Il primogenito di Walburga e Orion Black, quella sera, era
insolitamente docile: niente litigate plateali con
i genitori, o con la cugina maggiore.
Si vociferava, addirittura, che non avesse opposto
alcuna resistenza, quando gli era stato imposto di vestirsi
adeguatamente per la serata.
Al momento, nel salotto di Cygnus Black, l’argomento
principale non era il motivo della festa, ovvero l’atteso
fidanzamento tra la figlia minore del padrone di casa e un discendente
della famiglia Malfoy.
Ci si chiedeva, invece, se quello scavezzacollo, per giunta Grifondoro,
avesse messo (finalmente) la testa a posto.
Il diretto interessato però, si limitava a misurare
l’ampia sala con i suoi passi strascicati, tipici di chi
è annoiato, con un sorriso beffardo in volto: al contrario
di quanto potevano supporre i suoi parenti, tutta quella mansuetudine
era dovuta ad un solo pensiero piacevole. Di lì ad una
settimana, se tutto fosse andato come previsto, avrebbe lasciato casa
Black, per non rivederla mai più.
Fu un attimo: uno sguardo distratto per la sala ed una chioma fulva,
così diversa dalle restanti scure che la circondavano,
attirò la sua attenzione.
Narcissa era da sola, con l’aria assente e un calice in mano:
il suo neo-fidanzato era certamente da qualche parte a godersi i
complimenti, per l’ottima scelta, dei suoi parenti.
Una volta che tutti gli ipocriti Black, con i loro complimenti e
sorrisi falsi, si furono dispersi, il giovane si avvicinò di
soppiatto alle spalle della ragazza.
Lui era famoso per i suoi modi silenziosi, e non gli fu difficile farla
sobbalzare esclamandole, più vicino di quanto sua cugina si
aspettasse: -Che fine avrà fatto il tuo sedicente fidanzato?-
Lei si girò di scatto, facendo ondeggiare i lunghi capelli
chiari, così diversi da quelli di lui, lo guardò
male e si limitò a dire in tono acido: -Sirius.-
- Come suona male il mio nome detto da te, cugina-
- Cosa vuoi?-
- Chiacchierare, Cissy- rispose semplicemente lui,
sottolineando il soprannome della giovane con un sorriso sornione.
- E da quando, di grazia, tu vuoi chiacchierare con
me?-
- Da quando ti vedo tutta sola e mortalmente annoiata.-
I loro sguardi si incrociarono, quello imbronciato di lei e quello
divertito di lui: se per qualsiasi loro caratteristica non si sarebbero
mai detti parenti, gli occhi costituivano, invece, una degna eccezione.
Di quel colore indefinito grigio-azzurro, capaci di ammaliare quanto di
congelare il sangue nelle vene, erano l’unica caratteristica
che ricordava, tanto agli altri quanto a loro stessi, la stretta
parentela.
D’un tratto, però, Sirius si fece più
serio di quanto volesse apparire: – Devo farti una domanda.-
-Cioè?-
- Come fai ad essere sempre così educata?- un debole sorriso
rispuntò sulle labbra, tanto celebrate tra le ragazze della
sua casa (e non), del Malandrino – Non sai che gusto si provi
a rispondere male a loro, a provocare.-
Narcissa si limitò a guardarlo con espressione scettica: -
Non ho alcun motivo di rispondere male ai miei parenti, cugino,
e non vedo alcun lato positivo nell’essere maleducati come
te.-
Lui si accigliò: - Ah no? Te ne do io uno: poter scegliere
della tua vita. Sono anni che, fortunatamente, non mi assillano
più sui matrimoni combinati.-
Quando parlò, la giovane Black aveva
un’espressione dura in volto: -Finirai molto male,
continuando ad essere così insolente.-
Una risata da parte di Sirius, un’ultima battuta, ed eccolo
ripartire alla volta del giardino, con Narcissa che si limitava ad
osservare la sua figura farsi sempre più piccola, mentre si
allontanava.
Circa 20 anni dopo, Malfoy Manor.
- Bellatrix! Sei salva! E Lucius? -
- Non so Cissy, ma non immaginerai mai chi ho fatto fuori, finalmente.-
- Chi?- Narcissa temeva la risposta.
- Il traditore, nostro cugino!- Bellatrix fremeva di
eccitazione – E ha avuto anche il coraggio di
provocarmi!- Nella mente della più giovane delle due quel verbo
riecheggiò stranamente: provocare…
- Cosa ha detto?-
- “Avanti, puoi fare di meglio!”* –
Bellatrix rise, ancora fremente – Neanche Azkaban
è riuscita a privarlo della sua insolenza!-
Narcissa si chiuse in uno strano silenzio, ripensando
all’ultima battuta della sua ultima conversazione con il
cugino, mai dimenticata, più di 20 anni prima: - Avanti Narcissa, non penserai mica che una frase insolente
mi ucciderà! –
Non poteva sapere quanto avesse ragione.
Facsa says:
Come avrete capito, la prima scena si svolge una settimana prima della fuga da casa Black di Sirius, mentre la seconda si svolge poco prima che trapelasse la notizia che Lucius era stato catturato, quando Bella fugge dal ministero insieme a Voldemort.
*Tratto da Harry Potter e l’Ordine della Fenice, versione italiana capitolo 35. Tutti i diritti sui personaggi di HP appartengono a J.K. Rowling e, ovviamente, questa storia non è a scopo di lucro.