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Autore: Elybelieber99    09/09/2014    0 recensioni
Lei nata nel buio e il suo colore preferito è il nero, esprime il vuoto che sente dentro di lei.
Lui nato nella luce ma si nasconde nell'ombra, il suo colore preferito è il bianco, esprime il vuoto che sente dentro di lui.
Entrambi vogliono colmare quel vuoto, lei con un po' di bianco e lui con un po' di nero.
Ma cosa succede se le loro vite sono così diverse da potersi annientare a vicenda?
E se anche il passato li vorrà dividere?
E se tra loro ci mettiamo anche gare, lavoretti sporchi, criminalità e gang dove lei è completamente immischiata?
_______
Se vi ho incuriosito andate a leggere, la storia vera e propria parte dal capitolo 7.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Hemmings
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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L'inizio della fine


< Io vado ho da sbrigare alcune "commissioni", al mio ritorno ti voglio trovare qua. Ci siamo capiti? Dobbiamo parlare >
 Mi rimproverò la voce di mio fratello Josh.

< Cretina! Rispondi quando ti parlo. > disse iniziando a tirare i miei lunghi capelli castani.

< S-Si...scusa > Così lasciò la presa su i miei capelli e uscì di casa sbattendo la porta.

Andai subito in camera mia, da dove si poteva vedere il vialetto che portava al cancello di ingresso; Aspettai di vedere andar via Josh.

Uh è uscito, adesso posso uscire anche io, indossai dei skinny jeans neri, le mie converse grige e una felpa nera, presi il mio cellulare e le cuffie.

Aprì la finestra e l'aria invernale mi colpì il viso, salì sul tetto della veranda che si trova proprio sotto la mia finestra e poi scesi dall'albero lì vicino. Mi chiedo sempre perchè non posso avere una vita normale dove si può uscire dalla porta quando non si vuole stare in casa, invece di scappare dalla finestra, beh ma la mia vita non è come tutte le ragazze normali, poi beh io vivo con mio fratello e devo fare quello che dice lui, inoltre insieme a noi c'è il suo amico Jake che gli fa più meno da spalla, in tutti i suoi "lavoretti", e se passo da di li e lui mi vede che disubbidisco lui lo dice da mio fratello, e poi sono nei guai.

Scesi dall'albero e iniziai a camminare per le vie della città con le mie adorate cuffie, la musica mi faceva dimenticare la mia vita, perchè io non dovevo pensare alla mia vita, perchè la mia vita è una vera merda.

Normale io sono... Carter Chloe King.

La ragazza più temuta di tutta Port Angeles, beh non che io voglia esserlo, ma mio fratello è il gangster più temuto da queste parti e io lo devo seguire, Sono nata nell' mondo della criminalità, della droga, della paura, dei fuori legge e ci vivo ancora; ormai sono abituata, nei miei 17 anni di vita sono sempre vissuta così, Quando cinque anni fa ci siamo trasferiti qua pensavo di poter ricominciare da capo, e condurre una vita normale invece conduco sempre la stessa vita. Potrei dire di essere carina, almeno per i lavoretti che mi tocca fare tutti dico che sono figa, dicono che ho un bell'aspetto, anche se nessuno ha ma detto che io sono carina.

Tic tic tic tic

Inizia a piovere, che bello, l'odore di umido, il ticchettio delle gocce sull'asfalto, la pioggia sul viso che si confonde con le mie lacrime, è una sensazione magnifica.

Continuo a camminare fino al parco, poi mi sedetti sulla mia solita panchina, ormai era un'abitudine, con il sole, la pioggia, la neve no perchè qua non nevica mai; quando posso scappare di casa vengo qua e mi perdo nel vuoto. Davanti a me c'è un'altra panchina su cui c'è un ragazzo è sempre qui, tutte le volte che vengo lui è lì, sarebbe anche un bel ragazzo, è biondo, gli occhi non sono mai riusciti a vederglieli bene quindi non so fi che colore sono, poi è con un pearcing al labbro, e abbastanza muscoloso,non ci siamo mai parlati, lui è sempre lì, con lo sguardo a perdersi nel vuoto, come me d'altronde.

Sono seduta qui da un po' ormai sono bagnata fino alle ossa ma non mi interessa. La musica si è spenta ma neanche me ne sono accorta, ma quando mi perdo nei miei pensieri, quando mi perdo nel mio nero, nel mio vuoto, i pensieri sono ad un volume così alto che mi sembra che sono urlati nella mia mente.

Prendo il cellulare e guardo l'ora 18.40.

< Cazzo > Dissi a bassa voce, cavolo meno di 20 minuti e Josh sarebbe tornato a casa.

Iniziai a correre per le vie di Port Angeles, quando mi scontrai con qualcuno e caddi a terra.

< Aia! > disse il ragazzo che avevo urtato e ed era caduto a terra come me.

< Scusa... > dissi mentre ci alzavamo.

< Matteo >disse capendo che non sapevo il suo nome. Era un bel ragazzo moro e con dei magnifici occhi verdi, muscoloso e con una fosseta sulla guancia mentre mi sorrise.

< Scusami Matteo > Dissi riprendendo la mia folle corsa verso casa.

Era veramente carino, ma solo nelle storie che leggo quando mi nascondo sotto le coperte in camera mia, succedono queste cose, che per pura casualità ti scontri con uno e poi magicamente diventa il tuo bello fidanzatino, che ti vuole bene, dice di amarti e che sta solo con te, ti protegge e con cui ci passi il tempo più bello della tua vita; Beh questo era un sogno non succede ,mai nella vita reale, o almeno non nella mia vita!

Sono davanti casa corro all'albero e mi ci arrampico e poi entro dalla finestra. Cavolo sono bagnata fradicia, mi butto in bagno mi tolgo i vestiti bagnati e subito sento bussare alla porta.

< Carter apri immediatamente > sento urlare Josh.

Mi avvolgo in asciugamano e vado subito alla porta.

< scusa ero farmi una doccia > dissi facendo un sorriso falso. Dai una buona scusa ero con asciugamano addosso e i capelli bagnati, non poteva pensare che ero uscita.

< Beh sbrigati a vestirti e poi scendi ti devo parlare. >

< ok >

Mi vestii velocemente,misi una maglia larga nera e degli shorts grigi e andai di sotto.

< Josh? >

< Carter vieni qua in salotto > Andai da lui e mi sedetti nel divano opposto a quello in cui era seduto lui.

< Che mi dovei dire? > chiesi.

< Quest'anno partecipi > a quelle parole mi crollò il mondo addosso, non potevo, non volevo, avrei rischiato tutto, ma perchè?

< Perchè? > dissi ormai con la paura che mi stava mangiando dentro.

< Perchè lo dico io.> disse stringendo i pugni e facendo diventare le nocche bianche.

< Quand'è ?> ormai mi arresi avevo più paura di lui.

< 1 maggio>

< Ok>

Scappai in camera e mi misi sotto le coperte, a piangere.

Mancavano 131 giorni.

3.152 ore

189.120 minuti

11.347.200 secondi e poi sarei morta, perchè nessuna ragazza sopravvive quando partecipa.

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Angolo D'Autore

Ciaoo orsacchiotte ♥♥♥♥

Eccomi qui con la mia nuova storia, spero che vi piaccia. Recensite e se vedo che vi piace continuo.♥♥♥♥

Ciaooo♥♥♥♥♥

  
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