vedere che la mia cara ‘amica’ immaginazione non è così cattiva (solo delle volte, quando vuole lei)
Forse qualcuno di voi si starà chiedendo ‘‘Ma Nami-chan Mamoru è sposato con Natsumi’’ sappiate che io non sono d’accordo, mi dispiace dirlo per i fan di quella coppia, ma a me Natsuni non piace e Endou sta bene con Kazemaru. Viva la EndoKaze!!!
Forse farò il continuo di questa fic, ma solo se me lo dite voi, anche con una piccola recensione, per farmi sapere se vi è piaciuta oppure no.
Vi prego recensite *fa gli occhi dolci*
Kiss kiss da Nami-chan
ps. scusate per eventuali errori