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Autore: shepherdess_    10/09/2014    2 recensioni
“Scusami, ti prego perdonami sono stato un coglione.” Disse il castano baciandolo ancora-“ Uno stupido.” Bacio.-“ Un idiota al cubo.” Bacio, e sorrise, sento le labbra del suo ragazzo sulle sue, era la cosa più bella del mondo, e non aveva le farfalle nello stomaco aveva un zoo, aveva un intero nido di farfalle dentro di se. –“E ti amo, ti amo così tanto che mi consuma. Ti amo come se non ci fosse un domani. Ti amo. Oltre l’infinito, ed io e te insieme siamo la cosa più bella, perché ci completiamo e perché ci amiamo davvero, come se non ci fosse un domani.” E sorrise quando il moro lo abbracciò e scoppiò a piangere contro il suo collo.
“Ti amo anch’io.” Disse sorridendo tra le lacrime e facendolo entrare nel camerino.
(ZIAM MAYNE E PICCOLISSIMO ACCENNO LARRY)
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutta la settimana la modest lo aveva costretto a passarla con Perrie e lui aveva dovuto accettarlo per forza. Era stato costretto a baciarla ed abbracciarla in pubblico mentre le fans e i paparazzi li fotografavano.
 Aveva sbuffato e fumato un pacco intero di sigarette mentre con il cellulare cercava di chiamare Liam, ma lui non lo rispondeva. Si arrese e prese la macchina e si diresse a casa del castano, doveva vederlo anche se era sicuro che lui non voleva vederlo dopo che aveva passato l'intera settimana con Perrie.
Bussò alla porto, ma nessuno rispose, aspettò altri cinque minuti e poi bussò di nuovo ma di nuovo nessuno rispose o apri. 
Così prese la copia della chiave che il suo ragazzo gli aveva fatto e apri la porta, quando entro era tutto buio e di Liam nemmeno l'ombra.
"Leeyum dove sei." urlò in modo dolce, ma nessuno nemmeno questa volta rispose.-"Ti prego Liam. Scusa ma non è colpa mia ma la modest mi ha costretto.” Non ricevendo risposta salì le scale e sempre camminando lentamente andò verso la camera di Liam.
“Liam, aprimi ti prego.” Disse con voce supplicante Zayn, stava piangendo perché non voleva far soffrire Liam. –“Liam, ti prego.”
“Vattene Zayn non voglio ne vederti ne sentire la tua voce.” Disse il castano che se ne stava chiuso nella sua camera.
“Ma Liam ti prego aprimi, lo sai che non è colpa mia...”
“Giuro Zayn che se non esci da casa mia esco da qui e ti caccio a calci.” 
“Okay.” Dissi solo Zayn allontanandosi dalla porta. –“Domani alle dieci dobbiamo fare le prove.” Disse prima  di correre giù per le scale e sbattere violentemente la porta.

Liam se ne stava sul letto con le ginocchia al petto e le lacrime agli occhi, si alzò dal letto accendendo il cellulare e mettendo la sua canzone preferita e le cuffiette nelle orecchie.
Sapeva che non era colpa di Zayn, ma non ce la faceva proprio a vedere il suo ragazzo baciare Perrie, che povera ragazza non c’entrava nulla, aveva sentito la voce di Zayn, ed aveva capito che stava piangendo ma era troppo arrabbiato con lui per perdonarlo o solamente aprigli la porta e parlare con lui.
Per una settimana non si era fatto sentire, non lo aveva chiamato o aveva inviato un messaggio. Ed ora che si aspettava? Sapeva di aver esagerato dicendo che se non se ne andava lo avrebbe preso a calci e lo avrebbe cacciato fuori ma era troppo arrabbiato per pensare con la sua testa…
“Domani come faccio a guardalo negli occhi?” parlò da solo guardando il soffitto. Si alzò dal letto e prese il suo cellulare posto accuratamente sulla sedia e subito compose il numero di Niall.
“Pronto!” esclamò allegro il biondo dall’altra parte del cellulare, e Liam sorrise perché non sapeva come faceva quel ragazzo a sorridere sempre.
“Niall puoi venire da me?” chiese Liam singhiozzando.
“Liam cos’è successo?” chiese subito dopo il ragazzo biondo perdendo tutta la felicità nella voce.
“Niall vieni ti prego.” Rispose solo Liam.
“Aprimi sto arrivando.”

