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Autore: Vany93    09/09/2014    0 recensioni
''Sai quanto io abbia rovinato tutto. Ammise rammaricato e teso.
Ho fatto un casino, Elena. Me ne sono andato perché ero convinto che ti avrei rovinata.
Stavo per interromperlo e rassicuralo sulle mie decisioni, quando mi bloccò dicendomi: Ti prego ascoltami e basta… ascoltami! Deglutii forte
Ti chiedo solo di ascoltarmi Elena indipendentemente da ciò… che deciderai fiatò lieve. Tu sei letteralmente la migliore persona che io abbia mai conosciuto e pensare che io possa cambiarti dà troppo credito a me e non abbastanza a te.
Mi accarezzò la guancia, non staccando mai il contatto visivo durante Il Suo Discorso...''
Genere: Drammatico, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline\Klaus, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Jeremy Gilbert, Stefan Salvatore | Coppie: Damon/Elena
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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I love you too


Premessa

Vorrei che tutti coloro che hanno già finito la 5 Stagione di TVD chiudessero un attimo gli occhi, prendessero un grosso respiro e ripensassero alle parole che Damon, a cuore aperto, disse a colei che credeva essere Elena dopo la rottura durante la festa di Tyler. Persuaso da suo fratello Stefan a ritornare insieme perché era la cosa giusta per entrambi visto che si appartenevano.
Ecco fermatevi a quelle parole della puntata 5x12.
Fermate quel momento e immaginate che Elena fosse riuscita a scappare, uccidere e non solo ferire la Viaggiatrice non facendole così ultimare l'incatesimo. E che Nadia fosse andata chi sa dove con il corpo della madre alla ricerca di un altra Viaggiatrice affinché ultimasse l'incatesimo.
La mia FF parte da lì da quel punto.
Io scrivo per pasisone, perché mi fa stare bene ma so bene che tutte le cose, anche i grandi libri degli autori più bravi e popolari, hanno giudizi negativi e positivi. Ma è una cosa normale questa quindi sono aperta ad ogni ''rintocco di campana'' seppur costruttivo e non offensivo.
Se non sitete daccordo con questo mio ''viaggio alternativo' e appartenete all'ala estrama dei sostenitori di Stelena bhé non credo che all'inizio faccia per voi, quindi non venite qui per offendere siete avvisati.
Io sono una di quelle fan sfegatate della coppia Delena, e di Damon/Ian, che non hanno accettato la morte di quest'ultimo e la fine di una 5 stagione che so fin troppo bene anche se non ho ancora finito la 5 stagione perchémi è venuto lo spunto di fare questa FF così ho messo in pausa la serie.
I primi 8 capitoli, già scritti, che vi presenterò sono solo una grande introduzione che mi aiuterà a creare le basi per una FF in cui spiegherò cose che alla fine di questa prima parte che narrerò non si sono ben capite.
Fatti che hanno scosso un po' tutti e tutto, facendo prendere ai personaggi pieghe nella loro vita, al finale, diverse e inaspettate.
Spero anche che amerete come muovo Damon, una speranza che solo voi potrete confermare.
Non odio Stefan, ci tengo comunque molto a precisarlo perché  forse lo penserete, più in la, ma non è così. E' un bravo ragazzo che comunque sia anche lui in passato ha fatto ''le sue scelte'' con conseguenze. Un po' come tutti noi. Possiamo dire che non mi tocca più di tanto ma non lo detesto.
Preferisco però Damon ovviamente <3.
Inoltre questa storia mi servirà anche per riprendere un po' a scrivere e il filo di ciò che non facevo, da sola, da tempo quindi spero vada tutto bene e che quanto meno gradirete l'idea anche con commenti costruttivi.
Non sono una scrittrice professionista, ripeto, lo faccio per diletto, perché mi fa stare bene
E detto ciò ragazzi vi lascio al primo capitolo
Buona lettura
Vany 93
^_^.

