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Autore: my_love_onedirection    11/09/2014    0 recensioni
Una ragazza triste, una band tra le più famose del mondo.
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"Tu mi vuoi bene?"
"si... credo"
"perchè credi?"
"Beh è da poco che ci conosciamo..."
"Quindi?"
"Non so se mi posso fidare..."
"Smettila!"
"Perchè?"
"Tu ti fidi ciecamente di me!" mi disse ridendo.
E credo che avesse ragione
"Naaaaaahhh! non esserne così sicuro!" gli dissi ridendo come non avevo mai fatto.
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"Chiara io... Io ti avevo promesso, sono uno stupido... Che cazzo voglio adesso? Vorrei morire dopo quello che ho fatto" mi disse singhiozzando.
"Io ti ho già perdonato. Eri ubriaco. Io ti ho perdonato da subito" Glielo dissi piangendo, guardando le mani che tormentavo tra loro.
*****
Spero vi piaccia!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Arrivati in bagno mi lavai la faccia, vedendo aumentare il livido lasciato
dalla biondina. 
"Come ti chiami?" Mi chiese. Non sorrideva, si guardava i piedi
con aria tesa. 
"Chiara" gli risposi titubante. 
"Allora Chiara mi sai dire cosa ti è successo?" Mi chiese
stranamente preoccupato. Strano! Nessuno si era mai preoccupato per me. 
"Io... Sono caduta" risposi arrossendo veloce. 
"Non ti credo c'è il segno delle dita... Chi ti ha tirato uno
schiaffo?" 
Mi stava dando un po' fastidio... Perché dovevo dirlo proprio a lui? 
"Una" risposi guardandomi allo specchio.
"Perché?" 
Ma quante cose voleva sapere??? 
"Perché io canterò una settimana con voi" 
Ecco glielo avevo appena detto. Uffff. Perché i suoi occhi mi fanno essere
così sincera?? 
Niall si lasciò andare addosso al muro. 
"E le cicatrici sulle gambe e sulle braccia?" 
Riusciva a vedere tutto! 
"I segni del resto delle persone"
Adesso aveva capito che ero vittima di bullismo, chissà se mi avrebbe
lasciato in pace.
"Perché ti picchiano?"
Uff. 
"Perché sono Directioner" 
Oddio l'ho detto. Perché? 
Eppure dopo mi sono sentita stranamente meglio. 
Niall mi abbracciò. Si lo fece. E io non sentì più il dolore sulla guancia,
anzi, sparì quando baciò il livido. 
Spalancai gli occhi. Anche questo ha fatto. Non me lo sarei mai aspettato.
Mi prese per mano e 
uscimmo dal bagno. 
"Ciao!" Mi dissero quasi in coro gli altri One Direction. 
"C-Ciao" sussurrai sorpresa.
"Cosa ti è successo?" Mi chiese Louis. O mamma si vedeva così
tanto? 
"Caduta" disse Niall veloce. 
"Mi dispiace" sussurrò Liam. 
"Lei canterà con noi la settimana prossima!" Disse Niall
sorridendo.
"Si" dissi io... Cosa dovevo fare davanti a quei cinque ragazzi? 
"Fantastico!" Disse Louis. Le loro voci erano incredibili,
sentivo il cuore esplodere, era già un miracolo se respiravo. 
"È una Directioner!" Disse Niall con una punta di amarezza nella
voce. Chissà se quei cinque angeli sarebbero riusciti a farmi sorridere. 
"Grande!!!" Urlarono in coro.
Ok. Fine. Ero morta. Mi scappò una risata contagiosa, che li colpì tutti e
cinque. No... tutti e quattro, Niall non rise. 
"Ora mi conviene andare" non riuscivo a smettere di sorridere, le
labbra non rispondevano ai miei comandi. Bocca chiuditi! Supplicavo...
"Ti accompagno" disse Niall. Ok ormai era logico. Niall voleva
vedermi morta. 
"No... Fa lo stesso" cercai di convincerlo a finirla li. Ma
perché era così difficile con lui davanti mentire? 
Mi sfiorò il livido sulla guancia. Aveva le dita così soffici. 
"Ti devo proteggere" mi sussurrò all'orecchio. Mi sentii
morire, ero completamente scoppiata. Era davvero il vero Niall quello che
si preoccupava per me? 
"Io..." Non riuscivo a parlare. Troppe cose avrei voluto dire ma
lui non me ne diede il tempo, mi prese per il polso abbastanza forte. 
"Ahi" sussurrai io. Non volevo che alzasse le maniche della
maglietta, si sarebbe spaventato! Così appena si girò gli dissi che mi ero
pestata il piede da sola, allora mi lasciò il polso. Mi legge nel
pensiero? 
Io... Ok si ero autolesionista. Mmmm... Non volevo che Niall lo sapesse
perché si sarebbe arrabbiato, o preoccupato. Quindi decisi che non glielo
avrei detto. 
"Niall..." Ma perché dovevo sempre essere così timida? 
"Si" mi chiese lui girandosi. 
"Dove stiamo andando?" Glielo domandai in un filo di voce. 
"Alla macchina" 
Alla macchina? 
"Ti accompagno a casa" 
Che? 
"Con la mia macchina"
"Ok" 
Arrivata a casa, Niall mi salutò con un abbraccio e una stretta di mano. 
"Sappi che io ci sarò per te" 
E sappiate che per me c'è sempre stato.


