Serie TV > I Cesaroni
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Autore: drem_of_love    10/09/2014    2 recensioni
Li avevamo lasciati così. Lei in attesa al molo con il cuore in mano, lui distrutto che piange sul letto. Entrambi non hanno più lacrime e non immaginano il loro stato d'animo. Sono entrambi in attesa di una mossa. Sfortunatamente i nostri giovani amici non sono mai sulla stessa lunghezza d'onda. Un anno prima lei si era segretamente innamorata di lui. Lui sciocco e immaturo era troppo preso dalla solita svampita bionda per accorgersi di quello che aveva sempre avuto sotto gli occhi. Lo scontro e l'allontanamento e finalmente anche lui aveva capito ciò che anche Miriam sapeva. Il cuore di Rudi era sempre appartenuto ad Alice. Ci aveva messo quasi un anno a capirlo e quando finalmente si era deciso ad aprirle il suo cuore nella vita della bella Cudicini era apparso Francesco. Il mondo gli era crollato addosso, era arrivato tardi un'altra volta.
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cudicini, Eva Cudicini, Giulio Cesaroni, Marco Cesaroni, Rodolfo Cesaroni
Note: Lime, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Salve a tutti/e eccomi qui con un nuovo aggiornamento. Buona lettura, aspetto i vostri commenti. Un bacio Rachel.
 
Capitolo  11
Rinascita


Giulio era distrutto, non riusciva proprio ad immaginare la reazione dei suoi figli a una notizia del genere. Lui aveva tradito la povera Marta e da quel tradimento era nata una bambina. Sua figlia. Nina, quella ragazza caruccia con la parlantina a macchinetta era la sua bambina. Quella figlia femmina che tanto aveva provato ad avere da sua moglie e che invece gli aveva regalato un’altra donna. Si sentiva un verme. Con quale coraggio avrebbe affrontato i suoi figli? Decise di convocarli tutti per il pomeriggio seguente. Tempo di metabolizzare l’accaduto. Decise di chiedere consiglio a suo fratello Annibale, in fondo lui era estraneo ancora a certi legami e non l’avrebbe linciato per aver tradito la povera Marta. Non poteva parlarne ne con Cesare ne con Augusto. Il primo venerava l’ex cognata e per accettare la seconda ci aveva messo un bel po’. Augusto aveva sempre ritenuto la moglie di suo fratello superiore, un angelo. Alzò il telefono e compose il numero. L’avvocato faceva proprio al caso suo.

<< Pronto Annibale, so Giulio. Avrei bisogno di un consiglio.>>
<< Certo Giu, domattina vengo io da te?>>
<< No questa cosa è troppo importante, vengo io in ufficio.>>
<< ok, ti aspetto allora.>>

Giulio posò l’apparecchio, indossò il suo miglior sorrisi e si recò in cucina. Avrebbe cenato con i suoi cari, ora all’allegra combriccola si era aggiunto anche Cesare ai ferri corti con pamela. Entrò nella sala da pranzo e salutò tutti.
<< Buonasera.>>
Tutti gli andarono incontro. L’uomo felice abbracciò forte i suoi figli. Temeva la loro reazione per questo aveva deciso di prendere tempo. Quando ci sono di mezzo gli affetti è difficile dire la verità*
<< Alla buonora.>> Gridarono all’unisono l’allegra famigliola. Chissà se domani dopo il suo annuncio sarebbero stati ancora così.
L’uomo si precipitò ad abbracciare Rudi e Alice. Era così impaziente di conoscere i dettagli della visita. Accarezzò la pancia della giovane donna e cominciò a parlarci.
<< Ciao piccolo Giulio come va?>>
La ragazza sorrise. << Giulio sta bene ma è un po’ troppo presto per parlargli.>>
<< Lasciatemi godè questi piccoli momenti, infondo con Marta l’ho abbiamo saputo quasi all’ultimo.>>
<< Hai ragione. Scusate non mi sento tanto bene, torno in camera.>>

La giovane Cudicini corse in camera, si sentiva così in colpa. Sua sorella aveva dovuto nascondere il suo amore per Marco. Era scappata dall'altro capo del mondo per dimeticarlo e poi aveva dovuto affrontare la gravidanza da sola. In fondo lei era stata più fortunata di Eva e questo proprio grazie alla loro esperienza. Estrasse l’articolo di giornale che custodiva gelosamente nel cassetto e iniziò a piangere.

