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Autore: PurpleStarDream    12/09/2014    6 recensioni
Tutti sanno che Phil Coulson ha due passioni nella vita: Captain America e il suo lavoro.
Sembrerebbe un serio professionista con un innocuo hobby da adolescente, destinato a sciogliere la tensione di una giornata di duro e concentrato lavoro da spia.
Ma Coulson non ha sempre sognato di diventare un agente speciale, e ogni tanto si lascia andare ad un passatempo di cui nessuno è a conoscenza.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Agente Phil Coulson, Un po' tutti
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Il Bestiario dei Vendicatori

 

 

 

Stevosaurus Rex:

 

Le parole non possono descrivere la meraviglia da me provata dopo aver scoperto la sua esistenza. Posso definirlo con tutta sicurezza la mia creatura preferita.

Questo esemplare, che si credeva estinto da secoli, è stato rinvenuto completamente integro in un blocco di ghiaccio nel nord dell’Oceano Atlantico; ma la cosa più sorprendente è stata che, dopo una complessa operazione di scongelamento, esso si è ripresentato vivo e in salute come se avesse semplicemente subito gli effetti di un lungo sonno.

Ovviamente non è abituato all’ecosistema moderno, ma devo ammettere che pur trovandosi lontano dal suo ambiente ha dimostrato una capacità di adattamento fuori dal comune. Predilige i luoghi temperati e presenta un notevole disdegno per gli ambienti freddi, che cerca a tutti i costi di evitare. E’ molto socievole, e si trova bene anche in branchi di individui diversi da lui, dove manifesta la spiccata attitudine a trasformarsi nel maschio alfa. Gli altri esemplari, a parte rare eccezioni, di solito lo seguono.

E’ dotato di un fisico possente e dalla muscolatura ipersviluppata, che utilizza per spostarsi instancabilmente, procurarsi il cibo e, cosa stupefacente, aiutare gli animali più deboli di lui a difendersi dai predatori.

La sua dieta si compone essenzialmente di piante e tuberi (vedi: patata americana), ma presenta un metabolismo quattro volte superiore al normale, e per mantenersi in salute deve consumare anche abbondanti quantità di proteine. Sembra infatti presentare tutte le caratteristiche di un onnivoro, sebbene per mangiare non si preoccupi di cacciare prede più facili (gli animali indifesi), preferendo di gran lunga quelli che gli possono tenere testa. Se non si trattasse di un membro del regno animale troverei davvero ammirevole il suo senso dell’onore.

 

Note particolari: Ho fatto fare un modellino da inserire nella mia collezione privata. Del resto ero presente mentre si stava risvegliando, l’ho guardato dormire. Sento che esiste una connessione speciale tra noi, e mi assicurerò che si venga sempre incontro alle sue esigenze. Penso che lo proporrò come specie protetta.

 

 

Antonodon Starkarias:

 

Avvistato per la prima volta sulle coste della California del sud, è un individuo che risulta praticamente impossibile non notare.

Dotato di incredibile fascino, eleganza e sicurezza, che non perde neppure quando si deve difendere. Esso è infatti munito di una corazza resistente dentro la quale si rifugia quando si sente minacciato. Non sembra serva a nascondersi –dal momento che presenta caratteristici sgargianti colori rosso e oro- quanto piuttosto a intimidire l’avversario, essendo questo curioso esoscheletro adoperato come arma difensiva e offensiva. 

Ama mettersi in mostra e mal sopporta le dinamiche di gruppo. Se non fosse per le sue abitudini ad avere rapporti mordi e fuggi con altri individui lo definirei un animale essenzialmente solitario; pur essendo dedito alla promiscuità sociale e sessuale è stato scientificamente provato che risulta in grado di stringere rapporti con un ristretto e selezionato numero di esemplari. I motivi delle sue scelte sono ancora da chiarire.

Essenzialmente un onnivoro, ha sviluppato l’abitudine di esplorare le aree urbane (in cui si trova perfettamente a suo agio) alla ricerca di cibo, cosa non insolita per gli animali il cui ambiente è stato invaso dall’uomo. Il fatto curioso sono le sue scelte alimentari: si nutre infatti soprattutto di dolci, cibo spazzatura, bevande contenenti caffeina e prodotti alcolici, di cui non esita a fare incetta a costo di avvicinarsi pericolosamente alle persone. Pare che lui stesso sia solito nascondere nei tronchi cavi grandi quantità di frutta, che lascia fermentare al fine di produrre da sé una sorta di liquore artigianale.