***
“Tu mi stai dicendo che Liam ti ha cacciato da casa sua?” chiese per l’ennesima volta Louis guardando gli occhi gonfi e lucidi del suo amico.
“Lou smettila cavolo.” Lo sgridò Harry –suo ragazzo, ma anche loro erano costretti a vivere nascosto il loro amore-. 
“Zay dai non piangere, sai che era nervoso.” Disse Harry, cercando di calmarlo.
“Non ce la faccio.” Riprese a piangere come un bambino, e subito Louis lo abbraccio stretto coinvolgendo anche Harry.
“Ti prego Zayn non piangere se no fai piangere anche me.” Disse Louis dandogli un bacio sulla guancia.
“Vuoi dormire con noi?” disse Louis. 
Harry e Zayn si guardarono negli occhi e scoppiarono a ride, Louis li guardò in modo strano.
“Cazzo ve la ridete.” Disse acido Louis.
“Io con ci dormo con voi, non voglio stare in mezzo mentre scopate come conigli.” Disse Zayn facendo ridere Harry.
“Non intendevo quello.” Disse Louis serio.
“Non voglio sentire le urla tue o quelle di Harry.” Disse Zayn alzandosi dal divano e salutando i due ragazzi uscendo dalla loro casa. 
Era consapevole che quel sorriso non sarebbe durato molto, il tempo di arrivare a casa sua e mettersi nel letto, non ce la faceva più con quella vita. Amava le sue fans più di ogni altra cosa, e loro se almeno li amavano li dovevano accettare per come erano. Perché se Harry e Louis ci riuscivano lui e Liam no non ce la facevano, e non volevano nemmeno chiudere la loro “storia” per quello, almeno per lui era così. 

°°°

Erano le dieci e mezzo e di Zayn nemmeno l’ombra, si quel ragazzo era un ritardatario però non aveva mai ritardato di mezz’ora.
“Prova a chiamarlo.” Disse per la ventesima volta Niall seduto al fianco di Liam che si mangiucchiava le unghie per il troppo nervoso ed Harry se n’era accorto.
“Secondo te cosa cazzo sto facendo con il cellulare in mano?” Chiese ovvio il ricco mettendogli il cellulare sotto il naso.-“Cazzo non risponde sto cretino.” Disse sbuffando ed alzandosi.-“Vado da lui, e se dorme ancora lo prendo a calci e lo porto qui con il culo che gli fa male.” Disse il riccio uscendo di casa e sbattendo la porta.

Bussò alla porta, ma nessuno rispose o aprì, bussò di nuovo ma sempre la stessa cosa. Prese il cellulare dalla tasca dei jeans stretti e compose il numero di Louis.
“Haz dimmi.” Disse Louis con il suo tono di voce allegro.
“Non risponde. E se si è fatto del male?” disse il riccio con il tono di voce un po’ spaventato.
“Non credo, e poi sai no che quando dorme nemmeno i cannoni lo svegliano.” Disse Louis abbassando il tono di voce.
“Mi passi Liam?” Chiese gentilmente il riccio, al suo ragazzo.
“Certo Haz.”
“Harry dimmi.” Disse dopo pochi secondi Liam.
“Sai se Zayn mette le chiavi nascoste sotto lo zerbino o hai una copia tu?” Chiese Harry.
“Vedi sotto il vaso se non è lì vai a casa mia e chiamami.”
“Okay.” Disse staccando.
Fece come aveva detto Liam, e trovò le chiavi sotto il vaso e aprì la porta entrando come un ladro nella casa di uno dei suoi migliori amici. Si chiuse la porte alle spalle e sempre piano –come se fosse un ladro- salì le scale fino ad arrivare alla camera dell’amico, la porta era aperta e intravide il moro sul letto che dormiva beatamente. 
Quando entrò nella stanza e si avvinò al moro che dormiva sul letto ignaro di quello che stava per fare il riccio, Harry si avvicinò all’orecchio del moro e:
“Svegliati coglione!” urlò, il moro saltò dal letto spalancando gli occhi e respirando a fatica.
“Ma sei scemo di natura o ti alleni di notte?” disse sbuffando e guardandolo male il moro portandosi una mano sul petto.
“Di notte scopo con Louis. Comunque…cazzo ti abbiamo chiamato ma tu non rispondevi sono venuto qui e tu non rispondevo ci hai fatto spaventare. Per fortuna che sei coglione e metti le chiavi sotto il vaso di fiori fuori la porta.” Disse il ricco correndo nelle braccia del moro per abbracciarlo con le lacrime agli occhi.
“Haz piccolo non piangere ti prego. Ieri mi sono addormentato  tardi e non ho sentito la sveglia. Ora mi vesto ed andiamo a casa tu se no mi prendono a calci.” Disse facendo ridere il riccio.



