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Autore: countrygirl    10/09/2014    2 recensioni
" Ritornare alle propie origini non è mai facile. Sono passati anni ormai, anni in cui ho lavorato sodo per cambiare il mio aspetto, per sentirmi finalmente " una principessa". Ritornare lì significherebbe ritornare agli insulti, ai pettegolezzi, ai pianti e a non sentirsi ma " all'altezza". Alle scuole private ho stretto amicizie molto forti, ho consolidato il rapporto con la mia famiglia finalmente ed anche la nostra condizione economica è migliorata, i miei genitori si sono arricchiti. Adesso va tutto molto meglio per noi, allora mi chiedo...perchè tornare indietro? Mi sento come appesa ad un filo di speranza che mi rassicura , questa volta è quella buona, andrà tutto per il meglio, magari riuscirò ad affrontare i problemi a testa alta..."
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Chad Danforth/Taylor McKessie, Gabriella Montez/Troy Bolton, Kelsi Nielsen/Ryan Evans, Sharpay Evans/Troy Bolton
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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“IN UNA PIOVOSA GIORNATA D’OTTOBRE…” Spalancai improvvisamente gli occhi, trovando la mia faccia sul cuscino. Era mattina, la testa mi girava e il mio corpo non voleva saperne di alzarsi dal letto. Guardai l’orario dallo screen dell’I-phone; le 7:00. Mi guardai attorno, e fu in quel momento che mi resi conto che tutto stava cambiando…solo 24 ore prima ero a New York mentre adesso, invece, mi trovavo nella camera di una casa a me sconosciuta ad Albuquerque. Il pensiero che sarei dovuta ritornare alla vecchia scuola pubblica, alle vecchie compagnie e alle vecchie abitudini mi sconfortarono, avrei dovuto trovare un volo al più presto e scappare via. Nel frattempo però trovai una soluzione momentanea: mettere il termometro nella camomilla calda e far finta di avere la febbre. Mi alzai, avrei dovuto far in fretta prima che la mamma si sarebbe svegliata. Andava tutto liscio, il termometro si stava riscaldando, quando una voce improvvisa mi fece sobbalzare: la mamma, ero morta. “Hey tesoro, già sveglia? Credevo che oggi come non mai avrei dovuto buttarti i cannoni per farti alzare dal letto” mi disse quasi sollevata “Si mamma, il fatto è che non mi sento tanto bene…c-c-credo di avere la-la febbre” sono un’attrice nata… “ Dunque è per questo vero che hai messo il termometro nella tazza della camomilla…? Credi non l’abbia visto?” … Sbuffai quasi disperata… “ Tesoro so che l’idea di tornare alle vecchie origini non ti piace, ma sarà solo per pochi mesi poi potrai tornare alla tua vita di sempre, tuo padre ha fatto tanti sacrifici per raggiungere il punto in cui è arrivato e per rendere la nostra vita un più agiata, non credi che adesso dovremmo farne noi uno per lui?” Annuì, difronte a un discorso del genere non potevo controbattere e poi, se tornare a New York significava niente più borse, vestiti e scarpe firmate, allora avrei preferito mille volte Albuquerque. Andai a farmi una doccia, l’acqua calda mi rilassa. Uscì , avvolsi l’asciugamano alla vita e notai che fuori pioveva, quella pioggia di inizio Ottobre che spegne la città ma che mi aveva sempre rilassato. Scelsi cosa indossare : un canotta marrone brillantinata che arrivava sotto il sedere e un pellicciotto nero abbinato a dei tacchi di chanel neri. Poi mi truccai, ero molto molto scura di pelle e avevo capelli e occhi castani quindi scelsi per gli occhi un trucco nero molto tirato e per le labbra un rossetto rosa chiaro. I capelli li lasciai sciolti lungo la schiena e alle orecchie infilai delle perline. Ero pronta, mancava solo la borsa. Scesi le scale e andai a fare colazione. La tavola era bandita di dolci, crepe e frutta tagliata, beh infondo il trasferimento non era tanto male. Finì di fare colazione, lavai i denti… “Ashly hai finito? Faremo tardi, muoviti!” dissi a mia sorella un po’ preoccupata “Isabella non trovo le chiavi, finiscila di stressarmi” che novità. Mia sorella che perde qualcosa… Dopo averle trovare salimmo in macchina e cominciammo a cantare... waves La pioggia scendeva, e la musica suonava mi sentivo la protagonista di un film. Mi apparve poi l’immagine della scuola, ero come tornata indietro nel tempo, arrivata alla EAST HIGH.
  
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