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Autore: whiteserval    11/09/2014    5 recensioni
"Ti è mai capitato di sentirti la persona più sfortunata del mondo? Che la vita che fai è terribilmente noiosa e che la gente che ti gira intorno non fa altro che avanzare pretese insensate senza renderti nulla in cambio? Ebbene, quest'oggi il più grande artista marziale di tutti i tempi, il mitico, insuperabile, Ranma Saotome si sentiva esattamente così."
Ciao a tutti! Questa è la mia prima fanfiction! Spero vogliate dedicare un po' di tempo nel leggere la mia storia e di strapparvi un sorriso!;)
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Ranma Saotome, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ti è mai capitato di sentirti la persona più sfortunata del mondo? Che la vita che fai è terribilmente noiosa e che la gente che ti gira intorno non fa altro che avanzare pretese insensate senza renderti nulla in cambio? Ebbene, quest'oggi il più grande artista marziale di tutti i tempi, il mitico, insuperabile, Ranma Saotome si sentiva esattamente così. Lui deve essere il fidanzato modello di un numero spropositato di ragazze che, per giunta, non fanno altro che ingelosirsi e litigare tra di loro; deve rispettare i sentimenti altrui, quindi, oltre quelli delle sue presunte fidanzate, anche quelli di quel gruppo di fastidiosi rivali "in amore" che non fanno altro che sfidarlo e puntualmente perdere...certo questo faceva aumentare la sua autostima, ma non era questo il punto! Perchè non lo lasciavano mai in pace? Perchè continuavano ad importunarlo con le loro idiozie mentre si stava allenando? Perchè non si levavano dai piedi una volta per tutte?
< Coraggio pigrone alzati! Non ho nessuna intenzione di fare tardi a scuola per colpa tua! > gli aveva appena urlato quel maschio mancato della sua fidanzata, beh sì una delle tante, per l'esattezza quella con la delicatezza di un elefante e il sex-appeal di un surgelato < Non c'è bisogno di urlare, ci sento benissimo! > ribattè lui alzandosi a sedere sul letto e stropicciandosi gli occhi ancora assonnati < Muoviti allora! > gracchiò lei con meno grazia di una cornacchia, prima di uscire dalla stanza, sbattendo ovviamente la porta. "Quant'è dolce..."pensò ironico il ragazzo con una smorfia, in seguito prese dal cassetto la solita casacca rossa e il primo pantalone che gli capitò sotto il naso, si vestì in fretta e in furia e iniziò a correre verso la scuola.
Appena arrivato, Ranma si accorse immediatamente di tre cose: 1)Della sua fidanzata gorilla neanche l'ombra. 2)Aveva appena iniziato la giornata e già era sudato. 3)I suoi compagni invece che sorridergli e alzare la mano in cenno di saluto non facevano altro che riserbargli occhiatacce e ghigni di rabbia; che è successo adesso? Cosa avrà mai fatto di male per meritarsi una simile accoglienza? Beh, la risposta era lì, a qualche metro di distanza da lui...la regina delle arpie, la sorella cattiva della strega di Biancaneve, sì proprio lei, Nabiki Tendo se la stava spassando a vendere delle foto ad un prezzo astronomico (e c'era pure chi le comprava!) e accanto a lei c'era anche la sorella bisonte, con gli occhi inniettati di sangue e un'aura rosso fuoco che sfavillava intorno al suo corpo. Il ragazzo con il codino si fece forza, si avvicinò cautamente a quella trafficante di droga con il caschetto, cercando di ignorare i serpenti velenosi che quel rinnoceronte di Akane continuava a mandargli col pansiero, e afferrò una delle foto che cercava di smerciare...i suoi brutti presentimenti erano fondati, quello scatto raffigurava lui e quella malata mentale di Kodachi Kuno stretti in una sottospecie di abbraccio...era successo più o meno due giorni fa...Per strada Kodachi gli si era avvinghiata al braccio all'improvviso, lui si era girato di scatto verso di lei per dirgli di scollarsi immediatamente, lei come al suo solito aveva fatto le orecchie da mercante e subito dopo gli aveva fatto annusare una sorta di polverina che lo paralizzò all'istante, lei si avvicina, lui prova ad urlare ma non ci riesce, lei prova a baciarlo e poi...! Fu per la prima volta felice di essere maledetto, Kodachi infatti, non capendo che la graziosa ragazza con i capelli rossi è il suo bel principe dopo la trasformazione con l'acqua fredda neanche quando questa le avviene sotto il naso, si allontanò da lui che ormai era una lei e, dopo avergli lanciato tre-quattro insulti, se ne andò via saltellando e ridendo come una pazza, lasciandola stesa al suolo sotto la pioggia...
