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Autore: SmileRed    11/09/2014    3 recensioni
Violetta Castillo è una ragazza adolescente, figlia di una coppia che l'ha avuta molto giovane. Come unico desiderio vorrebbe integrarsi nell'ambiente scolastico. Purtroppo il suo ingresso nelle scuole superiori non è come se lo aspettava. Alla fine dell'estate, in un campo estivo, perde la sua verginità con Leòn, un ragazzo molto popolare della squadra di football, che però non vuole far sapere in giro della loro relazione. Come se non bastasse, Violetta riceve una lettera anonima, soprannominata "lettera di sconforto", che la turba molto. Una serie di sfortunati eventi la fanno cadere e infortunare. Da quel momento, tutti credono che lei abbia tentato il suicidio e viene presa sotto l'ala protettiva della stravagante consulente scolastica.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Leon, Thomas, Un po' tutti, Violetta
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Per quindici anni ho fantasticato all'idea il mio ingresso alle superiori ed essere notata da tutti, come mi sarei dovuta vestire? mi avrebbero venerata? sarei stata più alta e con delle tette da porno star?. Ma no non era quella la realtà.
Il mio momento di gloria nella realtà faceva schifo. Una ragazzina alta un metro e una vigorsol ingessata da capo a piedi, ecco questa sono io. E come ogni incubo che si rispetti tutto era inziato al " Campo estivo". Ero ad una banale festa promeridiana ma c'era una strana magia nell'aria; mentre i secchioni erano su di giri il resto di noi pensava ad ubriacarsi, per la prima volta da quando avevo tolto l'apparecchio  non mi stavo sentendo invisibile. Ero seduta su una di quelle panchine in legno mentre sorseggiavo del Ponce corretto con chissà quale altra bevanda e da lontano Leòn Vargas mi fece l'occhiono, beh quella fu la conferma. Non ero più invisibile. Speravo facesse qualcosa di più eccitante che odorarsi le ascelle ma per Leòn era normale farlo, la cura dell'ingene personale era solo uno dei molti punti a favore, praticamente era perfetto. Non come me, che ero una fascio di nervi perché Leòn Vargas voleva me e nessun altra nel ripostiglio degli attrezzi. Non era una di quelle storie strappa lacrime da serie tv su come io sia rimasta incinta l'ultimo giorno di Campo estivo, conoscevo i rischi del sesso non protetto, i nostri rapporti appassionati erano un segno quest'anno sarebbe stato il mio anno, niente più sguardi dall'alto in basso. Il cambiamento era nell'aria. Dopo la nostra " Avventura " gli feci una domanda come - Vai all'orientamento delle ex matricole? magari potremmo andarci insieme -. Non lo avessi mai fatto. Lui mi rispose che gli interessavo ma che era meglio non dire in giro della nostra specie di relazione.
Ma non fu questo il motivo per cui ero ingessata da capo a piedi. Il motivo fu una stupida lettera.
Ero appena tornata dal campo scuola e come sempre mia madre era al telefono discutendo delle solite cose tipo: Le tette rifatte.  Con tutta la sua delicatezza quindi non immaginatevi come mi consegnò una lettera per poi minacciare di non chiamare più la parrucchiera per via dei miei capelli scompigliati. Mia madre capiva sempre se qualcosa non andava e come sempre evitava il discorso.
Ero in camera mia d'avanti al computer, e in quel momento il mio unico pensiero era " Come descrivere la giornata più brutta della mia vita " su Facebook tanto per farlo sapere ai miei undici amici l'unica frase che ne uscì fu " Sedotta e abbandonata " nemeno il tempo di vederlo postato sul mio diario che la mia amica Camilla mi chiamò al telefono.
- Ti ha scaricata ? che merda, comunque io lo sapevo -.
- Dovevi dirmelo -.
- Non è che lo sapevo era tipo una premonizione una cosa del genere, i ragazzi come Leòn non si mettono con le ragazze come noi. Ma guarda il lato positivo per lo meno Leòn non ti ha filmato e non ha iviato il video a tutto il gruppo per poi scaricarti al ballo d'inverno per Lara Lopez. Quella è stata una grande delusione, ma a te non è successo niente per fortuna -.
- Infatti, per fortuna -.
- Ti immagini sarebbe stato un suicidio se la tua maglietta per sbaglio nella concitazione fosse volata via -.
- Posso immaginarlo -.
- Prevedo tempi tristi per Vilu alle superiori, devi reagire subito è chiaro. Sai i ragazzi hanno organizzato una festa a casa di Marco Tavelli, devi farmi da accompagnatrice purtroppo Fran è in fuorigioco -.
- E' in punizione di nuovo ? -..
- Non riesce a prendere più di centoventi nel test per il college. I genitori iniziano a pensare che non sia italiana -.
- Ok questa non era divertente -.
- No me l'ha detto lei. Allora mi accompagni ? -.
- Non lo so devo decidere -.
- Terrò il telefono acceso nella tasca e metterò la vibrazione. Torna a scrivere su Facebook sei libeara di taggarmi -.
Chiusi la chiamata, presi la lettera e andai in bagno a riempire la vasca.
L'aprì era firmata da una tua amica. Non pensai né a Francesca e né a Camilla loro erano troppo pigre per scrivere una lettera, comuqnue non mi soffermai tanto sulla firma e quindi lessi il contenuto.

Violetta,
Per come sei adesso potresti scomparire e nessuno se ne accorgerebbe.
Qui sotto ci sono dei consigli da prenderi in seria considerazione.
1° Smetti di essere una cacasotto.