Cara mamma, aspetto un bambino e non te l’ho detto. Perché credevo di aver fatto un errore e non è facile ammettere i propri errori. Sono ancora piccola e mi viene da ridere a scriverlo se mi tocco la pancia ma è così. E come i bambini da qualche parte sono ancora convinta che il mondo l’abbia fatto tu. Ecco mamma il mondo è stato molto severo con me e forse te ne ho voluto per questo e te ne ho voluto perché mi hai costretto a dirtelo perché non te ne sei accorta da sola, che non sei venuta a frugare nei miei cassetti e non hai rubato il mio beauty case e non ci hai trovato dentro le prove di quello che mi stava succedendo. Poi qualcuno mi ha aiutato a guardarmi da fuori e a capire che non era tutto un disegno del fato contro di me ma che ero soltanto una delle centinaia di migliaia di persone nel mondo che stavano in quella condizione e allora comunque non te l’ho voluto dire, perché se ce l’avessi fatta da sola mi dicevo, a quel punto forse sarei riuscita a dimostrarmi che non importa chi ha creato il mondo ma importa soltanto quanta forza e quanta volontà riesci ad investire per costruirci dentro la tua strada. Cara mamma, aspetto un bambino e riesco soltanto a sperare di poterlo tirare su con l’amore  e la forza che tu hai dedicato a me. E spero quando sicuramente tradirà la mia fiducia come io ho tradito la tua, di avere quella forza per perdonarlo.*

Adorava sua sorella, aveva avuto tanto coraggio.  Domani avrebbe chiamato sua madre e sua sorella, loro meritavano di avere una spiegazione molto dettagliata.
Giulio aveva capito il motivo di tale reazione.

<< Scusami figliolo, vado a parlarle.>>
<< Andiamo insieme.>>
I due cesaroni corsero dalla ragazza. Rudi entrò senza bussare appena la sentì piangere.
<< Ali, cos’hai?>> Le chiese abbracciandola.
<< Sono solo un po’ triste.>>
<< Sentite ragazzi, non dovete sentirvi in colpa con i vostri fratelli. Abbiamo sbagliato con loro e guardate com’è finita? In fondo credo sia anche un po colpa nostra se la loro storia è finita. Vi ho osservati e ho visto quanto vi amate. Stavolta non voglio rovinare tutto ma esservi vicini.>>
I due ragazzi abbracciarono forte Giulio.
<< Chissà se mio padre sarà disponibile come te.>> Soffiò Alice preoccupata.
<< Andrà tutto bene piccola, ora anch’io sono un po’ il tuo papà.>>

La ragazza abbracciò forte l’uomo. Sarebbe andato tutto per il meglio. Giulio uscì e baciando la sua amata.
<< Cosa dici di cambiare look a questa camera? Potremmo trasformarlo nel nostro angolo di paradiso.>>
Alice si asciugò le lacrime e baciò appassionatamente il suo uomo.
<< Una cosa non si tocca però …>> Aggiunge la ragazza scuotendo il capo.
<< Ho capito sardina e sono d’accordo. Il muro dei ricordi non va toccato anzi, dobbiamo aggiungere una nostra nuova foto e questa.>> Il ragazzo prese l’articolo e con una puntina da disegno l’ho attaccò.
<< Ora si che è perfetto. Grazie Deficiente.>>
Rudi iniziò a baciare Alice in ogni parte del corpo. Cominciò a lasciare una scia infuocata dall’incavo del collo, piano fino al profilo dei seni, sempre più giù nell’interno delle sue cosce. La giovane Cudicini strinse forte i capelli del suo ragazzo per trattenere un gemito, lui sorrise soddisfatto tra un bacio e l’altro alla sua intimità.
<< Dimmelo che mi vuoi Sardina.>>
Continuò quel languido gioco fin quando la ragazza allo stremo delle forze gli sussurrò all’orecchio.
<< Per questa volta hai vinto Deficiente. Ti voglio e ti vorrò sempre.>>
I due ripresero ad amarsi e continuarono così per tutta la notte. L’amore era davvero una cosa meravigliosa.

