Anime & Manga > Inazuma Eleven
Ricorda la storia  |      
Autore: _ M i r a i _    10/09/2014    5 recensioni
[shot principalmente su Fudou e Kyousuke][KidoFudoKyoYuu family! (dettagli qui dentro)][accenni KyoTen, KidoFudo, Taichii][meh, slice of life]
Spero vi piaccia :D
-
"Kyousuke non era il tipo che sia ammalava facilmente; aveva un’ottima resistenza fisica. Inoltre, sebbene l’inverno fosse la stagione prediletta per avere l’influenza, lui l’aveva presa solo due volte nell’arco di sedici anni. Nessuno, nemmeno il dottore, riusciva a spiegarselo. Ma, infondo, non era così importante. Che fosse caldo, freddo o quant’altro, se stava bene non c’era da preoccuparsi. "
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Caleb/Akio, Jude/Yuuto, Matsukaze Tenma, Tsurugi Kyousuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Kyousuke non era il tipo che sia ammalava facilmente; aveva un’ottima resistenza fisica. Inoltre, sebbene l’inverno fosse la stagione prediletta per avere l’influenza, lui l’aveva presa solo due volte nell’arco di sedici anni. Nessuno, nemmeno il dottore, riusciva a spiegarselo. Ma, infondo, non era così importante. Che fosse caldo, freddo o quant’altro, se stava bene non c’era da preoccuparsi.
Per questo Akio si stupì non poco quando Kyousuke gli disse di essersi ammalato. A febbraio. Avvenimento più unico che raro! Sarebbe venuta una bufera di neve, anche più grande di quella che c’era stata a Capodanno. Era l’occasione che Fudou aspettava da anni.

 
– ma ti eri coperto bene? –
– sì, avevo pure messo il maglione che Yuuichi mi aveva preso a Natale, spacciandolo per regalo di Taiyou, che se ne era dimenticato –
– e nella tua classe? C’è qualcuno di malato? –
– adesso smettila, sembri una madre apprensiva –
– nel caso te lo fossi dimenticato, oltre a Yuuto anche io sono tuo tutore. Fila a riposare in camera, che ti porto la borsa dell’acqua calda e le pezze –
– … –

Oh sì, adorava prenderlo in giro, quasi più di come faceva con Kidou. Quasi.
 

 
Dalla pentola usciva un profumo delizioso di verdure, spezie e, ingrediente segreto dello chef, un pizzico di paprika, che al blu piaceva tanto. Mise un cucchiaio nella pentola e, dopo un paio di mescolate, assaggiò. Se non gli sarebbe piaciuto il minestrone, evidentemente anche le sue papille gustative avevano la febbre. Spense il fuoco e mise un po’ del contenuto in un piatto, appoggiandolo poi sul tavolo lì vicino. Andò verso la camera del ragazzo e bussò piano, ottenendo in risposta un mugolio basso e roco, seguito da un colpo di tosse.

– se hai fame, ho fatto il minestrone. Ti consiglio di mangiarlo finché è caldo – disse quasi in un sussurro, ma era certo che avesse sentito. Tornò in cucina e si sedette al tavolo, dalla parte opposta a dove aveva apparecchiato per l’altro. Aspettò circa cinque minuti -ci metteva molto solo a convincersi di alzarsi.
Sentì la porta aprirsi dalla fine del corridoio, poi dei passi strusciati sul parquet. Quando -finalmente- arrivò sulla porta che dava sulla cucina e sul salotto, Fudou trattenne una risata, nascondendola meglio che poteva con un sorriso. Quello non poteva essere Kyousuke Tsurugi, quello sempre tirato a lucido e che occupava il bagno a volte per quaranta minuti buoni la mattina.

Il pigiama nero era stropicciato, la pelle chiara era più pallida del solito, risultando bianca. Per non parlare dei capelli: erano sciolti e rivolti verso il basso, con alcune ciocche ribelli qua e là. Gli occhi erano arrossati e la punta del naso aveva un bel colorito, segno che ci doveva essere una valanga di fazzoletti sul pavimento della camera da letto. Per finire, il plaid arancione che dalle spalle scendeva fino alle caviglie incorniciava quel quadro che era al momento il minore dei fratelli. Uno spettacolo per Akio.
La sedia strisciò sul pavimento e Kyousuke si sedette. Si tolse di dosso il plaid, appoggiandolo sullo schienale della sedia, e iniziò a mangiare la minestra. Fudou notò che faceva fatica a mandarla giù.