Chiunque la possa aver scritta non aveva potuto aver peli sulla lingua. Era la verità e la verità fa male. A volte essere un'adolescente ti fa venir voglia di morire.
Avevo mal di testa e quindi presi un aspirina ma mi dimenticai dell'acqua e quindi la inegrì senza aggiungerci liquidi, mi andò di traverso tanto da farmi cadere la boccetta con tutte le altre pillole dentro spargendole per terra. Mi poggiai al lavandino facendo cadere nella vasca da bagno le lamette per la depilazione e il phone in carica. Per ultima cosa scivolai sulle pillole sbattendo contro lo scalino della vasca da bagno rompendomi sia braccio che collo, i miei se ne accorsero quando per colpa del phon cadde la corrente.
Qunado mi svegliai mi ritrovai ingessata con il braccio legato ad un bastone mentre i miei guardando le circostanze come le pillole, le lamette, la lettera e il mio stato su Facebook pensarono al suicidio, il fraintendimento era di proporzioni epiche, volevo morire, voglio dire non in quel senso... vabbè avete capito.
Stavo inziando il mio cammino per la visibilità ma prima dovevo capire che visibilità volevo. Quando tutti i ragazzi della scuola vennero a sapere del mio incidente tutti cambiarono diciamo l'avvenuto, chi diceva che mi ero tagliata con le lamette, chi diceva che avevo ingerito settecento pillole e tante altre. Il mio unico pensiero era: "ma dai come avrei potuto tagliarmi fino al collo o addirittura ingerire settecento pillole se al massimo ne riesco ad ingerire una ". Per due settimane ho provato a spiegare che il mio incidente era solo quello, un incidente più ci provavo più tutti pensavano che fossi nella fase del rifiuto, era un circolo vizioso.
Tutto fu ancora più imbarazzante quando mi trovavo in bagno e la capo cheerleader Big Melani, Big per la sua grande statura, incominciò a parlare di me io ero chiusa in uno dei bagni e la carta ingenica era impigliata nel gesso così feci rumore e lei si accorse di me ma comunque continuò a parlare.
- Mi trattano tutti come se fossi la protagonista di un orrendo film -. - Potresti essere la nuova Kristen Stewart -. - Kristen è stata violentata ! -. - Voi lo sapete che non mi farei mai del male vero ? -. Io, Francesca e Camilla eravamo in cortile a discutere di come gli altri pensino di me. Diciamo che con quel braccio rotto tenuto all'insù dal gesso la mia vita era un continuo fraintendimento. Alla lezione di biologia il professor Galindo ci fece una domanda e per via del mio braccio ingessato pensò che volessi rispondere. Andai anche da un consulente, forse non tanto esperto ma il fatto era che per una incidente tutti pensavano che avessi voluto suicidarmi.
- La signorina Saenz era la tua consulente ma dopo il tuo diciamo tentativo di suicidio ha deciso di scaricarti a me -. - Okay -. - Tua madre mi ha dato una copia della lettera che hai ricevuto non c'erano scritte cose carine -. - Lo sconfronto non lo è mai -. - Che modo geniale di usare le parole ! -. - Un modo geniale da dire non da accettare -. - Allora Violetta dimmi come ti sei sentita quando hai letto quella lettera -. - Di merda. Ma la verità è che io non ho tentato di uccidermi, davvero sono seria. Non sopporto il dolore per niente -. 
- Non sto dicendo che tu abbia tentato il suicidio ma ti dispiace se guardo nella tua borsa vorrei evitare che ci fossero altri " Incidenti " -. Le porsi la borsa con l'unico pensiero che tutto questo era veramente assurdo - Non pensavi di ingerirle queste, spero -. - Veramente si, sono caramelle alla menta -. - Si è vero. Non hai nessuna domanda da fare ? -. Ne avevo un migliaglio da fare ma erano tutte inappropriate - Credo che lei abbia detto praticamente tutto -. - Okay -. - La mia borsa - dissi cercando di indicarla.
L'unico momento in cui il mio braccio ingessato non funse da braccio alzato fu durante i gioco della Ruota del Tifo ovvero una stupida ruota dove c'erano scritti vari giochi da affrontare. Quando il " Presentatore " domandò chi volesse partecipare fui io di mia spontanea volontà ad alzare il mio braccio sano ed andarci. Le squadre erano Leòn e Big Melani e io e Brodway. Girai la ruota ed uscì il gioco dello scambio dei vestiti, una cretinata i concorrenti dovevano scambiarsi i vestiti con il proprio compagno di squadra la squadra che si riveste prima vince, diciamo che con il mio braccio rotto fu un po' difficoltoso sia spogliarsi che vestirsi infatti infilai la maglietta per le gambe e il jeans su un braccio, vincemmo io e Brodway perché Big Melani aveva difficoltà ad infilarsi i vestiti di Leòn o semplicemente non le entravano proprio.
La giornata era stata faticosa ma diciamo che ce l'avevo fatta. Quando tornai a casa accesi il computer e trovai almeno ventidue richiese di amicizia, okay alcuni con commenti strani come il tizio che gareggiava con me che mi inviò: Complimenti hai le palle. Si era un po' sconcertante ma mi faceva piacere la mia strada verso la visibilità stava iniziando.



Angolo Autrice: Ciao a tutti. Eccomi con una nuova storia, un po' diversa ma spero vi piaccia. Una vita difficile per questa nostra povera Violetta non so a voi ma a me ha fatto ridere per la sua situazione. Spero vi piaccia, a presto.
  
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