Crossover
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Autore: Feel Good Inc    09/09/2014    1 recensioni
[ Revenge x Orphan Black ]
Sul conto della famigliola d’oltreoceano non era però emerso nulla, e a un certo punto Ems, che pure guardava con sospetto in particolare agli scatti nervosi di quella Sarah Manning che pareva sentirsi braccata dal diavolo e si animava soltanto con la figlioletta e il presunto fratello, aveva stabilito che il loro unico interesse nella zona fosse la fuga: ogni tanto veniva menzionato un nome, una Rachel o una Helena – non era chiaro chi fosse la preda e chi la cacciatrice – ma non c’era da preoccuparsi. Tra loro e i Grayson doveva passare un universo di distanza, aveva concluso Emily bevendo il suo caffè mattutino, la luce del sole che mandava a fuoco la casa di David Clarke. E forse era quello il terzo (quarto) motivo per cui lui di colpo sembrava così interessante: chiunque non c’entrasse niente coi Grayson costituiva una piacevole novità, di quei tempi e da quelle parti – piacevolissima, nel caso specifico.
Nolan/Felix, con accenni piccini piccini Nolan/Emily ♥ Dedicata a Ray08, perché sì.
Genere: Erotico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Telefilm
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Let’s make love (and listen death from above)

 

 

 

 

Non sembrava particolarmente speciale, all’inizio. L’unico tratto distintivo, all’inizio, era quell’aria sofisticata e stracciona insieme (unita a quell’espressione strafottente – oh sì – uno che atteggiava le labbra in quel modo doveva saperci fare di tutto con la bocca) che nello splendore perennemente ostentato degli Hamptons risaltava come un pugno in un occhio, quasi più del furgone scompagnato a bordo del quale erano arrivati – la ragazza che diceva di essergli sorella e non gli somigliava per niente, la bambina e lui. E Nolan ne aveva parlato con Emily, ovviamente – era impossibile non parlare con Emily di qualsiasi cosa succedesse e qualsiasi nuovo arrivato sbucasse in giro – e, all’inizio, Emily si era preoccupata; era stato il secondo (terzo) accenno di novità, perché di solito non era quello il genere di pericolo che si profilava all’orizzonte della vendetta Clarke, e di solito la gente cui Emily rovinava sistematicamente la vita frequentava posti molto diversi dal pub di Jack e ti parlava solo con mezze frasi e mezze parole (mentre lui parlava con gli occhi – dannazione – non aveva neanche bisogno di aprire bocca, lui, ma quando lo faceva non girava certo attorno ai cespugli e sceglieva sempre le paroline giuste per seccarti del tutto, mai a metà).

Sul conto della famigliola d’oltreoceano non era però emerso nulla, e a un certo punto Ems, che pure guardava con sospetto in particolare agli scatti nervosi di quella Sarah Manning che pareva sentirsi braccata dal diavolo e si animava soltanto con la figlioletta e il presunto fratello, aveva stabilito che il loro unico interesse nella zona fosse la fuga: ogni tanto veniva menzionato un nome, una Rachel o una Helena – non era chiaro chi fosse la preda e chi la cacciatrice – ma non c’era da preoccuparsi. Tra loro e i Grayson doveva passare un universo di distanza, aveva concluso Emily bevendo il suo caffè mattutino, la luce del sole che mandava a fuoco la casa di David Clarke. E forse era quello il terzo (quarto) motivo per cui lui di colpo sembrava così interessante: chiunque non c’entrasse niente coi Grayson costituiva una piacevole novità, di quei tempi e da quelle parti – piacevolissima, nel caso specifico.

Nonostante tutto, Emily aveva continuato a storcere il naso per un po’, all’inizio, quando Nolan aveva dato il via a una fase di piccoli approcci più o meno casuali. Era una cosa buffa, soprattutto quando gli riservava la sua migliore espressione alla Amanda Clarke dopo che lui era tornato a premere sul suo tasto preferito («Non sarai mica gelosa, Ems?»), ma aveva avuto breve durata – dopotutto, quello era stato solo l’inizio.

 

 

Come and erase me and take me with you

Kiss me – I’m drunk – and don’t worry – it’s true

 

 

(La sua bocca.)

«Non hai nessuna intenzione di raccontarmi la tua storia, non è vero?»

Felix si guardava intorno con un entusiasmo tutto inglese. Dovresti tenerci esposto anche uno dei miei aveva detto, sfiorando i quadri alle pareti mentre percorreva in quei suoi passi così oscenamente sensuali tutta la lunghezza del suo soggiorno. Ora si fermò e si voltò a lanciargli sopra la spalla un sorriso, quello stesso sorriso sfrontato che non lasciava niente all’immaginazione, che era stata la seconda o prima cosa sulla lista (ingoiami sembrava dire la sua bocca appena schiusa apri la bocca e ingoiami) delle cose diverse.

