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Autore: ddlRomionefeels    10/09/2014    2 recensioni
Questo è un piccolo epilogo scritto da me. Amo la storia d'amore di Hazel e Gus. Spero vi piaccia:)
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Augustus 'Gus' Waters, Hazel Grace Lancaster, Isaac, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non stavo pensando alla morte. Non stavo pensando a quanto non fossi depressa. In teoria non stavo pensando a niente. Vista la mia condizione se fossi stata depressa tutti mi avrebbero capita, ma la verità è che avevo capito che la mia vita era davvero corta e non potevo, non dovevo sprecarla così. La mia vita, però, non è stata per niente sprecata. La mia vita è stata stupenda. Quell'orribile gruppo di sostegno che mi ha fatto conoscere l'amore della mia vita, Augustus Waters. Quattro anni fa moriva Augustus Waters. Quattro anni fa il mio cuore si spezzava in mille pezzi. Quattro anni fa  ho partorito un bambino bellissimo. Si beh avevo sedici anni, ma lui assomiglia così tanto a gus. All'inizio non sapevo se abortire o no, pensavo di morire da un momento all'altro e i miei genitori avrebbero dovuto prendersi cura del bambino. Si chiama Will. Ha lo stesso viso dolce di gus, gli occhi così azzurri che si potrebbe vedere attraverso, è una piccola peste e non sta mai fermo. E infine, la cosa più assurda in assoluto, adora il basket. Immagino l'espressione di gus nel vedere suo figlio giocare con così tanta passione a uno sport che odia, ma l'importante sarebbe stato vederlo felice. Cerco di dare a mio figlio tutto l'amore che riesco a dargli, ogni sera gli do il bacio della buonanotte e lo guardo fino a quando mi addormento, con la paura che potrebbe essere l'ultima volta che lo vedo. Quattro anni sono passati dalla scomparsa dell'amore della mia vita. Ho sempre raccontato a Will di Gus, gli ho parlato di tutte le cose meravigliose che ha fatto per me e ogni volta che mi chiedeva dove fosse adesso suo padre io non rispondevo che lo guardava dal cielo,ma che si trovava nel suo cuore, in un posto dove nessuno avrebbe potuto trovarlo e dove nessuno avrebbe potuto farcelo dimenticare, anche se non era presente era come se lo fosse. E lui mi diceva che voleva parlargli, prendeva la sua foto e faceva lunghe conversazioni. Se solo Will sapesse quanto vorrei parlargli anche io. Non credo sia ancora abbastanza grande da venire al cimitero. Così resta a casa con mio padre quando io vado alla cerimonia in onore di gus. C'è isaac insieme alla sua nuova fidanzata Clarissa, è bionda, ha gli occhi verdi ed è molto gentile. Mi avvicino e lo saluto e ricordo quando siamo entrati in quella chiesa a parlare per il pre-funerale di Augustus. Ricordo ogni cosa, il modo in cui mi guardava. E poi piangeva. Seduto su quella sedia a rotelle mentre il cancro gli invadeva il corpo. Entriamo in chiesa e ci sediamo, mi avvicino a Isaac e gli sussurro
-gli scienziati non sono ancora venuti a farti provare gli occhi robotici?-
E lui risponde
-beh no, mi sa che è il destino, non si può godere un mondo senza Augustus Waters-
Già, penso, hai pienamente ragione Isaac.
