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Autore: Tuna_salad    10/09/2014    2 recensioni
vi siete mai chiesti cosa è successo in quei 19 anni? come Neville sia diventato professore? avete mai immaginato il matrimonio di Harry e Ginny? la reazione di Ron nello scoprire che sarebbe diventato padre?
Ecco, io qualche volta ci ho pensato....Bhè forse più di una volta....ok, forse parecchie volte. Mi diverto ancora oggi a fantasticare su questa saga e spero che i miei personalissimi "film mentali" possano piacere anche a voi!
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Harry fissò quella mastodontica pietra nera, nel bel mezzo nel cortile. Erano passati mesi dall'ultima volta che era stato lì. I nomi di Fred, Tonks, Lupin, Sirius, Silente, Dobby, risaltavano fra tutti quelli dei caduti, scolpiti nella storia. Quel monumento funebre gli faceva sempre un certo malsano effetto, come se il cuore gli fosse stato strappato dal petto, per mettere in pubblica mostra le sue cicatrici.

Ancora una volta Hogwarts si preparava ad ospitare un grande evento, la commemorazione dell'anniversario della Grande Battaglia e nella migliore tradizione della scuola, ciò significava, sostanzialmente, un ballo. Per la prima volta nella storia però, erano stati invitati tutti, ma proprio tutti:troll, goblin ed elfi compresi. Data l'enorme quantità di ospiti, quasi l'intero parco esterno era stato decorato per l'occasione. Più di 200 tavoli, sparsi fra querce e pini, erano stati disposti a semicerchio intorno a un palco leggermente rialzato. Una cupola atmosferica fu eretta a coprire l'intera area, una precauzione contro il mite ma imprevedibile clima di metà maggio. Al limitare della foresta, un tavolo speciale era stato allestito per i centauri, nell'eventualità che essi volessero partecipare alla celebrazione. Nelle ultime settimane Harry si era gettato a capofitto nel lavoro, impegnandosi al massimo nel corso per Auror, tanto da superare persino l'esame di pozioni. Aveva rilasciato qualche intervista qua e là, niente di serio, ma quanto bastava a riempire le sue giornate. Era stato talmente impegnato, che non ricordava nemmeno l'ultima volta che aveva visto Ron o Hermione. Meglio così, si disse mentre raggiungeva l'ufficio della McGonagall.

“ oh Harry, sei in anticipo” lo accolse la sua vecchia professoressa. Era ancora una sensazione stranissima sentirsi chiamare per nome e non “ signor Potter”. Ancora più strano era quel tono di voce così leggero e amichevole.

“ bene- continuò la donna, sorridendo dell'imbarazzo di Harry- credo che abbiamo tempo per fare una cosa”. E così dicendo lo condusse per una porta laterale, che immetteva in un passaggio segreto. Uno di nuova creazione, pensò Harry, perchè in tante volte che era stato in quell'ufficio non lo aveva mai notato. Dopo aver sceso una scalinata che pareva infinita, Harry si ritrovò in un corridoio stretto e molto, molto lungo, illuminato da centinaia e centinaia di fiaccole magiche. Erano fatte di fuoco incantato, che non bruciava, mantenendo l'aria pulita e piacevolmente fredda. Una porta in ferro, lavorata con mille volute e virtuosismi, si trovava alla fine di quel passaggio.

“ sei una delle pochissime persone che abbiano mai attraversato questa porta,Harry- spiegò la professoressa, fermandosi bruscamente e voltandosi verso di lui- ma non riesco a pensare a nessuno che lo meriti più di te.” Gli rivolse un sorriso dolce, quasi materno, mentre poggiava la sua bacchetta su una delle figure in ferro che decoravano la porta.