Erano passati già venti minuti da quando Harry era uscito per andare da Zayn e non ritornava e lui aveva paura come ne avevano Louis e Niall si sarebbe sentito in colpa se fosse successo qualcosa a Zayn perché alla fine la colpa era solo sua, lui lo aveva trattato male il giorno prima. 
“Perché non arrivano? Io mi sto annoiando e dobbiamo provare.” Disse sbuffando e beccandosi un occhiataccia da parte del biondo, e Louis che si alzò dal divano forse per non risponderlo male. 

La porta di aprì, ed entrarono Harry e il moro ridendo come due coglioni, tirò un sospiro di sollievo e sorrise sentendo Louis:
“Mi hai fatto perdere dieci anni di vita coglione al cubo.” Disse abbracciandolo.
“Scusate se ho fatto tardi ma non ho sentito la sveglia e ieri mi sono addormentato tardi.” Disse sorridendo, e guardando i tre ragazzi di fronte a lui.
“Coglione.” Fece finta di non aver sentito la parola di Liam e abbracciò di nuovo Harry.
“Iniziamo.” 

°°°

Quando finirono di provare, si sedettero tutti sul divano a guardare uno stupido film scelto da Louis, quindi un film scelto da Louis cos’era se non stupido?
“Noi andiamo a preparare da mangiare.” Disse il riccio prendo il moro per il braccio e trascinarlo in cucina.
“Ma io non voglio cucinare per loro.” Disse il moro metto un finto broncio.
“Noi prepariamo qualcosa e mi dici perché per tutta la settimana scorsa non hai risposto ai nostri messaggi e a quelli di Liam. Perché sono sicuro che ci sia qualcosa sotto.” Disse il riccio iniziando ad armeggiare con qualcosa.
“Niente, non ho avuto tempo ecco qui.” Disse facendo spallucce. 
“Lo sai che non ti credo?” Chiese il riccio fermandosi da quello che stava facendo per guardarlo.
“Bhe, Martin mi ha costretto.” Disse abbassando il capo.

 INIZIO FLASHBACK
“Zayn, questa settimana la devi passare con Perrie.” Disse Martin seduto dietro la scrivania.
“Martin io volevo passare anche dei giorni con Liam.” Disse il moro abbassando lo sguardo.
“No. Zayn. Già ci passi troppo tempo tra interviste concerti e cose varie.” Disse poi, con un tono di voce serio.
“Come no? Me lo avevate promesso cazzo.” Disse il moro alzando il tono di voce.
“Non urlare.” Disse calmo-“ E dammi il tuo cellulare per questa settimana non voglio che tu ti senti con Liam in qualsiasi modo.” Disse allungando la mano.
“Ma cosa? Me lo avevate promesso.”
“Allora se vuoi far ancora parte dei One Direction allora devi fare come dico io.” Disse con un tono di voce severo- “Dammi il cellulare se no puoi dire addio ai One Direction.”
FINE FLASHBACK

“Ma come cazzo si è permesso Zayn?” disse il riccio guardandomi sbalordito.
“Haz cosa potevo fare?” disse il moro.
Cosa gli poteva dire? Lui non li voleva abbandonare, quello era il suo sogno che si stava realizzando, piano piano ed era una cosa fantastica era felice. Con tutti loro, soprattutto dopo aver trovato Liam.

