With you I'm a beautiful mess

1. I'm moving on

2 anni dopo

SAM POV

Stavo dormendo profondamente, quando sentii bussare violentemente alla porta della mia camera.

"Mmm, che c'è?" chiesi rigirandomi tra le lenzuola.

"Alza le chiappe Sam! C'è tua mamma al telefono e sei pure in ritardo." urlò la mia coinquilina.

Spalancai gli occhi di scatto e guardai la sveglia sul comodino. Erano quasi le 8. Buttai le coperte dai piedi del letto e mi alzai così in fretta, che per un attimo mi girò la testa.

Appena aprii la porta, mi ritrovai davanti Vanessa che mi guardava con aria minacciosa brandendo il mio cellulare.

"Ho dovuto intrattenere tua mamma mentre aspettavo che ti svegliassi e in più ti ho preparato la colazione. E poi non dire che non sono gentile." disse per poi sparire in bagno.

"Grazie Vans! Mamma, ci sei?" chiesi portandomi il telefono all'orecchio.

"Oh, finalmente! Pensavo di non sentirti più."

"Scusa. È che ieri sera ho fatto tardi e..."

"Non ti preoccupare. Tutto bene?"

"Si si. Va bene se ti chiamo più tardi? Se arrivo tardi a lezione la Smith mi uccide."

"Certo, almeno trovi a casa anche tuo fratello. Buona giornata piccola."

"Grazie ma'. Salutami papà." dissi prima di riattacare.

Mi fiondai in bagno e bevvi una tazzina di caffè al volo.

"Io vado! Ci vediamo per pranzo!"

"Ok. Faccio io la spesa.." disse Vanessa spuntando con la testa dalla porta della sua stanza.

"Grazie! A dopo." risposi prendendo il cappotto per poi uscire.

"Allora ragazzi, il prossimo mese si terrà il solito concerto annuale qui alla Juilliard. Come sapete è un'occasione davvero unica. Tra il pubblico saranno presenti esponenti delle più prestigiose case discografiche di New York. Ovviamente non potranno participare tutti gli studenti. Quindi dalla settimana prossima inizieranno le audizioni per scegliere venti di voi. Per rendere le cose più difficili, è richiesta una canzone inedita per il provino. Non lo facciamo per mettervi i bastoni tra le ruote, anzi. Per voi è modo per mettervi in gioco. Per qualsiasi dubbio o consiglio, potrete rivolgervi a me o al professor Brown." spiegò per poi congedarsi.

"Addio concerto." disse sconsolata Amanda, raccogliendo la borsa da terra.

"Perchè?" le chiesi.

"Non riuscirò mai a scrivere un pezzo originale in così poco tempo! Tu hai intenzione di sostenere il provino?"

"Beh non abbiamo niente da perdere." risposi sorridendo.

"Ti invidio, vorrei essere anche io così ottimista! Comunque hai ragione, provare non costa niente."

"Brava! Dai andiamo in caffetteria..ci vuole un bel muffin ai mirtilli e un cappuccino per tirarci sù di morale." dissi prendendola sotto braccio.

Stavo parlando con Amanda, quando sentii vibrare il cellualare dentro la borsa.

"Scusa un secondo." dissi rivolgendomi alla mia compagna.

Presi il telefono. Era un messaggio.

-Stasera alle 20 al ristorante davanti a Central Park. Mi riconoscerai, sarò quello con una rosa rossa.-

Lessi il messaggio e non potei fare a meno di sorridere.

-Sei il solito stupido! A stasera xx-

LUNA POV

"Accidenti Irwin! Fermati!" urlai mentre lo rincorrevo per la casa.

"Tanto non mi prendi!" esclamò ridendo come un matto.

"Non è valido! Hai le gambe che sono lunghe il doppio delle mie." mi lamentai sbuffando.

"Se mi ridai le chaivi della macchina, ti prometto che ti farò un regalo!"

"Tipo?" domandò fermandosi .

Sorrisi avvicinandomi a lui e passai una mano tra i suoi capelli spettinati.

"Quello che vuoi." risposi sussurrandogli all'orecchio.

"Forse ho un'idea.." disse baciandomi.

"Ah ah, prese!" esclamai afferrando le chiavi dalle tasche dei suoi jeans.

