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Autore: Horan_is_my_LIFE    11/09/2014    2 recensioni
Dafne vuole studiare Architettura e per farlo si trasferisce a Oxford in una delle piú celebri università d'Inghilterra. Ma ancora non sa tutte le cose che la aspettano: una nuova e fantastica (o così spera) vita la attende dietro l'angolo ma, per raggiungere la felicità, dovrà sorpassare molti ostacoli.
Genere: Fluff, Slice of life, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Niall Horan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo 19 - James Blunt questa volta ha torto
 
"prima che andiate via, voglio ricordarvi che il primo esame è lunedì 15 settembre. Arrivederci" e anche oggi è finita. 5 giorni... Si posso farcela. Devo solo riuscire a organizzarmi bene tra lo studio e il cercare un regalo per Niall... So solo che mangia tanto, potremmo fargli una torta... Ma poi?
"bella addormentata, ti muovi o qualcuno deve darti un bacio per svegliarti? - sento dire. Sarebbe bello svegliarsi con la persona a cui vuoi bene al tuo fianco... - Dafne, dico a te. Andiamo?" mi giro e Harry mi sta aspettando in piedi. Mi guardo intorno e non vedo più nessuno: Stacie e Niall non c'erano più e così anche per Liam e Maddy. Forse siamo gli unici due rimasti in aula.
"ehm... Io non ho fame, quindi fai tu da mangiare qualcosa. Magari vado in biblioteca a studiare" gli dico.
"vuoi che ti faccia un panino e te lo porti?"
"nono, sto bene così. Grazie riccio" gli sorrido e lui se ne va. Adesso sono proprio sola. Mi alzo e mi dirigo verso la biblioteca che non è molto distante. Entro e inizio a cercami un posto tranquillo. Quell'ultimo tavolo vicino alla finestra è perfetto. Mi siedo e incomincio a scrivere e riscrivere formule e dimostrazioni matematiche. Dopo qualche ora, mi arriva un messaggio. Magari faccio una pausa. Poso la penna, allontanando la sedia dal tavolo e prendo il telefono.
 
Da Mamma: ciao tesoro, come stai? È da un po' di giorni che non ti sento...
 
Ecco, quest'ultima frase per me e mia madre significa "chiamami, ho delle notizie belle/brutte da darti". Odio quando lo fa... Fino a quando non la si chiama, si rimane sempre con l'angoscia. E si ha il 50% o di sorridere o di piangere. Mi alzo ed esco dall'aula chiamando mia madre. Due squilli e risponde.
"ciao mamma" le dico.
"tesoro, come stai?" mi chiede. Fino a qui tutto bene. Non mi sembra che la sua voce sia tanto triste...
"diciamo bene, l'altro giorno ho avuto un po' di febbre ma adesso sto bene - nessuna risposta dall'altra parte - mamma? Ci sei ancora?"
"devi tornare in Italia" mi dice. Altro codice segreto, "devi fare le analisi per verificare che il cancro di tuo padre non fosse ereditario". Fantastico.
"quando?"
"il prima possibile. Prima lo si fa, e meglio stiamo" ecco le lacrime che iniziano a scendere.
"va bene se arrivo mercoledì?" le chiedo.
"certo, ti prenoto il volo"
"grazie, adesso vado. Ciao" chiudo la chiamata e spengo il telefono. Speravo che non sarebbe mai arrivato questo giorno. E invece... Rientro il biblioteca, prendo la mia roba ed esco di nuovo. Devo trovare un posto tranquillo, dove non ci sia nessuno che mi possa vedere. Vedo un angolino libero all'ombra di un albero fiorito. Mi avvicino e mi sdraio. Da adesso l'unica cosa che mi può disturbare è il mio stomaco che reclama il suo cibo da distruggere.
 
