Una vita che sapeva di eternità è dura da lasciare.
La paura di morire, di cosa ci sta dopo la morte, è grande.
Ma quando la paura diventa terrore, spesso si fanno cose che non si vorrebbero.
(la mia prima fanfic, spero gradiate :) )
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti
BAM!
Il portone della sala del trono sbattè violentemente. Il
ragazzo
oramai grondava sangue e le sue spade ne erano lorde, ma lo
fissava con la stessa ira di 15 anni prima.
Erano tutti li a difenderlo, non avrebbero mai e poi mai lasciato
passare quel pazzo. Chiunque di fronte a tutti loro sarebbe fuggito, ma
lui non si sarebbe arreso fino a che non fosse morto per mano dei suoi
nemici,
Si lanciò contro di loro. Lo scontro con le guardie non lo
aveva stancato, non lo aveva fermato, nè lo aveva placato.
Il primo a cadere fu Ferio, troppo incauto e abbastanza folle da
affrontarlo da solo. Non ebbe nemmeno il tempo di difendersi che
fu colpito con una tale rapidità da non capire
dove fosse stato ferito. Vide solo uno schizzo di sangue in
più
sulla faccia del suo nemico.
Un enorme raggio sfondò il muro all'altezza dell'uomo, ma
incredibilmente riuscì a evitarlo: nemmeno il Cannone Laguna
lo
aveva colpito. Schegge dal muro partirono in ogni direzione con un
boato terrificante. Lo spostamento d'aria sollevò il tappeto, che si avvolse attorno a una colonna, svolazzando.
Il tetto cedette in quel punto, crollando rovinosamente al suolo, ma lui
riapparve lo stesso.
Con un rapido scatto si era portato subito avanti alla linea di fuoco
della NSX, ma non evitò un grosso pezzo del soffitto che lo fece piegare dal dolore, e lo strascico del suo vestito candido
si sporcò, essendo stato pestato. Lantis gli si pose
davanti, mentre le creature di Ascot lo
circondavano. Sierra ora gli era dietro.
Una parola del guerriero e le creature di Ascot sparirono. Il mago
rimase
sconcertato quando vide Lantis e Sierra affrontarlo da solo: si era del
tutto scordato di non potere nulla contro di lui.
Una svista, un momento di troppo altruismo, ma Sierra aveva
abbassato la guardia per prestare attenzione a un taglio sul braccio di
Lantis e lui se
ne accorse, e la trafisse con un solo colpo.Avrebbe raggiunto
sua
sorella.
Lantis si lanciò all'assalto del guerriero, ma il nemico
aveva
rapidamente portato l'altra spada appena sotto la sua, ma senza evitare
che venisse colpito al volto sulla guancia. La punta era ancora nella
carne quando si alzò e con un ruggito di rabbia
ingaggiò
una battaglia violentissima con Lantis, che nonostante la sua enorme
destrezza venne colpito da un attacco davvero troppo al di
là
della sua difesa. La lama penetrò nella gamba, e il dolore
fortissimo non gli concesse di rendersi conto che l'altra spada,
salendo violentemente,lo avrebbe colpito al volto. Un istante e Lantis
era schiena a terra immobile.
Era rimasto Ascot, e poi avrebbe raggiunto il suo obiettivo.
Continuò la sua corsa, uccidendo l'evocatore con un deciso
colpo
sul visto a scendere, e Ascot cadde violentemente al suolo.
L'uomo guardò quel ragazzino, e poi gli rivolse una
voce roca e ansimante:
"finalmente,
MUORI!" Un tonfo sordo, la lama che penetrava tra le vesti di Clef e
che si conficcava nel legno della sedia e...
"Oddio no!"
Marina stava piangendo con le lenzuola tra i denti quando si rese conto di
stare solo sognando. Scattò seduta sul letto e
ripensò a
tutto. "No," Pensò, " era solo un sogno...". Poi
ripensò
a Luce, ai suoi sogni su Debonair e su Nova, e si convinse che il
giorno dopo avrebbe chiamato le altre ragazze per parlarne.
"No Ferio!!"
Anemone strillò con quanto fiato aveva tanto da far svegliare
sua
sorella e tutta la casa. piangendo come una una bambina... rendendosi
conto solo dopo l'arrivo di sua sorella che stava solo sognando.
L'ammasso di coperte ricadde al suolo aggrovigliato da una miriade di
movimenti bruschi guidati da un sonno violento.