< Ma bravi! Siete proprio una bella coppia! Tanti auguri e figli maschi! > gridò la fidanzata gorilla mentre gli rifilava un sonoro ciaffone, seguito a ruota da un pugno allo stomaco e un calcio allo stico < Non voglio vederti mai più! > aveva aggiunto poi insieme a una ginocchiata in pancia prima di allontanarsi all'interno dell'edificio scolastico...il povero ragazzo si riversò a terra per il dolore e il suo sguardo finì inevitabilmente su una delle foto che la discepola di Satana stava vendendo...Cavolo perchè? Come facevano a non notare che in quella maledetta immagine aveva un colorito tendente al viola e un espressione di puro terrore?
< C-Come hai avuto questa foto, Nabiki? > chiese con voce rotta < Oh, ma è semplice Ranma! Ho comprato il negativo da Sasuke, e adesso sto rivendendo le copie al doppio del prezzo! Non è un affare? > rispose la diretta interessata con un sorriso a trentadue denti, doveva ringraziare di appartenere al gentil sesso se non era stata mandata con un volo di sola andata nello spazio; approfittava del fatto che il grande Ranma Saotome non avrebbe mai alzato le mani su di una donna...< Ti odio! > urlò lui impotente, questa volta, l'imbattibile artista marziale era stato sconfitto...

Erano già passati più di dieci minuti da quando il ragazzo con il codino  aveva preso posto a sedere su quello che era il suo banco di scuola e per tutto il tempo la sua mente era stata impegnata ad architettare un piano per farla pagare a quella befana di Nabiki e a come far capire a quel troll di Akane che tra lui e Kodachi non c'era stato assolutamente niente; impresa a dir poco impossibile dato che quella scema sembrava voler cercare sempre la scusa per fare l'offesa e non guardarlo neanche in faccia, che avrebbe potuto dirgli poi? Tanto non avrebbe mai ascoltato le sue ragioni, così dopo avergli dato, come al solito, dello stupido e del maniaco, l'avrebbe spedito in orbita con un gancio destro da brava aspirante boxer...Al diavolo, che facesse pure quello che le pare!
A ridestarlo dai suoi intrugli mentali fu l'ingresso del professore di storia accompagnato da uno sconosciuto ragazzo con i capelli corti di un biondo acceso, la pelle chiara e gli occhi celesti come il cielo; il classico principe azzurro presente in ogni storiella del cavolo (tipo questa) < Questo è il vostro nuovo compagno di classe, Seyta Kowalski, la sua ricca famiglia affonda le sue radici in Polonia, ma ormai è da molto tempo che si è trasferita qui in Giappone, mi raccomando trattatelo come uno di voi. >
Il nuovo arrivato dopo aver subito dimostrato le sue buone maniere facendo un inchino e sussurrando un qualcosa di simile a un "piacere di fare la vostra conoscenza", aveva iniziato a cercare il banco libero più di suo gradimento. < Puoi sederti qui! > l'aveva invitato la fidanzata senza fascino del moro con il codino, il quale si accigliò scocciato; ma guardala come fa la carina con gli estranei! E che sorriso poi, dove l'aveva trovata tutta quella dolcezza quell'oni travestito? Cercò di ignorare gli sguardi dannatamente smielati dei due, esattamente come le auree che si erano formate intorno a Gosunkugi, verde di gelosia, e alla sua amica/ennesima fidanzata Ukyo, la quale aveva dipinto sul volto un sorriso malizioso, il fatto che quel tizio e Akane andassero così inverosibilmanete d'accordo la eccitava, al contrario di Ranma che sembrava voler riversare la colazione, quei due gli davano il volta stomaco!