Straordinariamente intelligente, è in grado di utilizzare gli elementi che trova durante le sue esplorazioni per costruirsi strumenti che gli torneranno utili in caso di difesa personale, ricerca di cibo e costruzione di un riparo.

 

Note particolari: Difficile da tenere in casa, probabilmente farà quello che vorrà lui e vi farà sentire stupidi con la sua intelligenza. A scopo di ricerca ho provato a portarne uno nel mio appartamento: ha scassinato la gabbietta, aperto il mio armadietto dei liquori e rubato il mio miglior whiskey invecchiato, per poi sparire da una finestra che era riuscito ad aprire con una tessera telefonica da me malauguratamente dimenticata sul tavolino.  

 

 

Clinto Peregrinus:

 

Questo singolare pennuto di piccole dimensioni dalla vista acutissima è stato osservato in diverse zone degli Stati Uniti settentrionali e meridionali, avvalorando l’ipotesi che possa trattarsi di un migratore.

Presenta un piumaggio corto ma folto, dal colore neutro, adatto a mimetizzarsi con la vegetazione che lo circonda; non è facile notarlo, ma quasi certamente, mentre lo state cercando, lui potrà vedere voi.

Pur trattandosi di un uccello non è in grado di volare. Questo sembrerebbe contrastare con la sua curiosa abitudine di costruire nidi in luoghi molto alti e difficilmente raggiungibili, ma siamo riusciti a spiegarlo osservando la sua straordinaria e assolutamente insolita capacità di arrampicarsi.

La predilezione per le posizioni elevate si riflette sulla sua dieta. Infatti, pur completando i suoi supplementi alimentari con semi e briciole, è dotato di una mira straordinaria quando si trova a dover cacciare insetti veloci. Neppure la più piccola e rapida preda riesce a sfuggirgli: è in grado di vederle da molto lontano e tendere agguati insospettabili.

E’ un individuo diffidente, ma perfettamente in grado di adattarsi alle dinamiche dello stormo. Quando si trova con i suoi simili manifesta un’indole socievole e aperta alle relazioni. Impiega molto a trovare una compagna, in genere sceglie partner dall’indole combattiva che lo metteranno in difficoltà, ma da quello che abbiamo osservato sembra che le resti fedele a vita.  

 

Note particolari: Pur non essendo dotato di grande forza fisica è molto attivo, non sta fermo un minuto. Acchiapparne uno per scopi di ricerca è stato difficile, e per tutto il tempo in cui lo abbiamo tenuto con noi non è stato zitto un minuto.

 

 

Natashes Fulvix:

 

Un elegante mammifero dal pelo rosso e folto simile a una volpe, in grado di muoversi con una grazia fuori dal comune. Sembra essere a proprio agio in ogni ambiente: è in grado di nuotare, correre, arrampicarsi.

Nativo della Russia e delle praterie Siberiane, dopo essere stato illegalmente importato sul suolo Americano si è diffuso, dimostrando una notevole capacità di adattamento su tutto il territorio. I luoghi freddi sono la sua casa, ma vive volentieri anche in zone dal clima temperato.

Animale solitario ma straordinariamente astuto, è in grado di sopravvivere adottando raffinate tattiche di difesa in cui la lotta corpo a corpo è supportata dalla sua agilità e dalla strategia di una mente brillante. Riesce ad avere la meglio persino su animali molto più grandi e possenti.

Le femmine di questa specie sono più forti dei maschi ma allo stesso tempo dotate di un incredibile fascino; tendono a sedurre e poi punire ferocemente i loro partner dopo che questi hanno assolto i loro doveri coniugali. Per questa serie di motivi abbiamo soprannominato le femmine “Vedove Nere”. Nel novantanove per cento dei casi i maschi che hanno a che fare con loro se ne vanno con la coda tra le gambe per non tornare.

Animale carnivoro, caccia con precisione chirurgica e non sbaglia mai: i suoi agguati hanno successo nove volte su dieci. Specialmente la femmina, è un’eccellente cacciatrice, di solito le prede non la sentono arrivare finché non è troppo tardi.

 

Note particolari: La peculiarità di mostrarsi come una creatura innocua e innocente per poi rivelare la sua inarrestabile indole combattiva è stupefacente. Un esemplare che utilizza con maestrìa l’arte dell’imbroglio.

