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Autore: _s_a_r_a_    10/09/2014    1 recensioni
Avery vorrebbe solo cambiare vita. Ha lasciato la sua vecchia scuola e gli amici per poter diventare una persona diversa. Ma non sempre la vita ci da ciò che vogliamo e Andrew ne è la prova.
Una storia dolce, che fa capire che tutti hanno bisogno di una persona accanto. una persona con cui vivere.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
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Andrew Shane. tra tutti Andrew Shane doveva essere il mio compagno di laboratorio? okey che dicono che sia un genio in chimica; ma la sua reputazione lo rende proprio il tipo di ragazzo che sto cercando di evitare. Ci mettiamo dietro lo stesso bancone pieno di fiale e altre cose che non fanno altro che mandarmi in confusione.
"Guarda un po'! la ragazza dai bellissimi occhi verdi è la mia compagna. Beh mi sembra un buon inizio."
-LA RAGAZZA DAI BELLISSIMI OCCHI VERDI??-
Gli rivolgo un sorriso imbarazzato. Penso che passerà un po' di tempo prima che riacquisti la capacità di parlare.Il professore inizia a spiegare il lavoro che dovremo fare nei prossimi giorni. Cerco di prendere appunti,ma con Andrew che non mi toglie un attimo lo sguardo di dosso è praticamente impossibile.Non sono brava in chimica.Ho bisogno di concentrazione,cavoli! Non sono molto paziente e infatti..:"Senti Andrew hai intenzione di stare a fissarmi per tutta questa santissima ora di chimica o puoi lasciarmi in pace così posso prendere appunti e avere almeno la minima possibilità di passare il corso? Allora? Pensi di farcela?"
"Drew."
"Cosa?"
"Chiamami Drew."
"okey DREW smettila di fissarmi."
"Oh penso sia impossibile."
Ricomincio a concentrarmi sulla lezione, o almeno ci provo.. Appena suona la campanella mi fiondo fuori dalla classe il più veloce possibile, ma a quanto pare non abbastanza da seminarlo.
"Avery fermati. Non si scappa dal proprio compagno di laboratorio.E'da maleducati,sai?"
Aumento il passo e finalmente lui si arrende.Per fortuna non abbiamo altri corsi in comune. Supero indenne il resto della giornata. di solito accompagno Seth alla sua stanza,ma oggi deve aiutare ad addobbare la palestra per la grande partita che ci sarà tra una settimana, quindi prendo la macchina e vado direttamente a casa. Il mio appartamento è in un piccolo palazzo. non so chi abiti negli altri sei appartamenti,due per ogni piano. Entro in casa e inizio il mio deprimente pomeriggio di studi.
Devo essermi addormentata perchè mi sveglio e vedo che sono già le sette di sera. Stanno bussando alla porta. Vado ad aprire e mi trovo davanti due ragazzi. Uno ha i capelli biondi,occhi azzurri ed è molto più alto di me. L'altro ha capelli scuri, occhi verdi ed è ancora più alto del primo.Il biondino inizia a parlare rompendo il silenzio:"Ciao. em io sono Stan e lui è Jeremy. Ci siamo appena trasferiti nell'appartamento qui accanto. e beh volevamo solo presentarci."
"Oh io sono Avery,volete entrare? Posso offrirvi..beh veramente penso di avere solo dell'acqua."
"Non c'è problema. Noi pensavamo di prendere una pizza dato che non abbiamo ancora un frigorifero."
"Si, mi sembra un'ottima idea.Entrate pure."
Cavoli, la casa è un casino!
"Possiamo andare alla pizzeria qui vicino.La pizza è davvero buona dovete assolutamente assaggiarla." Propongo.
"Ok, ci vediamo giù tra dieci minuti." Questa volta a parlare è Jeremy. Appena escono corro in camera. Non solo la casa è un casino, lo sono anche io! Maledizione dovevano venire proprio ora? Metto un top viola, una gonna di pelle nera a vita alta, tacchi viola e una borsetta dello stesso colore. L'unica cosa che non ho cambiato della mia vita precedente sono i vestiti. Corro in bagno a truccarmi. Niente di speciale: solo un po' di mascare e il lucidalabbra. Libero i capelli da quella specie di coda in cui li avevo raccolti. Sono color rame e, come diceva sempre mia mamma, fanno risaltare i miei grandi occhi verdi.
Scendo e li trovo già lì che mi aspettano. Stan è il primo a parlare:"Wow, stai benissimo."
"Già." Concorda Jeremy.
"Grazie." Rispondo imbarazzata. Non amo i complimenti. Decidiamo di andare a piedi perchè è una bella serata. Arrivati in pizzeria ci sediamo ed ordiniamo. Sembrano simpatici, genti e sono molto molto carini. hanno la mia stessa età. Jeremy lavora e Stan viene nella mia università. Mentre stiamo chicchierando entra Andre con due ragazzi del suo gruppetto. Subito posa lo sguardo su di me e sorride. Ricambio il sorriso senza nemmeno accorgermene. Si avvicina e mi saluta:" Eih Avery! Sembra che il destino voglia farci incontrare spesso oggi. Hai notato?"
-Cavoli quanto è sexi quando usa questa voce! Nonono non devo pensare queste cose di lui!-
"Già, penso proprio di averlo notato anche io,Drew."
Squadra Stan e Jeremy e poi aggiunge:"Ci vediamo domani Av."
-Av??-
"A domani" Rispondo e si allontana.
Restiamo un attimo in silenzio. Poi, come sempre; Stan rompe l'imbarazzo:"Quello era Andrew Shane??" Scherzavo,ha solo aumentato l'imbarazzo.
"Si,era proprio lui."
"Ah. Ho sentito molte voci su di lui."
"Si, le hanno sentite tutti." Taglio corto io. Non è un argomento che mi va di affrontare con due persone che ho appena conosciuto.
Lasciamo la pizzeria sul tardi e andiamo al nostro appartamento. Fuori, proprio di fronte al portone, c'è un camion dei traslochi e Stan e Jeremy si mettono a correre prima che parta con i loro mobili. Mancano circa 100 metri al palazzo, quando sento qualcuno che mi chiama. Drew. Avrei dovuto aspettarmelo. Mi raggiunge correndo. Io resto immobile anche se so che dovrei scappare.
"Ti va di venire a fare un giro?" Mi chiede.
Vedendo che esito aggiunge:"Dai AV! Non mordo."
"Va bene, ma niente feste sfrenato o robe simili perchè ho chiuso con quel genere di cose."
"No, tranquilla. Facciamo solo una passeggiata."
Camminiamo per ore: E' diverso da come me lo aspettavo. Mi ero fatta un'idea completamente sbagliata di lui. Penso che se la sia fatta tutta la scuola. Il ragazzo di cui tutti parlano non può essere lo stesso che è qui accanto a me ora. Mi riaccompagna a casa. Troviamo Stan davanti alla porta.
"Oh, scusa. Non sapevo che avevi compagnia." Dice mentre fulmina Andrew con lo sguardo. Penso che si odino. Ma il motivo non sono io..vero? Li liquido entrambi con un saluto veloce e mi chiudo la porta alle spalle e mi preparo per dormire.
   
 
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