– hai mal di gola? –. L’altro fece cenno di sì con la testa, continuando a consumare il pasto. “ci mancava solo questa, povero” pensò dolcemente il ventisettenne. L’istinto paterno -o materno?- prendeva il sopravvento, a volte.
– beh, almeno così sappiamo che non sei stupido* – disse ironicamente, guadagnandosi un’occhiata da “smettila, ti prego…”. Il castano sospirò.
– comunque, Yuuto non tornerà prima delle sette, Yuuichi è in vacanza con Taiyou a Kyoto fino a giovedì… ah! Mentre dormivi ha chiamato un tuo amico, ha detto che sarebbe venuto a portarti gli argomenti di oggi. Un certo Matsukaze, mi pare – riferì, quando il piatto fu vuoto.
– …! Tenma? Q-quando? – scattò in piedi, allontanando la sedia dal tavolo, cominciando a tossire. Ad Akio non sfuggirono nemmeno le gote arrossate, ma qualcosa gli diceva che la febbre non c’entrava.
– ha detto che sarebbe arrivato alle quattro – disse in un mezzo sorriso; il blu si girò repentinamente verso l’orologio sulla parete. Mancavano venti minuti, poteva farcela.

In un attimo era già corso -goffamente- in bagno, con vestiti e biancheria intima in mano, senza ovviamente scordarsi del gel per capelli. In appena dieci minuti -“un tempo record”, pensò Fudou- era già fuori, intento ad aggiustarsi i bottoni della camicia bianca che aveva afferrato poco prima dall’armadio.
– è già arrivato? – chiese ansioso, la voce roca per la tosse. Il castano fece segno di guardare l’ora, mentre tentava di sopprimere un’altra risata, stavolta con la mano.
Cosa faceva l’amore, eh?

Il campanello suonò. Akio si avvicinò al citofono e alzò la cornetta, sentendo la voce pimpante, ma leggermente imbarazzata, di Tenma.
– sì? Ah, Matsukaze! … sì, sì, vieni pure. Quarto piano – rispose. Buttò uno sguardo su Kyousuke, intento a sistemarsi nervosamente il colletto e balbettare qualcosa del tipo “oddio, che dico? Che faccio?”. Era davvero un’altra persona rispetto al solito. Tenma bussò alla porta; Fudou stava per andare ad aprire, ma una scheggia blu gli passò davanti, spalancando la porta. Si schiarì la voce con un colpo di tosse.
– ciao, Tenma –
– ciao Tsurugi! Ti senti meglio? –.
Ma che diamine?! Come aveva fatto a far sparire tutta quella tensione? Era allibito, quel ragazzino lo stupiva sempre di più ogni secondo che passava. Un giorno se lo sarebbe fatto spiegare, questo era sicuro.

– dove possiamo andare a studiare? –
– andiamo in camera mia, c’è più silenzio –
– ammesso che sia ordinata – se ne uscì Akio sarcastico, mentre Kyousuke lo guardava come se volesse ucciderlo da un momento all’altro. Il maggiorenne si mise a ridere, scompigliando i capelli ai due.
– su andate, devo mettere a posto la cucina e mi sareste solo d’impiccio – disse facendo segno ai due di andarsene, scherzosamente. Li vide girare l’angolo del corridoio, poi sentì la porta chiudersi.

Sospirò e si sedette al tavolo, versandosi un bicchiere di the freddo alla pesca.
Ora che ci pensava, anche a lui era successa una cosa simile, alla loro età.

 
– che sei venuto a fare? Non vedi che sono malato? – chiese Fudou irritato, coprendosi il naso con un fazzoletto.
– è così che accogli le persone preoccupate per te? Comunque, sono solo venuto a portarti dei mandarini. Contengono vitamina C, ne hai bisogno – Yuuto porse all’altro la busta del supermercato con dentro i frutti. Akio girò lo sguardo nella direzione opposta, ormai rosso in viso.
– … sei veramente fastidioso a volte – sussurrò acido, afferrando la busta. Kidou sorrise.
Non cambiava mai, nemmeno con la febbre.

– … noi non eravamo così rincretiniti – disse, per poi scoppiare a ridere, assaporando il the.
 

La serratura scattò e la porta di casa si aprì. Yuuto appoggiò la valigia nell’ingresso, togliendosi la sciarpa rossa e appendendola sull’attaccapanni. Faceva davvero freddo.
– è questa l’ora di tornare a casa, signor Kidou? – disse Akio con finto tono offeso, le braccia incrociate e un broncio in volto. Il rasta mise una mano dietro la nuca.
– hai ragione, è che Sakuma mi ha dato una pila di documenti vecchi che dovevano essere compilati e, sai com’è- –
– quando inizi una cosa non smetti finché non finisci. Lo so, non ricordarmelo – sorrise. Yuuto si sedette al tavolo, dove lo aspettava una tazza di cioccolata calda fumante. Guardò l’altro perplesso, mentre si allentava la cravatta.