 

Il terzo giorno a Parigi…

Stefania e Lucia erano uscite per negozi. Sotto insistenza di Marco, avevano portato la piccola Marta, così il giovane Cesaroni avrebbe potuto mettere in atto il suo piano. Era stato chiaro la mattina con le due donne, soprattutto con Lucia.

Inizio Flashback.
<< Dimmi la verità Marco, che ci fai qui?>> Chiese Lucia guardandolo dritto negli occhi.
<< Lucia io la amo. Sei mesi fa ho fatto una grande cazzata. Lo scoperto in meno di un mese, ho lasciato Maya e ho girato per il mondo. Infine sono tornato a casa e avevo capito. Il mio posto nel mondo era accanto a loro.>>
<< Marco è stata troppo male, sei sicuro di quello che dici?>>
<< Sì Lucia e farò di tutto per riprendermela. L’ho capito vedendo Rudi e Alice. Mio fratello ha sopportato che lei andasse via, che decidesse di convivere con un altro a sofferto in silenzio ma poi è riuscito a stare con lei.>>
<< Non avevo capito niente per la seconda volta. Credevo fosse un affetto smisurato e invece…>>
<< Si amavano, proprio come noi e sei stata tu e papà a isegnarci cos’è l’amore. Non so perché ti sei allontanata da lui ma sono sicura che presto tornerete insieme.>>
Stefania sorrise a Lucia, in fondo anche la ex signora Masetti non aveva perso fiducia nell’amore. La donna si tranquillizzò e sorrise. Avrebbe aiutato i due giovani a ritrovarsi.
Fine flashback.


Marco sorrise, dopo due giorni aveva risolto già qualche problema, ora gli toccava di agire. Afferrò il cellulare e mandò un messaggio a Eva.

Come faccio a godermi quello che mi sta donando la vita se non faccio altro che pensare a quanto male ti ho fatto. Consumerò ogni mio respiro, ogni ma forza per riconquistare la tua fiducia. Comporrò un altro milioni di canzoni se fosse necessario in fondo lo sai, non sono bravo con le parole. Tutto questo per dirti che il mio posto nel mondo sei tu, ti seguirò sempre. Ci sarò ovunque andrai, Marco.

Sorrise e si precipitò dal fioraio sotto casa. Le avrebbe organizzato una sorpresa e le avrebbe spiegato ogni cosa. L’amava e avrebbe lottato non poteva finire così.

Eva era al lavoro, stava scrivendo un articolo sulle madri in carriera. Sorrise, lei in fondo era una di loro. Aveva lottato tanto per la sua posizione e cercava in ogni modo di fare un ottimo lavoro con Marta. Voleva trasmetterle almeno la metà di quell’affetto e di quei principi che le aveva regalato sua madre e perché no il senso di famiglia che distingueva i Cesaroni. Quest’ultimo pensiero fu interrotto da un messaggio. Una strana sensazione invase il suo stomaco. Aprì la bustina e rimase felicemente sorpresa. Marco e le sue dichiarazioni smielate le erano mancati tanto. Chiuse il cellulare e riprese a lavorare. Non vedeva l’ora di finire. Era curiosa di vedere cosa si era inventato stavolta. Voleva farlo penare un po, sarebbe stato troppo da sfigata buttargli le braccia al collo e dirgli che non aveva mai smesso di amarlo. Doveva dargli filo da torcere, in fondo lui voleva fare di tutto.
 


