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Autore: niallrememberyouregorgeus    11/09/2014    1 recensioni
Ciao, sono Grace e mi sono trasferita dai miei zii a Londra dopo aver compiuto 18 anni, cioè 2 mesi fa.
Sia io che Brook -la mia migliore amica- siamo Directioners, e quando siamo assieme ci piace immaginare di incontrare i OneD e di passare una giornata con loro: ci divertiamo un sacco a fare le loro voci haha.
Ci piace molto anche perché nei 4 anni in cui li abbiamo seguiti né io né Brook abbiamo avuto la possibilità di andare a un loro concerto: io perché nessuno mi portava da Roma a Milano, Brook perché aveva problemi familiari.
[La storia è ambientata a Gennaio 2014, ma gli avvenimenti sono diversi da quelli reali.]
***
"Grace, puoi venire un attimo?" disse mia zia. "Certo, dimmi tutto" "Com'è che si chiama quel gruppo che ti piace tanto? One..." "One Direction?" "Sì, quello. Lo zio ha detto che il loro manager ci ha chiesto di ospitarli fin quando non troveranno un volo disponibile per l'America." Non ci potevo credere. I miei idoli stavano per venire a vivere da me.
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Continuazione dell'introduzione.
"Zia, stai dicendo sul serio?" Quello fu uno dei momenti in cui ringraziai Dio per avere uno zio che lavora per la radio e una villa (i miei zii hanno parecchi soldi) "Certo che dico sul serio, so quanto ci rimarresti male e non voglio che tu ti offenda." Abbracciai fortissimo mia zia e le dissi che dovevo assolutamente chiamare Brook, al che corsi al piano di sopra, digitai con le mani tremolanti il suo numero e al secondo squillo sentii:-Pronto? -Brook, adesso devi promettermi che non ti metterai ad urlare. -Grace, tutto a posto? Sembra che ti stai per mettere a piangere! -Lo so, e mi incuriosisce al quanto il fatto che non lo stia facendo. Ma il punto è: ricordi che mio zio lavora per la radio e che quindi a modo di parlare con i manager della gente famosa? -Sì, va avanti. -Ecco, lui ha parlato con quello dei ragazzi (con ragazzi intendiamo gli One Direction, noi li chiamiamo così), che gli ha chiesto se potevano venire a stare da me fin quando non troveranno un volo per l'America. Adesso, vorrei chiederti se vorresti venire da me anche te il tempo che ci stanno loro, ma dobbiamo provare a comportarci come se fosse gente normale. Va bene? -Certo che va bene, Grace. Comunque penso che riusciremo a contenerci, siamo maggioreni, per la miseria! -Le nostre urla alla vista di un loro video dicono il contrario. In ogni caso, vieni già oggi perché arriveranno... non so quando arriveranno haha -Haha vallo a chiedere a tua zia! -Okay, tu resta in linea!
Andai giù a informarmi sul loro arrivo e la risposta di mia zia fu:"Eh? Oh sì, arrivano domani pomeriggio."
Corsi fino in camera mia e appena lo riferii a Brook mi disse:-5 minuti e sono da te.
Poi mi chiuse il telefono.
Andai sul letto per calmarmi e realizzare quello che stava succedendo, ma proprio quando stavo iniziando a rilassarmi il suono sordo del citofono mi fece sobbalzare.
"Chi è?" "Sono Brook, apri" "Hm... Dimmi la sacra preghiera." "Oh grande creatore della pizza, ti ringraziamo per il gusto divino della tua invenzione e per il fatto che ci renda migliori le giornate 'no'; noi ti veneriamo e ti ammiriamo. Pizza. Adesso posso entrare?" "Certo amante della pizza, vieni dentro" dissi trattenendo le risate.
Passammo tutto il pomeriggio a fantasticare su come sarebbero state le prossime settimane, e il tempo passò davvero molto velocemnete, perché prima che ce ne rendessimo conto era giàora di cena: la zia aveva fatto l'arrosto con le patate, che buono.
All'arrivo di mio zio, gli saltai addosso dicendo:"Grazie, grazie, grazie! Ti voglio tantissimo bene!" Lui rispose:"Perché tutti questi ringraziamenti? Oh già, quei ragazzi che vengono... Claire, glil'hai già detto?" La zia con tono scherzoso rispose:"Forse..." poi fece una risatina.
Finito di mangiare e di sparecchiare io e Brook andammo in camera mia, e iniziammo a organizzarci per la mattinata che ci aspettava prima dell'arrivo dei ragazzi.