“ L'esistenza di questo passaggio non è un segreto, ciò nonostante, non è auspicabile che troppi sappiano della sua esistenza”.Detto ciò fece strada dall'altra parte. Harry si ritrovò su un isolotto, circondato dalle acque del lago. In lontananza, poteva ben riconoscere il profilo del castello e le luci del parco addobbato. Lo stomaco di Harry si contrasse fino all'inverosimile, non appena capì dove si trovava. I suoi pugni si chiusero fino a sbiancargli le nocche, fino a che, le unghie, conficcate nella carne, non si tinsero di rosso sangue. Davanti a lui, la tomba si Silente, maestosa e solenne come la ricordava, immersa in una atmosfera di misticismo. Il pensiero di come Lui, Voldemort, avesse violato quella stessa tomba, lo faceva ancora ribollire di rabbia. Si avvicinò alla McGonagall cercando di riprendere un minimo di contegno. Fece per allungare una mano e toccare la fredda pietra, ma la professoressa lo bloccò. Con l'aiuto della bacchetta lanciò un sassolino verso la tomba, ma mentre questo era ancora a mezz'aria, fu improvvisamente sbriciolato.

“mi dispiace Harry- disse la strega dopo qualche secondo- ma non permetterò mai più a nessuno di avvinarsi a lui”.

 

 

 

 

 

 

 

Harry Pov

Ginny è veramente bellissima questa sera. Indossava un vestito verde scuro,a giro maniche, lungo fino alle caviglie che ne esaltava la figura. La gonna, leggermente velata, mal celava le sue gambe snelle e ondeggiava seguendo i suoi passi. Mille boccoli rosso fuoco, legati da un solo lato, le ricadevano su una spalla. Harry non poteva fare ameno di guardarla, per quanto ciò lo facesse star male. Era come ipnotizzato ma quando incontrò i suoi occhi, l'incantesimo si spezzò.

Riuscirò mai a perdonarla? A dimenticarla?

 

Hermione Pov.

È tutta la settimana che Harry ci evita. Le cose con Ginny devono essere andate peggio del previsto.

Ma non posso preoccuparmi di questo adesso. Oh Merlino queste scarpe mi stanno uccidendo!

Questa serata è importante, sono contenta che siano venuti anche i folletti, forse questo faciliterà le trattative per il risarcimento. Certo ci sono proprio tutti, anche il signor Polsey. Mi chiedo se abbia verificato quelle cifre, possibile che non riesca a capire quanto ci costa avere due uffici ministeriali che fanno esattamente lo stesso lavoro?

“ guarda, c'è Harry” mi fa cenno Ron, al mio fianco. Accidenti Harry, da quanto tempo è che non dormi? Dovrò andare a parlargli. Aspetta..cos'è questo odore disgustoso?

“Ron!” ma come si fa dico io? “ che diavolo stai ingurgitando?”

“Uh? Non lo so esattamente... l'ho preso da uno di quei vassoi laggiù...ma è davvero delizioso. Vuoi provare?” mi chiede con un sorriso fin troppo ampio per qualcuno che sta mangiando.

E io sono incinta di suo figlio! Mi chiedo come sarà. Sicuramente avrà i capelli rossi, quelli sono come un marchio di fabbrica...Ho sbagliato a mettermi questo vestito, la mia pancia comincia ad essere evidente. Sta scendendo la sera e a spalle scoperte inizio ad avere freddo. Ma perchè cavolo mi sono vestita così...sto per diventare madre, dovrei avere un po' più di buon senso no? Non posso pensarci, non stasera...

 

Ron Pov.

Questo posto è fantastico! C'è cibo ovunque! Ehi...questi li faceva anche mia nonna..deliziosi.

“Ron! Che diavolo stai ingurgitando?” mi urla contro Hermione. Accidenti se è bella stasera. Anche quando si arrabbia. Il bianco le dona. Aish, no, non posso pensare a queste cose...non ho un soldo, non ho una casa...mi chiedo ancora perchè abbia scelto me.

Paul Hastings non le toglie gli occhi di dosso, cos'è? Sono forse invisibile?

La sento sospirare e stringersi nelle spalle. Forse ha freddo? Le offro la giacca e lei mi ricambia con un'espressione sorpresa. Che ho sbagliato adesso? Prima o po qualcuno dovrebbe scrivere un manuale su come gestire la tua fidanzata incinta. Quello si che è un libro che leggerei...