°°°
VI CONSIGLIO DI ASCOLTARE YOU&I
I figured it out
I figured it out from black and white
Seconds and hours
Maybe the height to take some time


La voce di Niall, che in un secondo si sparse per tutto lo stadio, tra di loro e tra le fans che iniziarono a cantare con lui, chi urlava chi piangeva e chi aveva un sorriso che andava da un orecchio all’altro. Louis si avvicinò a Liam abbracciandolo, ora toccava a lui cantare e il moro non vedeva l’ora di sentire la voce del suo Liam, perché era suo e di nessun’altro.

I know how it goes
I know how it goes from wrong and right
Silence and sound
The day ever hold each other tight like us
The day ever fight like us

Il cuore del iniziò a battere velocemente, e sorrise perché la voce di Liam era unica lui era unico, era l’unico che lo aveva fatto perdere la testa che lo aveva fatto innamorare così tanto, e lo amava con tutto se stesso, con il cuore e con l’anima lo amava più di qualunque cosa. 

You and I
We don’t wanna be like them
We can make it till the end
Nothing can come between you and I
Not even the Gods above can separate the two of us
No nothing can come between you and I
Oh, you and I


Sorrise ancora andando verso Niall che stava seduto su una rampa, e fece la sua stessa cosa appoggiando la testa sulla spalla dell’amico che gli sussurrò all’orecchio che era il suo turno.

I figured it out
Saw the mistakes of up and down
Meet in the middle
There’s always room for common ground


Si alzò e iniziò a cantare con tutta la passione e l’amore che aveva, l’amore che provava per la musica, quello che prova per Liam, lo guardò e sorrise mentre il castano lo ignorò girando la testa per sussurrare qualcosa a Louis. 

I see what it’s like
I see what it’s like for day and night
Never together
‘Cause you see your things in a different light like us
Did we never try like us?

 
E quando Lou si allontanò dal suo Liam, si fece coraggio e si avvicinò, ma Liam lo guardò con uno sguardo pieno di odio che rabbia che lo fece bloccare e si girò verso le fans e sorrise a quelle in prima fila facendole urlare come delle matte.

You and I
We don’t wanna be like them
We can make it till the end
Nothing can come between you and I
Not even the Gods above can separate the two of us


Cosa doveva fare per farsi perdonare? Non ce la faceva più a vedere Liam così triste e arrabbiato, perché era tutto a causa sua. Per colpa sua Liam stava soffrendo.
Louis si avvicinò a lui sorridendo perché davvero quella era la parte più bella, e Lou adorava quella parta adora la voce del moro.

‘Cause You and I

E poi cantarono tutti insieme, e lì che si sentì completo perché stava cantando con le persone più importanti della sua vita.

We don’t wanna be like them
We can make it till the end
Nothing can come between you and I
Not even the Gods above can separate the two of us
No nothing can come between you and I
Oh, you and I

You and I
We could make it as we try
You and I, You and I


Quando finirono il concerto e salutarono le fans, Zayn fu il primo a scendere dal palco non voleva incontrare lo sguardo di Liam, par per sbaglio si fermò per far passare una ragazza e Liam gli andò a sbattere dietro la schiena facendolo quasi cadere.

“E sta attendo cazzo, ma sei idiota.” Gli urlò il castano scansandolo ed andando verso il camerino di Niall-dove si incontravano dopo il concerto.-
“Io mi vado a cambiare devo andare a casa prima oggi viene Don.” Mentì il moro, perché aveva trattenuto le lacrime per troppo tempo, e ora dove piangere sfogarsi. Così si chiuse nel suo camerino.

“Liam lo hai tratto male.” Lo rimproverò Louis entrando nel camerino del biondo.
“Lou cazzo mi hai spaventato.” Quasi urlò.
“Non cambiare discorso piccolo Lì.” Disse Louis dandogli un pizzicotto sulla guancia.
“Louis smettila che questa sera mi sfogo su di te.” Disse acido senza guardarlo.
“Payne 1 Calmati, 2 Louis non lo tratti così e 3 prima di offendere oppure trattare male le persone parlaci.” Lo rimproverò Harry, sentendo la rabbia crescere uscì dalla stanza mandandoli a quel paese. 

