Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: wajland    10/09/2014    1 recensioni
dalla storia:
‘’ ti sto tenendo la mano Aaron, non so se riesci a sentirlo, io spero di sì, sono ancora qui, con te, per te, per sempre, lo giuro.’’
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Era lì, stesa sul letto, un letto che avrei preferito essere io mio invece che quello dell’Saint Mery Hospital.
Giaceva li, inerme, da otto mesi ormai. Mi mancava, mi mancava terribilmente.
La sua assenza è intollerabile per me, l’assenza della sua presenza.
La sua presenza, già, quella non passava mai inosservata, era così bella, è così bella, perché il mio amore non è morto, si è solo addormentato. Addormentato.
Mi manca la sua voce.
La sua voce, non le si addiceva, a lei che era una ragazza quasi mascolina, quella voce cosi femminile e squillante non le si addiceva. Lei la odiava, ma per me era musica.
Mi mancano i suoi occhi.
I suoi occhi, castani, intensi, brillanti, vigili, attenti; attenti a qualsiasi cosa le succedesse intorno, attenti a me, non mi perdeva mai di vista. I miei amici la definivano un po’ possessiva ma a me piaceva quel suo modo di fare, io sapevo che voleva solo farmi capire e far capire a tutti che io ero suo e la cosa mi stava più che bene.
Mi mancano le sue labbra.
Le sue labbra, rosee, il labbro inferiore più gonfio di quello superiore, cosi morbide e sexy. Dio, quelle labbra, quanto mi manca sentirle sulle mie, quei baci perfetti, quei baci che non vorresti mai finissero, i miei baci con lei erano sempre cosi. Esigenti, seducenti, passionali. Quando le nostre labbra si incontravano dentro di me i fuochi d’artificio si accendevano, mi sarebbe piaciuto avergliene dati due il giorno dell’incidente, otto mesi fa. Otto mesi senza le sue labbra, perché baciarla da addormentata non ha lo stesso effetto.
‘’ ti sto tenendo la mano Aaron, non so se riesci a sentirlo, io spero di sì, sono ancora qui, con te, per te, per sempre, lo giuro.’’
Mi mancano le sue mani.
Mi ricordo di quando le sue mani correvano sulla mia schiena, mentre ci baciavamo, mentre facevamo l’amore, mentre ci abbracciavamo. Lei mi stringeva sempre a se, come se avesse paura di perdermi da un momento all’altro, non sapeva che io ero solo suo, per sempre.
Perché quando erano unite alle mie mi sentivo parte di qualcosa di grande, qualcosa di mio, qualcosa di nostro.  Le nostre mani si univano alla perfezione, come se fossero stare progettate per restare unite all’infinito e anche oltre.
Continuo a tenerle la mano sperando nel profondo del cuore che lei lo senta e che muova un dito per farmi capire che c’è ancora, che è ancora qui con me; ma non siamo in un film.
Lei giace immobile.
Mi chino per darle un bacio sulla testa, i capelli mi solleticano il viso, i capelli più belli, soffici e biondi che io abbia mai visto.
Aveva insistito tanto per farsi bionda, non si piaceva, non si è mai piaciuta; ancora non riesco a capire perché, lei è bellissima.
Stavamo insieme da un anno quando una mattina si alza dal letto dove poche ore prima avevamo fatto l’amore, si avvicina allo specchio, si guarda, prende una ciocca di capelli e la esamina attentamente ‘voglio farmi bionda’ disse con tono deciso, aveva preso la sua decisione e nessuno l’avrebbe potuta cambiare.
‘sei bellissima così’ le dissi, ma sapevo che non avrebbe cambiato idea. Lei era cosi, la amavo amo per questo.
Mi manca il profumo dei suoi capelli, non che adesso non profumassero, ogni giorno l’infermiera si prendeva cura del mio amore, solo che non avevano più lo stesso odore.
Adesso sanno di pulito, di ospedale; prima sapevano di fiori, quando dormivo a casa sua spesso usavo il suo shampoo di nascosto, mi piaceva troppo, solo che su di lei prendeva un profumo diverso, non so spiegare, era il suo profumo.
Lo shampoo mischiato alla crema per il corpo, insieme all’odore dei trucchi, insieme al suo ‘Blue di Chanel’ che non cambiava da anni. Il tutto creava un profumo afrodisiaco, lo avrei riconosciuto tra mille, il profumo della mia ragazza.
Quando facevamo l’amore tutta la stanza si inondava del suo odore, ero in paradiso.
L’amore con lei, quanto mi manca. Dall’incidente non sono andato a letto con nessun’altra.
Il suo corpo perfetto unito al mio, collegato, una cosa sola, per quei momenti rubati al paradiso. Nulla di meglio l’uomo ha mai conosciuto.
Mi manca toccare il suo seno, vedere la libido crescere dentro di lei mentre affondo sempre di più il mio membro dentro di lei, quando buttava la testa all’indietro e inarcava la schiena, quando sussurrava il mio nome, quando mi diceva che ero il ragazzo più sexy al mondo dopo Jace Wayland, quando urlava in preda ad un orgasmo devastante.
Quanto mi manca tutto questo.
E adesso lei è qui, otto mesi, otto fottuti mesi. Qui.
L’incidente, quella sera sarebbe dovuta stare con me, invece l’ho lasciata sola per un stupida partita di calcio tra amici.
Mi sento in colpa.
Se io fossi stato con Aaron lei non sarebbe uscita.
Non avrebbe preso la macchina e un coglione impasticcato non avrebbe fatto un frontale con lei.
Mi ricordo ancora la sua auto dopo lo scontro, la sua piccola 500 nera accartocciata come fosse fatta di carta stagnola contro il SUV bianco del coglione.
Era sotto acidi.
Acidi.
Ha ridotto così l’unica cosa bella della mia vita, solo per uno sballo temporaneo in discoteca.
Lui ne è uscito praticamente illeso.
Illeso.
Lei invece è qui.
In coma.
Perché era uscita?
Perché?
Glielo chiederò quando si sveglierà, perché lei si sveglierà, lei deve farlo.
Io senza di lei non esisto più, ho bisogno del mio amore.
Ne ho bisogno.
Come i pesci necessitano l’acqua
Come l’uomo necessita l’aria
Come un ragazzo necessita della sua metà
Non dimentico, non dimentico, lo giuro.
‘mio amore, ti giuro che non dimentico, perché non posso farti questo, non dimentico. Ritorna da me, io non ce la faccio più, senza di te sono perso, senza il mio amore’
Un parte di me sa che non può sentirmi, ma è più forte di me, non riesco a non parlarle, le farei un torto.  
Io devo farlo, smettere di farlo sarebbe come ammettere che lei non c’è più, ma lei è qui dorme solamente.
‘devo andare Aaron, domani ho l’esame di chimica, ci vediamo domani pomeriggio dopo scuola. Ti porto i tulipani, bianchi, come piacciono a te’
Le stampo un bacio sulle labbra e lascio la sua mano.
Esco dalla stanza, sento freddo.
Lei non si sveglierà mai più.
 
BUONA SERA
LA MIA SECONDA OS
VI PREGO RECENSITE E DITEMI COSA NE PENSATE
 
XX, AARON

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: wajland