NIALL'S POV


Ritornai allo studio di canto dove avevo lasciato i miei amici.
"Come si chiama?" Mi chiese Louis appena entrai, ma non lo
sentii, ero troppo impegnato a pensare a quegli occhi marroni da cui
uscivano tante lacrime amare. 
"Hey Niall!" Mi disse Harry. 
Ma la verità era che mi ero perso in quegli occhi, le avrei preso il viso e
mi sarei perso in quei pozzi che si ritrovava.
".... Innamorato!" Risero tutti e quattro di gusto. 
"COSA?! Io innamorato proprio no!" Dissi. 
"Niall sei rosso come un peperoneeeee!" Disse Liam, scoppiarono
tutti a ridere di nuovo.
"Non è vero" ero bordò, ero completamente andato.
"Come si chiama?" Mi chiese ancora Louis. 
"Chiara" mi ricordai la sua voce sottile e delicata quando me lo
disse. Mi persi in quel ricordo, e immaginai di essere ancora con lei. 
"Niall..." Harry mi prese il braccio e tornai tra le persone vive.
"Niall tu di quella Chiara sei innamorato" mi disse Louis
sorridendo dolcemente. 
"Io non mi sono mai innamorato e non succederà mai." Dissi serio. 
"Come vuoi, ma prima o poi ti accorgerai di quello che provi per lei.
"


CHIARA'S POV 


Niall. 
Niall.
No basta devo smetterla di pensare a lui. 
È il mio idolo niente altro. 
Eppure aveva un sorriso. 
No ma non può piacermi Niall. 
No. No. Anche perché a lui non piacerò mai io quindi sarebbe insensato per
me. Soffrire ancora. 

"Ciao mamma" urlai entrando in casa. 
"Come mai tutta questa allegria?" Mi disse. 
Erano le 11:00 e non si era nemmeno preoccupata del perché ero arrivata
così tardi. Non se ne era mai importata di me, non aveva neanche il mio
numero di cellulare. 
"Nulla... Sono emozionata per domani, si inizia scuola, e ho lo
stomaco in subbuglio!" 
Le dissi acida. Non mi era mai piaciuta. 
Mio padre non c'era, non c'era mai, ero il loro ultimo pensiero. 
Corsi velocemente in camera mia e mi buttai a peso morto sulla poltrona
vicino al letto. 
Avevo un poster enorme che di solito appena entravo salutavo sempre. 
Spazio autrice….
Lo so che è un po’ schifoso come capitolo… ma ne ho già altri pronti che pubblicherò domani… spero che la storia vi piaccia!!! Per favore posso chiedervi di scrivermi qualcosa, qualsiasi cosa, anche se vi fa schifo, ma almeno l’avete letto!!!! Grazie mille!
L’autrice J
 
   
 
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