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Autore: shihoshinichi99    10/09/2014    1 recensioni
La solitudine mi colma anche se lui è qui di fianco a me. Sento soltanto una tristezza incomprensibile che mi opprime. Niente può cambiare , Shinichi. Io sarò per sempre da questa parte dove regna il buio, la notte e la morte. Tu dall’altra, quella della luce, del giorno e della vita, che è la cosa più preziosa, una cosa che io non merito di possedere. Chiudo gli occhi non voglio più vederti, ma soltanto sapere che sei felice, questo è quello che mi importa.
by Shihoshinichi99
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Gin, Hiroshi Agasa, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti | Coppie: Shiho Miyano/Shinichi Kudo
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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LA NEVE COLOR ROSSO SANGUE

capitolo 1°: Non voglio sapere cosa è successo ...

Quel silenzio assordante intorno a me, ma c’erano voci sconosciute in lontananza, qualcuno piangeva, altri parlavano. Poi silenzio totale.
Sento una mano appoggiarsi sulla mia e una voce che parla lentamente, tristemente, che dice così:
-Mi dispiace signore … devo informarla che … purtroppo … la signorina Miyano … -
“No, non voglio ascoltare quello che vuole dirmi …” (pensieri di Shinichi)
-Si riprenderà presto-
Strizzi gli occhi, te ne stai in silenzio e stringi la mia mano. Sento che sei felice e che niente cambierà.
La neve cadeva ancora quel giorno.
Quando la porta si chiuse, sentendomi di nuovo viva, aprii gli occhi e vidi Shinichi seduto sul letto con la testa bassa.
La solitudine mi colma anche se lui è qui di fianco a me. Sento soltanto una tristezza incomprensibile che mi opprime. Niente può cambiare , Shinichi. Io sarò per sempre da questa parte dove regna il buio, la notte e la morte. Tu dall’altra, quella della luce, del giorno e della vita, che è la cosa più preziosa, una cosa che io non merito di possedere. Chiudo gli occhi non voglio più vederti, ma soltanto sapere che sei felice, questo è quello che mi importa.
Torna il dottore  che ti avvisa che l’orario delle visite è terminato e che devi lasciare la stanza.

Ti alzi, non ti volti, non mi saluti, non dici nulla. Poi inizio a sentire freddo appena varchi la porta per andartene.
Il dottore ti dice che il battito sta rallentando.
Ora solo le tue parole frettolose, come “fate qualcosa”, “salvatela”,il tranquillizzarti di una voce femminile, dolce e sensibile, mi sembra di riconoscerla, ma io non voglio riconoscerla, mi sento debole e senza alcun motivo per rimanere qui.
Mi sento stupida.
Mi sento sola per davvero per la prima volta.
Tengo gli occhi chiusi.
Poi niente.
 