Quando decido di alzarmi, è già sera. Accendo il telefono mentre mi incammino verso i dormitori e mi ritrovo cinque messaggi e tre chiamate perse. Non li voglio neanche leggere. So già cosa dicono, o almeno me lo immagino. Mentre entro nell'edificio, trovo per caso Louis che stava per uscire.
"ehy piccola! Tutto bene?" dice dandomi un bacio.
"ehm... Si, credo..."
"wooow sei fantastica oggi! Avresti dovuto avvertirmi prima così avrei potuto stare di più con te per ammirarti! - dice Louis interrompendomi. Poi mi guarda meglio in faccia - tesoro, stai ancora male perché ieri sera hai perso al bowling?"
"devo tornare in Italia per qualche giorno..." provo a dirgli. Ma lui non sembra ascoltare e guarda da un'altra parte.
"oh fantastico, mandami un messaggio quando ritorni. Devo andare. Ciao piccola" mi bacia velocemente ed esce. Wow. Sto insieme ad un insensibile. Perfetto. Continuo a camminare verso la cucina. Entro, butto la mia borsa in un angolino della stanza e vado dritta al lavandino, appoggiandomici sopra. Sono quasi le dieci di sera, sicuramente gli altri hanno già finito da un pezzo. Chissà cosa hanno fatto... Inizio a cercare qualcosa quando sento abbracciarmi da dietro. Conosco perfettamente questo abbraccio, il suo profumo e il ritmo del suo respiro quando è con me.
"scusa, ti ho spaventata?" mi chiede il biondo.
"no Niall, pensavo di essere da sola...”
"se stai cercando qualcosa da mangiare, c’è un piatto per te nel frigo” esco quasi a forza dall’abbraccio e mi avvicino al frigorifero dandogli sempre le spalle. Ma appena mi giro per andarmi a sedere al tavolo, mi prende di nuovo e mi guarda in faccia. Subito mi accarezza le guance; so che ha capito quello che è successo, più o meno. Lo abbraccio e ricomincio a piangere.
"ho paura. Ho tanta paura"
"shhh, ehy. Cos'è successo?" ci sediamo per terra e gli racconto della telefonata di quel pomeriggio. Anzi, gli racconto tutto. Tutto.
"e sai, non ho solo paura che io possa avere il cancro, la cosa di cui ho più paura è di non riuscire a vedere crescere i miei futuri figli. Io ho sofferto molto quando mio padre è morto che avevo appena sedici anni. Non voglio che loro soffrano per la mia mancanza"
"oh Dafne..."
"scusami, io... Io non ti volevo rovinare la serata..." gli dico.
"tranquilla, non c'è alcun bisog..."
"puoi venire con me?" lo interrompo.
"dove?" mi chiede lui.
"in Italia, per fare le analisi. Oddio, che domanda stupida! Nono, dimenticati di quello che ti ho appena chiesto, è stato troppo impulsivo... Solo che..." sono al sicuro quando sto con te.
"Dafne, si. Verrò con te - mi giro verso di lui. L'ha detto veramente? - Quando partiamo?"
"non stai scherzando, vero?" gli chiedo. Lui si alza e si avvicina al tavolo, prende una borsa e  tira fuori una chitarra.
"io non scherzo su queste cose…" mi dice iniziando a suonare. La melodia mi sembra di riconoscerla… l’ho già sentita prima. Quando inizia a cantare, sento lo stomaco chiudersi e i brividi su tutta la mia pelle.
"My life is brilliant 
My love is pure 
I saw an angel 
Of that I'm sure 

She smiled at me on the subway 
She was with another man 
But I won't lose no sleep on that, 
'Cause I've got a plan 
You're beautiful. You're beautiful. 
You're beautiful, it's true
I saw your face in a crowded place, 
But it's time to face the truth, 
I will never be with you
"
Appena finisce la canzone, abbassa lo sguardo. Per tutto il tempo mi aveva guardato negli occhi e continuava a sorridermi, almeno fino a quando non è arrivato agli ultimi due versi. Ma lui ancora non sa, non sa che la stessa cosa che lui prova per me è ricambiata. Non sa che odio vederlo con Stacie e che l’unica persona che potrebbe farlo star bene è proprio qui, davanti a lui. Forse quest’ultima cosa la sa, ma non ha il coraggio di dirmelo. Ma io si e non voglio rimpiangere niente. Gli passo una mano tra i capelli avvicinandomi a lui. Questa volta siamo solo io e lui. Niall alza la testa guardandomi di nuovo negli occhi. Pochi centimetri ci dividono dal nostro primo bacio e sento che devo dire qualcosa.
"James Blunt questa volta ha torto" e lo bacio.
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Buongiorno a tutti!!
allora, non voglio dire niente su questo capitolo perché ho pianto tanto (forse troppo) mentre lo scrivevo e non vedevo l'ora di pubblicarlo.
lascio i commenti a voi.
baci xx
   
 
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