"Hai approffitato del mio amore per te solo per riprenderti le chiavi. Vergognati!" affermò contrariato.

"E dai, non fare il bambino. Lo sai che devo andare a lavorare. Ti prometto che stasera sarò tutta tua."

"Beh, se la metti così...a più tardi!" disse sorridendo, lasciandomi un bacio sulla fronte.

"Ti amo." dissi prima di uscire.

LUKE POV

"Si può sapere dov'è finito Mick?" domandai ai ragazzi.

"E' chiuso in camera sua e non vuole uscire. Non ho ben capito cosa sia successo." rispose Calum pensieroso.

"Ultimamente è peggio di una teenager con problemi esistenziali. Provo a parlargli."

"Buona fortuna. Ne avrai bisogno!" disse Ashton.

Bussai alla porta della camera di Michael.

"Cosa volete?" domandò secco.

"Mick cos'hai?"

"Niente. E ora lasciami solo."

"Non fare il coglione e esci da quella cavolo di stanza!"

"Adesso non ho voglia."

"Michael Gordon Clifford se non apri entro 5 secondi giuro che butto già la porta a calci!" urlai iniziando a contare.

Sentii dei passi e dopo alcuni istanti mi trovai di fronte Michael. Aveva gli occhi leggermente rossi.

"Ti ho aperto solo perchè non voglio sentirti pronunciare mai più una frase simile. Cioè, sembravi troppo mia mamma!" disse accennando un sorriso.

Mi feci strada cercando di non calpestare i vari pacchetti di patatine e scatole di pizza disseminate sul pavimento. Mi sedetti sul letto accanto a lui.

"Si può sapere cos'è successo?"

"E' successo che sono un idiota..." rispose prendendosi la testa tra le mani.

"Quello è risaputo. Ma potresti spiegarti meglio?"

Prese il cellulare dal comodino e mi mostrò una foto su twitter.

Era ritratta Sam insieme a un'altro ragazzo mentre si baciavano.

"Se un domani me lo trovassi davanti, giuro che gli faccio del male!" esclamò strappandomi il telefono di mano, lanciandolo contro la parete.

"Hei calmati!" dissi afferrandolo per le spalle.

"Lo so che non dovrebbe interessarmi la vita privata di Sam, ma non riesco a dimenticarmi di lei." confesso mentre una lacrima rigava la sua guancia. Lo abbracciai per fargli capire che io e i ragazzi eravamo lì per aiutarlo.

"Dici che mi perdonerà un domani? L'ho già ferita troppe volte." chiese asciugandosi il viso con la manica della felpa.

"Questa volta è diverso, hai agito così perchè tieni a lei..."

"So d'averla persa e questa volta per davvero. Ma spero solo che capisca perchè mi sono comportato in quel modo."

Lo capivo, oh se lo capivo il gesto di Michael. Per il bene di Sam avevo agito esattamente nello stesso modo qualche anno fa.

SPAZIO AUTRICE

Sono ufficialmente tornata a rompere! (Anche abbastanza presto, vero?)

Il capitolo non è lunghissimo, ma ho voluto iniziare a pubblicare il sequel nonostante abbia un sacco di roba da fare -.-

Cooomunque, ora vi do qualche chiarimento sul capitolo (nei prossimi spiegherò bene cosa è successo, voglio creare un po' di suspence xD)

Sam e Michale si sono evidentemente lasciati in questi due anni che non ci siamo occupati di loro.

Sam è stata presa alla Juilliard, la prestigiosa accademia di musica di New York. Ora abita lì insieme alla sua stravagante coinquilina Vanessa, detta Vans, che conosceremo meglio nei prossimi capitoli. In più la nostra Sam è fidanzata con un nuovo ragazzo che per il momento è ancora misterioso.

Luna e Ashton sono ufficialmente una coppia. Lei si è trasferita a Londra, dove ha trovato lavoro. Quando anche Ash è a Londra con i ragazzi, ne approfittano per passare il tempo insieme. *-*

Poi abbiamo Michael. Il povero, triste Michael che si sente perso senza la sua Sam. Ma cosa avrà combinato questa volta??

Per fortuna che c'è Hemmo che lo consola!

Bene, dopo questo breve riassunto di quello che è successo, vi lascio.

Non so quando riuscirò a postare il secondo capitolo...spero il prima possibile!

A presto!

xx