Erano dieci minuti che se ne stava seduto sulle scale del palco a pensare alle parole di Harry, perché gli aveva detto “Prima di offendere oppure trattarle male le persone parlaci”. Cosa intendeva? 
Si stava torturando il cervello, che cavolo doveva fare andare da lui? Perdonarlo? E poi cosa aveva fatto lui? La modest lo aveva costretto? E se lo mentiva? No, Zayn non lo avrebbe mai fatto, perché lo amava. Glielo aveva detto, glielo diceva sempre; dopo  un concerto, dopo aver fatto l’amore. Zayn era speciale, era una persona fantastica, si mostrava duro, antipatico e senza cuore ma era il ragazzo più dolce dell’universo, era semplicemente Zayn Malik il suo Zayn Malik e lui lo amava, e non poteva di certo perderlo per colpa di quei coglioni o per colpa di un suo capriccio.
Si alzò dalle scale ad andò verso il camerino del moro.
Era difronte alla porta e prese un lungo respiro prima di bussare alla porta bianca con un foglio attaccato sopra e scritto Zayn Malik sorrise e vi passo sopra le dita, lo aveva tratto di merda, lo aveva cacciato da casa sua, lo aveva chiamato idiota ed ignorato per tutta la durata del concerto. E non si sarebbe stupito se il moro gli avrebbe chiuso la parta in faccia. 
Bussò.
“Sono morto.” Sentì la voce del moro, debole e bassa. Stava piangendo per colpa sua.
Bussò ancora.

Sentì sbuffare, ed i passi di Zayn farsi più vicini. 
Quando aprì la porta, gli occhi rossi e la camicia un po’ sbottonata, il cuore del castano perse un battito. Era bellissimo il suo Zayn. 
“Liam pensavo…” il resto della frase si trasformò in un gemito quando Liam lo baciò con prepotenza, ma anche con amore, un amore da far invidia a tutti. Quell’amore che i cantanti cantano, tanto forte immenso che, sembra esagerato ed impossibile*.
“Scusami, ti prego perdonami sono stato un coglione.” Disse il castano baciandolo ancora-“ Uno stupido.” Bacio.-“ Un idiota al cubo.” Bacio, e sorrise, sento le labbra del suo ragazzo sulle sue, era la cosa più bella del mondo, e non aveva le farfalle  nello stomaco aveva un zoo, aveva un intero nido di farfalle dentro di se. –“E ti amo, ti amo così tanto che mi consuma. Ti amo come se non ci fosse un domani. Ti amo. Oltre l’infinito, ed io e te insieme siamo la cosa più bella, perché ci completiamo e perché ci amiamo davvero, come se non ci fosse un domani.”  E sorrise quando il moro lo abbracciò e scoppiò a piangere contro il suo collo.
“Ti amo anch’io.” Disse sorridendo tra le lacrime e facendolo entrare nel camerino.

“Mi sei mancato.” Disse il moro baciandogli il petto pian piano che gli sbottonava la camicia a quadri blu.
“Anche tu.” Disse Liam strappandogli la camicia di dosso e buttandolo con delicatezza sul divanetto nero, era piccolissimo ma anche comodo.
“Se la cosa più bella che mi poteva capitare Zay.” Sussurrò al suo orecchio.
“Anche tu Lì.” Disse il moro, per poi abbassargli i pantaloni.
“Vai di fretta eh.” Disse Liam mettendosi a cavalcioni sul compagno, sentendo l’erezione del moro sul sedere.
“Molto.”
In pochissimo tempo gli abbassò i boxer e con delicatezza entrò in lui, vide la smorfia di dolore sul viso del moro e iniziò a dargli dei piccoli baci su tutto il viso. In poco tempo dalle labbra del moro uscivano solo gemiti di piace e il suo nome sussurrato. E vennero quasi insieme l’uno invocando il nome dell’altro.

“Sposami.”
“Subito.”

NOTE DELL’AUTORE
Lo so, lo so fa schifo, ma è la prima volta che scrivo queste cose, cioè un rapporto sessuale fra due uomini e sono un po’ come dire, ho vergogna per lo schifo che ne è uscito e per non aver descritto bene. Spero di non avervi deluso.
*la frase è presa dalla canzone di Max Pezzali “L’universo tranne noi” ed io adoro quelle frase.
Spero vi sia piaciuto e che lasciate una recensione, accetto anche critiche.
-Fara

  
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