– che c’è? L’avevo fatta per Kyousuke ma da quando è andato via Tenma è rimasto in camera a dormire – sbuffò. Kidou sgranò le pupille dietro i grandi occhiali verdi.
– Tenma? Matsukaze Tenma? – domandò alzando la voce di un tono. L’altro non ne capì il motivo.
– proprio lui, pare che siano in ottimi rapporti, se sai cosa intendo… – disse con un pizzico di malizia nella voce, che spinse Kidou a massaggiarsi le tempie.
– e io che pensavo che Taiyou non fosse abbastanza. Ci voleva pure un altro calcio-maniaco –
– oh, ma smettila. Ti ricordo che alla loro età anche noi avevamo la loro stessa passione – lo prese in giro Fudou – inoltre, non penso parleranno di calcio tutto il tempo – prese a carezzargli la mano appoggiata sul tavolo.

– sei troppo dolce stasera. Stare con dei ragazzini innamorati intorno ti fa diventare strano –
– ah, dovresti comprarmi una nuova padella. L’ultima probabilmente te la romperò in testa –
– ehi, non ho detto che mi dispiaceva – si allungò verso Akio, dandogli un bacio a fior di labbra. Quando si staccarono, un ghigno apparve sulle labbra di Fudou.
– mio caro regista, la prossima volta ti consiglio di fare due cose: uno, finire la cioccolata e due, togliere la cravatta – Kidou controllò e la cravatta rossa era sporca di cioccolata. Sogghignò anche lui.
– sbaglio o la roba la lavi tu, mammina-Fudou? –
– devo ricordarti a chi tocca il turno di stare a casa con Kyousuke, questa settimana? –
– sei odioso –
– tu invece sei adorabile –.



















*in Giappone, chi non si ammala si dice sia stupido (scherzando, ovviamente xD)

Fingendo che sia: Angolino dell’autrice! (?)
È finita. Ho finito questa shot, che non recensirà o leggerà nessuno, ma dovevo. Amatemi, vi prego.
Ok, passando a cose più o meno serie, vi chiederete che diamine è la cosa scritta lì ↑
Beh, nulla di che. Solo un mio headcanon che ho da tipo un mesetto e di cui non vedevo l’ora di scriverci su ~
Sarebbe andata così. Questa è la happy family KidoFudoKyouYuu (nome inventato sul momento, so che potrebbe sembrare una cosa inscrivibile e impossibile da pronunciare ma… eh -?-).
Praticamente sarebbe andata come per la HiroMidoMasa family (che credo conoscano tutti), ovvero: Kyousuke e Yuuichi sono stati adottati. Anche se qui ho deciso di fargli mantenere il cognome Tsurugi perché… non c’è un motivo.
Da dove è venuta fuori ‘sto scempio? Fan art con Kyousuke e Fudou. Sono tante, trust me (?).
E, sì, accenni KyoTen e Taichii. Non ho mai scritto sulla Taichii… -apre word ma ci ripensa perché non sa che scrivere e chiude-. E sulla KyoTen non potevo resistere. Li amo ♥
Spero che i personaggi siano IC. Tenete conto del fatto che Fudou è cresciuto, credo sia più maturo, specie visto che ha Kyousuke e Yuuichi a cui badare con Kidou, anche se adora metterli in imbarazzo e prenderli per le chiappette :)
E Fudou-mammina è adorabile, vi sfido a dire il contrario!!
Kyousuke l’ho fatto un po’ così perché io penso sia uno tsundere che, appena esce di casa, riesce a trasformarsi (?) e diventare una persona quasi impassibile. A dire il vero penso sia uno di quei tamarri che occupano il bagno per ingellarsi i capelli (questo è vero, dai) e controllarsi più e più volte allo specchio prima di uscire, facendo arrabbiare tutti gli altri ~
E Yuuto è il classico papà responsabile che da più divieti che permessi, ma sorride spesso e sa essere dolce se preso per il verso giusto. In un certo senso Yuuichi è il suo pupillo, perché sono quelli che “moderano” gli altri due, ma vuole una casino di bene incondizionatamente anche a Kyousuke :3
I miei progetti futuri sono una MinaMana che ho iniziato ma è stralunga da scrivere, quindi non so quando la pubblicherò. Visto che devo ancora finire inglese e matematica. E che ricomincia la scuola. E che ho anche due fic da aggiornare, ma penso che me la prenderò comoda (almeno con una, visto che sono ancora traumatizzata perché mi è morta la vecchia chiavetta, sulla quale era scritto più di metà del nuovo capitolo).
Eh. sono davvero nella cacca. (?)
Ultimi dettagli (?): qui Kidou e Fudou hanno 27 anni, Kyousuke e Tenma 16 (anche Taiyou) e Yuuichi 18 (io credo che abbiano due anni di differenza, se non è così ditemelo pls ;;)
E, inoltre, il plaid arancione è il mio, quindi… enjoy :D (?)
Detto ciò… se recensite vi do le gocciole, basta che dite cosa ne pensate :)
Ciaossu
Luli
  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: _ M i r a i _