Ingannare quel sempliciotto di mio fratello è come rubare dolciumi ad un bambino. Il suo più grande peccato è quello di fidarsi ancora, credendo ciecamente ad ogni mia parola… Poco male, non mi darà più rogne per un po’; con una buona dose di fortuna, per sempre.
Uscito da quella stanza bianca e luminosa, si staglia davanti a me la figura imponente del Mjolnir, il martello che fino a poco tempo fa era in mano al mio fratellino.
Solo chi ne è degno può alzarlo… Aveva detto così, il padre degli dei?
Nessuno può vedermi, nemmeno Heimdall, e la tentazione è troppa. Serro una mano attorno al manico del Mjolnir, sentendo le scanalature marcate che lo decorano, ma non tiro ancora.
Poi finalmente tiro, forte.
Più forte.
Più forte.

Niente, il martello non si è nemmeno mosso, per quanto io lo abbia strattonato, non ha ceduto di un solo millimetro.
Indegno.
Sembra un po’ la storia della mia vita. Per quanto io abbia cercato di eccellere in qualcosa, per quanto io abbia cercato affetto e comprensione, questi ultimi non mi sono mai stati concessi. Almeno, non finché c’era Thor.
Mio fratello.

Provo di nuovo.
Tiro più forte di prima, tendo i muscoli al massimo, nella speranza di sentire qualcosa. Qualunque cosa. Anche un fulmine mi attraversarmi le membra, mi basterebbe provare qualcosa di diverso dall’odio e l’invidia che mi porto dentro da secoli…

Il Mjolnir non si muove, nemmeno per sbaglio, nemmeno per illudermi un secondo e poi rigettarmi nell’abisso.
Nulla.
Indegno.
Perché? Perché sono indegno di sollevare quel maledetto martello? È forse per colpa delle tenebre che mi porto dentro? Sono destinato ad esserlo per sempre, anche se per colpa di una decisione che gli altri hanno preso per me? Forse se avessi avuto amore, da qualcuno, ora il Mjolnir sarebbe tra le mie mani, e questo vuoto che artiglia il cuore non mi tormenterebbe.
Forse Thor mi ha amato, una volta, ma è stato prima che il desiderio di diventare re sovrastasse qualunque altra cosa, persino la sua stessa felicità. Già, forse una volta. Ma ha smesso.

Mi sistemo la giaccia, cercando di comportarmi come se non me ne importasse nulla, come se quel martello non mi avesse appena distrutto l’anima senza nemmeno aver avuto bisogno di staccarsi da quella roccia.
Perché non sono degno.

Note dell’autrice: Salve a tutti! È la mia prima volta in questo fandom, quindi spero che la lettura non vi abbia annoiati troppo.
Loki è un personaggio stupendamente complesso, ed io lo adoro. Ringrazio infinitamente la mia adorata Jade che mi ha fatto da beta-reader e mi ha supportata :)
Accetto qualsiasi tipo di consiglio, purché siate costruttivi ed educati, perché è anche per questo che ho cambiato fandom.
Grazie per l’attenzione, alla prossima! <3
-Sissi