Finalmente quelle lezioni palloccolose erano terminate, adesso il grande esperto di lotta indisciminata poteva dedicarsi a quello che più gli piaceva, allenarsi ovviamente! Ranma aveva appena deciso che avrebbe dedicato l'intero pomeriggio alle arti marziali così forse sarebbe riuscito a non pensare a quello che era accaduto in mattinata e soprattutto a QUEL tipo...ma come poteva riuscirci se ogni cinque secondi se lo ritrovava davanti in compagnia della sua fidanzata? Beh, forse quelle che continuava a vedere erano solo proiezioni della sua povera mente maltrattata, ma stavolta erano proprio lì, in carne ed ossa davanti a lui...< Hey! Ma tu sei Ranma! Ranma Saotome, il fidanzato di Akane! > gridò con impeto correndogli incontro, neanche avesse visto una Star del cinema < Sì, ma il fidanzamento è stato deciso dai nostri genitori! > si affrettarono a chiarire i due all'unisono < Beh, ma...non siete contenti? > chiese il nuovo arrivato titubante < Cosa? Forse non te ne sei accorto, ma Akane è la ragazza più imbranata e violenta di tutto il Giap- Ahia! > si interruppe il moro, soffocando un grido di dolore e reggendosi con la mano il piede offeso da una taccata della ragazza priva di sex-appeal; a quella scena il polacco rimase confuso, eppure Akane gli era sembrata così dolce e graziosa! < Ah sì? Perchè non ti fidanzi con Kodachi allora, visto che ti piace tanto? > < Ancora con questa storia Akane? Lo sai benissimo che io con quella svitata non voglio avere nulla a che fare! > < Certo... > continuò lei ironica, anche se quella affermazione l'aveva resa visibilmente più serena.
A rovinare quella piacevole sensazione di pace che si stava poco a poco formandosi fu l'arrivo di Shampoo, la bella cinesina con i capelli color lavanda, la delicatezza di King Kong (ebbene sì, i suoi modi fanno concorrenza ad Akane, lo dimostra il fatto che non riesce a ficcarsi in quella zucchetta vuota che la testa di Ranma non è un parcheggio per biciclette) e un sorrisetto che chiunque definirebbe "da schiaffi"...< Lanma! Amole! Usciamo insieme, ti va? > cinguettò lei mentre continuava a pedalare senza pietà sulla capoccia del suo innamorato ignorando completamente le sue proteste e le occhiatacce di Akane...con un tempismo spaventoso a fare il loro ingresso furono anche la cuoca di okonomiyaki seguita a ruota da Kodachi la matta, le quali in meno di un secondo si avvinghiarono alle braccia del ragazzo con il codino, entrambe rivendicando il ruolo di fidanzate. < E voi che cosa volete?Fuoli dai piedi! > gridò la cinesina scendendo finalmente dal suo mezzo di trasporto a due ruote, prendendo anche lei posto accanto al povero malcapitato < Sei tu che ti devi levare dai piedi Shampoo! Ran-chan passerà il pomeriggio con la sua fidanzata carina! > esclamò Ukyo < Ah ah ah! Piccole sciocche! Io e il mio adorato Ranma siamo legati indissolubilmente, non è vero caro? > aggiunse la ginnasta facendo roteare un nastro rosso comparso magicamente < Legati tu e lui? Ma non farci ridere! > gridarono le altre due all'unisono prima di iniziare inevitabilmente a darsele di santa ragione; fortunatamente questo fece distogliere l'attenzione dal ragazzo conteso, che ne approfittò per sgattaiolare via...peccato che quella scema di Akane aveva colto la palla al balzo per offendersi e dileguarsi...sempre la solita! Pazienza...l'avrebbe raggiunta per la strada verso casa in men che non si dica, se non fosse stato per quell'imbecille di Kuno, degno fratello di sua sorella...< Dannato Ranma Saotome! Smettila di sfuggire al fato e perdi contro di me! Il grande Tatewaki Kuno, Tuono Blu del Furinkan! > urlò, lanciandosi come una furia verso il moro agitando la sua spada di legno, prima di finire rovinosamente a terra con un evidente segno di un piede sulla faccia, quell'invasato non faceva che procurare fastidio!
< Ranma, maledetto! Smettila di importunare la mia Shampoo! >
< Ranma! come osi calpestare i sentimenti di Akane in questo modo? Preparati a morire! >...ci mancavano anche quella papera orba e quel maiale senza senso dell'orientamento! A quel punto il ragazzo con il codino non resistette più, sfogò tutto il suo nervosismo su quei due rompiscatole, così, dopo averli riempiti per bene di botte e buttati malamente sopra al suo precedente avversario andando a formare una matassa informe, si strofinò le mani appena riscaldate e iniziò a correre verso casa il più velocemente possibile per cercare di sfuggire alle sue tre spasimanti che avevano ricominciato a dargli noia inseguendolo. Seyta Kowalski era rimasto per tutto il tempo imbambolato a guardare la scena con aria perplessa, certo che quel Saotome ne aveva di compagnia!
  
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