«Non mi crederesti mai.»

Ogni parola che pronunciava portava Nolan di un passo più vicino alla pazzia. Si impose di mantenere una facciata credibile – non era poi così difficile, Ems era un’ottima insegnante – mentre gli si avvicinava con le braccia flesse, i bicchieri pieni per metà di qualcosa che neppure ricordava di aver versato. «Non si tratterà certo di improbabili missioni in incognito con tanto di identità segrete... Oppure sì? Ho una certa passione per l’argomento. Mettimi alla prova.»

Felix si voltò del tutto e accettò un bicchiere, prendendosi tutto il tempo di sfiorargli la mano con la sua, e Nolan ne ricavò l’impressione non così assurda di una gatta ancheggiante che gli si strusciasse addosso. «Ma questo è uno di quei casi in cui vale la politica ‘se te lo dicessi, temo che poi dovrei ucciderti’... Oh, e poi ho promesso a un’amica di non usare mai la parola con la C.»

Nolan ritenne di aver raggiunto il limite dell’umana sopportazione. «D’accordo, non ho assolutamente idea di cosa tu stia parlando. E non m’importa. Mi piace non sapere niente di te.»

«Alla buon’ora» sbuffò Felix, petulante come una ragazzina – appena prima di afferrargli i capelli con la mano libera e attirarlo a sé – «cominciavo a pensare che ti piacesse più il genere della tua signorina perfettina.»

Rispondergli fu una cosa che Nolan non prese nemmeno in considerazione. Uno schianto di vetro rotto gli disse che il suo bicchiere era finito da qualche parte ai loro piedi – l’inguine di Felix premuto sul suo, la sua lingua in bocca gli dicevano altre cose, le uniche che volesse sentirsi dire da lui. Il solo pensiero confusamente coerente che gli passò per la testa, mentre lo sollevava di peso e chiamava in aiuto a sostenerlo il muro e si sentiva bagnare il collo da un drink subito dimenticato, fu che non gli sarebbe affatto dispiaciuto tenere esposto uno dei suoi quadri (o magari anche lui stesso che dimenava i fianchi e miagolava il suo nome col suo accento inglese assurdamente erotico).

(Sapeva farci di tutto con la bocca.)

 

 

I’m gonna get what I’m willing to take

This gotta worth the miles you made

 

 

Non c’era nulla di cui sorprendersi, alla fine.

Se te lo dicessi, temo che poi dovrei ucciderti.

Sarah Manning aveva ricevuto la chiamata di una certa Cosima, così Emily aveva sentito dire da Jack, e in un battito di ciglia erano spariti – tutti e tre più il furgone.

Nolan apprese della sparizione, forse l’unica nella quale Ems finora non c’entrasse effettivamente nulla, senza scomporsi. Sedeva in poltrona con gli occhi fissi sul suo dipinto più compromettente, il computer sulle ginocchia alla disperata ricerca di attenzioni, e addirittura sorrise – non lo aveva ucciso, non ci sarebbe riuscito: aveva visto andarsene troppe cose belle e troppe cose diverse per non aver ormai imparato a svegliarsi la mattina dopo.

 

 

Come back, I’ll warm you up

Make me breakfast, I’ll make it up

You are so talented, I’m in love

Let’s make love and listen death from above

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio dell’autrice

 

Io ESIGO il crossover tra Revenge e Orphan Black anche solo per il gusto di poter spargere l’amore per la ship Nolan/Felix. Ciò detto, questa mezza PWP che ho scritto è tutta per mia MogliaH che una volta ha apprezzato un mio accenno infinitesimale alla cosa e chi lo sa, forse nemmeno se lo ricorda, ma è troppo tempo che non le regalo qualcosa e boh, spero che questa stupidata le piaccia pur nel suo non avere motivo di esistere

La timeline è molto libera, perché favoleggio di un’ipotetica fuga di Sarah e Felix e Kira negli Hamptons senza però avere bene in mente da chi o cosa fuggano di preciso, LOL. Stessa cosa per Emily, immaginatela in qualsiasi momento della sua vendetta – anche se le ultime righe vogliono presupporre che la vita sentimentale di Nolan abbia già subito qualche duro colpo... Per contro spero si siano colti i piccolissimi accenni Nemily, perché loro sono canon e io non sono nessuno per non metterlo in evidenza anche se c’è Felix in giro, toh. Ciò vale anche per la bromance Felison che doveva esserci, anche solo di sfuggita. Sulla natura del dipinto compromettente vi lascio carta bianca as well ù__ù

Le lyric sono tratte dalla stessa canzone che dà il titolo al tutto, firmata CSS.

Aya ~

   
 
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