Sai quanto io abbia rovinato tutto. Ammise rammaricato e teso.
Ho fatto un casino, Elena. Me ne sono andato perché ero convinto che ti avrei rovinata.
Stavo per interromperlo e rassicuralo sulle mie decisioni, quando mi bloccò dicendomi: Ti prego ascoltami e basta… ascoltami! Deglutii forte
Ti chiedo solo di ascoltarmi Elena indipendentemente da ciò… che deciderai fiatò lieve. Tu sei letteralmente la migliore persona che io abbia mai conosciuto e pensare che io possa cambiarti dà troppo credito a me e non abbastanza a te.
Mi accarezzò la guancia, non staccando mai il contatto visivo durante Il Suo Discorso.
Tu sei la migliore influenza che io possa avere.  Ho Bisogni di te Mi trapassò con il suo sguardo spiazzante e super sincero per poi descrivere: Tu Sei Il Bene… ed io ho bisogno di un po’ di bene nella mia vita, perché senza di esso c’è troppa oscurità… disse con una nota di tristezza e dolore nella voce.
La sua sincerità era disarmante, pura: Il suo cuore, uno scrigno completamente aperto davanti al mio con già le idee chiare. 
I suoi occhi chiari, travolgenti, nei miei mentre nella mia testa scoppiava il pandemonio.
Damon lo so lo tranquillizzai non appena fu il mio turno.
Lo so!
Gli presi il viso fra le mani e impuntai i miei occhi nei suoi, di quel blu verde così travolgente da lasciarmi sempre a bocca aperta anche allora come ora. In quel momento però essi erano un attimo spiazzati dal mio modo di fare. Intrecciai al tempo stesso le mie dita sui suoi capelli corvini esclamando con dolce sicurezza Ti Amo Damon Salvatore. Anche tu sei tutto per me e puoi credici o no, come sono per te il tuo bene beh risi con tenerezza lo sei anche tu per me dissi con gli occhi lucidi.
Lo abbracciai convulsamente, per me quelle parole bastavano a scusarlo e a ritornare come prima perché si più di ogni altra cosa in quel momento e per sempre avevo bisogno di lui: Del mio vero amore.
Per poi sussurrare spaventata lasciandolo
Katherine mi toccai la testa nel panico è nella mia testa.
Fu allora che il ricordo di com’ero scappata al rituale, mentre ero tornata me stessa in quel frangente, s’impadronii di me: L’uccisione della viaggiatrice nel bel mezzo del macabro incantesimo, la fuga nel bosco ansimante, sempre più distante da Nadia, per culminare fra le braccia di Damon giusto in tempo…
Cosa?! Chiese incredulo e sbigottito.
Lei è morta è impossibile Elena ho seppellito io stesso il suo corpo per darlo in pasto ai vermi. Disse con tono risoluto.
Sembrava più tranquillo e risollevato per la nostra situazione sentimentale chiarita anche se circospetto e preoccupato per la nuova situazione che s’insinuava nella nostra vita.
Non è morta o almeno il suo corpo si ma lei no Damon spiegai in breve e per la cronaca se vi chiedevate dov’ero finita tutto questo tempo, la soluzione è una: Sono scappata. Mi tenevano prigioniera per questo non rispondevo ai tuoi messaggi e a quelli degli altri e prima alla festa non ero io pausa riflessiva o meglio era il mio corpo ma era Katherine a comandarlo…
 Presi fiato.
Ho ucciso la viaggiatrice che stava cercando di fare l’incantesimo per uccidermi buttandomi fuori dal mio stesso corpo per darlo in mano a quella serpe risi amara ma non so quanto Nadia ci metterà a trovarne un altra. Lo Guardai con paura spiegando Katherine appartiene a una lunga stirpe di viaggiatori è così che è riuscita a entrare in me prima di morire quando ero andata a darle il mio perdono in punto di morte risi amaramente.
 Ci ha fregato ancora una volta.
Lo guardai straziata.
Damon Nadia vuole uccidere me per permettere a Katherine di avere il mio corpo a tutti i costi e per sempre singhiozzai disperata mentre i nervi crollavano, dopo la scarica dell’adrenalina iniziale per la fuga dalla vecchia chiesa perdeva effetto.
Sentii poi d’un tratto le sue forti braccia sorreggermi e confortarmi. Così dolci eppure anche così salde come una roccia su cui ripararsi da un brutto temporale.
Avvertivo che era teso, come sentivo che cercava di fare di tutto per non darlo a vedere e ammetto che era molto da Damon ‘’io tengo tutto dentro’’ quel modo di fare.
Non voglio morire mi aggrappai al suo petto Damon, Per Favore!…
Senti le sue mani forti e virili ma allo stesso tempo delicate accarezzarmi la schiena.
Andrà tutto bene mi rassicurò con fermezza e dolcezza allo stesso tempo con il tono di chi sa quel che dice.
Nessuno ti farà del male e scacceremo quella parassita infernale dalla tua testa mandandola finalmente all’inferno, digrignò fra i denti te lo prometto nessuno ci separerà.
Sentii subito dopo le sue labbra sulle mie prima delicate poi sempre più passionali e vogliose. Le sue mani accarezzarmi i fianchi fin su, sulla schiena, mentre il suo profumo fresco di menta e pino mescolato alla dolce fragranza di sangue, di un pasto da poco consumato, s’impossessavano di me inebriandomi la testa.
Il Piacere paradisiaco, che grazie ai sensi da vampiro andava alle stelle in me, creò nel mio essere la piacevole sensazione di dipendere da Damon, dalle sue labbra carnose e seducenti, ma anche, allo stesso tempo, quella di sapere che lui per primo dipendeva da me, dal mio grande cuore, dalla mia bontà: Era un dipendere e completarsi l’un l’altro. Uno non poteva fare a meno dell’altra ed era proprio quello il segreto del nostro rapporto, del nostro amore.
Fu un attimo, per me eterno, una sensazione fantastica, come ogni bacio o gesto scambiatoci, e subito dopo mi trovai il suo cielo fissarmi con apprensione ma anche sicurezza: Lui sapeva sempre cosa fare e come agire.
Avevo sempre ammirato di lui quel lato anche quando non stavamo ancora insieme.
 La sua mano che accarezzava la mia guancia lentamente scandendo ogni minuto della sua contemplazione che mi lasciava inerme e si nuda fra le sue braccia.
Nessuno e dico nessuno ti farà del male Elena Gilbert o ti sottrarrà a me la sua voce decisa e risoluta hai la mia parola ed io la mantengo sempre dovesse essere l’ultima cosa che faccio al mondo, ma ti toglierò quella sanguisuga dal tuo corpo e dalla tua mente mi strinse a sé con fermezza e calore come a sancire quella promessa, quel momento hai la mia parola.
Mi sorrise sghembo facendomi l’occhiolino per sdrammatizzare la situazione.
Dopotutto si sapeva lui non amava le situazioni troppo ‘’romantiche e sdolcinate’’, nonostante avesse in fondo un grande cuore quanto imprevedibile, scaltro e pazzo!.
In quel momento, lo devo ammettere, per un solo secondo nonostante tutta la situazione incasinata mi sentii meglio e di nuovo a casa fra le sue braccia rassicuranti.
Un sorriso, involontariamente, incorniciò le mie labbra contagiato dal suo accattivante.
Dovevo pensare positivo aveva ragione. C’erano lui e gli altri. Non ero sola. Potevamo farcela, io e lui ce l’avremmo fatta: insieme ancora una volta.




 
  
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