"Lantis, Presea no!!"
Luce si alzò di scatto da sotto le coperte. Si rese conto
di
aver bagnato il pavimento con le lacrime e lo stesso cuscino non era in
condizioni migliori. Urlando aveva fatto accorrere i suoi fratelli da
lei, che cercarono di consolarla.
"Ancora incubi, come l'ultima volta...vabbè,
domani si vedrà" pensò, mentre il
brusio dei ragazzi riempiva il vuoto della stanza.
L'indomani decisero di rivedersi alla Tokyo Tower, dopo che per telefono avevano parlato della nottata: avevano capito di aver fatto lo stesso sogno.
Speravano che tornando li sarebbe riaccaduto ciò che era
stato 2
anni prima a avrebbero cercato di capirci qualcosa
Già, 2 anni prima...
Oramai avevano tutte 16 anni, ma non si erano scordate di quanto era
successo tempo fa... ne dei loro amori lasciati a Sephiro.
Ne avevano parlato tra di loro, e conoscevano ogni singolo aneddoto sia
dell'infatuazione di Marina per Clef che dell'amore tra Anemone e Ferio e tra
Luce e Lantis.
"È strano, come se qualcuno ci volesse dire qualcosa"
Osservò Anemone, "ma qualsiasi cosa significhi, non mi piace per
niente."
Luce era agitata: immaginava cosa potesse significare un altro sogno
su Sephiro, ma stavolta era peggio dell'ultima volta. Marina, evidentemente
più scossa di tutte, non tratteneva le lacrime. Luce
cercava di consolarla con parole e carezze.
All'improvviso, il fascio di luce apparve, e le ragazze si ritrovarono
all'improvviso davanti Clef.
"Eccovi finalmente!"
"Clef sei vivo!" strillò Marina che si gettò sul
mago
abbracciandolo senza pensarci 2 volte appena realizzò di
essere
tornata. Le altre due, invece rimasero a guardarsi intorno.
"Si ok Marina ma così mi strozzi..." Disse Clef, che dopo
essersi
liberato dall'abbraccio, senza scomporsi iniziò: "L'incubo
che
avete fatto era un mio incantesimo. So che non è stato
divertente ma era l'unico modo di riportarvi qui. Ci serve il vostro
aiuto, ancora per la salvezza di Sephiro."
"Dicci Clef , di che si tratta?" Rispose Luce.br>
"Ieri sera da Autozam abbiamo ricevuto un messaggio che ci informava di
un robot da combattimento che si sta dirigendo qui sfuggito ai
controlli del pianeta, molto ben armato. Pare che il suo controllore,
un certo Namok, secondo alcuni suoi appunti privati, voglia attaccare
Sephiro per continuare l'opera di Aquila. Ci hanno descritto questo
tale come un uomo di circa 20 anni , albino, con una sorta di usbergo
completamente bianco e un vestito uguale, armato di 2 spade. Ci hanno
detto ancora che contro questo invasato invieranno la NSX capitanata
dal nuovo comandante, Geo.
" Un folle che mette a repentaglio le nostre vite per il suo piacere
personale..." commentò sottovoce Marina... digrnignando i denti
"Calma Marina, abbatteremo anche questa nuova minaccia" disse Anemone, mentre
le si avvicinava
"Non ti smentisci mai vero Anemone?"
La ragazza si girò
Ferio la stava guardando appoggiata al muro in fondo alla sala.
"Ferio..."
"Bentornata brontolona. Ci sei mancata."
Gli corse incontro in un grande abbraccio intriso di lacrime.
"E dai! non fare così, in fondo sono solo 2 anni !" e la
abbracciò a sua volta.
"Le vostre stanze sono le stesse dell'ultima volta. Una volta che le
avrete raggiunte, troverete i vostri guanti e in essi tutti i poteri
magici e i vestiti" Aggiunse Clef, sedendosi.
Sul suo viso apparve una espressione di rabbia.
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Salve. Avevo molta voglia di scrivere una fanfic sul mio manga preferito così ho deciso di iscrivermi al sito e di pubblicare questo mio lavoro. È stato soggetto a molti rimaneggiamenti poichè, tra errori e modifiche, ho voluto rendere l'intreccio più lungo. Spero che non sia un lavoro penoso, anche perchè è destinata a continuare per molto, ed essendo la mia prima fanfic, peffavove siate clementi!