(p.o. di Shinichi)
Cammino lentamente, calpesto quella neve fresca che scricchiola sotto ogni passo, non la sopporto. Per me non è più simbolo di purezza, dolcezza, di un nuovo giorno, ora è tristezza, dolore e, soprattutto, non bianca, ma di quel rosso acceso, vivo.
Rosso sangue.
L’immagine di Ai cadere a terra dopo quello sparo. La polizia, l’ambulanza.
Ricordo tutto.
Ricordo quella neve, che per la prima volta non era più simbolo di vita, ma di morte.
Era rossa.
Apro la porta, che era rimasta aperta, ed entro. La casa era deserta. Passeggio tra i muri silenziosi, bui. Mi siedo, quasi sprofondando, nel divano. Sento qualcosa che punge, lo sfilo e mi accorgo che si tratta del cellulare di Ai.
-Che ci fa qui? Forse non dovrei sbirciare, ma infondo …- faccio una faccia beffarda e senza indugiare, accendo lo schermo, ma:
-No! Mi serve la password! Uffa …- sbuffo, ma poi ci penso un po’ su e provo con varie combinazioni, ma niente, mi stanco immediatamente.
-Che fare?-
Poi , dopo qualche minuto, il cellulare inizia a squillare.
-Chi sarà? Il numero è Sconosciuto … rispondiamo … Pronto?-
-Devo intendere che tu non sia la persona che cercavo …-
-Chi parla?-
-Come non mi riconosci, strano, mi hai visto qualche giorno fa …- respira affannosamente e la linea è disturbata, ma ci penso e la riconosco.
Questo silenzio sembra interminabile.
-Non dirmi che … GIN?!-
-Ma bravo il nostro detective …- seguì la sua risata agghiacciante che sentivo così vicina e squallida.
-Come hai fatto a trovare il numero di Ai?-
-Non sono affari tuoi! Lei è di nuovo Sherry … le abbiamo chiesto con le buone di tornare nell’organizzazione per il bene di tutte le persone che ama e lei ha accettato … sa bene che non manteniamo le promesse e allora le ho sparato, questo era il mio obbiettivo. Caro Shinichi Kudo, la tua Shiho ormai non ce la farà, lei si era offerta più volte in cambio della tua sicurezza, ma sono meglio due pesci che uno solo, no? Ora uno è andato, tra poco è il tuo turno …-
Ero paralizzato da queste rivelazioni che Ai mi aveva tenuto nascosto.
-Io non ho paura di voi! Ai si salverà … lo so …-
-La ferita è grave … non reggerà il colpo … dille addio!-
Un’esplosione echeggiò in tutta la casa.
-Gin! Tu non vincerai mai questa battaglia, ricordatelo!-
Riattaccò. Non sapevo se c’erano altre bombe in casa, presi le mie cose, ma mi bloccai davanti al tavolo dove c’era ancora la foto dei Detective Boys al completo, il foglio con quelle poche parole e capii che questo era solo colpa mia. Lei voleva proteggermi, lei mi amava davvero. Lessi di nuovo il biglietto mentre la casa stava per crollare. Sentii le sirene all’esterno e una voce che mi chiamava:
SHINICHIIIII!!!!
Ai? Che ci fa qui?
-Esci subito di là, muoviti!- sentivo queste grida dall’esterno, sempre più disperate, poi dei “Lasciatemi!”, “Devo salvarlo!”  mischiati ad altre voci. Infilai il tutto il tasca ed uscii da quella casa che stava cadendo a pezzi per colpa mia.
Ai mi corse incontro, piangeva, la ferita le faceva male e per il dolore svenne tra le mie braccia.
-E tutta colpa mia, scusami Ai … non dovevo rispondere al telefono …-
Dei dottori la presero e la riportarono in ospedale, dal quale era scappata. Tutti dicevano che continuava a dire che ero in pericolo, che doveva avvertirmi, che dovevano prendere lei, ma non me. I medici erano perplessi, ma io capivo tutto. Solo una cosa mi sfuggiva, come faceva a sapere che ero in pericolo?
Ho sempre pensato che io e lei avessimo qualcosa che ci legava, ma mai così tanto. Infondo ora che ci pensavo, quella sera sono corso da lei sentendo che qualcosa non andava. Il petto mi bruciava e vedevo solo ombre, ma lei era lì in una pozza di sangue.
Mentre la caricavano ancora svenuta sull’ambulanza, un poliziotto mi chiese cosa fosse successo. Non rispondevo. Avevo il timore che Gin sarebbe tornato. E ora lo avevo sentito e per poco non mi uccideva davvero.
“Dille addio” … queste due parole echeggiavano nella mia testa mentre un dottore mi controllava e poi, soddisfatto, mi diceva che stavo bene. Ma a me non importava se stavo bene o no, mi importava di lei.
-Haibara come sta, dottore? Mi dica la verità!- glielo urlai.
Lui sospirò e mi rispose così: -La verità? Non bene, rischia … rischia tutto per la sua ferita- era così freddo col suo tono. Con la coda dell’occhio guardai Ai adagiata sul lettino. Degli uomini le giravano intorno, tutti infermieri. Cercavano di rianimarla, ma sembrava non volersi svegliare da quel sonno così dolce e finalmente tranquillo.
-Shinichi!!- mi voltai e vidi un vecchietto corrermi incontro. Poi si volse, guardò la sua casa e mi disse: -Che diavolo è successo??-
-Ehm … si è perso parecchio, direi-
-Spiegamelo allora!- ancora furioso per la sua casa.
-Ecco … è troppo lunga e ho poco tempo ... Quindi … -
Ma notai che già non mi seguiva più. Aveva visto Ai giacere nell’ambulanza che stava per partire. Fece per salire, non sapendo, ma lo bloccai col braccio e gli dissi con un tono così dolce che non mi riconobbi: -Le spiegherò tutto-
Mi avviai verso casa mia e quando notai che non mi seguiva aggiunsi: -Ai sta bene, ma lei deve seguirmi se vuole sapere che cosa si è perso-
Si voltò col viso basso, quando lo alzò notai dei bagliori agli occhi. Agasa non aveva mai pianto, non lo avevo mai visto.
-Voglio andare dalla mia piccola- disse dopo qualche minuto -non mi interessa cosa è successo … voglio starle accanto e sostenerla, perché io sono l’unica persona che ha, Shinichi!-
Si voltò di nuovo, non piangeva più. Salì sulla sua macchina gialla e partì verso l’ospedale.

**********angolo********
Bonjour! :)
Sono tornata;)
tra poco inizierà la scuola e quindi, forse, per un po' non scriverò :(
Prima il dovere, poi il piacere!
ahahah :))
a parte gli scherzi ... per richiesta di qualcuno, ho scritto il sequel, a capitoli sta volta, di MENTRE LA NEVE CADE.
spero vi piaccia l'idea e scrivetemi cosa ne pensate, di errori, mi scuso se ce ne fossero, e qualche cosa che non si capisce.
alla prossima allora ;)
by Shihoshinichi99
  
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