Come ogni anno dobbiamo dire qualcosa in onore di gus. Io accenno sempre alle frasi scritte a casa sua, quello che ho detto al pre-funerale a gus era ciò che avrei voluto dire al funerale, ma lui le sa quelle cose, sa ciò che avrei voluto dire perciò gus sapeva, gus sa, non c'è bisogno che dica quelle parole in sua assenza. Così mi alzo, cammino fino davanti alla sua foto, allungo una mano per toccarla, cercando di ricordare com'era toccare il suo viso. Faccio un respiro profondo e inizio a parlare. -Augustus Waters era un ragazzo fantastico, era l'amore della mia vita. Quando se ne è andato ho provato un dolore indescrivibile ma d'altronde senza il dolore come possiamo conoscere la gioia? Questa è un'altra bella frase che c'è a casa di Augustus-
Dico sempre qualcosa del genere alle cerimonie in suo onore, davanti ai visi tristi dei suoi genitori. Come ho già detto quattro anni fa, i funerali non sono per i morti, sono per i vivi. Eppure ho aggiunto dell'altro
-sapete, la vita va avanti, la vita continua, per quanto gravi possano essere le perdite che abbiamo subito, possiamo solo avere un bellissimo ricordo di Augustus Waters. Lui vivrà sempre nei nostri ricordi, proprio come voleva. Voleva essere ricordato. Beh gus, puoi starne certo:nessuno ti dimenticherà mai, nemmeno se lo volesse, sei la ragione per cui io ho ripreso a sorridere, la ragione per cui adesso ho un figlio stupendo, Will. Sai, ti assomiglia così tanto, a volte vuole parlarti,gioca a basket e ha i tuoi stessi occhi-.
Tutti i presenti sono convinti che gus amasse quello sport, tranne Isaac.
-Ti amo Augustus Waters-
Ritorno al mio posto mentre Isaac si alza e con l'aiuto di clarissa arriva accanto alla foto di Gus.
-Augustus Waters era il mio migliore amico. Era quel tipo di ragazzo che sarebbe stato capace di interromperti al suo stesso funerale...non chiedetemi come lo so-
E sorride. Sorrido anche io, mentre le lacrime scendono lungo il mio viso.
-Gus, amico mio, sai che quando sono arrabbiato prendo delle uova e le lancio contro una pietra in giardino? A volte viene anche Hazel con Will e lui mi dice dove devo tirare. E adesso dopo quattro anni di prova ho una mira eccezionale. Buon viaggio, amico mio.-
E' vero. Vado sempre da Isaac e ogni volta che lo vedo tirare uova mi sembra di rivedere la macchina verde di Monica. Quanto ci siamo divertiti.  La cerimonia finisce. Faccio due passi a piedi e vedo Will insieme a mio padre. Mi viene incontro e mi abbraccia. Avevo intenzione di andare al cimitero, come ogni anno perciò poi chiedo a mio padre se lo può tenere un altro pò. Tenevo in mano un pacchetto di sigarette con sopra la foto di Gus, quando mio figlio la prende e la guarda.
-Stai andando da papà? Posso venire? Ti prego, mamma!-
 Mi guardava con quegli occhi azzurro cielo, con un'aria tanto tenera mentre stringeva il pacco di sigarette. Vorrei dirgli che non sto andando da suo padre. Ma gli sorrido e allungo la mano per farmi ridare il pacchetto. Lui lo apre, prende una sigaretta e la mette tra i denti.
-posso giocare con questa?-mi chiede.
-puoi giocarci, ma mai usarla, tesoro-gli rispondo.
A quel punto non riesco a non abbracciarlo, lo stringo forte a me e lo bacio sulla fronte. Arrivo al cimitero e metto il pacchetto di sigarette accanto alla foto di Augustus insieme a dei fiori. Tulipani. Tulipani arancioni. Non so come ho fatto a vivere per ancora quattro anni, non so se continuerò a vivere, se vivrò con mio figlio a lungo,se lo vedrò sposarsi, se vedrò i miei nipotini. So solo che adesso sono viva e devo vivere ciò che mi resta a pieno da vivere, come ha fatto Augustus Waters. Non so se guarirò mai da questo schifo di cancro e avrò dei polmoni funzionanti. Gus ce l'aveva fatta. Era guarito. La vita è così ingiusta. Guardo la lapide e vedo inciso delle parole.
"Okay?"
"Okay."
Okay Augustus.  E "okay" è stato il nostro "sempre".
Mentre torno a casa incontro la madre di Gus, che mi saluta e mi da un foglio, dicendo che Gus l'aveva pregata di darmi solo quando il bambino avrebbe avuto quattro anni. Si, Gus sapeva di suo figlio, abbiamo anche scelto il nome insieme ed era consapevole che non l'avrebbe mai visto. La ringrazio ed entro a casa. Leggo la lettera e sono in lacrime. Will mi chiede che cos' ho e io rispondo
-Tesoro, guarda cosa ci ha scritto papà.-
  
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