Il primo pomeriggio era arrivato già da un pezzo e Giulio impaziente aspettava Annibale nel suo studio. La mattina purtroppo non aveva potuto lasciare il negozio, poiché Rudi e Alice erano impegnati all’università e Cesare stava a litigà con Pamela per la casa e per Matilde. Mimmo era impegnatissimo con Chiara per il loro cortometraggio e Augusto come al solito se l’era filata. Nel pomeriggio appena Cesare e Rudi erano arrivati, lui era filato via con una scusa. Era così intento a riflettere che non sentì suo fratello entrare.
<< Allora Giulio, cosa ti affligge?>> Chiese l’avvocato ridendo.
<< Non scherzare Annì è più grave di quello che pensi.>> Rispose l’oste ansioso.
<< Cosa ci sarà di tanto grave, da quel che ho visto sei una persona stupenda, onesta, un padre e un marito fedele.>> Annibale era davvero convinto che Giulio fosse l’unico Cesaroni salvabile.
<< Sono un mostro. Ho un altro figlio Annì e lo scoperto così dopo vent'anni. È stata un’enorme cazzata quella notte. Ora come lo spiego ai ragazzi?>>
<< Bella gatta da pelare, ma ciò che sei stato allora non cambierà chi sei adesso. Per un po potranno avercela con te ma meglio essere onesti giù. Il mio motto è dire sempre la verità.>>
La chiacchierata con Annibale aveva alleviato le pene di Giulio. Sarebbe andato a casa e avrebbe chiarito con la sua famiglia. Mandò un messaggio a tutti.
Per le sette a casa. Vi devo parlare, Giulio.


 


Nel frattempo in un quartiere di Roma, un giovane barista di nostra conoscenza rimetteva in piedi la sua attività. Mentre riordinava non riuscì ad evitare di fare un bilancio della sua vita. In meno di un mese aveva perso tutto: La donna che amava si era innamorata di un altro, la sua barca era stata rubata e il suo locale aveva preso fuoco. Per fortuna quest’ultimo era assicurato e con il premio aveva ricostruito tutto da capo.  Stava entrando con un vassoio colmo di bicchieri quando una ragazza lo investì in pieno. Il vassoio crollò e i bicchieri andarono in mille pezzi.
<< Scusami non volevo. Posso ripagarteli.>> Sparò a raffica la ragazza dalla lunga coda castana.
<< Tranquilla è stata anche colpa mia. Ero distratto, son Francesco.>>
<< Il mio nome è Nina, allora vado. Scusami ancora.>>
La ragazza raccolse e gli sorrise andando via.
<< È stato un piacere conoscerti.>> Rispose Francesco sorridendo a sua volta. Probabilmente essere di nuovo single non era poi così male.


 

 
Nel frattempo Giulio era quasi arrivato a casa. Si fermò davanti al Colosseo e compose il numero.
<< Pronto.>> Sofia sembrava stanca.
<< Sofia so Giulio, volevo dirti che stasera parlerò con i miei. Domani poi verrò a conoscere Nina come si deve.>> Le comunicò l’uomo tutto d’un fiato.
<< Grazie Giulio, per me è davvero importante. Devo confessarti una cosa.>> Concluse la donna triste.
<< N’altra?>> Chiese l’oste preoccupato.
<< Sono malata Giù, ho una grave malformazione cardiaca e le cure sperimentali le dovevo seguire qui. Per me è stato come un segno del destino, non volevo mi succedesse qualcosa senza dire la verità a mia figlia.>> Sbottò la donna tutta d’un fiato.
<< I tuoi figli lo sanno?>>
<< è un segreto Giulio.>> La donna chiuse la conversazione. Giulio si lasciò andare a un pianto. In fondo Sofia era sua amica e le aveva dato una figlia. Inoltre non riusciva a immaginare cosa avrebbero provato quei ragazzi. Lui conosceva quel dolore.
 
Nda: Salve amiche, eccomi qui con questo esimo capitolo ricco di novità. Nel prossimo vedremo la cena di Eva e Marco, La passeggiata di Lucia e Stefania e il grande annuncio di Giulio. Inoltre vedremo l’ultima grande punizione di Francesco ai due innamorati. Le frasi accompagnate dall'asterisco sono state già dette nel fil. La lettera mi sembrava di dovere. Piango sempre quando rivedo quella puntata. Aspetto le vostre recensioni, un bacio Rachel.
   
 
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