 

 

Thorbenus Odmarus:

 

Possente abitante delle zone fredde, dominatore indiscusso dei territori scandinavi. Ho avuto occasione di vederne uno per la prima dopo che era stato barbaramente abbandonato in Nuovo Messico. Devo dire che fuori dal suo ambiente naturale sembrava, a ragione, molto depresso.

In quanto a prestanza fisica compete egregiamente con Stevosaurus, ma dalla sua possiede anche un ulteriore affascinante strumento difensivo.

E’ uno dei pochi animali in grado di generare autonomamente scosse elettriche di grande intensità, che utilizza spesso per cacciare e per difendersi, sebbene il più delle volte ami dare mostra delle sue doti combattive utilizzando esclusivamente la forza bruta.

Pur conservando la sua predisposizione alla battaglia, manifesta un temperamento giocoso e fiducioso, che ama la compagnia. Vive in branchi numerosi, dominati da una coppia di individui alfa, il cui primogenito della prole erediterà il comando. Si trova bene circondato sia da individui della sua specie sia da quelli di altre specie amichevoli. La sua socievolezza lo rende spesso facile da raggirare, infatti non è stato difficile attirarlo vicino all’accampamento per studiarlo, credo persino che gli sia piaciuto passare del tempo con noi.

Mangia tutto, dalla carne, al pesce, alla frutta. Mangia molto, anche, non sembra che abbia preferenze particolari, fintanto che sia qualcosa in grado di dargli l’energia di cui ha bisogno per condurre la sua vita attiva.

Gli individui di questa specie sono monogami; una volta scelta una compagna le resteranno fedeli per tutta la vita, lottando per difenderla fino alla morte. Specialmente la progenie della coppia alfa tratterà la propria compagna come una principessa, portandole doni e garantendole la posizione di prestigio all’interno del branco.

 

Note particolari: Ho avuto la fortuna di studiare il cucciolo di una coppia dominante; emanava regalità da ogni poro, e sembrava molto più sprezzante del pericolo rispetto ai suoi compagni. L’ho considerata una tipica avventatezza adolescenziale. L’ho visto però farsi maltrattare da un membro più giovane e isolato del branco, che lo trattava con superiorità pur non essendo calcolato dagli altri suoi simili. Curioso… Indagherò.

 

 

Brucialis Hulkifer:

 

Non fatevi ingannare dall’aspetto innocuo di questo piccolo mammifero.

Esso infatti passa la maggior parte della propria vita a nascondersi timidamente negli anfratti più stretti o sottoterra, al riparo dai predatori e, in generale, da qualsiasi altro animale. Si spaventa facilmente e appare molto ansioso persino in compagnia di esponenti della sua specie. Questo lo porta ad isolarsi naturalmente e passare il suo tempo da solo o in compagnia di pochi individui con cui si sente al sicuro, tra cui la sua compagna.

Occupa il suolo americano, ma è in grado di percorrere grandissime distanze pur di fuggire dai predatori, ed è abilissimo nel non farsi trovare. Non è stato facile osservarlo, appena ci avvicinavamo tendeva a sparire.

Erbivoro per la maggior parte della sua esistenza, sembrerebbe la creatura più inoffensiva sulla faccia della terra.

Questo finché non perde le staffe o si spaventa troppo. Adesso siamo in grado di dire con certezza che l’aumento esagerato dello stress a cui è sottoposto causa in lui un gravissimo squilibrio ormonale, con conseguenze a dir poco spaventose.  

Quando questo succede le sue dimensioni aumentano in modo considerevole, e la sua massa muscolare si sviluppa in maniera sovrabbondante, il suo mantello, da marrone scuro diventa verde muschio. Oltre al cambiamento fisico si nota uno spiccato aumento dell’aggressività.

Attacca tutto ciò che si muove, non conosce ostacoli, e non sembra agire secondo una logica, ma solo guidato dalla forza bruta e da una rabbia cieca. In questo stato l’unica cosa che gli interessa è la sua sopravvivenza. Rompe i legami con qualsiasi altro essere vivente e si prepara a condurre una vita solitaria.

Quando lo squilibrio ormonale si ridimensiona, il Brucialis ritorna alla sua timida piccola forma, ma è impossibile prevedere quando ancora sarà vittima della singolare chimica del suo corpo.

 

Note particolari: Non cercate di catturarlo mentre si trova in modalità rabbiosa. Un mio assistente ci ha provato ed è finito in ospedale.