 

 

 

 

 

 

 

Minerva McGonagall era sempre stata una donna impressionante. Tutto, dall'orlo del vestito alla punta del cappello, irradiava un'aurea di rispettabilità, decoro e autorevolezza. La sua elezione a preside di Hogwarts era stata votata all'unanimità, senza discussioni, senza dubbi, senza ripensamenti. Aveva fatto di quella scuola la sua casa, la sua vita, la sua famiglia. Era una professoressa eccellente, una strega brillante, una combattente. Mentre saliva sul palco,il chiacchiericcio di fondo, cessò all'istante. Tutti, dagli studenti ai goblin, dalle prime file al limitare della foresta, volsero la loro attenzione verso di lei, in attesa. Tutto era così immobile, il silenzio così assoluto, che non il solito incantesimo per amplificare la voce, si rese del tutto superfluo.

“ siamo qui, oggi, per celebrare tante cose. Guardatevi intorno, maghi, streghe, elfi, goblin, centauri, troll e tutti voi, creature del mondo magico, anzi no, membri della comunità magica. Un anno fa, c'era chi non credeva in questa comunità. Lord Voldemort non credeva in questa comunità, ed è per questo che è stato sconfitto. Siamo qui oggi, per ricordarci che Lord Voldemort è perito ma che il pericolo non è cessato. Siamo qui oggi per credere, credere che il mondo è andato avanti, credere che si può ripartire da zero, credere che si può ricostruire anche quanto tutto intorno a noi è in rovina.

La guerra...la guerra cambia le cose. Non possiamo illuderci che tutto tornerà come prima, perchè non è così. Tutti noi, qui, abbiamo perso qualcuno, un fratello, un amico, un figlio. Nessuno può restituirceli. Non torneranno indietro. Siamo noi che dobbiamo andare avanti e onorare con la nostra vita, quella di coloro che l'hanno sacrificata per noi. Siamo qui oggi, per rinascere. E per ricordare chi ha creduto in un futuro di pace fino alla fine.”

 

A mano a mano che la professoressa chiamava i nomi dei caduti, candele bianche, sospese a mezz'aria sotto il cielo stellato, si illuminavano, una dopo l'altra. “ Emily Dodge..Cornelius Finnegan....Cedric Diggory....” la lista era lunga, troppo, troppo lunga pensò Harry. “ Remus Lupin, Ninfodora Tonks, Sirius Black.....” uno dopo l'altro, in fila come la prima volta che i loro nomi erano stati chiamati entro i confini di Hogwarts. Harry sentì la calda mano di Hermione mano poggiarsi sulla sua. Di tutti i presenti, Harry era quello che con ogni probabilità aveva perso di più. A partire dai suoi genitori fino al suo padrino, al suo mentore, a Fred, a Cedric. Nessuno aveva visto così tante volte la morte sfiorare la sua vita e prendersi invece quella di coloro che amava.

Non sei solo ecco cosa gli stava dicendo Hermione. Non sei solo, Non è colpa tua, ma per quanto Harry volesse aggrapparsi a quel pensiero, proprio non riusciva a sentirlo.

“ e ora- riprese la McGonagall dopo qualche minuto di commozione- largo alle danze”. Kinsley, nuovo ministro della magia, si avvinò la palco, invitandola a ballare. Le note di un valzer si diffusero fra i tavoli e a poco a poco, un discreto numero di ballerini faceva la sua figura sulla pista.

Ron, inaspettatamente, si alzò in piedi e, rosso per l'imbarazzo, porse la mano ad Hermione. La scena era talmente insolita che Harry rimase basito, mentre George, Bill e il resto della famiglia weasley, seduti al tavolo alle loro spalle, non seppero trattenere le risate.