"Grace, qua ho le borse con tutto il necessario" "Perfetto. Vediamo cosa possiamo metterci domani... hm, ti piace questa?" Era una maglia con scritto 'Free hugs', molto semplice, ma era la mia preferita. "Sì un sacco, ma ti ricordo che siamo a Gennaio, quindi metti questi jeans e prendi una felpa... magari quella con le renne!" "Sì hai ragione, adesso le metto qui e vediamo un po'... Ci stanno benissimo! Adesso vediamo te" "Okay, c'è questo maglione nuovo che ho comprato un paio di settimane fa... ricordi? Quello nero con i fiori!" "Sì, ricordo... hmmm, metti questio leggings con le croci e le scarpe vediamo poi domani." "Giusto. Oh cazzo è gia l'una meno un quarto! Quanto siamo state a scegliere i vestiti?" poi scoppiammo in una sonora risata, che dovemmo fermare perché i miei zii dormivano, e decidemmo di andare a letto pure noi, considerata l'ora.
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"Yaaaawn... che ore sono?" dissi con tono assonnato. Brook dormiva ancora, così iniziai a farla dondolare sul letto, fin quando non cadde e si svegliò. "GRACE! SPIEGAMI DA QUALE PULPITO TI  VENGONO QUESTE IDEE!" Mi misi a ridere così tanto che a momenti non respiravo più; dopo essermi ripresa guardai l'orologio... segnava le 11:45. "BROOK! ALZATI, E' MEZZOGIORNO MENO UN QUARTO! CAZZO MUOVITI!" Ero in preda al panico, i ragazzi sarebbero arrivati in meno di tre ore (so che sembrano tanto, ma prepararsi richiede molto, molto tempo) e noi eravamo ancora in pigiama.
Andai giù di corsa a prendere due mele e diedi velocemente il buongiorno ai miei zii; arrivata in camera lanciai la mela a Brook, che la prese al volo e iniziò a mangiarla. Feci la stessa cosa io, e iniziai a tirare fuori tutta la roba che serviva per prepararsi: trucco, spazzole e cose del genere. Dopo esserci fatte la doccia e aver lavato i denti, andammo a vestirci e a pettinarci, per poi truccarci.
Fecimo tutto nel giro di un'ora e mezza, poiché non riuscivo ad aprire la scarpiera.
Era l'una e un quart0 quando andammo nel giardino sul retro a leggere e parlare un po', e andò tutto bene, finché non scattarono le 2:45 e ricordai che a quell'ora si accendevano gli irrigatori.
Così eravamo fradicie, e ci siamo dovute mettere dei pigiamoni per coprirci.
Insomma, noi in sala sul divano vestite come delle barbone a mangiare pizza, e chi arrivano? 5 star mondiali e il loro manager! Mi sembra ovvio!
La cosa davvero, davvero irritante di quella situazione, era che i miei zii erano al lavoro, e quindi ervamo solo noi in casa!
"Ehi, c'è nessuno?" era Louis. "Arrivo subito!" Corsi fino alla porta e misi i capelli di lato. Quando la aprii cercai di sorridere, ma veramente mi stavo mettendo a piangere; fortunatamente avevo la scusa degli irrigatori per spiegare gli occhi lucidi.
"Ciao a tutti! Io sono Grace, e quella sul divano è Brook" "Ciao ragazzi!" disse alzandosi e venendo all'entrata.
"Ciao!" dissero in coro, poi li feci accomodare.
Dopo essersi seduto Liam disse:"Il nostro manager è a parlare con vostro padre, arriveranno insieme. Penso" "Oh, lei non è mia sorella, è la mia migliore amica" "Ehm, già. Ho approfittato della vostra presenza per venire a stare qui per un po', scusate haha" "Haha figurati. Quindi siete nostre fan?" "Oh, tesoro, penso che noi siamo molto più di semplici fan." Poi tutti e cinque iniziarono a ridere.
"Allora ragazzi, volete vedere le vostre camere? Così posate anche le borse?" Acconsentirono tutti.
Salimmo al terzo piano.
"Allora, dovrebbe esserci un bagno per ogni stanza, ma non ne sono sicura, sono qui da un paio di mesi" "Davvero? Parli bene l'inglese. Da dove vieni?" chiese Niall; mi sentivo svenire. "Vengo da Roma, ma non penso di parlare così bene, ti ringrazio" "Figurati... ti senti bene Brook?" "Oh sì, e mi sembra così strano, dato che sto parlando con i miei idoli. Voi tutto bene?" dopo aver riso mi dissero che era tutto posto, e che il viaggio era andato bene.
"Insomma, queste sono le vostre camere, e se  non c'è il bagno dentro le camere, ce n'è uno al piano di sotto." "Capito."
Li lasciammo lì a disfare i bagagli, e poi scendemmo in camera nostra.
Sospirammo e ci buttammo sul letto.
   
 
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