 

 

Buckus Hibernii:

 

Non tutti credono nella sua esistenza. Quelli che ci credono gli hanno dato questo nome.

Io ci credo, e l’ho cercato. Con il mio team abbiamo trascorso un mese e mezzo nelle foreste con la speranza di riuscire a vederlo. Hill, la mia prima assistente, ha suggerito di non lavarci per un mese, perché aveva la teoria che fosse molto sensibile agli odori estranei, come una lince. Doveva aver ragione, perché alla fine la nostra attesa ha dato i suoi frutti.

Ne abbiamo avvistato un solo esemplare, scuro, dal pelo arruffato e pieno di ferite, doveva essere reduce da una battaglia; se contro un predatore o un rivale non lo saprei dire.

Estremamente schivo e solitario, a nulla sono valsi i nostri tentativi di avvicinarlo; per studiarne le caratteristiche fisiche siamo dovuti ricorrere ad una trappola. Lui non ne è stato molto felice.

Quando si sente minacciato diventa estremamente aggressivo e non smette di combattere finché non ha la meglio sull’avversario o riesce a fuggire.

E’ molto forte e molto astuto, ci è scappato prima che potessimo stilare una descrizione più dettagliata delle sue abitudini. Finora non sono stati trovati altri esemplari della sua specie, mi viene quasi da pensare che sia unico.

 

Note particolari: Mi ha morso.

 

 

Qualcuno bussò alla porta. -Signor Coulson?-

Maria Hill socchiuse l’uscio proprio mentre Phil lasciava cadere la penne sbatteva il palmo della mano sul quadernetto.

-Sì?-

-Il direttore Fury mi ha chiesto di venirla a chiamare. La riunione inizia tra pochi minuti.-

-Digli che sto per arrivare, Maria, grazie.-

La donna sparì dietro la porta e se la chiuse alle spalle. Coulson richiuse il quadernetto e lo ripose diligentemente in un cassetto, sotto un plico di documenti dall’aria anonima. Spinse il cassetto finché le rotelline non smisero di scorrere sull’intelaiatura, e girò la chiave nella toppa. Si alzò e se la lasciò scivolare in tasca.

Raddrizzarsi il colletto della camicia e stringersi il nodo alla cravatta, stirarsi i pantaloni e i risvolti della giacca, gli ricordò che lì dentro era ancora un capo, uno temuto e rispettato da tutti proprio a causa della sua sincera devozione al lavoro. Era un serio e intransigente agente speciale pronto a fare la sua parte per salvare il mondo, sebbene in maniera del tutto anonima.

Ma nella piccola parentesi quotidiana della sua pausa pranzo poteva godersi mentalmente il quarto d’ora di celebrità che gli sarebbe spettato di diritto se, invece di un completo nero, avesse deciso di indossare un cappello da esploratore.

-Ci vediamo, come sempre ogni giovedì, su Animal Planet. Buona serata- bisbigliò, prima di chiudersi la porta alle spalle. Aveva una riunione a cui pensare.

 

 

N.d.A.

 

Ho tirato fuori questa cavolata giorni fa, avevo voglia di giocare.

Sapete, da piccola amavo moltissimo i documentari sulla natura, specialmente sui rettili. Sognavo di essere come gli studiosi che presentavano questi programmi, allora avreste potuto vedermi su Discovery Channel, e la scena sarebbe andata più o meno così: La cinepresa mi inquadra e io dico: “Ciao a tutti. Sono Purple, e vi porterò con me nel magico mondo dei serpenti.” Salto in un cespuglio, le foglie tremano; acchiappo un rettile rosso a strisce nere e gialle e ve lo mostro: “Ecco un meraviglioso esemplare di serpente corallo. Occhio che morde.”

Credo che ognuno di noi, da bambino, abbia sognato di fare un mestiere avventuroso, e forse da qualche parte nel mondo c’è un adulto che passa la sua pausa pranzo ad esplorare con la mente una foresta, o a salvare il mondo, o a viaggiare nello spazio, a ognuno il suo. Ogni tanto io lo faccio, se non lo facessi forse non scriverei.

Ho deciso di traferire la mia passione a Coulson, e fargli descrivere tutti gli esemplari più rari e affascinanti che conosce. Lui ha pensato di togliersi lo sfizio con i Vendicatori.

Lo so, scemenza per scemenza… Ma spero abbiate almeno trascorso un paio di minuti allegri.

  
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