 

 

Ginny Pov

eh bravo mio fratello! L'anno scorso non ci sarebbe mai riuscito. Sembrano felici, un po' li invidio. Harry mi manca da morire. Mi chiedo quando lo potrò vedere di nuovo. Sembra che mi eviti, ma non so se per la vergogna o per la rabbia. Suppongo un po' tutte e due, come me. Al tavolo rimaniamo solo io, Percy e Audrey, il che è assolutamente terrificante. Beh, almeno io posso bere. Devo andarmene da qui, ormai è chiaro che non mi inviterà a ballare. Idiota! E idiota io che ancora ci speravo.

Vedo Betty Luvotoun provarci sfacciatamente con Neville, poverina. Insomma non che lei sia brutta ma tutti sanno che lui è interessato a Luna. Meglio andare a salvarlo, così almeno mi allontano da Percy. Appena mi alzo sento i suoi occhi su di me...perchè mi sta seguendo? Sei un grande stupido Harry Potter. Non hai il diritto di essere geloso, non più.

“ Oh ehi Ginny!” mi saluta Neville con fin troppo entusiasmo.

“ ciao Neville, è tanto che non ci vediamo. Novità?” cerco di essere gentile, ma Betty Luvotoun capisce l'antifona e sia allontana. Ragazza intelligente, devo ammetterlo.

“Ti ringrazio” -mi dice Neville sotto voce e non posso fare ameno di ridacchiare. La mia stessa risata mi sorprende, sono giorni ormai che il mio umore è sotto terra.- “ comunque, no. Nessuna novità. Sto ancora aspettando la risposta da quelli della Norvegia. La professore Sprout dice che proverà a mettere una buona parola per me”.

“ Sono contenta”. E lo sono davvero. Si merita questa opportunità e nessuno al mondo sarebbe più felice di lui di passare un anno tra montagne sperdute alla ricerca di piante estinte e creature che nessuno ha mai visto. Lui e Luna sono molto simili in questo.

“accidenti, mi stavo dimenticando! Congratulazioni per il posto nelle Harpies, è un gran colpo! Quando partirai?”

“ subito dopo il diploma, non so ancora se farò nemmeno in tempo a tornare a casa. Sarà un estate impegnativa”

te ne vai?”. La sua voce. L'ultima volta che ho la sua voce, per poco non gli facevo esplodere la testa.

“ Oh Harry ciao! lo salutò Neville, ma non ottenne risposta.

 

te ne vai? ripete monotono, la mascella contratta. I suoi occhi mi gelano il sangue. Un tempo, avrei detto che dietro quell'espressione dura e minacciosa, ci fosse un cuore spaventato e ferito. Ora non lo so più. Non riesco più a leggere il suo volto. Tutto quello che vedo è rabbia e tanto, tanto dolore. È come a casa sua, come l'ultima volta.

“ si” rispondo, cercando si non farmi trascinare dalle mie stesse emozioni contraddittorie. In questo momento potrei allo stesso modo abbracciarlo o dargli un pugno in faccia. Lui non dice niente, lo prendo come un incoraggiamento.

“ mi hanno offerto un posto nella squadra delle Holyhead Harpies- rispondo, e vedo le sue pupille dilatarsi- devo essere nel Galles per l'inizio di luglio”. Ancora silenzio. Mi chiedo a cosa pensi. Restiamo così, in piedi vicino a un albero, in silenzio. Ha tutta l'aria di un addio e sento il mio cuore accelerare. Non voglio che finisca, non voglio partire lasciandomi dietro quel litigio.

“ io.....” non so cosa dire.

sei molto bella stasera Ginny. Buona fortuna.”

E' tutto quello che mi dice e poi se ne va.


Ciao a tutti! è vero manco da tanto e di questo vi chiedo scusa.  non mi piaceva niente di quello che scrivevo, blocco totale.  più il tempo passava più volevo farmi perdonare con un capitolo lungo  e ricco.  questo è sicuramente lungo, il prossimo spero sia più ricco. grazie mille per la pazienza che dimostrate essendo arrivati fin qui. fatemi sapere se questa....pausa di riflessione...ha migliorato almeno un pò la storia. Tuna_

 

 

 
  
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